Leggevo in questi giorni un’intervista al Dott. Franco Berrino sul Corriere della Sera. L’epidemiologo illustra come l’attuale società occidentale ci vuole tristi per poter continuare a sostenere i consumi, in particolare quelli alimentari e farmaceutici, alimentando desideri inutili o non necessari, preferendoli ad un vita sana, piena e soddisfacente, spingendoci verso prodotti e servizi che non fanno altro che nutrire vuoti individuali, facendoli diventare sempre più profondi. Berrino parla di leggerezza, di come attraverso essa si possa arrivare a una contentezza e sicurezza personali, a una gratificazione data dall’essere e non dal fare o avere. Leggere questo mi ha portato a riflettere su di me e sulla mia personale opinione su questi aspetti.