Ascolteremo nella calma stanca la musica remota della nostra tremenda giovinezza che in un giorno lontano si curvò su se stessa e sorrideva come inebriata dalla troppa dolcezza e dal tremore. Sarà …
Rimpiangi cose che non hai mai fatto? Rimpiangi l'amore della tua giovinezza o una carriera che non hai mai scalato? A volte le occasioni mancate hanno qualcosa da dirti. Scopri qui cosa.
Melatonina e invecchiamento: perché sono così legati e perché assumere la molecola antiossidante potrebbe farci rimanere giovani.
Considerando il livello di vita dell'età moderna, essa in genere va ben oltre gli 80. Ma il nostro caro amato tenente Colombo, l'aveva superato questo limite; seppure di soli tre anni. Si può dire dunque che non fosse eccessivamente vecchio, anche...
Melatonina e invecchiamento: perché sono così legati e perché assumere la molecola antiossidante potrebbe farci rimanere giovani.
A Skye le acque che attraversano lo Sligachan Old Bridge sono magiche. Preparatevi anche voi ad immergervi, nella speranza di ottenere l'eterna giovinezza.
Alcuni alimenti aiutano a concentrarsi, ricordare, e combattere la degenerazione cellulare Cibo e cervello. Lucidità, capacità di concentrazione, memoria, intelligenza. Ci sono degli alimenti che contribuiscono al benessere cerebrale, ottimizzando le prestazioni intellettive e combattendo la degenerazione cellulare che si verifica con l’età. Cibo per il cervello, che la nutrizionista Cassandra Barnes identifica in particolar modo con questi cinque. Cibo e cervello: cioccolato fondente Ottima notizia: il cibo per il cervello non è né noioso, né restrittivo. Il cioccolato è infatti uno degli alimenti benefici per le capacità cerebrali. Ma attenzione, parliamo di cioccolato fondente almeno al 70%, non delle barrette commerciali tutte zuccheri e grassi. Il cacao è ricco di flavonoidi, potenti antiossidanti che diverse ricerche associano alla prevenzione di malattie degenerative. Inoltre il cioccolato è ricco di minerali (magnesio, zinco, ferro) che giocano un ruolo importante nella salute del sistema nervoso . Cibo e cervello. Uova Le uova, e specialmente gli albumi, sono ricche di sostanze benefiche per il sistema nervoso. In particolare la colina, enzima a volte indicato come vitamina J. Essa è associata alla capacità di apprendimento e di memorizzazione. Salmone I pesci grassi sono ricchi di omega 3, e in particolare il salmone. Questa sostanza è stata indicata da molte ricerche come un importantissimo elemento corroborante per il cervello. In particolare contribuisce alla memoria e combatte la degenerazione cellulare. Inoltre il salmone è ricco di vitamina B12, essenziale per la salute e il funzionamento neuronale. Semi di zucca Dopo 3 tipi di cibo per il cervello allettanti, arrivano i semi di zucca a far scemare l’entusiasmo? Errore, i semi sono ottimi tostati e aggiunti alle insalate, oppure utilizzati per arricchire yogurt, dolci ma anche zuppe e piatti salati. Fidatevi dei semi di zucca perché sono una miniera di zinco, fondamentale per le funzioni cognitive. Alghe Un altro cibo per il cervello che può far arricciare il naso ai più tradizionalisti della cucina. Le alghe sono un vero e proprio super cibo, ricchissime di iodio e quindi utili per la salute del sistema nervoso. Sono inoltre una miniera di zinco che, come accennato è importante per funzioni come pensare, imparare, fare ragionamenti.
Un focus di seduzione e romanticismo con gli ultimi tagli di capelli corti con ciuffo!
È la proteina più importante della pelle, responsabile della sua struttura e compattezza. Il segreto dell'eterna giovinezza è tutto nel collagene, per invecchiare meglio bisogna preservarlo e stimolarlo
Se Holden Caulfield ha finito con il diventare l’emblema di una radicale alterità della giovinezza, lo si deve a tante cose. La domanda che si riaffaccia con prepotenza nell’America del 1951, quando il libro viene pubblicato, è: ma cos’è un ragazzo? Solo sei anni prima molti ragazzi americani erano stati sepolti sul nostro Appennino o in Normandia, così tanti e così simili a Holden Caulfield da potersi confondere gli uni con gli altri in cimiteri come quello che oggi si distende sui prati in cima al passo della Futa, tra Bologna e Firenze.
Rieccoci ad un nuovo settembre, l’anno scolastico 2016/2017 è iniziato da una settimana e siamo tutti impegnati nei progetti accoglienza, per rendere curioso e piacevole il rientro a scuola dei nostri alunni. Nel nostro circolo per la prima settimana l’orario è ridotto: la scuola termina alle 12.30 e nelle diverse fasce orarie della mattina capita […]
Nel cervello umano si nasconde il segreto dell'eterna giovinezza: lo studio. Pubblicati su Nature Ecology & Evolution i risultati di una ricerca a cui ha p
Carta carbone è una canzone contenuta nell'album Niente di serio (2012) di uno storico gruppo fiorentino, i Diaframma, che vi permetterà di migliorare le vostre capacità di ascolto e comprensione, vi darà la possibilità ripassare il presente indicativo e di fare delle attività sul lessico, sia individualmente che in gruppo. Attività 1. Ascoltate la canzone e inserite le
I cinque tibetani sono considerati un elisir di eterna giovinezza. Ma esistono altri 2 esercizi che completano la pratica
Vi ricordate la colla Coccoina, il barattolino di alluminio che profumava come i dolci fatti in casa? Quello che abbiamo utilizzato tutti per incollare le figurine sugli album, prima che inventassero quelle adesive, ebbene ho scoperto con piacere che la colla della mia infanzia esiste ancora. Ho detto della mia infanzia ma anche delle precedenti generazioni perchè fu inventata nel 1927 dall’azienda Balma, Capoduri & C. di Voghera, e da allora è rimasta un pezzo di storia, per tutti noi. La Coccoina è una colla bianca atossica in pasta prodotta a base di amido di patate sciolto in acqua con l’aggiunta di olio di mandorla che le regala il classico profumo delicato. Quindi in pratica potrebbe essere commestibile. Da li sono partita alla ricerca di colle sicuramente edibili e perchè no anche dal gusto piacevole. La cucina economica ha la ricetta di tre colle assolutamente edibili COLLA DI FARINA Le proporzioni sono di circa 1,5 l d'acqua per 100 g di farina di frumento. Far bollire l'acqua in una pentola abbastanza capiente. Aggiungere gradualmente la farina nella pentola e mescolare con una frusta onde evitare la formazione di grumi. Lasciare il composto in ebollizione per 10 minuti continuando a mescolare con una frusta, fino ad ottenere una buona miscela dalla densità simile alla colla vinilica. Aggiungete una bustina di vaniglia se volete che la vostra colla abbia un aroma gradevole. Una colla così fatta può durare 1-2 giorni, dopodiché i microrganismi cominceranno a farla fermentare e lievitare e non sarà più utilizzabile; è sufficiente riscaldarla prima dell'utilizzo. Gli oggetti incollati con essa temono l'umidità: è una colla molto igroscopica e si scioglie con l'acqua. COLLA DI AMIDO Per un vasetto da 150 ml circa 2 cucchiaini di farina 00 4 cucchiaini di amido di mais 150 grammi di acqua (circa due terzi di tazza) mezzo cucchiaino di allume di potassio in polvere (l’allume di potassio è detto anche allume di rocca, si trova in erboristeria perché si usa anche come deodorante personale naturale) Alcune gocce di aroma alimentare (facoltativo) Mescolare a secco la farina, l'amido e l’allume. Aggiungere l'acqua lentamente, mescolando e sciogliendo i grumi. Cuocere a fuoco basso (meglio se a bagnomaria, così si evita di bruciare il fondo!), mescolando continuamente. Togliere dal fuoco appena la colla inizia ad addensarsi, perché si solidificherà sempre più raffreddandosi. Aggiungere l’aroma (facoltativo), continuando a mescolare per un po’, e poi versare nel vasetto per l'uso. COLLA DI RISO 1 tazzina da caffè di farina di riso 2 tazzine e mezzo da caffè di acqua Versare, a secco e a freddo, la farina in un pentolino, aggiungere l’acqua a poco a poco, rimestando con il cucchiaio di legno per evitare la formazione di grumi. Mettere quindi il pentolino sul fuoco a fiamma bassa e attendere che il composto arrivi ad ebollizione mescolando continuamente. Se il composto risulta troppo denso, basta aggiungere un po’ d’acqua. Dopo dieci minuti, l’impasto dovrebbe risultare liscio e denso. Questa ricetta è molto conosciuta in Giappone, dove la usano soprattutto per gli origami. Oppure l’alternativa è quella di usare direttamente l’acqua della cottura del riso: dopo averlo scolato recuperate tutta l’acqua di cottura, molto ricca di amido, rimettetela nel pentolino sul fuoco e riportate a ebollizione, fin quando il composto non risulti ben denso.