Per la ricetta macarons francesi ho dovuto aspettare quasi 3 anni di espatrio in Francia, 2 edizioni di "Meilleur Patissier" (l'equivalente italiano di "Ba
Avete voglia di provare un dolce buonissimo nella sua semplicità, morbido e semplice al tempo stesso? Allora dovete preparare le madeleines, dei dolci francesi davvero morbidi, perfetti per la colazione o la merenda di tutta la famiglia.
Per una colazione particolare questa brioche francese filante con gocce di cioccolato conquisterà davvero tutti per la sua morbidezza.
I CROISSANT FRANCESI sono dei dolci lievitati, che fanno parte della viennoiserie , tipici della pasticceria francese
Il Savarin è un dolce di origine francese, conosciuto anche come torta Savarin, o come babà Savarin, proprio per le caratteristiche che lo accomunano al nostro babà partenopeo.Dalla classica forma di ciambella, inzuppato in uno sciroppo di rum, accompagnato con frutta fresca e panna montata, in questa mia rivisitazione dairy free.
Soffici, profumate e golose. Queste sono les Bugnes Lyonnaises, frittelle dolci di origine francese, solitamente preparate in occasione del Carnevale. Dal momento che oggi è martedì grasso e non poteva mancare uno squisito dolce fritto tutto da gustare, ho pensato di proporvi questa squisita ricetta. Facili da realizzare, ottimi da gustare, una dopo l'altra. Morbide, leggere e delicate. Potete gustarle al naturale, con una tazza di cioccolata calda o con un velo di confettura. La loro morbidezza e semplicità ricorda quella delle nostre graffe, ma senza le patate. Una sola lievitazione di circa 2 ore ci consente di ottenere un impasto morbido, perfetto da tuffare nell'olio bollente, per ottenere in poco tempo ottime frittelle ben gonfie e dorate. L'impasto non è particolarmente dolce e potete addirittura ridurre lo zucchero fino ad un totale di 35 g, se preferite. L'importante è gustarle con una copertura di zucchero semolato, più o meno generosa. Alcuni preferiscono spolverizzarle con zucchero a velo. A voi la scelta, io personalmente preferisco quell'effetto croccante e granuloso tipico della superficie delle frittelle. Siccome l'impasto durante la lavorazione risulterà molto morbido vi consiglio vivamente di utilizzare una planetaria per effettuare il tutto. Dovrete infatti lavorarlo per almeno 10-15 minuti. Potrebbe essere utile aggiungere ulteriore farina, senza esagerare per non compromettere la morbidezza. Questo varia in base al grado di assorbimento dei liquidi della farina e dal tipo i farina che utilizzate. Dopo 10-15 minuti l'impasto dovrà risultare lucido, elastico, morbido e omogeneo, ma soprattutto dovrà staccarsi bene dalle pareti della planetaria. Tuttavia lavorandolo con le mani potrebbe risultare ancora piuttosto morbido e vagamente appiccicoso. Formate quindi una palla e procedete con la lievitazione. L'importante è che non sia troppo molle o appiccicoso. Durante il processo di lievitazione l'impasto acquisterà una struttura più consistente e facilmente lavorabile. Ingredienti 300 g di farina 00 300 g di farina Manitoba 3 uova 15 g di lievito di birra fresco 250 ml di latte 70 g di burro morbido scorza di limone bio grattugiato 1 pizzico di sale 60 g di zucchero semolato zucchero semolato (min. 100 g) per decorare zucchero a velo (facoltativo) per decorare olio di semi per frittura Preparazione Sbriciolate il lievito di birra nel latte tiepido e mescolate bene. Nella ciotola di una planetaria unite tutti gli ingredienti. Il burro dovrà essere molto morbido, ma non completamente sciolto. Vi consiglio di farlo fondere leggermente a microonde o lasciarlo ammorbidire per qualche ora fuori dal frigorifero. Lavoratelo a pomata, come fosse una crema, prima di aggiungerlo agli ingredienti. Lavorate bene il composto con un gancio impastatore per almeno 10-15 minuti. Aggiungete poca farina solo se necessario. La quantità di farina può variare in base all'assorbimento dei liquidi della stessa perciò se il composto risulta troppo liquido aggiungetene fino ad un massimo di 50 g. Continuate a lavorare a velocità sostenuta fino a quando l'impasto non sarà liscio, omogeneo ed elastico e si staccherà perfettamente dalla ciotola della planetaria. Lavorandolo a mano risulterà ancora molto morbido e appiccicoso perciò è preferibile utilizzare una planetaria. Formate una palla e adagiatela in una ciotola capiente. Fate lievitare fino al raddoppio (circa 2 ore) nel forno spento con luce accesa, coprendolo con pellicola alimentare o un telo. Trascorsa la fase di riposo riprendete l'impasto, sgonfiatelo leggermente e stendetelo su un piano lievemente infarinato fino ad uno spessore di circa 1 cm. Ritagliate delle losanghe (foto 1-2) e praticate al centro di ognuna un taglio (foto 3). Fate passare all'interno del taglio una delle estremità come per formare un "nodo"(foto 4). In una pentola ponete abbondante olio di semi e portatelo ad una temperatura di circa 175°C . Immergete quindi il le frittelle, girandole di tanto in tanto fino a completa doratura. Una volta pronte, scolatele man mano e disponetele su fogli di carta assorbente. Non appena si saranno intiepidite passatele in abbondante zucchero semolato fino a coprirle interamente. Servite subito aggiungendo a piacere una spolverata di zucchero a velo. 12 34
Il momento dedicato alla golosità a Natale non può mai mancare! Qui di seguito trovate i dolci di Natale più belli e spettacolari che ho selezionato per voi da Pinterest. Biscotti Biscotti e frollini a forma di stelle e fiocchi di neve sono un must irrinunciabile, anche come omaggi
Una torta semplice e squisita, con tanta morbida crema alla vaniglia e un guscio di pasta brisèe dai bordi alti. Si fa con pochi semplici ingredienti e si conserva in frigo per 4 giorni. Scoprite qui come
La frolla sucrée, o pâte sucrée a dirla tutta, è una preparazione di base nella pasticceria. Utilizzatissima in Francia (ça va sans dire!), consiste in una frolla molto friabile, perfetta da utilizzare come base per creare quelle tortine meravigliose che adesso si vedono tanto online, […]
Sono sempre stata golosa, ho una buona memoria gustativa, perciò molti dei miei ricordi sono legati al cibo e in particolare ai dolci. Il mio primo incontro con la pasticceria vera e propria, che andasse al di là delle torte della tradizione di casa, è avvenuto in Austria, meta di numerose vacanze con la famiglia. Come non rimanere rapiti e sopraffatti davanti al vastissimo assortimento di torte superfarcite e sormontate da chili di panna tipo Foresta Nera? L'entusiasmo iniziale lasciava, però, troppo presto spazio ad un senso di pienezza tale da non riuscire spesso neanche a finire l'agognata fetta. Nonostante continui ad amare alcuni dolci tipici della tradizione austriaca e tedesca, di cui spesso parlerò su queste pagine, ritengo che la Pasticceria con la P maiuscola sia quella francese, per la sua varietà, la qualità degli ingredienti di base, la raffinatezza nell'abbinare sapori e l'eleganza nella presentazione. Tra i grandi classici della tradizione dolciaria d'oltralpe la torta al limone meringata è sicuramente uno dei miei preferiti. La combinazione del gusto acidulo della crema al limone con la dolcezza assoluta della meringa è davvero interessante per l'equilibrio che riesce a donare al dolce nel suo insieme. A completare l'opera un guscio friabile di pasta frolla - che può essere arricchita da farina di mandorle o nocciole- che avvolge la cremosità dei due composti. Molto elegante sia nella versione tarte che tartelette grazie alle morbide e dorate onde di meringa, è un dolce non particolarmente impegnativo ma di grande effetto e facilmente abbinabile a diversi tipi di menu. Per 6 tartelettes Pasta sucrée (da una ricetta di Pierre Hermé) 160 g burro 40 g mandorle in polvere 100 g zucchero a velo 2 uova + 1 tuorlo 300 g farina 00 1/2 baccello di vaniglia la scorza di un limone una presa di sale Crema al limone (da una ricetta di Salvatore De Riso) 80 g tuorli 60 g zucchero 80 g succo di limone 60 g burro Meringa italiana 90 g albumi 170 g zucchero semolato 50 g acqua 1. Per la pasta sucrée (si può preparare anche il giorno prima e conservare in frigo): lavorare il burro a pomata con lo zucchero a velo, aggiungere le mandorle in polvere, il sale, la vaniglia e la buccia grattugiata del limone. Di seguito unire l'uovo e il tuorlo e la farina senza lavorare troppo l'impasto. Appiattire, ricoprire con la pellicola e far riposare in frigo un paio d'ore (meglio ancora una notte). 2. Per la crema al limone: spremere il succo dei limoni e porre la scorza precedentemente grattugiata in infusione nel succo per 20 minuti. Sbattere i tuorli con lo zucchero e diluirvi 60 g di succo di limone passato al setaccio. Porre sul fuoco e cuocere mescolando sempre fino a 82° o a velatura del cucchiaio. Bloccare la cottura immergendo il pentolino in un recipiente di acqua fredda. Mixare per circa 1 minuto fino ad ottenere una crema liscia. Raffreddare fino a 50° ed incorporare il burro a pezzetti. Emulsionare con il mixer e coprire con pellicola a contatto diretto con la crema. Far raffreddare un paio d'ore in frigo. 4. Scaldare il forno a 180°. Stendere la pasta finemente (non più di mezzo cm) e rivestire gli stampini imburrati e infarinati. Riporre in frigo per 15-20 minuti, coprire la pasta di carta forno e pesi di cottura ( vanno bene anche ceci o fagioli) e cuocere in bianco per 15 minuti fino a doratura della pasta. Far raffreddare. 5. Per la meringa: far bollire l'acqua con lo zucchero a 121°; intanto montare gli albumi prima a velocità moderata, quando assumeranno un aspetto schiumoso aumentare la velocità e versare lo zucchero in tre volte incrementando gradualmente la velocità. Dovranno risultare sodi e brillanti e, sollevando la frusta, dovranno formare il tipico bec d'oiseau, ovvero una punta a forma appunto di becco. 6. Riempire i gusci di pasta sucrée con la crema al limone, distribuirvi sopra la meringa con una sac à poche e dorare leggermente con il cannello o passare sotto il grill del forno a 200-220° per un paio di minuti.
Gli eclairs, i dolci francesi preferiti dall'equipe di PetitChef.it. Al caffè, al cioccolato, alle nocciole ma ammettiamo che quelli che più ci piacciono sono farciti con crema al pistacchio e lamponi freschi: una ricetta sfiziosa e golosa alla quale nessuno saprà resistere. Realizzateli anche voi seguendo la ricetta scritta spiegata passo a passo ed il nostro tutorial video a fondo pagina. Buona preparazione!
Di questo dolce so che fu stato inventato da un pasticcere francese in occasione della corsa ciclistica Parigi - Brest - Parigi, che la sua ...
Un Tiramisù croccante realizzato con cialde al caffè alternate ed una deliziosa crema al mascarpone da una ricetta di L. Montersino.
Sofficissime e deliziose, parlo delle girelle all'uvetta e crema pasticcera. Sono sicuro che anche se non amate l’uvetta ve ne innamorerete.
La paris brest è una torta a base di pasta choux che viene farcita con una delicata crema mousseline. Scopri la ricetta!
La ricetta della galette alle mele, la crostata rustica della tradizione francese
Canelés de Bordeaux gateau a pasta molle cotto fino alla caramellizzazione, ricetta del 1700 delle Sorelle del convento dell'Annunziata Di Sainte-Eulalie
Oramai questi pasticcini francesi mi hanno conquistata, sono talmente belli e golosi che appena ho un po' di tempo e gli ingredienti giusti ...
Vi presentiamo le religiose al caffè: un grande classico della pasticceria francese che potrete realizzare facilmente a casa vostra grazie alla nostra ricetta passo passo.
Una classifica dei 10 dolci francesi da non pedere e dove trovarli. Un piccola guida di sapore e cultura tra i vari dessert della pasticceria francese.
Le bugnes sono delle frittelle dolci tipiche della tradizione francese legata al Carnevale, originarie della zona di Lione. Queste delizie sono preparate con un impasto lievitato e poi fritte. Ci sono diverse varianti come per la maggior parte delle ricette tradizionali. C’é chi aromatizza l’impasto con il rum chi con la vaniglia o altri aromi,…
La passione per la pasticceria l'ho sempre avuta, ma quella per l'alta pasticceria ... la "pasticceria dei Grandi" come la chiamo io...
Ricetta tratta dal libro La mia pasticceria francese di Chiara Selenati edito da Tecniche Nuove
Explore Scelgo un libro con la pancia piena's 2886 photos on Flickr!
Mendiants di Cioccolato e Frutta Secca, Cioccolatini Fai da Te Francesi. Belli da Vedere e Buonissimi da Mangiare: Perfetti come Idea Regalo!
Pagnotta di San Francesco ricetta dolce semplice e saporito, pane dolce all'uvetta, ricetta tipica medievale, dolce lievitato per colazione o merenda.
Sono una golosa adoro le brioche, mi piace mangiarle ma anche farle...queste brioche di oggi sono tipiche della pasticceria francese e sono belle ricche
Il danubio dolce è una torta soffice formata da tante palline di pasta lievitata. Questa versione del danubio nasconde un cuore di crema pasticcera.
Fuori la pioggia non smette di cadere, pile di libri sul divano sfogliati, un gatto dorme accanto alla cucina a legna, mentre io me ne sto a bere una tazza di caffè, con un vecchio libricino di mamma sulle ginocchia, aspettando il tempo di lievitazione di questi deliziosi cornetti. Sono le 5 di mattina, e non ho altro da fare se non aspettare. La pasta è in frigo, ormai mi manca un solo giro di pieghe. Sto sveglia dalle 3, ma si sa, la prima volta bisogna fare attenzione a tutti i passaggi, tanto si è già sicuri di sbagliare qualcosa. Ogni volta che riprendo a lavorare la pasta, soffice e chiara, mi tremano le mani. Una piega, andata. La seconda, andata. E' il primo lievitato, il primo vero lievitato della mia vita. Sono davvero emozionata! Fatto con l'impastatrice, il lievito fresco e tutto il resto.. roba da professionisti ;) Mesi fa ho preparato un pan brioche integrale farcito con la crema al formaggio e le more, il tutto completato da una glassa al''acqua di rose, nulla di che, davvero. Era fatto con il lievito di birra secco, e l'intera preparazione non mi ha impegnato più di un pomeriggio. (provatelo però, è buonissimo e molto semplice, tra l'altro era ancora il periodo in cui illustravo tutti i passaggi delle ricette, cosa che adesso non ho più tempo di fare..) Giustamente non potevo limitarmi a fare un pane normale, nooo.. così mi sono detta, mettiamoci alla prova! facciamo i cornetti sfogliati, che vuoi che sia?!?! Appunto. Una baggianata (si fa per dire..).. se non fosse che poi sbaglio a tagliare i triangoli isosceli e mi vengono fuori cornetti extra large!!!! Solo io posso fare delle ciofeche simili :) fortuna che erano solo tre.. i primi tre cornetti, enormi, ma buonissimi. La ricetta, ovviamente, è quella di Paoletta.. avevo anche pensato di cambiare qualcosa, poi per fortuna la mia coscienza mi ha riportato con i piedi per terra :) Ingredienti per circa 16-18 cornetti: (ricetta di Paoletta) 250 g farina manitoba 250 g farina 00 75 g zucchero 75 g burro 5 g sale 2 uova piccole 1 limone (buccia) 1 arancia (buccia) 115 g acqua (io ne ho dovuti usare circa 130) 18 g lievito di birra fresco - 200/225 g burro (per la sfogliatura) Alla sera: -(ore 19:30) Impostate il vostro frigo ad una temperatura tra 6° e 8° C. Sciogliete il lievito nell'acqua. Nel frattempo setacciate le farine. Mettete circa 2/3 delle farine nella planetaria con il lievito e l'acqua, quindi iniziate ad impastare. Aggiungete un uovo e inglobatelo bene; aggiungete anche l'altro e amalgamate finchè non sarà ben assorbito. Procedete aggiungendo quasi tutta la farina rimasta (tenetene da parte un paio di cucchiai) e lo zucchero. Incordate bene impastando circa 10 minuti, l'impasto dovrà essere sodo ed elastico. A questo punto unite il sale, ad assorbimento il burro tagliato a pezzetti, le bucce degli agrumi e la farina rimasta. Impastate bene per altri 15 minuti fino a completa incordatura. Ponete l'impasto in una ciotola, copritelo bene con della pellicola e mettetelo in frigorifero per circa 8 ore. (in questo modo la lievitazione verrà rallentata ma al mattino l'impasto sarà comunque cresciuto). Alla mattina: -(ore 3:30) Togliere il burro dal frigo e metterlo tra due panni precedentemente bagnati con acqua gelida e ben strizzati! Lasciatelo così per almeno 20 minuti. Burro e impasto dovranno avere la stessa consistenza -(ore 4:00) - Il pacchetto: Prendete l'impasto dal frigo e stendetelo in un quadrato, quindi modellate il panetto di burro nel modo più regolare possibile, facendo in modo che posizionando quest'ultimo sull'impasto rimangano circa 4 cm dal bordo. Ad uno ad uno sollevate i lembi dell'impasto non coperti dal burro e posizionarli su quest'ultimo ricoprendolo completamente, premendo dolcemente. A questo punto avrete ottenuto il pestello, perfettamente quadrato. -(ore 4:15) - Le girate: (necessarie per unificare pasta e burro, sovrapponendoli in strati sottilissimi, ecco perchè panetto e burro devono avere la stessa consistenza) Spolverizzate con un velo di farina il piano di lavoro e il quadrato di pasta e burro, e col mattarello spianate il quadrato allungandolo davanti e voi in una striscia di circa 8 mm di spessore. Ripiegate sul centro la terza parte del rettangolo più vicina a se e premetela leggermente col mattarello. Piegatevi sopra l'altro terzo del rettangolo di pasta e di nuovo passarvi lievemente il mattarello, ma senza premere troppo.Otterrete così, di nuovo, un rettangolo; fategli fare un quarto di giro in modo che il dorso delle pieghe vengano a trovarsi alla vostra sinistra. Ecco fatta la prima piega! Coprite con la pellicola il panetto ottenuto e mettetelo in frigo per 30 minuti. -(ore 5:00) Tirate fuori il panetto e ricominciate dal punto precedente (spolverizzate il piano, spianate davanti a voi, piegate un terzo, .. e bla bla bla.. :D). Ecco fatta la seconda piega! Ricoprite con la pellicola e mettete in pacchetto ottenuto in frigo per altri 30 minuti. -(ore 5:30) Tirate fuori il panetto dal frigo e ripetete per la terza e ultima volta il punto precedente (spolverizzate il piano, spianate davanti a voi, piegate un terzo, .. e bla bla bla.. :D). Ecco fatta la terza piega! -(ore 6:00) E' arrivata l'ora di formare i nostri cornetti! Stendete il panetto in un rettangolo lungo e stretto nel modo più regolare possibile, ad uno spessore di circa 7/8 mm. Tagliatelo in triangoli isosceli che abbiano come basa una misura di circa 8/10 cm. Praticate un taglio di 1 cm e 1/2 circa al centro della base e formate i cornetti, tirando leggermente e delicatamente con le mani, più lungo è il triangolo più giri si riescono a fare e più bello viene esteticamente. Iniziate avvolgendo stretto, partendo dalla base verso la punta e allargando il taglio, facendo in modo di far capitare la punta sulla parte anteriore e sotto il cornetto, altrimenti in lievitazione o in cottura si solleva troppo. Dopo aver arrotolato, curvare leggermente le punte laterali verso di voi. Per la formatura guardate pure QUI, quella dei croissant. Ora appoggiate i cornetti su una placca coperta da carta forno, copriteli con della pellicola e fateli lievitare per circa 2 ore e 45' o 3 ore (dipende dalle temperature in casa) non di più! (li vedrete belli gonfi gonfi!) -(ore 9:00).. in forno! Spennellateli poi con un uovo sbattuto, molto delicatamente, spolverateli con dello zucchero, ed infornateli a 220° C per circa 5/6 minuti, dopodichè abbassate a 180° C e proseguite la cottura fino a quando il cornetto è bello dorato, circa 8/9 minuti, dipende dal forno. Farli raffreddare completamente su una gratella. Ed eccoci qui, sono le nove e mezza e direi che è arrivata l'ora di fare una buona e sana colazione :) Io li ho farciti dopo averli cotti con della marmellata di more al timo, che dire, ottimi! La soddisfazione di vederli lievitare e dorare mentre sono in forno vale tutte le ore di attesa! Cercate di non affrettare i tempi e prendetevi con calma, ogni procedimento va fatto con cura.. i cornetti sono delicati e pretendono di essere trattati bene! Ho trovato questo vecchio libretto di mamma, la scrittura è un po' indecifrabile (che siano geroglifici?!?) ma sono riuscita a leggere qualche parola.. credo siano delle poesie.. so che sono belle parole, che vengono dal cuore.. e questo mi basta :) così, tra un boccone e l'altro, una buona tazza di caffè latte, ho assaporato anche un po' della gioventù di Mamma :) E' arrivato un raggio di sole, finalmente ha smesso di piovere. che siano stati i cornetti? bah, maglio così :) Ora vi lascio, che la settimana è lunga, e non posso trattenermi oltre, chiudo il libro, e ripongo la penna. Per quanto riguarda i cornetti, sono finiti nel giro di due giorni :) come prima volta mi ritengo molto soddisfatta anche se di strada ne ho ancora molta da fare, soprattutto nella sfogliatura: imparerò :) non vedo l'ora di rifarli! Alla prossima, Buona giornata, Silvia
Gli Eclair sono dei pasticcini di pasta choux di forma allungata, tipici della pasticceria francese, adatti ad essere farciti o glassati.
Era da parecchio che avevo in mente di realizzare una focaccia dolce come questa, esattamente da quando vidi la foto della Tarte au sucre di Cedric Grolet. L’intenzione era quella di replicare fedelmente la sua ricetta, aveva un aspetto cosi godurioso... Spulciando qua e la su vari libri trovai anche la ricetta di Jean Marie Lanio, molto simile alla precedente, e dopo averle confrontate, studiate ed immaginate, come al solito (è più forte di me), decido di fare di testa mia anche perché al momento di impastare mi accorgo di non disporre di tutti degli ingredienti necessari e anche volendo non potrei seguire fedelmente nessuna delle due ricette. Il risultato che ho ottenuto mi ha sorpreso per la sofficità incredibile e l’aromaticità apportata dalla pasta madre resa particolarmente delicata dal “rinfresco per lievitati dolci” Ho un solo unico rammarico: averne fatte solo due! Una è stata divorata tiepida in pochi minuti, la seconda il giorno dopo a colazione. La prossima volta ne farò doppia dose e ne farcirò una con crema pasticcera o mousseline, sarà una Tropezienne fantastica ;-) Per due focacce da 400 g Impasto 300 g di farina w 320-340 100 g di uova (2 medie) 90 g di latte fresco intero 50 g di zucchero extrafine 7 g ldb fresco 6 g di sale 100 g di lievito madre con rifresco per dolci lievitati (vedi qui) 150 g burro morbido a t ambiente Burro e zucchero semolato per completare Impastare farina lievito uova e 60 g di latte, quando tutto si è amalgamato aggiungere il lievito madre maturo a pezzetti e farlo incorporare. Unire lo zucchero e il restante latte ed impastare qualche minuto formando un impasto liscio, omogeneo e abbastanza sodo. Inserire in tre volte il burro mescolato col sale. Si dovrà ottenere un impasto liscio e setoso, attenzione a non far surriscaldare l’impasto. Formare una palla, metterla in una ciotola coprire con pellicola e lasciare a temperatura ambiente un’ora, dopodiché mettere in frigorifero per 12-14 ore a 3-4°C. Al mattino far acclimatare l’impasto un’ora a t ambiente, dividerlo in due porzioni da 400 g ciascuna e arrotondare. Far riposare 30 min coperto poi stendere sul piano leggermente infarinato aiutandosi col mattarello allo spessore di un cm circa. Mettere i dischi negli stampi da cottura antiaderenti diametro 23 cm oppure in teglie rivestite da carta forno e far lievitare a 27-30º per 2-3 ore (deve triplicare). Tagliare a cubetti di circa 5 mm per lato, il burro (circa 50 g) e distribuirli in modo regolare sulle focacce lievitate affondandoli col le dita. Spolverare con zucchero semolato e infornare a 170ºC in modalità statica per 15 min. Gustare tiepida. NB: E' VIETATA LA RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE E LA PUBBLICAZIONE SENZA ESPLICITO CONSENSO DELLA SCRIVENTE, DI QUESTA RICETTA E DELLE FOTO IN ESSA CONTENUTE, COME DI TUTTE LE ALTRE PRESENTI NEL BLOG.
Looking for the best Belgian desserts? From waffles to cookies to donuts, these treats will give you an authentic taste of Belgium.