La Fregula Sarda è uno dei piatti tipici della Sardegna. Il più famoso é sicuramente la Fregula con arselle. Io oggi l’ho preparata con i gamberoni.Buonissima. Della Fregula con i gamberoni c...
La mia classifica personale dei piatti tipici ciociari migliori, quelli che non puoi non provare quando andrai nella zona della Ciociaria, e l’elenco dei ristoranti dove trovarli Soprattutto nell’ultimo anno ho viaggiato tantissimo in Italia; tra le varie zone che ho visitato, ho un piacevole ricordo della Ciociaria. Ho passato i miei ultimi giorni tra […]
Una bella ricetta quella del Tonno in salsa con finocchi, ricca di sapori: tonno marinato con una crema di ingredienti tipici mediterranei.
Dove mangiare a San Vito Lo Capo e cosa assaggiare? Ecco gli indirizzi dove gustare cucina tipica a colazione, pranzo, merenda e cena.
Una ricetta tradizionale irlandese incredibilmente buona, a base di patate e verza
I 10 migliori piatti tipici turchi e dove provarli a Istanbul: la cucina turca in dieci assaggi e dieci posti.
Buonissimo e profumato, il Pollo tabaka è un secondo piatto saporito e profumato, oltre che facile da preparare. Seguendo le indicazioni di Spadellandia realizzerete unPollo tabaka da veri intenditori, senza un eccessivo investimento di energie, inoltre con pochi e semplici ingredienti otterrete un Pollo tabaka delizioso che piacerà molto anche ai bambini. Quando le idee scarseggiano e si ha bisogno di una ricetta per reinventare il solito taglio di carne, che sia nutriente ma al contempo stuzzichi il palato, il Pollo tabaka è quello che ci vuole. Appetitoso e saporito, raffinato all’occorrenza, il Pollo tabaka piacerà moltissimo a tutti gli amanti della buona cucina. Ultima dritta di Spadellandia: se vi è possibile, per ottenere un Pollo tabaka squisito acquistate carne che provenga da animali allevati all’aperto e alimentati con mangimi vegetali e biologici.
Cosa mangiare a Maratea: piatti tipici lucani da non perdere se visiti la città del Cristo Redentore. Dai salumi e formaggi ai pomodori cruschi...
Il curry di verdure e ceci con latte di cocco è una gustosa e sana alternativa per chi vuole mangiare un piatto gustoso ed etnico. Il curry è un insieme di spezie che abbinate tra loro danno vita...
Piatti tipici trentini: cosa mangiare in Trentino Alto Adige. Scopri tutti i piatti tipici trentini e altoatesini, dallo strudel ai canederli
Questo Spezzatino piccante alle cipolle, che sembra uscito direttamente dai ricettari della nonna, è tipico della cucina tradizionale contadina. Gustoso e profumato, stupirà i vostri commensali e accontenterà il palato di grandi e piccini. Lo Spezzatino piccante alle cipolle è un secondo di carne davvero succulento, un vero e proprio “must” della gastronomia rustica, la cui preparazione al forno lo rende perfetto per un pranzo in famiglia, quando si ha bisogno di un piatto più consistente e appetitoso. Ottimo anche per un’occasione speciale, lo Spezzatino piccante alle cipolle conserva tutto il sapore di una volta, quando la domenica si sprigionava per la casa un profumino inebriante; insomma, una vera goduria per il palato. Soprattutto se accompagnato dalle immancabili patate al forno o da un contorno saporito di verdure di stagione (visto che richiede un ricco contorno, vi suggeriamo di considerarlo come piatto unico, e di scegliere un antipasto leggero, come un pinzimonio di verdure). LoSpezzatino piccante alle cipolle vi ripagherà dall’impegno (comunque relativo) della cottura, non proprio speedy. E ora cosa aspettate? Correte a infilarvi il grembiule e state pur certi che con Spadellandia lo Spezzatino piccante alle cipolle per voi non avrà più segreti.
Cosa mangiare in Marocco e quali piatti tipici non perdersi? Ecco i nostri consigli sulla cucina marocchina tra profumi, aromi e spezie!
La cucina dell'Umbria da provare secondo noi, con 23 piatti tipici. Da lenticchie a roveja, arvortolo, galantina, crescionda, ciaramicola.
Chi non hai mai sentito nominare l’arancina o il cannolo? Penso che almeno una volta li avrai sentiti e, se sei stato fortunato, anche assaggiato queste prelibatezze siciliane in versione originale. Io sono tra i fortunati, perché durante il mio viaggio a Palermo ho scoperto una cucina prelibata, oltre ad una città ricca di attrazioni e storia. Da pugliese DOC sono una buona forchetta e so cosa significa mangiare bene, e devo dire che la cucina palermitana non ha nulla da invidiare a nessuno! Genuinità, abbondanza, bontà e qualità penso possano descrivere bene le pietanze della tradizione culinaria della Sicilia. Palermo, in particolare, è il vero e proprio re dello street food, ma non solo. Perché la lunga tradizione gastronomica palermitana, influenzata dalle culture del Mediterraneo e non solo, ha dato vita ad alcuni piatti che sono tra i buoni al mondo. Scopriamo allora cosa mangiare a Palermo e 10 piatti tipici palermitani che devi assaggiare assolutamente. Buon appetito! Cosa mangiare a Palermo: 10 piatti tipici palermitani da provare 1.Arancina L’arancina a Palermo è femmina e dalla forma rotonda, iniziamo specificando questa cosa a cui i siciliani tengono molto. A Catania, dunque sulla costa est, l’arancino è maschio e ha una forma a punta. Credo che l’arancina sia una delle cose più buone che abbia mai assaggiato in giro per l’Italia, ricordo ancora il cuore morbido di riso racchiuso in un guscio croccante. Che bontà! Le arancine tradizionali sono fatte con riso, ragù, mozzarella, prosciutto e burro, ma possono avere diversi ripieni, come quello alla norma (con melanzane), funghi e tanto altro. Io le ho mangiate in diversi posti, però ricordo che nel locale Ke Palle, proprio a Palermo, erano ottime. Corri ad assaggiarle! 2.Pane, Panelle e Crocchè Ecco un altro classico piatto palermitano tra gli street food più noti, Pane, Panelle e Crocchè. Ma cosa sono le panelle? Si tratta di sottili fette di farina di ceci fritte, mentre le crocchè sono fatte di patate e sempre fritte (chiamate cazzilli). Tutto questo va a farcire un panino che, in genere, è rotondo e con i semi di sesamo in superficie. Si utilizzano, inoltre, due altri tipi di panino, ovvero la Mafalda e la Scaletta (a forma di serpente). Si tratta di uno snack povero e semplice, se pensi alla tipologia di ingredienti non particolarmente raffinati, però buono, economico ed energico. Io l’ho trovato molto adatto per rifocillarsi, ma onestamente preferisco gli arancini, di gran lunga più sfiziosi! 3.Stigghiole Continuiamo con un altro piatto tipico che è fra lo street food di Palermo, ovvero le stigghiole. Un piatto siciliano di recupero preparato con intestini di agnello, pecora e capretto avvolti su gambi di cipollotti e prezzemolo. Questi vengono legati e arrostiti sulla brace. Se farai una passeggiata in uno dei mercati storici di Palermo (Ballarò e Vucciria) troverai sicuramente uno stigghiarolo intento ad arrostire questi squisiti spiedini di carne sulla brace. Tranquillo, riconoscerai la sua presenza da lontano per il fumo che si innalza dalla graticola. Si possono comunque trovare anche nelle piazze per le feste (specialmente in periodo di Pasqua) e nei ristoranti. 4.Pani ca Mìevusa Ancora un altro street food che è fra i piatti tipici palermitani da provare assolutamente: pani câ meusa (panino con la milza). Si tratta di un panino, rotondo e coperto con semi di sesamo (vastedda), farcito con milza di vitello e polmone bolliti e passati poi in friggitrice. Oltre a questa versione classica, c’è una che prevede l’aggiunta del caciocavallo o ricotta salata. Questi succulenti panini sono preparati da meusari, presenti spesso nei mercati di Palermo prima citati. Tra i più famosi ci sono Nino U' Ballerino in corso Corso Finocchiaro Aprile, Rocky Basile, ambulante che in genere si posiziona in Piazza Caracciolo, zona Vucciria e Nni Franco U Vastiddaru, in corso Vittorio Emanuele. 5.Pasta C'anciova e Muddica alla Palermitana Passiamo ora a un primo piatto tipico di Palermo, ovvero la Pasta C'anciova e Muddica. Innanzitutto traduciamo il nome del piatto, che è “pasta con le acciughe e la mollica di pane” abbrustolita, molto utilizzata nella cucina siciliana per donare una nota croccante alle pietanze. Questo piatto è una rivisitazione della famosa pasta con le sarde siciliana, dove si va ad aggiungere l'estratto di pomodoro e pangrattato alle sarde, un connubio perfetto fra la terra e il mare. La tipologia di pasta utilizzata in genere, che accoglie meglio il condimento, sono le caserecce o reginette. Una curiosità: pare che questo piatto sia stato inventato dagli emigranti che andavano a lavorare nel nord Italia perché per prepararlo si utilizzano principalmente ingredienti di conserva (che loro si portavano dietro). Cucinarla era come sentire il calore della propria terra. Infatti viene chiamata anche pasta alla “Milanisa”, perché con Milano si indicava tutto il Nord Italia. Qualcuno pensa che invece era stata inventata dai contadini, perché gli ingredienti sono facilmente trasportabili e viene preparata velocemente durante le pause dal lavoro. 6.Anelletti al forno Gli anelletti al forno, che in poche parole è un timballo di pasta al forno (pasta U furnu), è la regina dei pranzi domenicali e le feste, sicuramente farà contenti tutti! La pasta utilizzata sono appunto gli anelletti, a forma di anello, conditi con il ragù, caciocavallo o primosale, piselli e il “pezzame”, cioè finalini di salumi e formaggi tritati. Ogni famiglia ha come sempre la sua versione, infatti c’è chi aggiunge la melanzana fritta, le uova sode, la mozzarella o il prosciutto… qualsiasi ingrediente si aggiunga, rimane sempre un piatto super energico, gustoso e calorico in grado di soddisfare stomaco e palato. 7.Sfincione Un’altra specialità tipica della gastronomia palermitana è la pizza sfincione, simbolo dello street food insieme agli altri citati precedentemente. Lo sfincione a Palermo è come la pizza a Napoli! Lo sfincione è una specie di pizza con un impasto molto soffice e poroso che può essere condito con salsa di pomodoro, caciocavallo, pecorino, acciughe, cipolla, olio e origano. Si può mettere ciò che desidera, l’importante è che non manchi la salsa di pomodoro, un must palermitano. Lo sfincione si pensa che debba il suo nome a sfang, che in arabo significa frittella, oppure a spongia, parola latina che significa spugna, proprio per la sua consistenza spugnosa. Non perderlo! 8.Pasta con le sarde Tra i piatti tipici palermitani non può mancare la pasta con le sarde, diffusa poi in tutta la Sicilia. Questo piatto è davvero unico e vede un insieme di sapori diversi, ma armoniosi: sarde freschissime e finocchietto selvatico, poi c’è chi aggiunge lo zafferano, l’uva passa e i pinoli. Non può mancare la muddica atturrata, cioè la mollica abbrustolita, per donare croccantezza al piatto. Il formato di pasta che solitamente si utilizza sono i bucatini. Si può inoltre preparare un’altra versione della pasta con le sarde alla palermitana, ovvero la Pasta con le Sarde ‘ncasciata, questa viene messa in una teglia e ripassata in forno. 9.Involtini alla palermitana Tra i piatti tipici palermitani troviamo questo secondo sfizioso, ovvero gli involtini alla palermitana, sinonimo di feste e scampagnate in compagnia. Chiamati anche spitini (spiedo di legno o metallo utilizzato per infilzare gli involtini per cuocerli) sono delle fettine di vitello ripiene di caciocavallo, uva passa, cipolla, prezzemolo e pinoli. All’esterno invece c’è una croccante panatura insaporita con aromi vari. Per gli involtini la cottura è la parte fondamentale, perché deve avvenire alla brace o in forno, alternando gli involtini a foglie di alloro e cipolla. La cottura deve consentire di cuocerli bene all’interno e far sì che si formi una croccante crosticina su entrambi i lati. Tra i secondi piatti vorrei menzionare anche la cotoletta alla palermitana… e sì, non esiste solo la cotoletta milanese! La differenza con quella di Milano è che la panatura è arricchita con pecorino, erba cipollina, aglio e prezzemolo. Prima di essere fritta viene panata con il pangrattato grattugiato grossolanamente. Un classico intramontabile da non perdere! 10.Cannolo Non potevo chiudere i piatti tipici di Palermo senza citare il re della pasticceria siciliana: il cannolo. Ne ho assaggiato uno in un bar a Palermo ed era veramente favoloso! Una cialda di pasta fritta arrotolata e croccante che avvolge la ricotta fresca vellutata. Sublime! In genere il cannolo viene arricchito con gocce di cioccolato, scorza di arancia candita o granella di pistacchio. Sapevi che è un dolce tipico del periodo di Carnevale? Però ormai si trova in qualsiasi giorno dell’anno e, vista la sua bontà, non poteva essere altrimenti. Da non dimenticare fra i dolci anche la cassata, gustosissima torta a base di pan di Spagna, ricotta di pecora zuccherata, pasta reale e frutta candita. In particolare, a Palermo è utilizzata la versione originale della cassata che non prevede canditi e pasta reale, ma la pasta frolla ha un ripieno di crema di ricotta di pecora zuccherata e gocce di cioccolato fondente. Imperdibile! Questi sono i piatti tipici palermitani che puoi gustare in questa magnifica città, chiaramente insieme a tanti altri che sono diffusi in tutta la Sicilia… sarebbe impossibile citarli tutti! Sono certa che non resterai deluso da questa cucina e dai prezzi, perché è bene dirlo che in Sicilia si mangia bene e tanto spendendo poco, sia nello street food (che si aggira intorno ai 2-3 euro) sia nelle trattorie tipiche. Se hai qualcosa da chiedere o vuoi lasciare la tua opinione, ti aspetto nei commenti!
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Veloci o più elaborati, classici e sfiziosi, gli antipasti sono sempre un must in cucina! I Rösti sono una ricetta sfiziosissima molto versatile perché si può servire in occasioni sempre diverse: dalla cena raffinata allo snack dell’ultimo minuto, dall’aperitivo elegante a un apericena o brunch tra amici. I Rösti sono faranno contenti tutti, bambini compresi! Questi Rösti sono davvero invitanti e renderanno irresistibile il pranzo domenicale, oltre a essere il miglior passaporto per le portate successive. Inoltre, la preparazione dei Rösti, molto semplice e veloce, vi consentirà di preparare questo piatto in un tempo molto ragionevole. La ricetta dei Rösti, per la bontà e la semplicità degli ingredienti riscuoterà un grande successo: i vostri ospiti adoreranno questi Rösti al primo, squisito, boccone. Che ne dite di correre a raddoppiare le dosi?
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Per scaldarsi e combattere i malanni tipici di questa stagione fredda, senza ombra di dubbio, ci vuole una bella zuppa di farro e lenticchie. Infatti, è una ricetta molto salutare e ricca di benefici per l’organismo. Poi è davvero buona, quindi mangiarla sarà un vero e proprio piacere. Pure i bambini ne andranno matti, così per una volta troveranno di proprio gradimento questi alimenti. Inoltre, riuscirete a godervi il pasto anche se state seguendo un regime alimentare controllato, in quanto ha un apporto di grassi e calorie talmente basso che non vanificherà i vostri sforzi. La preparerete velocemente, il procedimento …
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Uno dei piatti tipici della cucina pugliese sono la Pasta con le fave bianche! La Pasta con le fave bianche è una pietanza che rientra
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La cucina piacentina è molto ricca e variegata, fatta di piatti apprezzati e diffusi non solo in Italia, ma anche al di fuori. D’altronde siamo in Emilia Romagna, dove la tradizione culinaria è antica e amata in tutto il mondo! Pensa che addirittura, in passato, si utilizzava l’espressione “Roba de Piasensa”, per descrivere la bontà di alcuni piatti, in particolare i salumi e formaggi. Io ho assaggiato molte pietanze della cucina romagnola ed emiliana, perché più volte ho visitato questa splendida regione. E anche Piacenza non mi ha deluso, né dal punto di vista gastronomico né da quello culturale. Vediamo insieme allora 10 piatti tipici piacentini che devi assolutamente assaggiare a Piacenza. Buon appetito! Cosa mangiare a Piacenza: 10 piatti piacentini imperdibili Salumi piacentini Piacenza è l’unica provincia in Europa ad avere 3 salumi a marchio DOP (coppa, pancetta e salame), dunque non si può visitare la città senza assaggiare i salumi tipici piacentini. Sono davvero gustosi e sentirai la differenza dai salumi da supermercato. Per produrre la coppa piacentina si utilizzano i muscoli del collo del suino, il sapore è dolce e delicato. La pancetta invece è dolce e si scioglie in bocca, un gusto inconfondibile, così come il salame piacentino ha un aroma delicato e fragrante. I salumi, insieme allo gnocco fritto e alla giardiniera, rappresentano l’antipasto tipico di Piacenza al quale non puoi rinunciare! Gnocco fritto Uno dei must nell’Emilia Romagna e che ho già menzionato nei piatti tipici di Modena è lo gnocco fritto. A Ferrara è chiamato pinzino, a Bologna crescentina e a Parma torta fritta, ma parliamo sempre di questo croccante e gustoso quadrato fritto fatto di farina, acqua e sale. C’è chi aggiunge lo strutto, oppure utilizza l’acqua frizzante o la birra per favorire il rigonfiamento della pasta, tuttavia gli ingredienti base sono quelli. Ognuno ha poi il suo segreto per ottenere uno gnocco fritto il più possibile perfetto! Come anticipato, viene servito con gli affettati piacentini facendo da sostituto del pane. Anolini in brodo Passiamo ora a un altro dei piatti tipici piacentini, ossia gli anolini in brodo. Pure questo è un piatto emiliano tipico e l’ho già citato fra i piatti tipici di Parma. Si tratta di una pasta fresca all’uovo ripiena, in genere, da stracotto di manzo, Grana Padano, pangrattato e uova, però ogni famiglia ha le sue varianti. Si usa prepararli il giorno di Natale e durante le festività, tuttavia oramai si preparano tutto l’anno e nelle trattorie tipiche li troverai sempre. Si usano servire in brodo oppure con burro e salvia. Sono buonissimi, così come tutta la pasta fresca emiliana! Pisarei e fasò Passiamo ora a un piatto simbolo della cucina piacentina che definirei esplosivo e super energico: pisarei e fasò. Si tratta di gnocchetti di pasta fresca fatti con pane raffermo e farina, accompagnati da sugo e fagioli, di tipo borlotto. La ricetta originale prevede di preparare il sugo con la pistà ad gràss, un battuto di lardo piacentino, prezzemolo e aglio. Il piatto che ne viene fuori è molto cremoso, mentre il sapore è intenso e forte. A me sono piaciuti, ma se non ti piace l’aglio ti consiglio di evitarli perché si sente particolarmente. Si narra che l’origine del piatto sia antichissima, veniva preparato nel Medioevo dai monaci piacentini per sfamare i pellegrini in viaggio verso Roma. Insomma, da provare! Tortelli con la coda ricotta e spinaci Un altro simbolo della gastronomia di Piacenza sono i tortelli con la coda, un piatto tipico piacentino che troverai ovunque! Sono un’originale variante dei tortellini emiliani tradizionali, fatti di pasta fresca, ma hanno una forma allungata in entrambi i lati, come una specie di coda appunto. Il ripieno tradizionale vede principalmente ricotta e spinaci, e vengono serviti con burro e salvia o in brodo. Io l’ho provati con burro e salvia, gustosi e dal sapore leggero. La pasta fresca emiliana all’uovo è sempre una certezza! Stracotto di manzo Siamo nei secondi piatti piacentini ed è sicuramente fra quelli più tradizionali: lo stracotto di manzo. Per prepararlo, si utilizza carne di manzo o asinina, vino, aromi, passata di pomodoro e una cucchiaiata di pistà ad grass, il battuto di lardo e prezzemolo che, tra l’altro, è il condimento di numerosi piatti tipici di Piacenza. La cottura è lenta e lunga, il sapore intenso. Lo stracotto si è diffuso perché si utilizza per il ripieno degli anolini, ma ormai è divenuto un piatto a sé e si serve a fette accompagnato dalla polenta. Polenta e cavallo (picula ‘d caval) Un altro secondo piatto tipico piacentino è la polenta e cavallo. Una pietanza della tradizione costituita da un ragù fatto con carne macinata di cavallo, carote, cipolla, peperoni e l’oro piacentino la Pistà ad grass. Dagli ingredienti sembrerebbe quasi un ragù classico alla bolognese, diciamo che potrebbe essere il progenitore, considerando che è molto più antico. La differenza è che la Picula ‘d caval nasce per condire la polenta, mentre il ragù le celebri tagliatelle. Abbinare la picula ‘d caval piacentina con polenta e un buon vino rosso corposo, tipico della zona, come un Gutturnio Doc dei Colli piacentini, è il massimo! Buslanein Veniamo ai dolci tipici piacentini, che non possono mancare a conclusione di un buon pranzo o una cena. I buslanein sono delle piccole ciambelline all’aroma di limone e dalla forma caratteristica, fatte con un impasto di pasta frolla. Il procedimento per cuocerle è tipo quello dei taralli, a doppia cottura, e questo le rende croccanti, friabili e a lunga conservazione (non contengono uova). Sono perfette come dessert insieme al vin santo, nonché a colazione e merenda. Buslan Un altro dolce inserito fra i piatti tipici piacentini è il buslan, che si usava inzuppare nel vino ed è buonissimo a colazione. Si tratta di una grande ciambella fatta con pochi ingredienti semplici, ovvero farina, zucchero, uova, latte e burro. Poi si ricopre in superficie di zucchero a velo o granelli di zucchero. La particolarità è la morbidezza dell’impasto, il gusto delicato e la sua semplicità che riporta proprio indietro nel tempo, ai dolci tradizionali preparati dalle nonne con ingredienti poco ricercati e disponibili in casa. Non siamo più abituati a dolci così, da assaggiare! Latte in piedi Infine, chiudiamo la lista delle cose da mangiare a Piacenza con il latte in piedi, questo dolce con un nome piuttosto bizzarro. È una ricetta dalle umili origini, tradizionale e molto simile al creme caramel. Si prepara con tre semplici ingredienti: latte, uova e zucchero. L’uovo fa in modo che il latte stia in piedi e si solidifichi dando vita a un dolce simile al budino. Il tutto viene poi cotto in forno e, una volta sfornato, si versa sopra una gustosa salsa al caramello. Una vera e propria delizia facile da preparare e perfetta con dessert a fine pasto ;-) Questi sono i 10 piatti tipici piacentini più famosi che non puoi perdere, per provarli puoi scegliere a questo link → le migliori trattorie tipiche piacentine. Se hai altri da aggiungere o qualche curiosità da chiedere, puoi farlo nei commenti o ai miei contatti. Ti aspetto!
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