Bianchini sardi alle mandorle dal cuore morbido di Lisa in Cucina I bianchini sardi sono dei dolci sardi tipici preparati con gli albumi, lo zucchero
SOSPIRI DI OZIERI DOLCI SARDI ALLE MANDORLE CON VIDEO RICETTA, senza farina, burro, olio, senza glutine, con glassa di zucchero.
Amaretti sardi… ricetta tradizionale! - Lisa in cucina Gli amaretti sardi sono un dolce tipico della Sardegna, uno dei più conosciuti e più apprezzati.
Ogni anno mia madre in questo periodo, e più o meno fino a natale, si sveglia all'alba anche il fine settimana per tostare mandorle, tagliarle fini, pesare zucchero...e a fine giornata tutto il tavolo del soggiorno è coperto di teli bianchi su cui riposano i dolci con la glassa ancora fresca. Quest'anno con lei c'ero anchio! Abbiamo impastato circa 5 kg di papassini, che sono i dolci sardi preferiti miei e di mia sorella. Solo quelli fatti con la ricetta di Macomer (di zia Domenichina) e rigorosamente preparati in casa però: in pasticceria ho provato a comprarli tante volte, ma son asciutti, non dicono niente. E le varianti degli altri paesi della Sardegna non mi entusiasmano più di tanto (a parte il "papassino nero" di Orgosolo, ma in pratica è un dolce completamente diverso da quello che vi propongo oggi). Il procedimento è semplice ma veramente lungo e faticoso, ma credetemi, ne vale la pena! Cosa vi serve: 600 gr di mandorle sgusciate 600 gr di noci sgusciate 500 gr di uva passa 1 kg e mezzo di farina 00 200 gr di zucchero 2 cucchiai di polvere d'arancia (scorza d'arancia secca e tritata fine) 3 cucchiai di semi di finocchio 2 bustine di lievito per dolci 400 gr di strutto 4 uova La sera prima iniziate a preparavi la frutta secca: se le uvette sono di buona qualità, polpose, non troppo secche appunto, basterà mescolarle in un recipiente con un cucchiaio di farina finchè non ne saranno tutte ricoperte uniformemente, altrimenti fatele rinvenire in acqua e poi scolatele e asciugatele. Sgusciate le noci e tagliate i gherigli in 4. Sgusciate le mandorle e mettetele nell'acqua bollente per un min., poi scolatele e tenetele coperte con un panno perchè non si raffreddino troppo mentre eliminate da ognuna la pellicina marrone. A questo punto asciugatele bene e tagliatele a metà nel senso della lunghezza con un coltello e mettele ben distese in una teglia e fatele tostare in forno finchè saranno appena dorate, non di più. (Sì, lo sappiamo anche noi che vendono tutto già bello, pulito e anche affettato, ma già il prezzo vi farà cambiare idea, mia madre impasta più o meno una ventina di kg di papassini in questo mese...e poi le mandorle e le noci fresche del vicino sono impagabili! Qua in Sardegna le mandorle sono eccezionali, comprarle al supermercato sarebbe un delitto) Il giorno dopo: miscelate la farina con la polvere d'arancia, lo zucchero e il lievito, poi aggiungete le uova leggermente sbattute. Lavorate a lungo e sciogliete tutti i grumi strofinando la farina tra le mani come fareste per lavarle. A questo punto potete iniziare ad aggiungere lo strutto, e il gioco si fa duro perchè la pasta va lavorata molto a lungo perchè "tenga": inizialmente si sbriciolerà e avrà una consistenza sabbiosa, ci vuole pazienza e pian piano il calore delle mani scalderà lo strutto il tanto di legarsi con il resto degli ingredienti. Questa operazione per noi è durata più di mezz'ora, ed eravamo in due con metà impasto a testa, ergo non fate mai i papassini da soli! Quando l'impasto sarà malleabile aggiungete i semi di finocchio, impastate, e poi unite un pò per volta la frutta secca. Anche qua armatevi di coraggio, la frutta scappa da ogni parte perchè è tanta rispetto alla pasta, ma se non vi arrendete riuscirete a incorporarla tutta. Appena ci sarete riusciti stendete l'impasto ad uno speddore di 2 cm e tagliatelo con un coltello a rombi. Mettete in forno a 160° e riprendete fiato su una sedia per circa 20 min, i dolci sono pronti quando sotto diventano dorati. Fateli raffreddare su panni puliti per una notte. All'alba del 3° giorno (ihih) preparate la "cappa" cioè la glassa, mescolando circa 1 kg e mezzo di zucchero a velo con il succo di mezzo limone e acqua q.b. per ottenere una pasta con consistenza simile allo stucco (!) che spalmerete non senza difficoltà col coltello su ogni dolce. Prima che la cappa si asciughi decorate i papassini con le codette di zucchero colorate. Fate asciugare qualche ora prima di consumarli.
In Sardegna nel periodo di "Tutti i Santi" viene realizzato un antico dolce che si chiama Papassino o "Papassinu" in sardo.
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Aranzada,dolce tipico sardo, più precisamente del nuorese, dolci a base di miele, arance e mandorle serviti in piccoli pirottini di carta.
Un dolce tradizionale per grandi e piccini. La morbida pasta suggellata dal ripieno di marmellata è adattissima per una colazione dolce ed energica.
Sospiri dolci di mandorle tipici sardi I sospiri sono dei dolcetti mignon di pasta di mandorle ricoperti di glassa e decorati. Sono tipicamente
Seadas… dolce tipico sardo di Lisa in cucina Le Seadas (Seada al singolare) sono un dolce tipico della tradizione sarda e si presentano come dei grandi
Ricetta Aranzada - Aranciata nuorese, ricetta di cucina sarda - Ingredienti: • 500 g di scorze d'arancia ammollate • 300 g di miele • 200 g di mandorle sgusciate Preparazione: Sbucciare le arance a vivo, con un coltello affilato o un pela-patate. Tagliare la scorza a striscioline sottili e regolari ed immergerle in un recipiente pieno d'acqua, lasciandovele 3 giorni cambiando l'acqua 2 volte al giorno. Scolarle, asciugarle e pesarle. Versare il miele in un tegame a fondo largo e spesso, metterlo sul fuoco a fiamma bassa. Quando il miele comincia a bollire, versare le scorze tagliate a listarelle sottili e, rimestando di tanto in tanto, farle cuocere in modo che assorbano quasi tutto il miele. Unire le mandorle sbucciate e tagliate a listarelle sottili. Mescolare delicatamente e far cuocere per altri 15 minuti. Lasciar raffreddare prima di servire, e un dolce che dura parecchi giorni. […]
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2 Marzo 2019 appuntamento mensile con #litalianelpiatto e con le sue ricette dedicate alla tradizione italiana. Tema del mese: DOL...
Una RACCOLTA DOLCI SARDI da consultare per avere sempre a portata di mano un'idea in più. Clicca sulla foto o sul titolo per andare direttamente alla
Le pardulas sono deliziosi dolcetti sardi formati da un guscio di pasta con ripieno di ricotta e zafferano. Sono dolci tipici del periodo pasquale.
Quanti dolci squisiti e sfiziosi, semplici, economici e veloci, si possono preparare con un po’ di fantasia? Le Formaggelle sarde sono uno di questi! In passato i dolci erano in tavola solo nelle feste importanti, la domenica, nelle ricorrenze speciali (Pasqua, Natale), ed erano preparati con pochi e semplici ingredienti della dispensa. Oggi, che sono diventati una presenza quotidiana sulla tavola di adulti e bambini (dolcetti, merendine, ecc.), è bello riscoprire il gusto dei dolci fatti in casa, genuini e ricchi che non hanno nulla da invidiare ai dessert della più raffinata pasticceria, e soprattutto non contengono conservanti o coloranti! Le Formaggelle sarde sono dolci che non vi stancheranno mai: soffici e golosissime, sono perfette da servire agli ospiti con il caffè o per presentare sulla tavola qualcosa di creativo e appetitoso.. Se siete in cerca di un’idea golosa, le Formaggelle sarde fanno sicuramente per voi!! Qualche consiglio per la riuscita di questa ricetta: accertatevi che l’impasto dei vostri dolcetti sia ben omogeneo prima di infornare e, queste piccole delizie da forno, belle da vedere e buone da mangiare, vi conquisteranno al primo morso! E la festa del gusto abbia inizio!
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Formaggelle, dolce di pasqua per eccellenza
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Le seadas sarde, uno dei dolci più noti e più amati dell'isola, servite con miele di asfodelo. Ricetta originale.
Pistoccheddu sardu 😀 Questo dolce è molto antico, semplice, veloce da fare, ma buonissimo, non contiene nessun lievito, la voglio condividere con voi,