Siamo in Germania. Circa cinquanta chilometri a Sud di Stoccarda, sul massiccio delle Alpi Sveve…
Castello di Ashford per una indimenticabile vacanza in un hotel extra lusso ambientato in un antico maniero irlandese
Delicates pinks and soft greens helped this group of luxury vendors create an enchanting Tuscan fairytale wedding at Castello di Celsa.
Judging by the title, you know this is going to be good. All you romantic brides, prepare to fall head over heels in love with today's storybook princess wedding in Siena. Wedding Italy brought the co...
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Castello di Reschio is a romantic retreat set in the rolling landscape
A Fairytale destination wedding at Castello di Celsa, a magical place in the heart of Tuscany.
Condividi questo articoloPubblicitàParte domani, martedì 10 aprile, il ciclo di quattro conferenze nate dalla collaborazione fra il Comune di Trento ed il Castello del Buonconsiglio, introduttive alla manifestazione “Fiori al Centro” organizzata dal servizio gestione strade e parchi, in programma per il prossimo mese. Alle 17.45, presso la sala delle Marangonerie del Castello del Buonconsiglio, […]
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E' il castello per eccellenza: costruito nel 600 d.C dai Longobardi in guerra è arroccato sulle colline della Valle del Sangro. Location di set cinematogra...
Here's my guide to visiting Neuschwanstein Castle in Bavaria Germany. I give you an overview of the castle's history, its architect, and tell you everything you need to see inside and out. Clad in glistening limestone and strategically perched in the Alps, Neuschwanstein Castle is the most visited attraction in Germany.
Tommy Tinker helps the gnomes plan for Valentine’s Day, also referred to as Fairy Heart Day.
Come visitare il Castello di Sammezzano, il castello moresco situato a pochi chilometri da Firenze nel Valdarno Superiore (comune di Reggello).
Wondering what to do in Trento? All the best things to do in Trento, Italy, from the best museums, monuments, and attractions, to where to eat and stay.
Architecture, charm, culinary, history, and interior design. There are many reasons for the Relais Castello di Morcote boutique hotel.
There is a pretty good chance that you have Irish connections. Learn about the conflicts that led to the staggering number of people who have left the Emerald Isle.
Italy is a fascinating country with historical cities, scenic countryside, mountains, beautiful coast and art treasures
William Shakespeare, nel suo dramma La Tempesta, scrive che “siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”, visioni sfuggenti come la notte che li accompagna ed eterei come l’alba che li porta via. Quando però i sogni sono pensieri aperti sul mondo, allora possono diventare materia. Come la fiabesca Rocchetta Mattei, nata dalla fantasia visionaria del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che, come lo definisce il sito ufficiale della rocca, era “un uomo che aveva deciso di curare il mondo”. La Rocchetta Mattei Fonte immagine: Rapallo80 via Wikipedia - licenza CC BY-SA 4.0 Nel medioevo, quando a Bologna svettavano cento e più torri, a Savignano Lungoreno, nelle vicinanze, su una piccola altura, sorgeva una rocca posta a difesa del passaggio sul fiume Reno, nei territori dominati dalla potentissima Grancontessa Matilde di Canossa. Già alla fine dell’XI secolo il maniero aveva perso d’importanza e fu abbandonato. Il conte Cesare Mattei Fonte immagine: Sailko via Wikipedia - licenza CC BY 3.0 Chissà se furono i resti medioevali, o la straordinaria vista sulle vallate lì intorno, o il magnifico isolamento garantito dal rialzo roccioso, o ancora la magia dell’incontro di due fiumi (Limentra e Reno), a incantare Mattei, alla ricerca di un luogo dove costruire il suo sogno. Fonte immagine: Angelo nastri nacchio via Wikipedia - licenza CC BY-SA 4.0 Il 5 novembre del 1850 il Conte pose la prima pietra del castello, forse già pensando di tornare indietro nel tempo, a quel Medio Evo che tanto doveva affascinarlo: non solo si ispirò all’architettura medioevale italiana, ma addirittura condusse una vita da antico castellano, attorniato da una “corte” e allietato addirittura da un buffone. La Sala dei Novanta Fonte immagine: Sailko via Wikipedia - licenza CC BY 3.0 Mattei non pose comunque limiti alla fantasia: la Rocchetta ha la materialità di un castello, ma l’apparenza di un sogno, dove lo stile moresco sposa quello moderno dell'epoca, e il medioevo si confonde col gotico, in un rincorrersi senza fine di stanze e saloni, scale scenografiche e torri, cortili arabeggianti e addirittura un ponte levatoio, che conduce in quella che era la stanza da letto di Mattei. Il Cortile dei Leoni Fonte immagine: Sailko via Wikipedia - licenza CC BY 3.0 Immagine personale Il Conte andò a viverci nel 1859, appena l’edificio fu considerato abitabile, ma realizzazione del sogno occupò praticamente anche i due decenni seguenti. L'ippogrifo a guardia della Rocca Fonte immagine: Rapallo80 via Wikipedia - licenza CC BY - SA 4.0 La Rocchetta non era però l’unico scopo della vita di Mattei. Più nobile, altruistica e certamente più difficile era l’altra sua missione: curare i malati con un tipo di medicina che lui chiamò elettromeopatia, un metodo terapeutico che mescolava omeopatia e fitoterapia, oltre a una buona dose di moderna alchimia. La Cappella Fonte immagine: Sailko via Wikipedia - licenza CC BY 3.0 Il Conte Mattei era un uomo colto, un letterato prestato per diversi anni alla politica, che si dedicò tardi agli studi medico-scientifici, quando vide la madre morire di cancro, senza che nessun dottore potesse fornire una cura o almeno alleviarle il dolore. Mattei studiò dei rimedi che prevedevano l’uso di granuli medicati abbinati a liquidi, che il conte definiva “fluidi elettrici”. La terapia, adatta a molti tipi di patologie (ma in particolare al cancro), doveva ristabilire l’equilibrio delle cariche elettriche del corpo malato, riportandolo alla “neutralità”. Si narra che il Conte raccogliesse l'acqua piovana, elemento base dei suoi rimedi, durante i temporali, quando i fulmini la caricavano di elettricità. Da lì a immaginarlo come un Dottor Frankenstein il passo è breve, anche perché Mattei non lascia nulla di scritto sui suoi esperimenti, né tantomeno condivide le formule dei suoi rimedi. Un'originale visuale della Cappella Fonte immagine: Angelo nastri nacchio via Wikimedia Commons - licenza CC BY-SA 4.0 Anche se dopo la morte del Conte l’elettromeopatia ebbe vita breve, giusto qualche decennio (oggi vengono prodotti dei rimedi “non originali” in India e Pakistan), negli anni tra il 1860 e il 1880 le terapie di Mattei conquistarono il mondo. Numerosi malati arrivavano da ogni parte del pianeta per farsi curare con la nuovissima terapia, e intorno alla Rocchetta il Conte fece costruire dei villini per ospitare i pazienti. Immagine personale La Rocchetta Mattei nel 1956 Fonte immagine: Fondo Paolo Monti via Wikipedia - licenza CC BY-SA 4.0 Tale e tanto fu il successo dei rimedi (Dostoevskji cita il Conte e le sue cure nel suo libro “I fratelli Karamazov”), che Mattei iniziò una produzione su vasta scala, per esportarli in tutto il mondo. Depositi sorsero negli Stati Uniti, in Cina, ad Haiti, oltre che in Europa. Il sogno di curare quante più persone possibile, probabilmente con quello che oggi definiremmo un effetto placebo, si realizza grazie alla generosità di Mattei: se i suoi rimedi vengono profumatamente pagati da chi ne ha le possibilità (se ne avvalgono la Regina Margherita, la Regina Vittoria, che li fa diffondere in India, e molti altri nobili italiani e stranieri), sono invece regalati a tutti gli ammalati non in grado di comprarseli. Immagine personale A raccontare meglio la personalità del Conte Mattei, la sua energia e vitalità, si può raccontare di quella figlia avuta a 80 anni, dalla sua governante trentenne, Maria Albina Bonaiuti. Dopo varie vicende familiari, che vedono il Conte quasi minacciato dalla rovina per la pessima gestione finanziaria del nipote Luigi (figlio del fratello), estromesso dall'eredità, e l'adozione come figlio del collaboratore Mario Venturoli, che sarà a sua volta diseredato perché sospettato, insieme alla moglie, di aver voluto avvelenare il suo benefattore, il Conte Cesare Mattei muore a 87 anni. Alla figlia naturale, Maria, resteranno le briciole di un'eredità rivendicata da Mario Venturoli, che avanza le sue pretese adducendo una presunta (e forse in qualche modo reale) infermità mentale di Mattei, perseguitato negli ultimi anni da manie paranoiche. Il Conte Mattei e la governante Maria Albina Bonaiuti Immagine personale L'ingresso alla Rocchetta Immagine personale Immagine personale Anche se gli eredi proseguirono l’attività di Mattei, nel 1959 la produzione cessò del tutto, mentre la Rocchetta andava in rovina. Rocchetta Mattei - veduta a ponente - immagine antecedente il 1914 Immagine di pubblico dominio Il castello aveva pagato il suo tributo alla guerra - danneggiata pesantemente all’interno dalle truppe tedesche - tanto che l’ultima erede tentò di donarla al Comune di Bologna, che non mostrò interesse. La tomba di Cesare Mattei, nella Cappella della Rocchetta Fonte immagine: Rapallo 80 via Wikipedia - licenza CC BY-SA 4.0 Dopo alterne vicende, quando ormai il sogno di Mattei sembrava destinato a sgretolarsi come già era accaduto alla rocca medioevale, interviene la Fondazione della Cassa di Risparmio di Bologna (Mattei era stato uno dei fondatori dell’istituto), che nel 2006 acquisisce la Rocchetta e inizia l’opera di restauro, terminata nel 2015. Immagine di pubblico dominio Inaspettata e stupefacente tra le colline sopra Bologna, la Rocchetta Mattei incanta chiunque abbia il gusto di volare con la fantasia attraverso un labirinto di sogni diventati realtà. Immagine personale La Limonaia Immagine personale Sotto, un servizio del TG2 di qualche anno fa ce la mostra all'interno.
Dormire in Normandia in un castello: la Ducrie un antico maniero immerso nel verde a soli due passi da tutti i luoghi dello sbarco del D-day.
Riapre il castello delle meraviglie dopo un lungo lavoro di restauro. Per l'occasione, verrà allestita una mostra unica nel suo genere.
Se siete appassionati di storie d'amore e volete conoscerne una, non vi resta che visitare lo straordinario castello che in pochi conoscono.
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Visit Monteriggioni, tha small medieval town located near Siena famous for its perfectly preserved city walls and defensive towers
The Castello di Sammezzano is a show-stopper, a jaw-dropper. Hidden away in the Tuscan hills of Northern Italy, this electrifyingly beautiful Moorish castle was built a whopping 400+ years ago in 1605, but for more than two decades, it’s been sitting empty, neglected, vulnerable to vandalism and to the elements. There are 365 rooms in the Castello di Sammazzano, one for every day of the year. The Moroccan-style palatial villa is a labyrinthe of exquisitely tiled rooms, each one intricately unique. Originally built by a Spanish noble, Ximenes of Aragon in the 17th century, it wasn’t until the 19th century that the castle would find its arabian identity and be transformed into the etherial palace it resembles today. This is all owed to its inheritor, Marquis Ferdinando Panciatichi Ximenes, a largely forgotten but key cultural, social and political figure in Florence when the city was the capital of Italy. Ferdinando, who lived and died at the property, spent 40 years planning, financing and realizing this exotic castle that would become the most important example of orientalist architecture in Italy– only to be left to ruin at the hands of modern-day investors. After the Marquis’ death at the end of the 19th century, there was a period of uncertainty for the property and historical records appear to be rather patchy. During the war, the Germans came looting, stealing mainly from the castle’s surrounding park that had once been considered the largest and most exotic in Tuscany. They took many important statues and fountains of Moorish style, as well as an entire bridge and a grotto featuring a statue of Venus. When the war ended, the castle became a luxury hotel, restaurant and bar. Unfortunately there appears to be little photography of the villa during this period, I couldn’t even get the name of the hotel, which reportedly closed its doors in 1990.
A circa 30 km a sud di Firenze, nei pressi di Leccio, nel comune di…