Oggi, mi sono imbattuta in un post su un gruppo di razza che mi ha dato l’idea per il nuovo tema. Le “leggende cinofile”. Nel mio lavoro capita molto spesso di dover sfatare delle dicerie cinofile, i famosi “ma mio cugggggino mi ha detto...”. Sono delle vere e proprie leggende metropolitane (le cui origini rimangono ignote) che bene o male abbiamo sentito tutti, almeno una volta nella vita. Ecco qui una carrellata di leggende assolutamente ERRATE, sui nostri amici a 4 zampe. 1) “Se il cane assaggia il sangue o la carne cruda, diventa aggressivo”. Questa è una delle dicerie che più mi sconvolge e sconforta. Il cane è un animale carnivoro. La carne è il suo alimento più naturale. Che un proprietario decida di seguire una dieta a base di crocchette/scatolette o Barf, l’alimento predominante sarà sempre lo stesso: la carne (e nella Barf, pure cruda). Agnello, pollo, maiale, cavallo e chi più ne ha più ne metta. Ma sempre carne è. 2) “ Per essere il capo, devi dimostrare la tua forza e sottomettere il cane”. Qui, ci sarebbero interi libri di scrivere. Il capo branco, in natura, raramente si scontra con i “sottoposti”. Un buon leader non è quello che picchia, che urla, che scalcia. Il leader è colui che esprime fiducia, che dimostra di avere le capacità di risolvere le situazioni . Il prendere e capottare il proprio cane, lascia un po’ il tempo che trova e non è una pratica da consigliare così con leggerezza, se ritenuta necessaria (dopo un’attenta analisi) va fatta con assoluto criterio e con una serie di altri comportamenti.. insomma, un discorso molto ma molto ampio che però è ben lontana dall’essere “così va fatto e basta”. 3) “i cani, dopo una certa età, non sono più in grado di imparare” ASSOLUTAMENTE FALSO. I cani imparano per tutta la vita, dalla nascita alla morte. Ci sono delle fasi, nella vita di un cane, che spiegherò in un altro post, ma il succo è che il cane può SEMPRE imparare! Ci vorrà solo più pazienza e forza di volontà, in caso di cane adulto. 4) “ se il mio cane è ben socializzato, andrà d’accordo con tutti i cani vita natural durante”. ASSOLUTISSIMAMENTE NO. La socializzazione non ha il compito di “far andare d’accordo con tutti“, ma abituare il cane alla presenza di altri cani. Un cane ben socializzato è diverso da un cane che ama tutto e tutti. Pensiamo alla versione umana, noi siamo animali sociali (chi più chi meno), siamo stati abituati a rapportarci con tutti, nei modi corretti etcetc, ma andiamo d’accordo con tutti? NO. Il concetto è identico. Ci sono delle razze che, per caratteristica, andranno meno d’accordo con gli altri e altre razze di più. Ma TUTTI i cani hanno antipatie e simpatie (detto in linguaggio più umano) ed è sbagliato pretendere di farli andare d’accordo con tutti. Pensiamo sempre al discorso umano: “io so come comportarmi, ma se mi stai sulle balle, mi stai sulle balle”. 5) “il cane fa i dispetti”. Qui si entra in un discorso molto più tecnico. Il cane ha una struttura mentale molto più semplice della nostra. Il dispetto non è nella natura canina, ma è una spiegazione umanizzata che noi diamo di un loro comportamento. I loro “dispetti” sono in realtà o sfogo di uno stato stress o un loro modo di ottenere quello che vogliono. In addestramento si usa il metodo del “condizionamento”. In pratica: ad uno stimolo corrisponde un comportamento che poi verrà rinforzato. Quando il cane cerca le nostre attenzioni ma noi non lo assecondiamo, cosa può succedere? Che il cane metta in atto tutta un’altra serie di comportamenti per ottenere le attenzioni. Questi comportamenti possono variare dall’abbaio, alla distruzione di oggetti a (molto ma molto più grave) morsi. Tendenzialmente noi cosa facciamo, quando capitano queste cose? Alcuni urlano al cane—> il cane, con un comportamento, ha ottenuto quello che voleva e noi abbiamo rinforzato questa “azione-reazione”. (Eh già, molti non ci pensano, ma se il cane vuole attenzioni e noi ad un certo punto interagiamo con lui, abbiamo assecondato il cane e premiato un comportamento che, in realtà, vorremmo eliminare). Altri, stufi, lo assecondano in todo facendo quello che voleva pur di farlo smettere. Per rimediare a questi INVOLONTARI rinforzi ci vuole il doppio della pazienza e l’appoggio di un professionista cinofilo. Ma la base del “dispetto” è questo. Un comportamento che noi, involontariamente, abbiamo alimentato. Per quanto riguardo lo stress tipo ansia da separazione, il discorso è più lungo, ma il procedimento per risolvere il “problema” è lo stesso. AFFIDATEVI AD UN PROFESSIONISTA CINOFILO, IL FAI DA TE NON È MAI CONSIGLIATO. 6) “Il cane che tira al guinzaglio è dominante” Ahi noi, no no e ancora no. Se il cane tira al guinzaglio è perché, involontariamente, noi abbiamo insegnato così . La dominanza non c’entra nulla, con questo discorso 😉 7) “Le femmine devono fare almeno una cucciolata”. Il primo consiglio che mi sento di dare è “parlatene con il vostro veterinario”. Il secondo è NO. Non c’è nessun obbligo, nessun bisogno. Anzi, meglio evitare le cucciolata improvvisate. 8) strettamente legata al punto 7. Il cane ha bisogno di fare sesso. Eeeeeh no. L’accoppiamento, per il cane, è mero istinto e natura. Giuro. Se non si accoppiano, non avranno il pallino della “cana”. Il mio dobermann di 6 anni, rimasto sempre all’asciutto, può confermarlo. Attenzione a non confondere il gesto della monta con un suo bisogno di avere una femmina... se il cane monta, non è perché è in astinenza, c’è un problema comportamentale di fondo. 9) “il dobermann, a 7 anni, impazzisce.. gli si gonfia il cervello e non ha più spazio nella scatola cranica”. (Da notare l’espressione sconsolata) Qui, mi viene da ridere 🤣 Questa spiegazione non ha ALCUN motivo scientifico. Insomma, mi state dicendo che, di botto, al cane CRESCE il cervello e via? Un’assurdità che però mi sono sentita dire moooolte volte . 10) “se il cane fa pipì in casa, bisogna spalmare il tartufo del cane sulla sua urina”. NON HA IL MINIMO SENSO. Per prima cosa, il cane capta le informazioni soprattutto tramite l’olfatto. In pratica gli stiamo dicendo “annusati, dai da, annusati” 🤷🏻♀️ Secondo, se il tutto è seguito da un “NO”, c’è il rischio di trasmettere al cane un insegnamento sbagliato. Dal “non ti annusare” al “non annusare le urine” (se il processo viene generalizzato) o (cosa che è realmente successa) insegnare al cane una “concatenazione”: “tutte le volte che fai pipì, mettici il naso dentro” . BLEAH. 11) “se vuoi un cane, devi avere casa grossa e giardino”. La prima cosa che serve al cane è NOI. Poi essere stimolati e fare attività adeguate alla loro natura. Area cani, campi di addestramento e via discorrendo sono un validissimo sostituto al giardino. Quindi, più che ettari e metri quadri, al cane serve un proprietario che passi del tempo utile e stimolante con lui. Siamo arrivati a 11 punti MA non sono state ancora toccate tutte le CUGGINATE esistenti. Ne parlerò in un post futuro, intanto aiutate noi cinofili a sfatare questi miti ❤️🐾
Oggi, mi sono imbattuta in un post su un gruppo di razza che mi ha dato l’idea per il nuovo tema. Le “leggende cinofile”. Nel mio lavoro capita molto spesso di dover sfatare delle dicerie cinofile, i famosi “ma mio cugggggino mi ha detto...”. Sono delle vere e proprie leggende metropolitane (le cui origini rimangono ignote) che bene o male abbiamo sentito tutti, almeno una volta nella vita. Ecco qui una carrellata di leggende assolutamente ERRATE, sui nostri amici a 4 zampe. 1) “Se il cane assaggia il sangue o la carne cruda, diventa aggressivo”. Questa è una delle dicerie che più mi sconvolge e sconforta. Il cane è un animale carnivoro. La carne è il suo alimento più naturale. Che un proprietario decida di seguire una dieta a base di crocchette/scatolette o Barf, l’alimento predominante sarà sempre lo stesso: la carne (e nella Barf, pure cruda). Agnello, pollo, maiale, cavallo e chi più ne ha più ne metta. Ma sempre carne è. 2) “ Per essere il capo, devi dimostrare la tua forza e sottomettere il cane”. Qui, ci sarebbero interi libri di scrivere. Il capo branco, in natura, raramente si scontra con i “sottoposti”. Un buon leader non è quello che picchia, che urla, che scalcia. Il leader è colui che esprime fiducia, che dimostra di avere le capacità di risolvere le situazioni . Il prendere e capottare il proprio cane, lascia un po’ il tempo che trova e non è una pratica da consigliare così con leggerezza, se ritenuta necessaria (dopo un’attenta analisi) va fatta con assoluto criterio e con una serie di altri comportamenti.. insomma, un discorso molto ma molto ampio che però è ben lontana dall’essere “così va fatto e basta”. 3) “i cani, dopo una certa età, non sono più in grado di imparare” ASSOLUTAMENTE FALSO. I cani imparano per tutta la vita, dalla nascita alla morte. Ci sono delle fasi, nella vita di un cane, che spiegherò in un altro post, ma il succo è che il cane può SEMPRE imparare! Ci vorrà solo più pazienza e forza di volontà, in caso di cane adulto. 4) “ se il mio cane è ben socializzato, andrà d’accordo con tutti i cani vita natural durante”. ASSOLUTISSIMAMENTE NO. La socializzazione non ha il compito di “far andare d’accordo con tutti“, ma abituare il cane alla presenza di altri cani. Un cane ben socializzato è diverso da un cane che ama tutto e tutti. Pensiamo alla versione umana, noi siamo animali sociali (chi più chi meno), siamo stati abituati a rapportarci con tutti, nei modi corretti etcetc, ma andiamo d’accordo con tutti? NO. Il concetto è identico. Ci sono delle razze che, per caratteristica, andranno meno d’accordo con gli altri e altre razze di più. Ma TUTTI i cani hanno antipatie e simpatie (detto in linguaggio più umano) ed è sbagliato pretendere di farli andare d’accordo con tutti. Pensiamo sempre al discorso umano: “io so come comportarmi, ma se mi stai sulle balle, mi stai sulle balle”. 5) “il cane fa i dispetti”. Qui si entra in un discorso molto più tecnico. Il cane ha una struttura mentale molto più semplice della nostra. Il dispetto non è nella natura canina, ma è una spiegazione umanizzata che noi diamo di un loro comportamento. I loro “dispetti” sono in realtà o sfogo di uno stato stress o un loro modo di ottenere quello che vogliono. In addestramento si usa il metodo del “condizionamento”. In pratica: ad uno stimolo corrisponde un comportamento che poi verrà rinforzato. Quando il cane cerca le nostre attenzioni ma noi non lo assecondiamo, cosa può succedere? Che il cane metta in atto tutta un’altra serie di comportamenti per ottenere le attenzioni. Questi comportamenti possono variare dall’abbaio, alla distruzione di oggetti a (molto ma molto più grave) morsi. Tendenzialmente noi cosa facciamo, quando capitano queste cose? Alcuni urlano al cane—> il cane, con un comportamento, ha ottenuto quello che voleva e noi abbiamo rinforzato questa “azione-reazione”. (Eh già, molti non ci pensano, ma se il cane vuole attenzioni e noi ad un certo punto interagiamo con lui, abbiamo assecondato il cane e premiato un comportamento che, in realtà, vorremmo eliminare). Altri, stufi, lo assecondano in todo facendo quello che voleva pur di farlo smettere. Per rimediare a questi INVOLONTARI rinforzi ci vuole il doppio della pazienza e l’appoggio di un professionista cinofilo. Ma la base del “dispetto” è questo. Un comportamento che noi, involontariamente, abbiamo alimentato. Per quanto riguardo lo stress tipo ansia da separazione, il discorso è più lungo, ma il procedimento per risolvere il “problema” è lo stesso. AFFIDATEVI AD UN PROFESSIONISTA CINOFILO, IL FAI DA TE NON È MAI CONSIGLIATO. 6) “Il cane che tira al guinzaglio è dominante” Ahi noi, no no e ancora no. Se il cane tira al guinzaglio è perché, involontariamente, noi abbiamo insegnato così . La dominanza non c’entra nulla, con questo discorso 😉 7) “Le femmine devono fare almeno una cucciolata”. Il primo consiglio che mi sento di dare è “parlatene con il vostro veterinario”. Il secondo è NO. Non c’è nessun obbligo, nessun bisogno. Anzi, meglio evitare le cucciolata improvvisate. 8) strettamente legata al punto 7. Il cane ha bisogno di fare sesso. Eeeeeh no. L’accoppiamento, per il cane, è mero istinto e natura. Giuro. Se non si accoppiano, non avranno il pallino della “cana”. Il mio dobermann di 6 anni, rimasto sempre all’asciutto, può confermarlo. Attenzione a non confondere il gesto della monta con un suo bisogno di avere una femmina... se il cane monta, non è perché è in astinenza, c’è un problema comportamentale di fondo. 9) “il dobermann, a 7 anni, impazzisce.. gli si gonfia il cervello e non ha più spazio nella scatola cranica”. (Da notare l’espressione sconsolata) Qui, mi viene da ridere 🤣 Questa spiegazione non ha ALCUN motivo scientifico. Insomma, mi state dicendo che, di botto, al cane CRESCE il cervello e via? Un’assurdità che però mi sono sentita dire moooolte volte . 10) “se il cane fa pipì in casa, bisogna spalmare il tartufo del cane sulla sua urina”. NON HA IL MINIMO SENSO. Per prima cosa, il cane capta le informazioni soprattutto tramite l’olfatto. In pratica gli stiamo dicendo “annusati, dai da, annusati” 🤷🏻♀️ Secondo, se il tutto è seguito da un “NO”, c’è il rischio di trasmettere al cane un insegnamento sbagliato. Dal “non ti annusare” al “non annusare le urine” (se il processo viene generalizzato) o (cosa che è realmente successa) insegnare al cane una “concatenazione”: “tutte le volte che fai pipì, mettici il naso dentro” . BLEAH. 11) “se vuoi un cane, devi avere casa grossa e giardino”. La prima cosa che serve al cane è NOI. Poi essere stimolati e fare attività adeguate alla loro natura. Area cani, campi di addestramento e via discorrendo sono un validissimo sostituto al giardino. Quindi, più che ettari e metri quadri, al cane serve un proprietario che passi del tempo utile e stimolante con lui. Siamo arrivati a 11 punti MA non sono state ancora toccate tutte le CUGGINATE esistenti. Ne parlerò in un post futuro, intanto aiutate noi cinofili a sfatare questi miti ❤️🐾
From two gay lions on Noah’s Ark to a bottle of boy syrup, these hilarious fails show that designers are always just a tiny step away from screwing up. These pics were collected from a subreddit called Crappy Design, which features some of the funniest examples of their work that prove the importance of every punctuation mark and other little details.
Veloce premessa del direttore: Marco Verdura è un caro amico, un bravo collega e un discreto vicino di casa. Mesi fa, sotto Natale, andando assieme in tram a Cinisello Balsamo parlammo di tutto un po'. Compreso il fatto che Fritz Da Cat - suo cugino, con tanto di stato di famiglia, prime mover del rap italiano - stava preparando un disco nuovo, dopo anni di silenzio. Notizia. L'album esce in questi giorni. E perciò abbiamo chiesto a Marco di fargli un'intervista. Ma da cugino. Eccola.
Il sito web fatto dal cuGGGino: ecco quali sono gli errori principali che vengono commessi!
There are excellent designers. If you look at some impressive structures or complex machines, you can simply admire their builders. And then there are
MailOnline Travel has rounded up some of the world's most determined nappers, from commuters on the London Underground to conked out people in airports across the globe.
Expect the unexpected, believe the unbelievable! Take a look at these clever photos and try to work out how they were made - and then see Pepsi MAX for more unbelievable feats.
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