British actor O-T Fagbenle has booked a series regular role opposite Elisabeth Moss in Hulu’s The Handmaid’s Tale.
Ahead of the Emmys, we talked to 'The Handsmaid's Tale' cast members about songs that represent their characters and favorite female musicians to create a politically-charged playlist.
The right-wing punditverse is very huffy about the new series based on Margaret Atwood’s theocratic dystopia novel
“It’s domestic Russian communist meets Liz Taylor in the ’60s.”
By now, we’re all aware that Elisabeth Moss can do anything. She’s proven it again and again in film and television. However, seeing the s...
We all fell in love with Alexis Bledel as Rory in Gilmore Girls, but the actress has been gracing the big and small screens for years. Do you remember her as
Costume designer Ane Crabtree gives the rundown on dressing Margaret Atwood’s dystopia.
The cast and crew of The Handmaid's Tale have also noticed the similarities
A new Folio Society edition of Atwood's landmark dystopian novel is accompanied by striking illustrations from Anna and Elena Balbusso. Here are a selection
La diffusion de «The Handmaid’s Tale » vient de s’achever aux États-Unis et la critique est unanime : la série est excellente ! Satire de notre société,...
IndieWire shares an exclusive featurette about the making of the Hulu series' third season.
As the Golden Globe-winning drama returns, the creators and cast of the show discuss the new horrors on the horizon, and how it’s become a symbol of new resistance
Styled as a political ad, it is a piercing take on the famous 1984 Ronald Reagan campaign "Morning in America"
mi rammarico sempre di non essere mai aggiornata sulle serie tv, non ne seguo molte e questa cosa mi fa sempre sentire tagliata fuori dal mondo. invece in questi giorni ho recuperato subito i quattro episodi fino ad adesso usciti di the handmaid's tale, serie ispirata all'omonimo romanzo di margareth atwood che io non conoscevo fino a quando, qualche tempo fa, non si è cominciato a parlare della serie tv, e che, manco a dirlo, non riesco a trovare da nessunissima parte (anzi, se lo trovate in qualche strano sito dell'usato fatemi sapere, anche se voci di corridoio parlano di una ristampa prevista per questa estate). per ovvie ragioni non starò qui a fare parallelismi tra serie tv e romanzo, ma credo proprio che questa serie si meriti qualche parola perché è una delle cose più interessanti - e terrificanti - del momento. ambientato in un presente distopico (in realtà, considerando che il romanzo è stato scritto a metà degli anni '80, dovrei parlare di futuro, ma è ambientato esattamente nei nostri anni), the handmaid's tale ci racconta di un'umanità che si ritrova a dover fronteggiare il più inimmaginabile dei problemi: uno spaventoso calo della fertilità e delle nascite e un'altissima mortalità infantile. gli stati uniti d'america non esistono più, al loro posto è sorta la società di gilead: nessuna democrazia, nessun diritto. il potere è in mano a un gruppo - non ancora meglio identificato - di estremisti religiosi (plausibilmente la atwood si è lasciata ispirare dai totalitarismi di stampo islamico del vicino oriente, ma forse oggi con le dittature e i fanatismi religiosi stiamo messi anche peggio), e a farne le spese peggiori, ovviamente, sono le donne, il bersaglio preferito delle religioni, di qualsiasi dio si parli. lentamente e poco per volta le donne hanno perso ogni diritto: licenziamenti in massa, conti correnti bloccati, autonomia e indipendenza economica, la sicurezza di camminare da sole per strada, e poi hanno perso il controllo su loro stesse, sono state strappate alle loro famiglie, ai loro mariti, ai loro figli e sono diventate - quando non sono state subito mandate in qualche colonia a ripulire rifiuti tossici e radioattive, condannate a morire in modo atroce - o serve o ancelle - o mogli - nelle case dei comandanti, uomini potenti e fedeli al nuovo regime. alle serve, o meglio alle marta - in riferimento presumibilmente alla marta del vangelo, che si occupava di pulire e spazzare mentre gesù parlava e la sorella maria si era fermata ad ascoltare - sono affidati i lavori domestici ma alle ancelle, le donne giovani e fertili, tocca il ruolo peggiore. rifacendosi al passaggio biblico in cui rachele, moglie di giacobbe, non riuscendo ad avere figli, offre al marito la sua schiava affinché sia lei a partorire il loro erede, così le ancelle vengono affidate ai comandanti e alle loro mogli, perché siano l'utero con le gambe per le donne sterili (ovviamente, la sterilità maschile non viene neppure presa in considerazione, la colpa è solo ed esclusivamente delle donne). la storia è raccontata da offred (letteralmente of fred - di fred - dal nome del suo comandante, il vero nome, espressione dell'identità e dell'umanità di ognuna di loro, è proibito), un'ancella. la sua storia si intreccia ai continui flashback che ci spiegano un po' come si è potuti arrivare a questa assurda situazione: all'inizio la vediamo in macchina con suo marito e sua figlia mentre cercano di fuggire, ma evidentemente il tentativo non andrà a buon fine. le scene violente non mancano, ma non è solo questo a rendere spaventoso il racconto di offred. già da prima di diventare un'ancella la vediamo, con la sua amica moira, assistere impotente e incredula a una serie di piccoli cambiamenti che sfoceranno nella follia più assoluta: gli insulti osceni al bar, il suo conto bancario accessibile solo per suo marito, il licenziamento, la paura alle manifestazioni. e poi il centro ri-educativo per le ancelle, quei discorsi spaventosi sul ruolo delle donne, la loro nuova condizione di non-umani, di madri-o-nulla, una visione perversa del sesso visto solo come necessario alla riproduzione. e poi qualcosa a cui siamo già abbastanza abituati ma che spaventa nella sua rappresentazione senza mezzi termini: la colpevolizzazione delle vittime di stupro, l'intolleranza verso l'omosessualità. quello che rende the handmaid's tale una serie terrificante infatti non è solo la continua atmosfera claustrofobica e senza speranza, né la violenza fisica o psicologica, ma l'agghiacciante sensazione di già visto, come se fosse un'esasperazione di quello che è la nostra realtà. se ci pensate anche solo un attimo, la storia di offred non è poi nulla di più che la versione ipersaturata della storia delle donne di oggi: lo stupro è colpa delle donne che provocano gli uomini? ce l'abbiamo. una donna che non è madre non è una vera donna? ce l'abbiamo. il sesso è un dovere coniugale e in quanto tale ha come fine la riproduzione (altrimenti sei solo una troia)? ce l'abbiamo. le lesbiche (e i gay) sono considerati abomini che offendono dio e gli uomini? ce l'abbiamo. le donne hanno più difficoltà a trovare lavoro, vengono licenziate più facilmente e guadagnano meno? ce l'abbiamo. esagerate tutto questo, ingranditelo, portatelo avanti giustificando ogni volta, e avrete il mondo di offred. e non è difficile immaginarcelo un mondo così, noi che siamo tanto abituati a sentire ogni giorno di donne uccise dai raptus di gelosia (la prova che dio non esiste è che nessuno degli idioti giornalisti che scrive puttanate simili è mai stato fulminato), a leggere annunci di lavoro che richiedono ragazze non sposate o fidanzate (la maternità, si sa, non è un diritto, o almeno non lo è se lavori), a non scandalizzarci se un ministro della salute invoglia a figliare e a farlo da giovani, dando la colpa delle scarse nascite al fatto che le donne vogliono fare quello che storicamente hanno sempre fatto gli uomini, come studiare e lavorare (ve lo giuro, era nel bando del fertility day. l'ho riletto almeno cento volte per essere sicura di non aver letto male io), a non arrabbiarci per gli insulti tremendi rivolti alle donne solo in quanto donne (e fattela una risata! "cagna" te lo dico per ridere! su su!), abituati fino a non farci caso alla sessualizzazione e oggettificazione del corpo femminile in qualsiasi contesto e a tutte le età (guardate una qualsiasi pubblicità e molto probabilmente troverete una donna seminuda e - se le fotografano anche il volto - con l'espressione vuota o al massimo ammiccante), ai processi che assolvono gli stupratori e a chi parla di ragazzate. le attrici sono assolutamente bravissime e molte delle emozioni dei personaggi sono affidate quasi esclusivamente agli sguardi, l'unico modo ancora non controllabile di esprimere qualcosa, tutta la loro interiorità e psicologia è affidata alle espressioni, ai gesti e ai silenzi, e anche da loro è partita la speranza che questa serie possa in qualche modo smuovere le coscienze sopratutto delle nuove generazioni. la serie, e lo dico nonostante io sia tutto fuorché una critica cinematografica, è di altissima qualità: ottima recitazione, bellissima regia, perfetto l'uso delle musiche, ottima fotografia, meravigliosa la tecnica narrativa che alterna il passato e il presente della protagonista. insomma, fatevi coraggio (e ne serve tanto) e guardate questa serie perché merita tantissimo.
SEASON four of the Handmaid’s Tale is finally here. It was announced that the popular series would be receiving its very own after-show on Hulu. Who is in the cast of the fourth season of the…
Explore the terrifying world of Gilead with this behind-the-scenes look at the Emmy award-winning show The Handmaid's Tale. The hotly anticipated debut of The Handmaid's Tale - Hulu's groundbreaking show based on Margaret Atwood's best-selling novel - drew a wide audience and rave reviews. Now, this comprehensive book details the process of bringing the story to the small screen with exclusive cast and crew interviews, backstage and set photography, concept art, costume design, and more. Dive deep into the world of the show's dystopian future as interviews with the show's cast and creators provide insight into the inspiration behind the characters, settings, and themes, as well as it's parallels to the real-world political climate. Showcasing striking visuals and insightful commentary, The Making of Hulu's The Handmaid's Tale is the definitive exploration of one of television's most critically acclaimed shows.
Please share with your friend who never saw Chuck, thanks.
June and the Waterfords’ Washington excursion is equal parts moving spectacle and frustrating plot contrivance.
Poorna Bell found watching The Handmaid’s Tale only served to increase her anxiety. But happily, there are other shows that have the opposite effect...
Handmaid's Tale's Madeline Brewer is joining Penn Badgley in the cast of You's fifth and final season. Get the details on the new character who'll likely be under Joe Goldberg's eye.