Chef Cosentino shares his grandmother Rosalie's recipe for tripe – an unconventional yet deliciously satisfying dish.
Tradizione artigianale, cultura del design ed autentico Made in Italy: valori concreti con cui Minacciolo da quarantanni produce arredamento di design rivolto a tutti gli ambienti della casa.
Qui puoi trovare foto di idee di design d’interni. Lasciati ispirare!
La casa di Hanna Marin di Pretty Little Liars è una costruzione maestosa e imponente. Scopri come sono fatti gli interni.
Blog o dizajnu interijera i uređenju doma. Inspirirajte se najnovijim trendovima i savjetima za dizajn interijera. Otkrijte kreativne ideje, ekskluzivne intervjuje i sve što vam je potrebno za stvaranje interijera iz snova.
I'm going to start my first blog. As we all know that, the indian festival season commences with rakshabandhan, I have learnt how to ma...
Una cucina dal mood anni Venti per l’home staging di un appartamento a Charlottenburg, Berlino.
Scones inglesi ricetta di Mood Ginevra Antonini per Puntarella Rossa. Seguite questi facili consigli per realizzare i biscotti ideali per l'ora del tè
Hallo ihr Lieben... Vielleicht geht es euch auch so, an Weihnachten denkt man gern zurück an die Zeit, als man noch Kind war und dabei fallen einem viele tolle Erinnerungen ein. Eine davon sind meine Punschigel, in fast jeder guten Bäckerei saßen sie im Schaufenster. Lecker und goldig schauten sie aus. Man kann sie aus Kuchenresten herstellen, Plätzchen, Kekse oder auch Löffelbiskuit eignet sich prima für die kleinen Kerlchen. An der Optik arbeite ich noch. :-D Rezept 500 g trockenes Gebäck, 250 ml Milch,1/2 P. Puddingpulver Vanillegeschmack, 1 El Zucker, 100 g Butter, 2 El Kakao, 1 El Himbeermarmelade, 2 EL Rum Schokostreusel und Zuckerguss für Augen und Nase Schokoguss Tipp : Die Milch für den Pudding kann man gegen Sahne eintauschen. Einen Pudding aus Milch, Puddingpulver und Zucker kochen, etwas abkühlen lassen. Den Kuchen zerbröseln und in einer Küchenmaschine fein zerkleinern. Den Pudding, Marmelade, Kakao, Rum und weiche Butter zugeben. Alles fein pürieren. Falls der Teig zu fest ist, ein bisschen Sahne oder Milch zugeben. Den Teig 30 Minuten kalt stellen. Dann mit einem EL Teig abstechen und mit leicht angefeuchteten Händen Igel formen und auf ein Backpapier legen. Der Teig lässt sich gut verarbeiten. Das Hinterteil in Streusel tauchen oder mit einem Teelöffel bestreuen. Das Köpfchen mit Schokoglasur bestreichen. Ausgehärtet Nase und Augen mit Zuckerguss auf die Igel tupfen. Im Kühlschrank einige Stunden ruhen lassen. Viel Spaß beim Nachmachen Alles Liebe Simi :-D
Córdoba, emblema dell'Andalusia, città ricca di storia, architettura moresca e con un immenso patrimonio culturale. Il suo suggestivo centro storico, fatto di vicoli bianchi che si aprono silenziosi su patii fioriti di ineguagliabile bellezza, è tutelato dall'Unesco
Working last week on a series of images and this was our first shot of the day. Love the copper color and the hand made surface from Nico at Goodlight Studio.
I have recently been introduced to the amazing Harumi Kurihara, who is Japan’s answer to the UK’s Delia Smith or America’s Martha Stewart. The lovely folks over at Octopus B…
Smeg multi x Dolce & Gabbana Blu Mediterraneo 2-Slice Toaster. Receive complimentary UK delivery on orders over £100 and free returns.
cucina makai es un proyecto de realizado con materiales de Cosentino. Accede aquí para descubrirlo.
heart-shaped stepping stones ♡♡♡
Chef poliedrico e fuori dagli schemi, Fabio Campoli, ha deciso di portare la sua carriera di cuoco fuori dalle cucine dei ristoranti e nelle nostre case grazie alle importanti trasmissioni televisive alle quali ha partecipato (UnoMattina, CheckUp, Ricette all'Italiana) e ai suoi libri. Non contento lo chef Campoli e' diventato anche uno dei maggiori esperti di food design e ha fondato il Circolo dei Buongustai un'associazione che ha l'intento di promuovere la cultura enogastronomica italiana applicando in cucina la filosofia delle Buone Cose. Ma come fa a far tutto?? Chiediamolo a lui Quali sono i tre punti fermi della sua carriera di chef? Sicuramente curiosità, studio e passione. Tre elementi senza cui non sarei ciò che sono e che mi portano sempre a scoprire e fare di più. Il suo modo di essere chef si è sempre coniugato con i mezzi di comunicazione di massa. Si sente un precursore ora che molti suoi colleghi li usano per incontrare il proprio pubblico? Forse sì, quando ho iniziato io in tv come consulente, decidendo di lasciare la classica ristorazione sapevo di cominciare qualcosa di rivoluzionario, poi è venuta la rete, i siti internet, i blog, i social…un mondo in cui poter sempre dire e dare qualcosa e confrontarsi direttamente con le persone, soprattutto con gli appassionati di cucina che sono sempre di più e sempre più preparati in materia. Quale è l’ingrediente senza il quale proprio non può fare a meno? Quello che “teme” di più? In cucina sono duttile, mi piace provare tutti gli ingredienti, scoprire nuove combinazioni e sapori.. l’ingrediente che non deve e non può mai mancare è la curiosità che mi alimenta in ogni cosa che faccio. Senza questa ogni piatto avrebbe meno sapore, ogni evento sarebbe meno bello o importante. Quello che temo di più è l’imperativo “Si fa così…” non sono mai stato d’accordo… Come si sono incontrati “Il Circolo dei Buongustai” e “La Tognazza”? Mi hanno presentato GianMarco nel corso di una serata informale. E si è stabilita un’intesa immediata, una forte empatia. Gli ho confessato di essermi ispirato spesso alle ricette di suo padre, un vero studioso, pieno di fantasia e di incredibili intuizioni, che mezzo secolo fa già discuteva di biologico. Lui mi ha parlato con soddisfazione dell’azienda agricola di Velletri, nata negli anni ’60, divenuta ormai attività primaria. Una delle sue attività più ammirate è il Food Design. So che ha lavorato anche su diversi set importanti, ci racconti il più interessante. Rome, una produzione della HBO, che è stata trasmessa anche in Italia, dove si raccontava la vita dell’impero Romano. Ho lavorato sul set per tre anni, costruendo tutti i cibi di scena, con i materiali più assurdi, dai piatti poveri a quelli scenografici dei patrizi. Una bella avventura dove ho studiato tanto e realizzato delle cose veramente belle e importanti. Quale è il suo film preferito che abbia una trama legata al cibo? Ce ne sono fin troppi, due scene che mi vengono in mente che hanno due importanti significati.. La scena della cena con le escargot nel film Pretty Woman e la scena mitica degli spaghetti in Miseria e Nobiltà. Ci regali la sua ricetta preferita del grande Ugo Tognazzi. Vi regalo la Pasta all’infuriata, una sorta di pasta all’arrabbiata, che Ugo Tognazzi realizzava per sé e per i suoi ospiti, presente nel libro L’Abbuffone. E io l'ho subito provata (ndr:)!! Ingredienti: ½ kg di penne, ½ kg di pomodori freschi pelati, un bicchiere di vodka, peperoncino, olio, aglio, alloro. PS: se trovate un certo tipo di Vodka che è in commercio, una Vodka polacca al peperoncino (formidabile, tremenda, fortissima, piccantissima, micidiale) potete eliminare il peperoncino naturale. Mettete a cuocere le penne. Contemporaneamente versate l'olio in una padella con due spicchi d'aglio che toglierete quando saranno color marrone. Dopo aver tolto l'aglio, mettete il peperoncino quel tanto che basta per far insaporire l'olio poi toglietelo. Togliete anche la padella dal fuoco e buttate giù i pomodori freschi pelati insieme a due foglie d'alloro. Subito dopo versate anche il bicchiere di vodka, se trovate la vodka al peperoncino non usate quello nature. Fate cuocere ancora un po', scolate le penne, conditele, mangiatele. Questo piatto è sconsigliato agli ulcero-colitici. Per loro, versione in bianco “penne della tranquillità”. Al burro.