🇮🇹Per la prima volta a Firenze arriverà una grande mostra dedicata ad Alphonse Mucha, padre dell’Art Nouveau. Saranno oltre duecento le opere presenti nel percorso espositivo che… 🇬🇧For the f…
Un’impressione superficiale che può dare la pittura giapponese è quella di essere misurata, piatta, anaffettiva, fatta esclusivamente di paesaggi immobili e donne prive di espressione, con bellissimi kimono e facce tutte uguali, caratterizzate dalla fissità della maschera. Ma l’ordine della pittura giapponese è solo apparente. Al suo interno ci sono molti filoni di assoluta filiazione […]
Sarà a aperta al pubblico dall’8 dicembre 2018, il PALP Palazzo Pretorio di Pontedera, ospita la mostra Orizzonti d’acqua tra Pittura e Arti Decorative. Galileo Chini e altri protagonisti del primo Novecento, curata da Filippo Bacci di Capaci e Maurizia Bonatti Bacchini e promossa dalla Fondazione per la Cultura Pontedera, dal Comune di Pontedera, dalla Fondazione Pisa, con il patrocinio della Regione Toscana. La mostra, che proseguirà sino al...
Per la prima volta in Italia, la mostra-spettacolo dedicata a Marc Chagall. Una forma del tutto inedita di vivere l’arte, un'esposizione che mette insieme spettacolo, teatro, musica, tecnologia e arte
Oltre 200 opere tra dipinti e manifesti, opere decorative e arredi di Alphonse Mucha (1860-1939) il massimo esponente dell'Art Nouveau. Uno degli artisti …
Una riflessione sulla materia è al centro della mostra dello scultore altoatesino Aron Demetz al MARCA di Catanzaro
Your story in ten lines Born in 1981, I live in Pesaro, my native city, and in Milan, the … Continued
Il lato dark della Bella Époque. La grande mostra sull’arte Simbolista in calendario a Palazzo Reale di Milano dal 3 febbraio al 5 giugno 2016 è un viaggio affascinante in un mondo oscuro, animato da angeli e demoni, donne fatali, sirene, liocorni e sfingi. Atmosfere oniriche, evocate come reazione al Positivismo di fine Ottocento, alla logica materialistica, alla ragione come unico strumento di approccio alla realtà. La risposta del Simbolismo fu il rifugio nel mito, nella leggenda, nel sogno, in una natura non ancora vivisezionata dalla scienza, generatrice di vita e portatrice di morte. Curata da Fernando Mazzocca e Claudia Zevi con Michel Draguet, la mostra “Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra” ricostruisce attraverso 133 opere degli artisti più rappresentativi del movimento – Giovanni Segantini, Gustave Moreau, Odilon Redon, Arnold Bocklin, Fernand Khnopff, Gaetano Previati, Giulio Aristide Sartorio, Alberto Martini – le inquietudini di un’epoca mettendo per la prima volta a confronto i simbolisti italiani con quelli stranieri grazie a circa un centinaio di dipinti provenienti da importanti istituzioni museali italiane ed europee oltre che da collezioni private. Il percorso espositivo si articola lungo 18 sezioni tematiche che evocano, nella scelta di un allestimento molto […]
Insightful, generous, radical, and very “Bay way” shows, including Bernice Bing, Estefania Puerta, Remedios Varo, Frank Bowling, and more.
Os dejo el enlace a una nueva entrada que fue publicada anteayer en el Museo de la Ciencia. Se trata de una entrada que publiqué en su tiempo en el otro blog en el que colaboro, el Blog de Arahal y que he modificado convenientemente para poder incluirla en el Museo. Si te interesa, pincha sobre el siguiente enlace para leer la entrada completa en el Museo de la Ciencia. DE PLAGAS DE PALOMAS, DE ALBERO Y PEQUEÑOS PROBLEMILLAS DE SALUD Fuente de la imagen: Wikipedia ------------------- Entradas relacionadas: - Museo de la Ciencia I. - Museo de la Ciencia II. - Museo de la Ciencia III. - Museo de la Ciencia IV. - Museo de la Ciencia V. - Museo de la Ciencia VI. - Museo de la Ciencia VII. - Museo de la Ciencia VIII. - Museo de la Ciencia IX. - Museo de la Ciencia X. - Museo de la Ciencia XI. - Museo de la Ciencia XII.
Palazzo Braschi a Roma ospita una mostra su Klimt, visitabile fino a marzo, per i 110 anni dalla premiazione all’Esposizione Internazionale
Il fascino dell'esoterismo in Europa - Spiritualità - Caverna Cosmica - Silenzio. Fate silenzio. Mettete a tacere la voce della ragione e lasciate che siano i sussurri dell'inconscio a guidarvi lungo questa fantastica mostra a
Il lato dark della Bella Époque. La grande mostra sull’arte Simbolista in calendario a Palazzo Reale di Milano dal 3 febbraio al 5 giugno 2016 è un viaggio affascinante in un mondo oscuro, animato da angeli e demoni, donne fatali, sirene, liocorni e sfingi. Atmosfere oniriche, evocate come reazione al Positivismo di fine Ottocento, alla logica materialistica, alla ragione come unico strumento di approccio alla realtà. La risposta del Simbolismo fu il rifugio nel mito, nella leggenda, nel sogno, in una natura non ancora vivisezionata dalla scienza, generatrice di vita e portatrice di morte. Curata da Fernando Mazzocca e Claudia Zevi con Michel Draguet, la mostra “Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra” ricostruisce attraverso 133 opere degli artisti più rappresentativi del movimento – Giovanni Segantini, Gustave Moreau, Odilon Redon, Arnold Bocklin, Fernand Khnopff, Gaetano Previati, Giulio Aristide Sartorio, Alberto Martini – le inquietudini di un’epoca mettendo per la prima volta a confronto i simbolisti italiani con quelli stranieri grazie a circa un centinaio di dipinti provenienti da importanti istituzioni museali italiane ed europee oltre che da collezioni private. Il percorso espositivo si articola lungo 18 sezioni tematiche che evocano, nella scelta di un allestimento molto […]
Soavi, dolci, romantiche e leggere: quando le guardi resti incantato e ti sembra di essere in pace con il mondo. Oggi vi presentiamo le opere di Riccardo Guasco aka “rik”, fumettista, illustratore e pittore, nato ad
Per festeggiare con voi la Festa della Donna vi dedico un’opera che rivendica i diritti delle donne e che, sebbene sia stata eseguita nel 1650 e raffiguri un tema biblico, è purtroppo ancora …
Looking for inspirations to create the mysterious forest world and enchant the viewer’s eye? This 51 forest concept art is all that you’re gonna need!
Zdzisław Beksiński e la sua arte: una storia surreale e lugubre per un uomo che fece di queste due parole un vero e proprio stile.
Hi everyone, In todays Friday Art Cat seciton we are featuring art by Femke Hiemstra About the artist: Amsterdam based Femke Hiemstra is an internationally acclaimed painter who has exhibited worldwide several times over, including solo exhibitions at prestigious galleries such as Roq la Rue in Seattle and Merry Karnowsky in Los Angeles. Femke’s otherworldly [...]
Oltre 200 opere tra dipinti e manifesti, opere decorative e arredi di Alphonse Mucha (1860-1939) il massimo esponente dell'Art Nouveau. Uno degli artisti …
Sono andato nei boschi di Baarn, ho attraversato un ponticello e davanti a me avevo questa scena. Dovevo assolutamente ricavarne un quadro!” Con queste parole, Maurits Cornelis Escher allude alla litografia dal titolo Tre mondi, in cui superficie, profondità e riflesso sono poste su un unico piano, quello dell’acqua, che accavalla mondi reali e mondi riflessi fra sogno e geometria, invenzione e percezione visiva, fantasia e rigore. Con oltre 150 opere, tra cui i suoi capolavori più noti come Mano con sfera riflettente (M.C. Escher Foundation), Giorno e notte (Collezione Giudiceandrea), Altro mondo II (Collezione Giudiceandrea), Casa di scale (relatività) (Collezione Giudiceandrea) s’inaugura a Roma, il prossimo 20 settembra al Chiostro del Bramante, una grande mostra antologica interamente dedicata all’artista, incisore e grafico olandese, che ne contestualizza il linguaggio artistico e racconta l’annodarsi di universi culturali apparentemente inconciliabili i quali, grazie alla sua arte e alla sua spinta creativa, si armonizzano, invece, in una dimensione visiva decisamente unica. Prodotta da DART Chiostro del Bramante e Arthemisia Group e, in collaborazione con la Fondazione Escher, grazie ai prestiti provenienti dalla Collezione Federico Giudiceandrea, curata da Marco Bussagli, con il patrocinio di Roma Capitale, la mostra ESCHER vuole sottolineare l’attitudine di questo intellettuale - perché il termine artista, nell’accezione con cui siamo abituati ad usarlo, pare in parte inadeguato - a osservare la natura in un altro modo, con un punto di vista diverso, tale da far emergere in filigrana quella bellezza della regolarità geometrica che talora diviene magia e gioco. Non è un caso che la spinta verso il meraviglioso e l’inconsueto sia nata nella mente e nel cuore di Escher grazie allo stupore che provava per le bellezze del paesaggio italiano, dalla campagna senese al mare di Tropea, dai declivi scoscesi di Castrovalva ai monti antropomorfi di Pentadattilo. Su questi paesaggi si allungava il suo sguardo che scorgeva la regolarità dei volumi, la dimensione inaspettata degli spazi, la profondità storica delle città e dei borghi. Fu la dimestichezza con questi luoghi, così diversi dalla dolcezza orizzontale della sua Olanda, a porsi alla radice di un percorso artistico che s’avventurò negli spiazzi sconfinati della geometria e della cristallografia, divenendo terra fertile per giochi intellettuali dove la fantasia regnava sovrana. Quello di Escher, infatti, è uno sguardo che sa cogliere la realtà del reticolo geometrico dietro le cose, per poi farne le premesse compositive per costruire quelle che più tardi prenderanno il nome di «immagini interiori». Così, quando lasciata definitivamente l’Italia Escher giunse a Cordova e all’Alhambra nel 1936, il gioco di tassellature - l’elemento di attrazione dell’apparato decorativo di quei monumenti moreschi - fu causa scatenante di un ulteriore processo creativo che coincise con il riemergere della cultura art nouveau della sua formazione artistica. Il percorso della mostra vuole seguire letteralmente lo sguardo di Escher, che ha preso le mosse dall’osservazione diretta e puntuale della natura, sull’onda del fascino che esercitò su di lui il paesaggio italiano. Così, gli occhi del grande artista si sono posati tanto sulle meraviglie offerte dagli scorci del nostro paese, quanto sulle piccole cose, dai soffioni agli scarabei, dalle foglie alle cavallette, ai ramarri, ai cristalli che egli osservava come straordinarie architetture naturali. La mostra dedicata a questo grande intellettuale, mago nell’iper suggestione del disegno, racconta attraverso le opere di Escher la compenetrazione di mondi simultanei, il continuo passaggio tra oggetti tridimensionali e bidimensionali, ma anche le ricerche della Gestalt - la corrente sulla psicologia della forma incentrata sui temi della percezione -, le implicazioni matematiche e geometriche della sua arte, le leggi della percezione visiva e l’eco della sua opera nella società del tempo. Nel percorso della mostra anche opere comparative di Marcel Duchamp, Giorgio de Chirico, Giacomo Balla e Luca Maria Patella. Tutte le info su http://chiostrodelbramante.it/info/escher/
Although it’s been many thousands - if not millions – of years since ancient civilizations and some extinct animal species flourished, their legacies...
La Galleria d’Arte Moderna di Milano sta presentando la mostra " Canova. I volti ideali", un prezioso percorso che per la prima volta ricostruisce nelle sue sale la genesi e l’evoluzione delle celebri “teste ideali”, il particolare e fortunato filone della sua opera dedicato alle molte e diverse declinazioni della bellezza femminile e realizzato all’apice della sua carriera. Le opere in mostra provengono dai principali musei nazionali (Gallerie degli Uffizi di Firenze, Gipsoteca Canoviana di Possagno, Galleria d’Arte Moderna di Torino, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Museo Correr di Venezia) e internazionali (Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, J. Paul Getty Museum di Los Angeles, Kimbell Art Museum di Fort Worth, Museu Calouste Gulbenkian di Lisbona, Musée des Beaux Arts di Lione, Musée Fabre di Montpellier). Negli ultimi dodici anni di attività, quando è lo scultore più famoso e più richiesto d’Europa, Antonio Canova si dedica a una serie di effigi femminili di personaggi ideali che ha immediata fortuna tra i contemporanei, sia tra la committenza che tra la critica dell’epoca. Nel percorso espositivo è possibile vedere le diverse versioni dello stesso soggetto realizzate da Canova, su tutte la Vestale, realizzata in tre versioni e qui riunite per la prima volta. Accanto alle opere del maestro del Neoclassicismo sono anche proposti preziosi confronti con opere che vanno dall’antichità ai nostri giorni, che da un lato indicano i modelli da cui lo scultore prese spunto, dall’altro evidenziano il valore universale della sua arte. Tra questi, si segnalano le sculture antiche della collezione Farnese (viste da Canova a Napoli), gli affreschi del Quattrocento toscano, le opere realizzate dagli scultori che seguirono il classicismo del maestro nell’Ottocento (come Raffaele Monti o Pompeo Marchesi) ma anche l’arte del Novecento e la scultura di Adolfo Wildt e Giulio Paolini. La mostra è accompagnata da un programma di concerti, di attività didattiche e di visite, organizzato dal museo. L’esposizione è curata da Omar Cucciniello e Paola Zatti. Promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Galleria d’Arte Moderna di Milano e dalla casa editrice Electa, la mostra racconta la storia di questo genere attraverso 37 opere di cui 24 di Canova. Tra queste, 5 sculture mai esposte in Italia prima d’ora, come l’erma di Corinna e la Musa del 1817. Fino al 15 marzo 2020 www.gam-milano.com
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Una mostra triestina omaggia il genio artistico di Vincent Van Gogh mediante alcuni dei suoi più celebri capolavori. Scopriamone vita e...
Oltre 200 opere tra dipinti e manifesti, opere decorative e arredi di Alphonse Mucha (1860-1939) il massimo esponente dell'Art Nouveau. Uno degli artisti …