Per il rito della merenda noi bambini degli anni '60 e '70 ci siamo deliziati con la prima, rivoluzionaria generazione di merendine confezionate ...
Lo stabilimento di Alba e le campagne pubblicitarie, il film di moretti e la passione di Totti fino al nuovo barattolo web 2.0: tutti i segreti della mitica crema spalmabile
SONDAGGI DI CURIOSANDO: Meglio il PANDORO o PANETTONE ? : votate il vostro dolce natalizio preferito e guardate la classifica sempre aggiornata
GELATI anni 60 70 e 80. Quanti ne abbiamo mangiati ? ma dove sono finiti quelle marche e quei tipi di gelati ? qui li ritroverete tutti con foto
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GELATI anni 60 70 e 80. Quanti ne abbiamo mangiati ? ma dove sono finiti quelle marche e quei tipi di gelati ? qui li ritroverete tutti con foto
Mira Lanza: post dedicato alla Mira Lanza / Ava / Biol e ai Carosello con Calimero e non solo. Tante notizie, foto e filmati storici
Per il rito della merenda noi bambini degli anni '60 e '70 ci siamo deliziati con la prima, rivoluzionaria generazione di merendine confezionate ...
Alcuni vecchi spot e cartelli pubblicitari dei gelati Algida, Eldorado, Borden’s e di altri brand che hanno segnato la storia del gelato confezionato.
Qui sono nati i gelati storici che hanno attraversato ben tre generazioni: dalla Coppa del Nonno al Mottarello fino al Cono Vortici Antica Gelateria del Corso
Ed eccole qui, sfornate calde calde dal dolce forno harbert, altre ingenue, potenzialmente criminali (autocit) pubblicità del Topo degli...
Partiamo subito con questa "delicatissima" e per niente allusiva pubblicità dello Stock 84 I mitici Gran Turchese, i miei biscotti preferiti di sempre. La mia colazione consisteva in una tazza di latte in cui ammollavo quantità spropositate di queste dolcissime bombe caloriche, praticamente formavo una sorta di cemento zuccherato che ingurgitavo con passione. Quando il Pompelmo era un frutto tropicale... quelle ministorie di Tarzan non le ho mai viste in giro, devono avere un discreto valore collezionistico. Gioco da tavolo illustrato dell'eterno Benito Jacovitti L'avevano i miei genitori, design splendido che andrebbe recuperato Il Plasmolegno, un materiale alieno che si modellava come la plastilina e poi diventava della consistenza del legno. Una cosa che prima è molle, poi diventa dura e si può "segare" (arrossisco) Frega niente dei lupacchiotti, ma Raffaella Carrà nel 1973 era splendida La ricordo! Capottava che era una meraviglia, deliziosa la psichedelissima storia che accompagna le avventure di questa macchinina pilotata da un clone di Ciccio Ingrassia, Questi modellini adesso sono quotati tra i 50 ed i 150 € Uno dei miei gelati preferiti da piccolo...ma i Brrr Blobs (che non ho mai assaggiato) non ricordano un po troppo i fantasmini di Pacman...il gioco Namco però usci per la prima volta nel 1980 Barbie, vera amica...ma soltanto a pagamento Uno dei mille nomi delle classiche patatine San Carlo, qui supportate da un aquilone con impressa la faccia di un parente di Dennis la minaccia. Ma le patatine con sorpresa le fanno ancora o sono rimasti soltanto gli ovetti Kinder a perorare la causa? L'eterno Nesquik e le prime palline pazze Mia sorella ne aveva decine, quelli più piccoli si chiamavano "fiammiferino". Lo ricordo di gusto parmigianoso, una sorta di "MIO" stravecchio Gettonatemi senza pietà, sembra la preghiera di chiunque cerchi "like" su Facebook. Ste macchinette non le ricordo. Il giocattolo (anche se pare diminuitivo) più ambito dai Papà Prima di Iss e Fifa i tornei si facevano con questo. Io lo mangiavo, lo ammetto, chissà se era pericoloso per la salute L'alternativa hippy e bio del Nesquik Non conoscevo le pentole Valco ma quel castorino lì mi pare del grande Carlo Peroni. Pastelli per la mafia di New York Il cioccolatino preferito da Antonello Venditti Ahhhh la fantasia di noi bimbi dei settanta, con un asciugamano diventavi il protagonista di uno Spaghetti Western. L'avevo! Omaggio dei soliti spacciatori che si trovavano davanti alla scuola elementare. Gli spacciafigurine esistono ancora, ebbene si. Chiquita, una leggenda. Ahimè non è più in produzione da tempo Il mitico Taca Banda dei fratelli Gavioli Una radio che è un opera d'arte I Lego quando erano soltanto mattoncini colorati Questa se la trovo ai mercatini la compro subito, l'illustrazione è presa dagli ormai rari fumetti che in Italia pubblicava l'editrice "Il Picchio" Mai capito nulla di calcio, conosco soltanto Sandro Mazzola perchè testimonial fisso Ferrero per una ventina d'anni Vinto grazie a Mondadori in uno dei concorsi "Se lo sai rispondi". Un'altra volta ho vinto il Diatron ed i micronauti. Quelli degli anni settanta erano diversi, sembrano fatti a mano...e poi non avete l'impressione che fossero più barocchi? La mia prima auto!
Nella vita il vero amore si può mancare se lo si incontra troppo presto o troppo tardi. In un’altra epoca, in un’altro luogo, la nostra vita sarebbe stata diversa. Dal film “2046&…
Let's have a look at some 1960s advertising which targets the up-and-coming, horny white Boomer male, flush with cash.
Volevo parlare d'altro visto che ho una sfilza di libri e di fumetti da recensire, ma poi stamane ho visto il figlio di un mio conoscente con delle figurine dei calciatori in mano e i ricordi sono sgorgati con impeto, chiedendo strada. Perché stamane vedendo quel bambino aprire con foga ed entusiasmo la sua bustina, inevitabilmente si è finiti nel viale delle rimembranze a parlare della nostra infanzia, di quando negli anni '80 si comprava un pacchetto di figurine a 100 - 200 Lire e ci si passava il tempo a sfidarsi al gioco delle figurine, le cui regole pur sforzandoci per mezzora non siamo riusciti nemmeno a ricordare. Raccontandoci di quando si usciva di casa con una miriade di figurine ripetute in tasca per poterle scambiare con quelle che ci mancavano o semplicemente per sfidarci a duello. Dell'entusiasmo che si provava quando ci uscivano le figurine dei giocatori più forti come Maradona, Rummenigge, Zico o Platini, che sapevamo che scambiate sarebbero valse un fottio di figurine in cambio. Insomma, ci siamo lasciati andare ad un malinconico flusso di ricordi. Io personalmente ne ricordo anche molti altri che ho tenuto per me. Primo tra tutti il giorno in cui riuscii a completare il mio primo album. Lo ricordo bene, l'unica a mancarmi era la figurina di Salvatore Bagni. Quando all'apertura dell'ennesima bustina mi ritrovai davanti la sua faccia, rischiai uno shock anafilattico. :-p L'anno successivo la stessa scena accadde con lo scudetto del Padova, che tanto mi fece penare quanto tanto mi fece esaltare quando me lo ritrovai davanti. Tanto che dalla gioia mi feci correndo tutto il quartiere, strombazzando la notizia a chiunque mi conoscesse. Lo so, mi esaltavo con poco ed ero anche un po' coglione, mi sa. Un' altra delle mie strampalate imprese vede protagonisti me ed il mio migliore amico di allora. Passeggiando per le viuzze del cortile di casa mia trovammo alcune banconote per terra, 7000 Lire circa. Eravamo praticamente ricchi. E come spendemmo questa fortuna? In figurine, ovviamente. Quel pomeriggio dovevamo vederci dopo la sua uscita dal doposcuola, ma tanto mi ribollirono quei soldi in tasca, che dalla frenesia non lo aspettai nemmeno ed andai a comprare uno scatolone di figurine da solo. Ovviamente s'incazzò e litigammo pure, ma la tentazione era troppa e non riuscii a resistere. È un peccato che di quegli album non ne abbia conservato nessuno, ma non sono mai stato famoso per la cura delle mie cose. Probabilmente finirono dopo pochi giorni nel dimenticatoio ergo spazzatura, perché in quel periodo il desiderio era intenso quanto fuggevole, quindi si passava senza rimorsi subito ad altro. L' album era una gioia effimera, ma a quanto pare non lo è il ricordo, devo dedurne. Comunque probabilmente le figurine dei calciatori accomunavano tutti e di conseguenza sono certamente gli album che ricordo più con affetto, però non dimentico nemmeno tutti gli altri album che avrò comprato e in qualche caso abbandonato a metà. Qualche esempio? Ricordo sicuro quelli di Garfield, Kiss Me Licia, Lamù e Lupin, ma sono convinto ce ne fossero anche altri che non mi sovvengono. Mi fa piacere comunque il fatto che almeno questa tradizione non si sia perduta e che continui ancora grazie ai figli dei bambini di ieri.
Vi ricordate la colla Coccoina, il barattolino di alluminio che profumava come i dolci fatti in casa? Quello che abbiamo utilizzato tutti per incollare le figurine sugli album, prima che inventassero quelle adesive, ebbene ho scoperto con piacere che la colla della mia infanzia esiste ancora. Ho detto della mia infanzia ma anche delle precedenti generazioni perchè fu inventata nel 1927 dall’azienda Balma, Capoduri & C. di Voghera, e da allora è rimasta un pezzo di storia, per tutti noi. La Coccoina è una colla bianca atossica in pasta prodotta a base di amido di patate sciolto in acqua con l’aggiunta di olio di mandorla che le regala il classico profumo delicato. Quindi in pratica potrebbe essere commestibile. Da li sono partita alla ricerca di colle sicuramente edibili e perchè no anche dal gusto piacevole. La cucina economica ha la ricetta di tre colle assolutamente edibili COLLA DI FARINA Le proporzioni sono di circa 1,5 l d'acqua per 100 g di farina di frumento. Far bollire l'acqua in una pentola abbastanza capiente. Aggiungere gradualmente la farina nella pentola e mescolare con una frusta onde evitare la formazione di grumi. Lasciare il composto in ebollizione per 10 minuti continuando a mescolare con una frusta, fino ad ottenere una buona miscela dalla densità simile alla colla vinilica. Aggiungete una bustina di vaniglia se volete che la vostra colla abbia un aroma gradevole. Una colla così fatta può durare 1-2 giorni, dopodiché i microrganismi cominceranno a farla fermentare e lievitare e non sarà più utilizzabile; è sufficiente riscaldarla prima dell'utilizzo. Gli oggetti incollati con essa temono l'umidità: è una colla molto igroscopica e si scioglie con l'acqua. COLLA DI AMIDO Per un vasetto da 150 ml circa 2 cucchiaini di farina 00 4 cucchiaini di amido di mais 150 grammi di acqua (circa due terzi di tazza) mezzo cucchiaino di allume di potassio in polvere (l’allume di potassio è detto anche allume di rocca, si trova in erboristeria perché si usa anche come deodorante personale naturale) Alcune gocce di aroma alimentare (facoltativo) Mescolare a secco la farina, l'amido e l’allume. Aggiungere l'acqua lentamente, mescolando e sciogliendo i grumi. Cuocere a fuoco basso (meglio se a bagnomaria, così si evita di bruciare il fondo!), mescolando continuamente. Togliere dal fuoco appena la colla inizia ad addensarsi, perché si solidificherà sempre più raffreddandosi. Aggiungere l’aroma (facoltativo), continuando a mescolare per un po’, e poi versare nel vasetto per l'uso. COLLA DI RISO 1 tazzina da caffè di farina di riso 2 tazzine e mezzo da caffè di acqua Versare, a secco e a freddo, la farina in un pentolino, aggiungere l’acqua a poco a poco, rimestando con il cucchiaio di legno per evitare la formazione di grumi. Mettere quindi il pentolino sul fuoco a fiamma bassa e attendere che il composto arrivi ad ebollizione mescolando continuamente. Se il composto risulta troppo denso, basta aggiungere un po’ d’acqua. Dopo dieci minuti, l’impasto dovrebbe risultare liscio e denso. Questa ricetta è molto conosciuta in Giappone, dove la usano soprattutto per gli origami. Oppure l’alternativa è quella di usare direttamente l’acqua della cottura del riso: dopo averlo scolato recuperate tutta l’acqua di cottura, molto ricca di amido, rimettetela nel pentolino sul fuoco e riportate a ebollizione, fin quando il composto non risulti ben denso.
Caramelle ROSSANA - Perugina (Dal 1926) - ecco le caramelle della nostra infanzia. qui il post dedicato con tante foto e notizie.