Monte Baldo. Punta Pettorina. 2172 m. >>> NOTA: Bibbia. Salmi. IL MONTE BALDO Le stelle alpine più belle e seducenti le trovi sulle creste del Monte Baldo, magari in posa sullo sfondo del Lago di Garda. Il Baldo, da secoli chiamato “Il giardino d’Europa”, è una delle montagne più remunerative per panorama, mineralogia e botanica. I microclimi generati dalla configurazione geografica e le sue zone climatiche che vanno dalla fascia mediterranea alla fascia boreale e a quella alpina, ti offrono spettacolari fioriture. Difficile trovare potentilla nitida dal colore più intenso, o geranium argenteum di uguale tenerezza. Quando hai la fortuna di contemplare il callianthemum kerneranum senti anche un po’ di malinconia. Fiorisce assieme alla peonia selvatica e alla genziana maggiore, ma è molto più umile, riservato e sfuggente. È un endemismo del Baldo e sembra in via di estinzione. Si è scelto rari posticini nei quali apre e chiude la sua breve fioritura tra l’erba o nelle fessure dei massi erratici. Viene spontaneo pensare alla schiva daphne petraea, un altro relitto che si tiene ben nascosto sulle rupi tra il Lago di Garda e il Lago d’Idro. Chissà perché non cresce altrove: certo, tutta la flora è stata selettiva nelle sue migrazioni, ma non così capricciosa e pudica: la campanula dell’arciduca (Campanula raineri), per esempio, è infrequente, però, girando le Orobie, la trovi qua e là sulle rocce a strapiombo.