Hai deciso di cambiare casa o addirittura regione? Sono cambiamenti importanti e fonte di grande stress ed è quindi necessario trovare dei seri professionisti specializzati in trasloco. Per aiutarti, scopri i nostri consigli e i nostri suggerimenti per organizzare il tuo trasloco e trasferimento.
Blog sull'organizzazione della casa e pianificazione del tempo
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Il trasloco è uno degli eventi più impegnativi della vita fisicamente e psicologicamente. Come affrontarlo?
Come organizzare un trasloco: 5 consigli per facilitare il lavoro. Cosa fare da due mesi prima del trasloco fino al giorno prima del trasloco, ottimizzando.
Vorrei iniziare una miniserie su come organizzare un trasloco. Ho traslocato all'inizio del 2014 e devo dire che è andato abbastanza bene. Ci siamo arrangiati, noleggiando un furgone per un giorno perchè il nuovo appartamento era a circa 3 ore di auto e quindi siamo riusciti a fare tutto in un giorno solo. Il nostro appartamento poi era mediamente piccolo e ci vivevamo da solo quattro anni, quindi di cose accumulate ce n'erano comunque troppe ma in una quantità ancora abbordabile per riuscire a gestire il trasloco da soli. Traslocare è una tappa abbastanza memorabile della vita. C'è chi lo fa ogni paio di anni per questioni lavorative, chi lo fa un paio di volte nella vita e chi non lo fa mai. Di sicuro più traslochi abbiamo alle spalle più diventa "meno complicato" (non diciamo semplice). E' una di quelle cose che può spaventare e rendere eletrizzati allo stesso tempo. L'entusiasmo per una casa nuova insieme all'inevitabile fatica e orrore all'idea di dover impacchettare tutta una vita. Per evitare di sentirsi sopraffatti è bene partire organizzati...allora eccoci qua. Questa miniserie è divisa in tre parti: 1) come iniziare a organizzare un trasloco 2) come organizzarsi durante il trasloco 3) come organizzare il dopo trasloco Oggi trattiamo come iniziare a organizzare un trasloco e mai come in questo caso è vero che chi ben comincia è a metà dell'opera. Impostare bene un trasloco può essere la chiave per evitare un esaurimento nervoso, perchè per quanto bene possiamo lavorare ci sarà sempre un momento di stress in cui perderemo le speranze. Avere una buona impostazione iniziale ci farà superare questi inevitabili momenti. 5 cose da fare prima di iniziare a traslocare 1) Entrare nell'ottica delle idee che stiamo per traslocare Questa è la regola da tenere sempre a mente. Una specie di mantra. Dal momento in cui la decisione viene presa è bene entrare nell'ottica del trasloco, questo ci aiuterà moltissimo a prendere decisioni che potrebbero farci risparmiare tempo e anche denaro. Nei mesi che precedono il trasloco vi renderete conto quanti acquisti in meno farete al solo pensiero di "ogni cosa che entra in casa è una cosa in più che dovrò spostare". E non vale solo per gli acquisti, ad esempio cominciate a pensare che fra tot mesi dovrete spegnere il congelatore e svuotare la dispensa. Allora invece di ritrovarvi gli ultimi giorni a dover buttare via cibo inutilmente cominciate a utilizzare le riserve. 2) Pianificare i tempi Non è solo una questione di sapere se vi ci vorrano due mesi o due settimane per inscatolare tutta la vostra vita. Traslocare significa anche dover cambiare contratto della luce, l'acqua, il gas, cambiare l'indirizzo sulla patente, dover notificare il cambio inidirizzo a tutta una serie di persone. E' molto importante sapere quali sono le procedure richieste per chiudere i contratti, quanto preavviso necessitano. Il mio consiglio è di stilare una lista di tutte queste cose e informarsi con anticipo di quali sono le tempistiche richieste per ogni punto della lista ed annotarsele sul calendario/agenda. I giorni del trasloco saranno frenetici e aver fatto queste ricerche per tempo vi solleverà da grossi accumuli di stress. Tra le cose che potreste volere inserire in questa lista potrebbe esserci la richiesta di segnali di divieto di sosta da mettere davanti a casa vostra per poter assciurarvi voi il parcheggio (spesso è una cosa gratuita, basta fare domanda per tempo al comune) e...ovviamente staccare il congelatore per tempo in modo che sia asciutto per il giorno del trasloco. 3) Eliminare il superfluo Quale migliore occasione per fare un po' di riordino e pulizia, eliminando tutto il superfluo (decluttering in inglese)? Il fatto di dover svuotare completamente armadi e soffitte ci fa capire quante cose accumuliamo. Cose che non usiamo, che non ci piacciono, che teniamo solo per ricordo o perchè ci sono state regalate e non vogliamo buttarle via. Bisogna pensare che ogni cosa che portiamo con noi ci costerà fatica nel trasportarla, spazio (e quindi denaro) nel trasloco e avrà bisogno di un posto nella casa nuova. Quando io stavo per traslocare avevo un'immagine ideale di questa casa nuova, dove tutto sarebbe stato ordinato e ogni cosa avrebbe avuto un suo posto. Una casa dove amavo ogni oggetto e non li tenevo solo perchè erano già lì/mi sono stati regalati/costavano poco. Tenere a mente quest'immagine mi ha evitato di riempirmi la casa di cose che non voglio e di imparare a eliminare le cose che cozzavano con quest'immagine. Inoltre bisogna sempre tenere a mente che la nuova casa potrebbe essere più grande o più piccola; sapere come è fatta la casa nuova è fondamentale nel decidere cosa vogliamo portare via con noi o cosa può essere donato o venduto, soprattutto quando si tratta di mobili. Io ho iniziato a eliminare il superfluo prima e durante il trasloco. E' normale fare certe selezioni mentre si inscatolano le cose, ma è bene cominciare già prima. Soprattutto per tutte quelle cose che non sono di uso quotidiano e che magari affrontiamo solo un paio di volte l'anno. Faccio un esempio: il cambio stagione degli armadi. Io ho traslocato in inverno e alla fine dell'estate sapevo già che l'anno successivo sarei stata in una casa nuova. Quando è stato il momento di mettere via vestitini e sandali ho fatto una bella pulizia riempiendo un paio di sacchi da donare. Ormai avevo già fatto mio il punto uno ed ero entrata nell'ottica del trasloco: quei sacchi sarebbero stati solo un peso in più sul nostro trasloco. 4) Creare un sistema per inscatolare le cose Se non volete diventare matti al momento del trasloco e soprattutto al momento di aprire le scatole nella nuova casa è bene adottare un sistema per inscatolare le vostre cose. Salvo eccezioni salvaspazio, nella maggior parte dei casi le cose che vengono inscatolate insieme finiscono nella stessa stanza.Io avevo creato un codice colore: una stanza=un colore. Inoltre ogni scatolone era contrassegnato da un numero. Quando chiudevo una scatola scrivevo su ogni lato il suo numero usando un pennarello del colore assegnato. Ho sempre scritto anche vagamente cosa conteneva la scatola ma senza dettagli (ad esempio pentole, cose ufficio, tovaglie), ma per risparmiare tempo soltanto il numero veniva riportato in ogni lato. Questo è importante perchè non importa come la scatola verrà messa quando verrà spostata e rispostata (prima, dopo e durante, le scatole faranno diversi angoli di casa vostra), da ogni lato capirete subito il colore della stanza in cui dovrà andare. Vi consiglio di non creare troppi colori o il rischio è di creare più confusione che altro con i pennarelli. Ad esempio se avete più di una camera potreste usare un colore per definire che una data scatola va in camera e poi mettere l'iniziale del proprietario della camera. Ogni volta che chiudevo una scatola segnavo su un quadernetto il numero e il contenuto usando una penna dello stesso colore. Per questo consiglio di non fare troppi colori o troppi colori fantasiosi. Una penna multicolore basta e avanza. Il mio codice era rosso: cucina blu: bagno verde: camera nero: salotto e ufficio, aggiungendo una S o una U davanti al numero Un'alternativa potrebbe invece essere usare scotch colorati su cui scrivere il numero. Io ho trovato che i pennarelli fossero più economici visto che volevo avere il numero colorato scritto su ogni lato. Ho preferito scrivere su un quadernetto il contenuto più che sullo scatolone stesso perchè di solito gli scatoloni vengono impilati sia prima che dopo il trasloco. Allora immaginatevi di dover cercare dove avete messo il peluche preferito di vostro figlio quando avete tutti gli scatoloni impilati uno sull'altro e avete scritto il contenuto solo su un lato dello scatolone. Inoltre dopo il trasloco il contenuto degli scatoloni cambia, perchè certe cose vengono tirate fuori subito mentre altre languono per settimane e settimane. Scrivere tutto questo su un quaderno è sicuramente più semplice da capire rispetto a uno scatolone. 5) Creare un kit del bravo traslocatore Dopo aver deciso qual è il vostro sistema è bene creare un kit per procedere con l'inscatolamento. Prendete un cestino, una scatola, qualsiasi cosa e metteteci dentro scotch, forbici, penne e pennarelli. Nel mio caso il mio kit conteneva anche il quadernetto del trasloco. Nel vostro kit potreste voler mettere anche un panno per pulire e un sacchetto di plastica per pulire e buttare le cose man mano che procedete a traslocare. E' davvero fondamentale avere un kit o più di uno dove tutto è a portata di mano. Ci saranno dei momenti in cui casa vostra non sarà più riconoscibile e dovrete fare lo slalom tra torri di scatole per passare dal salotto alla cucina, non volete fare avanti e indietro perchè avete dimenticato le forbici. Se avete delle domande o volete che approfondisca qualcuno di questi punti sarò ben contenta di farlo. Bene siamo pronti per iniziare a inscatolare. Questo post era il primo di una serie intera sul trasloco. Qui trovate le parti successive: Buon trasloco a tutti!
Il trasloco è uno degli eventi più impegnativi della vita fisicamente e psicologicamente. Come affrontarlo? (parte 2)
Organizzare un trasloco prende tante energie fisiche e mentali. Ecco 5 consigli della nostra personal organizer per renderlo più semplice.
Vorrei iniziare una miniserie su come organizzare un trasloco. Ho traslocato all'inizio del 2014 e devo dire che è andato abbastanza bene. Ci siamo arrangiati, noleggiando un furgone per un giorno perchè il nuovo appartamento era a circa 3 ore di auto e quindi siamo riusciti a fare tutto in un giorno solo. Il nostro appartamento poi era mediamente piccolo e ci vivevamo da solo quattro anni, quindi di cose accumulate ce n'erano comunque troppe ma in una quantità ancora abbordabile per riuscire a gestire il trasloco da soli. Traslocare è una tappa abbastanza memorabile della vita. C'è chi lo fa ogni paio di anni per questioni lavorative, chi lo fa un paio di volte nella vita e chi non lo fa mai. Di sicuro più traslochi abbiamo alle spalle più diventa "meno complicato" (non diciamo semplice). E' una di quelle cose che può spaventare e rendere eletrizzati allo stesso tempo. L'entusiasmo per una casa nuova insieme all'inevitabile fatica e orrore all'idea di dover impacchettare tutta una vita. Per evitare di sentirsi sopraffatti è bene partire organizzati...allora eccoci qua. Questa miniserie è divisa in tre parti: 1) come iniziare a organizzare un trasloco 2) come organizzarsi durante il trasloco 3) come organizzare il dopo trasloco Oggi trattiamo come iniziare a organizzare un trasloco e mai come in questo caso è vero che chi ben comincia è a metà dell'opera. Impostare bene un trasloco può essere la chiave per evitare un esaurimento nervoso, perchè per quanto bene possiamo lavorare ci sarà sempre un momento di stress in cui perderemo le speranze. Avere una buona impostazione iniziale ci farà superare questi inevitabili momenti. 5 cose da fare prima di iniziare a traslocare 1) Entrare nell'ottica delle idee che stiamo per traslocare Questa è la regola da tenere sempre a mente. Una specie di mantra. Dal momento in cui la decisione viene presa è bene entrare nell'ottica del trasloco, questo ci aiuterà moltissimo a prendere decisioni che potrebbero farci risparmiare tempo e anche denaro. Nei mesi che precedono il trasloco vi renderete conto quanti acquisti in meno farete al solo pensiero di "ogni cosa che entra in casa è una cosa in più che dovrò spostare". E non vale solo per gli acquisti, ad esempio cominciate a pensare che fra tot mesi dovrete spegnere il congelatore e svuotare la dispensa. Allora invece di ritrovarvi gli ultimi giorni a dover buttare via cibo inutilmente cominciate a utilizzare le riserve. 2) Pianificare i tempi Non è solo una questione di sapere se vi ci vorrano due mesi o due settimane per inscatolare tutta la vostra vita. Traslocare significa anche dover cambiare contratto della luce, l'acqua, il gas, cambiare l'indirizzo sulla patente, dover notificare il cambio inidirizzo a tutta una serie di persone. E' molto importante sapere quali sono le procedure richieste per chiudere i contratti, quanto preavviso necessitano. Il mio consiglio è di stilare una lista di tutte queste cose e informarsi con anticipo di quali sono le tempistiche richieste per ogni punto della lista ed annotarsele sul calendario/agenda. I giorni del trasloco saranno frenetici e aver fatto queste ricerche per tempo vi solleverà da grossi accumuli di stress. Tra le cose che potreste volere inserire in questa lista potrebbe esserci la richiesta di segnali di divieto di sosta da mettere davanti a casa vostra per poter assciurarvi voi il parcheggio (spesso è una cosa gratuita, basta fare domanda per tempo al comune) e...ovviamente staccare il congelatore per tempo in modo che sia asciutto per il giorno del trasloco. 3) Eliminare il superfluo Quale migliore occasione per fare un po' di riordino e pulizia, eliminando tutto il superfluo (decluttering in inglese)? Il fatto di dover svuotare completamente armadi e soffitte ci fa capire quante cose accumuliamo. Cose che non usiamo, che non ci piacciono, che teniamo solo per ricordo o perchè ci sono state regalate e non vogliamo buttarle via. Bisogna pensare che ogni cosa che portiamo con noi ci costerà fatica nel trasportarla, spazio (e quindi denaro) nel trasloco e avrà bisogno di un posto nella casa nuova. Quando io stavo per traslocare avevo un'immagine ideale di questa casa nuova, dove tutto sarebbe stato ordinato e ogni cosa avrebbe avuto un suo posto. Una casa dove amavo ogni oggetto e non li tenevo solo perchè erano già lì/mi sono stati regalati/costavano poco. Tenere a mente quest'immagine mi ha evitato di riempirmi la casa di cose che non voglio e di imparare a eliminare le cose che cozzavano con quest'immagine. Inoltre bisogna sempre tenere a mente che la nuova casa potrebbe essere più grande o più piccola; sapere come è fatta la casa nuova è fondamentale nel decidere cosa vogliamo portare via con noi o cosa può essere donato o venduto, soprattutto quando si tratta di mobili. Io ho iniziato a eliminare il superfluo prima e durante il trasloco. E' normale fare certe selezioni mentre si inscatolano le cose, ma è bene cominciare già prima. Soprattutto per tutte quelle cose che non sono di uso quotidiano e che magari affrontiamo solo un paio di volte l'anno. Faccio un esempio: il cambio stagione degli armadi. Io ho traslocato in inverno e alla fine dell'estate sapevo già che l'anno successivo sarei stata in una casa nuova. Quando è stato il momento di mettere via vestitini e sandali ho fatto una bella pulizia riempiendo un paio di sacchi da donare. Ormai avevo già fatto mio il punto uno ed ero entrata nell'ottica del trasloco: quei sacchi sarebbero stati solo un peso in più sul nostro trasloco. 4) Creare un sistema per inscatolare le cose Se non volete diventare matti al momento del trasloco e soprattutto al momento di aprire le scatole nella nuova casa è bene adottare un sistema per inscatolare le vostre cose. Salvo eccezioni salvaspazio, nella maggior parte dei casi le cose che vengono inscatolate insieme finiscono nella stessa stanza.Io avevo creato un codice colore: una stanza=un colore. Inoltre ogni scatolone era contrassegnato da un numero. Quando chiudevo una scatola scrivevo su ogni lato il suo numero usando un pennarello del colore assegnato. Ho sempre scritto anche vagamente cosa conteneva la scatola ma senza dettagli (ad esempio pentole, cose ufficio, tovaglie), ma per risparmiare tempo soltanto il numero veniva riportato in ogni lato. Questo è importante perchè non importa come la scatola verrà messa quando verrà spostata e rispostata (prima, dopo e durante, le scatole faranno diversi angoli di casa vostra), da ogni lato capirete subito il colore della stanza in cui dovrà andare. Vi consiglio di non creare troppi colori o il rischio è di creare più confusione che altro con i pennarelli. Ad esempio se avete più di una camera potreste usare un colore per definire che una data scatola va in camera e poi mettere l'iniziale del proprietario della camera. Ogni volta che chiudevo una scatola segnavo su un quadernetto il numero e il contenuto usando una penna dello stesso colore. Per questo consiglio di non fare troppi colori o troppi colori fantasiosi. Una penna multicolore basta e avanza. Il mio codice era rosso: cucina blu: bagno verde: camera nero: salotto e ufficio, aggiungendo una S o una U davanti al numero Un'alternativa potrebbe invece essere usare scotch colorati su cui scrivere il numero. Io ho trovato che i pennarelli fossero più economici visto che volevo avere il numero colorato scritto su ogni lato. Ho preferito scrivere su un quadernetto il contenuto più che sullo scatolone stesso perchè di solito gli scatoloni vengono impilati sia prima che dopo il trasloco. Allora immaginatevi di dover cercare dove avete messo il peluche preferito di vostro figlio quando avete tutti gli scatoloni impilati uno sull'altro e avete scritto il contenuto solo su un lato dello scatolone. Inoltre dopo il trasloco il contenuto degli scatoloni cambia, perchè certe cose vengono tirate fuori subito mentre altre languono per settimane e settimane. Scrivere tutto questo su un quaderno è sicuramente più semplice da capire rispetto a uno scatolone. 5) Creare un kit del bravo traslocatore Dopo aver deciso qual è il vostro sistema è bene creare un kit per procedere con l'inscatolamento. Prendete un cestino, una scatola, qualsiasi cosa e metteteci dentro scotch, forbici, penne e pennarelli. Nel mio caso il mio kit conteneva anche il quadernetto del trasloco. Nel vostro kit potreste voler mettere anche un panno per pulire e un sacchetto di plastica per pulire e buttare le cose man mano che procedete a traslocare. E' davvero fondamentale avere un kit o più di uno dove tutto è a portata di mano. Ci saranno dei momenti in cui casa vostra non sarà più riconoscibile e dovrete fare lo slalom tra torri di scatole per passare dal salotto alla cucina, non volete fare avanti e indietro perchè avete dimenticato le forbici. Se avete delle domande o volete che approfondisca qualcuno di questi punti sarò ben contenta di farlo. Bene siamo pronti per iniziare a inscatolare. Questo post era il primo di una serie intera sul trasloco. Qui trovate le parti successive: Buon trasloco a tutti!
La scorsa settimana , con mio sommo piacere, siete stati in tanti a leggere ed apprezzare il post su come organizzare un trasloco – manuale di sopravvivenza – parte prima. Oggi trovate il seguito. Dopo, infatti, una predisposizione psicologica al trasloco e dopo aver incanalato, con qualche dritta, l’ovvia confusione, passiamo al lato pratico. Ecco a voi un elenco di consigli, per me, molto utili che potrebbero non essere così scontati SOS carta Che siano quotidiani o riviste fashion: la carta è fondamentale nei traslochi per avvolgere gli oggetti e creare spessore all’interno delle scatole. Per gli oggetti più delicati, ovvietà, ricorrete alla carta bollicine ma mi raccomando non perdete tempo a giocarci! Diamoci delle arie Il confronto con l’armadio è sempre tragico. Ma esiste una soluzione anche per quello. Se vi affiderete a una ditta di traslochi, loro sapranno bene come fare. In caso contrario potreste fare così. La biancheria della casa, i giubbotti invernali, maglioni, sciarpe e cappelli possono diventare un problema di poco conto. Datevi delle arie! Aspirapolvere in mano e sacchetti salvaspazio. Compratene di diverse dimensioni e prediligete la quantità di sacchetti alla loro capacità. Una volta riempiti, i sacchetti dovranno essere maneggevoli. Per cui attenzione a mettere una discreta quantità di capi e non renderli troppo pesanti. Oramai, tutti vendono questi sacchetti ma se volete essere sicuri che restino chiusi spendete qualcosa in più e comprateli della domopack. Altra alternativa, fatta per lo più per i capi delicati come i tailleur, o le giacche, a gruppi di tre massimo cinque, ricopriteli con della plastica (i tipici involucri dei capi della lavanderia. Chiudeteli in basso con dello scotch. Su internet ho visto soluzioni particolari che impiegano i sacchi per l’immondizia, ovviamente puliti, così: In ogni caso, trovate anche involucri resistenti e utili sia all’Ikea che al supermercato, della stella linea dei salvaspazio. Per i più tradizionali, c’è sempre l’intramontabile metodo valigia che può essere innovato facendo caso a come piegare gli abiti al suo interno. Su internet trovate diverse guide su come piegarli 🙂 Nulla si butta, tutto si ricicla! L’anima del rotolo di carta igienica si presta a meraviglie che un essere umano forse non può nemmeno immaginare. Qualcuno ne ha scoperto qualche uso e, tra questi, qualcosa è utile per il tema affrontato. Cavi, cavetti e cavicchi di smartphone, smartwatch, tablet, tv, stampante, internet, computer: dove si conservano? e si confondono? No problem: dal web troviamo queste gioie che parlano da sé. Power Mix Quando il fatidico momento di inscatolare si avvicina, tenete a mente il power mix! Vi consiglio infatti di mischiare gli oggetti per non rendere le scatole troppo pesanti. Della serie, non riempite uno scatolone con soli libri altrimenti prima di trasferirvi nella nuova casa dovrete fare un salto dal fisioterapista! Potere del post it vieni a me! Quando avrete sistemato tutto, per evitare di creare confusione, usate i post it per marcare le scatole. Usate il criterio usato per l’inventario e ovviamente colori diversi! Se avete qualche domanda specifica, scrivete pure! Intanto, in bocca al lupo a chi come noi è pronto per rimboccarsi le maniche! Il trasloco, in ogni caso, è sinonimo di cambiamenti: affrontatelo con la gioia del nuovo o della scoperta e starete di certo bene! Please follow and like us:
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L'influencer e attivista ha condiviso su Instagram una story nella quale mostrava il suo volto stanchissimo causa trasloco. Effettivamente cambiare casa implica un enorme dispendio di energie fisiche e mentali. I consigli dell'esperto per evitare di farsi travolgere
Ansia da trasloco? Parola d'ordine: metodo! Ecco qualche utile suggerimento per partire col piede giusto nell'affrontare il trasloco serenamente e senza paura.
Secondo me non c'è una vera e propria regola per come organizzare l'armadio: ognuno dovrebbe trovare da sé la soluzione migliore per la propria quantità e tipologia di vestiti. Una donna in carriera avrà piu' bisogno di appendere giacche e gonne di me che vado al lavoro sempre in jeans e maglietta. Se state cercando di capire come organizzare l'armadio io vi consiglio di cercare spunti su internet (blog, youtube, pinterest) e poi provare, provare, provare. Pian piano troverete il modo migliore per riporre i vostri vestiti. Oggi quindi piu' che dare consigli vorrei mostrarvi come abbiamo organizzato il nostro armadio, perchè possiate magari ispirarvi. Il post è lungo, sedetevi comode. Quando si è trattato di scegliere l'armadio ci abbiamo riflettuto a lungo e alla fine abbiamo acquistato un'armadio PAX all'Ikea a tre ante: due scorrevoli (in vetro bianco) e una normale con specchio. L'interno delle due ante scorrevoli lo abbiamo composto cosi': Lui - Una barra per appendere giacche, camicie. - Alla barra abbiamo anche appeso uno di quei portatutto pensili a scomparti per quei vestiti che possono anche un po' spiegazzarsi e sono molto ingombranti, come tute, felpe, pile. - Un portapantaloni che si puo' tirare fuori. Pensavo sarebbe stato un po' uno spreco di spazio. L'abbiamo preso per 2 euro durante i saldi e invece si è rivelato un buon acquisto. Lei - Una barra per appendere i vestiti. - Un ripiano, ad un'altezza adatta per far stare i vestiti lunghi. Il ripiano lo uso per tenere alcuni bijoux e le grucce. - Un cassetto basso con dei divisori per altri bijoux. - Tre cassettoni lunghi. Io vi sconsiglio i cassetti aperti o "a rete". Le cose si stropicciano di piu' ed entra piu' polvere. In questi cassetti ripongo: 1) pantaloni; 2) magliette a maniche lunghe e maglioni; 3) vestiti sportivi e da casa. In entrambe le ante non si vede ma c'è un ripiano superiore per riporre coperte e scatole per il cambio stagione. Infine la terza anta è mista, lui mette le sue maglie e polo, io tengo altre maglie e t-shirt. Non tutte le mie magliette da donna si possono piegare, quelle di forme strane, piu' corte da una parte, con l'elastico in fondo o di tessuti troppo leggeri io le appendo. Alla barra inoltre appendo: vestiti, gonne e camicie. Quando appendo i vestiti metto tutte le grucce nella stessa direzione e con la curva verso l'esterno. Ho visto che in questo modo non si creano problemi di scivolamento. Qui, invece, ho parlato di come scegliere le grucce. Una scelta di grucce intelligente puo' farvi guadagnare spazio, anche se probailmente il segreto è semplicimente avere meno vestiti. Infatti, meno vestiti avete appesi piu' è facile accedervi. Nella mia opinione ho ancora troppi vestiti appesi e dovrei eliminarne ancora qualcuno per migliorare la situazione. Quando ripongo i vestiti poi lo faccio sempre per categorie e le ordino: per colore: ma all'interno della stessa categoria (piu' o meno eh, come si puo' vedere non è che ne faccio una malattia). per lunghezza: dai vestiti, piu' lunghi, alle magliette piu' corte. Visivamente è come se disegnassi una riga verso l'alto e questo da un'impressione di armadio piu' ordinato. per utilizzo: se osservate con attenzione noterete che il capo all'estremo a sinistra è una camicietta corta. Perchè? Queste sono le cose eleganti, che uso raramente e non ha senso tenerle nella parte centrale a portata di mano (anche qui seguo le quattro regole fondamentali per trovare il giusto posto per ogni cosa). L'anta si apre da destra verso sinistra, quindi all'estremo sinistro ho messo le cose che utilizzo di meno. Secondo lo stesso principio le gonne vengono prima dei cardigan, nonostante siano piu' corte, perchè le gonne le uso solo nel tempo libero. Da sinistra a destra le mie categorie sono quindi: - cose eleganti che uso davvero raramente - vestiti - gonne - cardigan che non riesco a tenere bene da piegati - camiciette - magliette La barra di lui è organizzata secondo lo stesso principio di frequenza dell'uso ma in direzione opposta (da destra verso sinistra): felpe, camicie e giacche. Infine vorrei parlare di come piegare e riporre i vestiti. Ho due consigli semplici, che vengono spiegati nella foto accanto: 1) Se avete cose voluminose e per di piu' lunghe (come accappatoi e vestaglie) non diventate matte cercando di piegarle. Mettetele dentro un cestino o una scatola, l'importante è che siano facili da prendere. Usando questo contenitore (Skubb di Ikea), mi basta tirare la maniglia per prendermi la vestaglia. Un contenitore simile lo usiamo anche per le cose dello sport: avete presente magliette e pantaloncini di tessuto tecnico? Io non riesco mai a piegarli e ho risolto semplicemente tenendo tutto in una scatola, tanto non si stropicciano. 2) Quando potete cercate di riporre in verticale. Guadagnerete un sacco di spazio ed avrete tutti i vostri capi a disposizione in un unico colpo d'occhio. I pantaloni li piego cosi' e li tengo su due file divisi per stagione. Quando cambia stagione inverto le file per avere subito a portata di mano i pantaloni che uso in quel periodo. Un'altro esempio fantastico sono le canottiere da uomo e le T-shirt. Piegandole in verticale si possono vedere tutte in un solo colpo d'occhio. Il segreto per un risulato ordinato è riporre sempre in modo da avere la parte curva (che si forma quando pieghiamo) verso l'esterno, come si vede sia per i pantaloni che per le T-shirt. Oltre all'armadio in camera abbiamo anche una cassettiera della serie MALM di Ikea. Qui teniamo principalmente biancheria, ma lui tiene anche le sue T-shirt. Per farle stare tutte in piedi io ho usato dei divisori per cassetti, che non sono fatti altro che con dei pezzi di cartone che ho ricavato dall'imballaggio dell'armadio, mentre lo stavamo montando. A volte non serve spendere soldi e possiamo crearci delle cose fatte su misura da soli. Sono perfetti? No, ma fanno il loro lavoro in maniera piu' che sufficiente per quello che servono. Spero di avervi dato degli spunti interessanti e non esitate a farmi delle domande se volete sapere dei dettagli. Buona organizzazione a tutti!
Grandi e colorate etichette/adesivi per trasloco e riordino casa da stampare in PDF. Queste fantastiche etichette sono grandi, colorate e sono assolutamente perfette per riorganizzare gli spazi di casa, mettere in ordine una stanza o da incollare su scatoloni e imballaggi per il trasloco. Ogni etichetta ha un colore diverso e le stanze sono tantissime. Abbiamo aggiunto alcune etichette per segnalare imballaggi fragili e pesanti. Puoi stamparli su carta classica, tagliare e incollarli oppure usare quella per gli adesivi e applicarli dovunque. È tempo di riorganizzare con LaMimiAndMe! COSA RICEVERAI 2 file pdf contenente le 30 pagine da stampare in PDF. Le pagine sono in formato A4 e US Letter. Misure pagine A4 (21x29,7cm) Misure pagine US Letter (8.5”x11”) DOWNLOAD Una volta effettuato l’acquisto potrai fare il download delle pagine e scegliere il formato che vuoi stampare. Una volta scaricato, puoi stampare quante volte vuoi. STAMPARE Stampa comodamente a casa tua o fai stampare le pagine in cartoleria. Questo è un download istantaneo, non verrà inviato nessun oggetto fisico.
COTRONEO TRASLOCHI ROMA. COME ORGANIZZARE IL TRASLOCO NELLA CAPITALE. COTRONEO TRASLOCHI ROMA La società di trasporti Angelo, Michele e Raffaele Cotroneo. Cotroneo traslochiNon è semplice muoversi a Roma - né per piacere, né per lavoro - visto il tanto traffico che ci circonda. Figuriamoci spostarsi per fare un trasloco. In 10 anni, ovvero da quando sono andata ad abitare da sola, ho cambiato 5 appartamenti. La media di una casa ogni 2 anni. Non solo. Sono stata partecipe anche dello spostame
Il Decluttering è una tecnica per fare spazio e riordinare l'armadio ma anche la nostra vita. Ecco le regole di Marie Kondo per farlo al meglio.
Organizzare un trasloco? No panic. Guida per affrontarlo al meglio..parte prima!
Quando il trasloco prevede anche un cambio di Stato, l'agitazione è doppia. Valgono sempre gli altri consigli su come organizzare un trasloco, ma qui voglio darvi alcuni suggerimenti per rendere l'inizio di questa nuova avventura meno traumatica. Io ho cambiato paese già tre volte (Francia, Germania per un brevissimo periodo e Svizzera), e l'ultimo trasloco è stato fuori dalla Comunità Europea (con le sue complicazioni aggiuntive). Cerchero' di dare dei consigli che possano andare bene per tutti i paesi, ma mi raccomando di informarvi prima sul vostro caso specifico. Nella maggior parte dei casi considerero' che il vostro paese di orgine sia l'Italia e mi scuso anticipatamente se non è il vostro caso. Prima del trasloco 1) Informarsi il piu' possibile Cercate piu' informazioni possibili su come funziona il nuovo Paese, dalle tasse all'assicurazione medica, dalla ricerca del lavoro alla pensione e cosi' via. Ogni stato è diverso e di solito queste informazioni si possono trovare abbastanza facilmente su internet. Prima cominciate ad informarvi meglio è: a volte infatti vengono richiesti documenti che potrete procurarvi in anticipo. Un esempio: per iscrivermi all'università in Francia ho scoperto che mi avrebbero richiesto il certificato di nascita in lingua francese. E' sufficiente fare richiesta all'ufficio anagrafico del vostro comune natale e lo potete ottenere nelle principali lingue europee, senza costi aggiuntivi. Sapere che me l'avrebbero chiesto prima di lasciare l'Italia è stato un risparmio di tempo enorme. 2) Controllare la scadenza dei vostri documenti Se avete bisogno di un visto o di un permesso di soggiorno per vivere nel nuovo Paese, dovrete cominciare a fare la richiesta per tempo. Il mio consiglio è pero' di non sottovalutare gli altri documenti: carta d'identità, passaporto, patente di guida. Se scadranno nel giro di un anno potreste valutare l'eventualità di rinnovarle di già, finchè siete ancora in Italia. E' ovviamente possibile richiedere il rinnovo presso il consolato (SOLO se siete iscritti all'aire - vedi dopo), ma richiede tempo. Inoltre per alcune cose (come la patente) vi viene consegnato soltanto un foglio A4 che attesta che il Consolato bla bla vi rinnova il documento. Portarsi con sè un foglio A4 nel portafoglio non è molto comodo, allora meglio pensarci prima ed essere a posto per un bel po'. No? 3) Fare il rinvio della posta Alla posta si puo' richiede (a pagamento) che tutta la posta che riceverete al vecchio indirizzo vi verrà recapitata all'indirizzo nuovo, anche se è in un altro Stato. Questo è molto utile nel caso vi aspettiate di ricevere posta importante, come carte relative alle tasse e alla pensione. Io lo consiglio per minimo 6 mesi. 4) Scrivere all'agenzia delle entrate Per comunicare il nuovo indirizzo, anche se avete fatto il reinvio della posta: è importante farlo. Io sono andata a vivere all'estero prima di cominciare a percepire redditi in Italia, quindi non ho mai avuto a che fare con l'agenzia delle entrate italiana. Questo consiglio vale per tutti i paesi, comunicate il cambio di indirizzo in modo che tutta la posta importante non venga persa. Inoltre l'anno successivo dovrete comunque fare la dichiarazione dei redditi relativa all'anno precedente, anche se magari solo per qualche mese, e vorrete ricevere tutta la documentazione necessaria al vostro nuovo indirizzo. 5) Informarsi all'INPS o alla propria cassa pensione Andare a vivere e lavorare all'estero puo' costituire una complicazione per quanto riguarda il calcolo della pensione. Non fatevi frenare da questa idea, l'importante è assicurarsi di avere tutte le informazioni/certificazioni necessarie. Considerate che non saprete mai cosa succederà nella vostra vita futura, quale sarà il paese dove percepirete la pensione. Non volete scoprire anni e anni dopo che quando avete cambiato paese c'era qualcosa che dovevate fare. Probabilmente questo qualcosa è niente, ma è bene esserne sicuri. E domandare non costa nulla. 6) Informarsi se ci sarà bisogno di farsi riconoscere il titolo di studio In alcuni paesi avrete bisogno di farvi riconoscere il diploma, la laurea, etc. Considerate che molte scuole e università vi possono già fornire documenti ufficiali nella lingua apposita. Richiedere questi documenti è molto piu' facile finchè sarete nel vostro paese. 7) Pensare al vostro amico a quattro zampe Il vostro amico a quattro zampe è parte della famiglia e traslocherà con voi. Informatevi se per traslocare nel nuovo stato ci sarà bisogno di fargli il passaporto ed eventuali vaccini. Io ho dovuto rimandare il trasloco definitivo a causa della quarantena di quattro settimane del vaccino della gatta...imparate dai miei errori! 8) Valutate se tenere aperto il vostro conto bancario Se volete mantenere aperto il vostro conto, recatevi in banca a discuterne con il vostro consulente. Quando avete un conto bancario ma siete non residenti, ci sono dei costi aggiuntivi (non solo in Italia). Meglio andare a parlare, per non avere brutte sorprese, e per discutere se vi possono offire delle soluzioni piu' adatte alla nuova situazione. Per quanto riguarda i conti alla posta, non so come funziona ma provate ad informarvi se anche in questo caso ci sono costi aggiuntivi. 9) Non fatevi fregare dalle truffe su internet Nella fretta di cercare una sistemazione, non fatevi fregare su internet. Io ho trovato decine e decine di truffe. Annunci di appartamenti carini, il cui proprietario vive all'estero e che richiede dei soldi per capire se sei davvero interessato, perchè non vuole fare il viaggio per niente solo per farti visitare la casa. Ma anche gente che ti chiede un acconto per riservarti la casa. Non inviate soldi MAI, molti dei miei amici hanno perso soldi e scoperto che quella casa non esisteva affatto. Aspettate di essere nel paese nuovo e nel frattempo trovate una sistemazione temporanea. Se non lo conoscete, vi consiglio di guardare il sito di airbnb. Potete affittare appartamenti e case per tempi brevi (anche di mesi) a prezzi davvero convenienti. Infine un consiglio spassionato...fatevi un sacco di fototessera!! Ne avrete bisogno... Dopo il trasloco 1) Se siete italiani, dovete iscrivervi all'Aire L'iscrizione all'Aire (Anagrafe Italiani Residenti all'Estero) è obbligatoria se andate a vivere all'estero per un periodo superiore ai 12 mesi. L'Aire è un ente che ha molteplici funzioni, oltre al rinnovo dei documenti e la gestione delle votazioni degli Italiani residenti all'estero. Vi consiglio di informarvi a riguardo, ci sono molte guide su internet, anche sul sito del ministero degli Esteri. 2) Se non conoscete bene la lingua fatevi aiutare con i contratti Contratti di lavoro, affitto, utenze, telefono e tv. Prima di firmare assicuratevi di sapere cosa state facendo. E' un consiglio di buon senso, ma importante. In ogni trasloco ci sono migliaia di cose da considerare e fare, è pesante. Quando pero' traslochiamo in un paese diverso, le complicazioni aumentano, siamo piu' stanchi ed è davvero importante non prendere le cose con leggerezza, solo perchè vogliamo farla finita con le carte. Potremmo pentircene (e lo dico per esperienza). 3) L'assicurazione medica Ogni paese è diverso, in molti l'assicurazione medica è obbligatoria ma è un nostro dovere affiliarci a una cassa malattia, non funziona come in Italia. Informatevi per tempo su quali sono le assicurazioni che sono piu' adatte a voi. Normalmente si trovano guide su internet riguardo al sistema sanitario di ogni paese e siti dove si confrontano le varie offerte presenti. 4) Auto e patente Se possedete un auto è altamente probabile che dovrete cambiare le targhe e sottoscrivere ad un'assicurazione nel nuovo paese di residenza. Se siete all'interno della Comunità europea è possibile che la patente non vi venga rinnovata dal Consolato ma che dovrete cambiare la patente con una patente del vostro nuovo paese di residenza. In Svizzera ad esempio è un obbligo cambiare la patente e bisogna farlo entro 12 mesi dal primo ingresso. Informatevi riguardo alle regole del vostro paese. 5) Preparatevi ad un cambio di abitudini Se avete deciso di trasferirvi in un nuovo paese, siete ben consapevoli che la vostra vita cambierà abbastanza drasticamente. Personalmente trovo questa cosa molto bella, potrei parlare a lungo dei vantaggi e svantaggi di andare a vivere all'estero, ma non è questo lo scopo di questo post. Nonostante io abbia già cambiato paese piu' volte, continuo a stupirmi di come le mie abitudini cambino in base al paese. La cosa piu' evidente sono le abitudini alimentari: la disponibilità di alimenti è diversa nei diversi paesi, il loro costo cambia ed in base a questo potrebbe cambiare anche la vostra dieta. Ci vorrà del tempo per assestarsi, non preoccupatevi. All'inizio vorrete provare tutto, poi troverete il giusto equilibrio. Vi troverete a fare cose che non avete fatto prima ed imparerete ad amare (e anche odiare) le cose caratteristiche del vostro nuovo paese. Vi accorgerete come non avrete solo cambiato paese, ma come il nuovo paese avrà cambiato voi. Spero di aver coperto tutte le cose piu' importanti, se avete delle domande specifiche lasciatemi un commento. Qui trovate il resto della serie dedicata a come organizzare il trasloco: Buon trasloco a tutti!
Chi è che non ha bisogno di rassettare le varie stanze di casa di tanto in tanto? Accumulare oggetti e creare disordine, in modo più o meno evidente, è davvero inevitabile, soprattutto se in casa abitano molte persone, o se ci sono bimbi piccoli. Non c'è nulla di strano, ma a volte la situazione è dovuta non tanto alla pigrizia quanto alla mancanza di spazi adeguatamente attrezzati per riporre di tutto. Ci sono infatti tanti accessori, che si possono acquistare ma anche realizzare con il fai-da-te, che ci aiutano a organizzare meglio gli spazi nelle stanze o dentro ai vari mobili, come quelli che vedete di seguito.
Una delle cose piu' antipatiche del menage familiare è pagare le bollette e subito dopo potrebbe esserci la loro archivazione. Una delle domande piu' frequenti che leggo è: per quanto bisogna conservare i documenti? Non ho una risposta per voi, soprattutto perchè vivendo all'estero non è semplice trovare una risposta che valga per tutti. Ciononostante facendo una semplice ricerca su interenet ho trovato questa guida che vi potrebbe tornare utile. Il modo migliore per ridurre la quantità di carte da archiviare è digitalizzare il più possibile. Armatevi di scanner e quando ne avete la possibilità richiedete la fattura via e-mail. Spesso anche la banca propone l'estratto conto in formato pdf. Se vi sentite a vostro agio con questo sistema vi do due consigli: 1) Salvare su più di un dispositivo, di cui uno possibilmente non riscrivibile come un cd o dvd. 2) Mantenere la copia cartacea di documenti importanti. Tra questi, i contratti di lavoro, di affitto, atti di nascita o matrimonio. Questo però non esclude il fatto di scannerizzarli, che risulta comodissimo in molti frangenti. Io e mio marito abbiamo una cartella condivisa su uno spazio di archiviazione online (tipo Cloud, Google drive, Dropbox, etc.) dove teniamo questi documenti a disposizione di entrambi. Molto spesso mi capita infatti di dover fornire copia della carta di identità o del contratto di lavoro, a volte anche i suoi. Noi abbiamo comprato uno scanner soltanto questo mese, pertanto fino ad oggi ho sempre conservato tutto. All'inizio usavo un sistema a cartellone da classificatore. Ero all'inizio della mia vita adulta, ero andata a vivere da sola all'estero e quindi avevo un certo numero di carte, ma non eccessivo. Piano piano però mi sono accorta che le cartelline erano si' capienti, ma davvero scomode da consultare. Se dovevo trovare un certo documento all'interno di una singola cartellina mi toccava spesso passare in rassegna foglio per foglio. Un'enorme perdita di tempo. Così dalle cartelline sono passata ai raccoglitori ad anelli. Archiviazione a lungo termine Le cartelline non le ho certo buttate via, le tengo per archiviare i documenti molto vecchi, che non hanno più bisogno di essere consultati, ma che non è ancora tempo di buttare. Solitamente queste sono bollette o rimborsi dell'assicurazione, contratti scaduti e cosi' via. Li archivio secondo la stessa categorizzazione degli altri documenti. Se invece si chiude un capitolo della mia vita, come ad esempio quando ho cambiato paese, prendo un unico raccoglitore ad anelli, dove archivio solo i documenti che possono davvero essere importanti (buste paga, contratti di lavoro, chiusura dei contratti di affitto, documenti relativi alla pensione ed alle tasse). Questo genere di raccoglitore perferisco tenerloin soffita e non in casa, all'interno di un contenitore a chiusura ermetica. Archiviazione a lunghissimo termine Passiamo ora alla parte clou della archiviazione. Come ho detto archivio tutto in quadernoni ad anelli ed ogni raccoglitore è dedicato ad una categoria specifica. Dentro ogni quadernone uso i divisori colorati per creare delle sottocategorie, in modo da rendere la consultazione e il ritrovamento di un certo documento piu' semplice (e anche la sua archiviazione). Ho usato l'etichettatrice per scrivere bene in grande il nome della categoria: sono io che mi occupo della burocrazia in casa, pero' se devo dare istruzioni (magari al telefono) al marito che cerca qualcosa, basta dirgli di prendere il raccoglitore XX e cercare la sottocategoria YY. Una piccola nota: la maggior parte delle bollette arriva direttamente via posta elettronica e le pago su internet. Nel computer ho un sistema di cartelle che ricalca esattamente quello dei miei raccoglitori (cosi' mentalmente non faccio confusione). Le mie categorie (e sottocatgorie) sono: auto: contratti, documenti relativi alla manutenzione/revisione, fatture dei bolli. assicurazione: casa, auto, protezione giuridica, medica del marito e mia, incendio. banca: contratti, tutto quello che è relativo alle carte e all'e-banking, estratto conto, altre comunicazioni da conservare. casa: contratto di affitto, bollette del gas, contratto del telefono/internet, il canone radiotelevisivo, altre comunicazioni/documenti. lavoro: contratti di lavoro e altri documenti relativi, documenti della pensione. personali: copie di carte d'identità, passaporti, patenti, certificato di matrimonio, iscrizione all'aire e carte del consolato, documenti di proprietà e passaporto del gatto. mediche: esami del sangue, visite oculistiche, dentista, ginecologo, medico di base e altro. istruzione: questo è un capitolo chiuso, ma lo tengo ancora a disposizione perchè lavoro per l'università e mi vengono ancora richiesti copie di certi documenti. Ho eliminato tutto quello che è inutile e tengo solo i diplomi, i certificati degli esami universitari, i certificati dei corsi di formazione, perchè quelli servono quando si inviano curriculum. manuali e garanzie: di questo ne ho già parlato in un altro post. tasse e dichiarazione dei redditi: qui ho l'imposta alla fonte, ma prima avevo un quadernone per le tasse ed erano divise in dichiarazione dei redditi, pagamenti delle tasse, tassa di abitazione. Questo è un raccoglitore davvero importante, spendete qualche minuto in piu' ad organizzarlo bene. Divisori colorati piu' grandi di un A4: le etichette sono ancora visibili Se comprate i divisori colorati esistono di due dimensioni: quelli A4 e quelli leggermente più grandi. Se usate buste trasparenti, queste sono leggermente più grandi di un A4 e bisogna fare attenzione: usando i divisori A4 le etichette verranno nascoste dalle buste. Un'alternativa è prendere i divisori verticali o crearseli da soli. Preferisco inserire i fogli nelle buste, perché sono più protetti e più facili da sfogliare. Spesso pero' uso la perforatrice per creare i fori per gli anelli, nel caso di fogli poco importanti e di archivazione breve. In questo modo si riduce il volume all'interno del quadernone. Un altro consiglio è quello di incollare o scrivere sulla copertina interna del quadernone i numeri utili o i contatti delle persone con cui avete a che fare, in questo modo avrete subito le informazioni essenziali a portata di mano. E' utile anche segnare il numero di abbonato/cliente. Penso ad esempio alla lettura del contatore, alla richiesta di rimborsi dell'assicurazione, quando bisogna fare queste cose non è male avere tutte le informazioni sott'occhio senza doverle andare a cercare nei vari documenti. Come eliminare i documenti A fine anno faccio una specie di revisione dei miei raccoglitori, tirando fuori cio' che non serve piu' e che posso spostare nelle cartelline di cui parlavo sopra. Mi hanno regalato una distruggi documenti. E' una cosa da ufficio piu' che da casa, anche se è meglio distruggere i documenti che riportano i vostri dati sensibili, prima di gettarli nell'immondizia. A me questa cosa suona un po' eccessiva, ma sono stata felice di averla quando ho traslocato e ho buttato una montagna di documenti. Se qualcuno avesse voluto rubarmi l'identità allora, non avrebbe avuto difficoltà a risalire a tutto cio' che avevo fatto negli ultimi quattro anni. Infine un'ultima domanda ma abbastanza cruciale. Dove tengo le bollette ed i documenti prima di pagarli e archiviarli? In questo porta documenti a due piani: sopra documenti che richiedono un'azione come leggere ed archiviare (per cui va fatto ma non c'è una scadenza), sotto cose che devono essere pagate o che richiedono un'azione con una scadenza (ad esempio rispondere ad una certa lettera, etc). Spero che questo post vi sia stato utile, se volete invece qualche consiglio su come tenere la contabilità di casa ne avevo già parlato qui. Infine vi lascio anche un altro file molto utile: uno schema annuale per segnare quando bisogna pagare le bollette, rinnovare i documenti, fare le revisioni dell'auto. Per non dimenticare nulla e non avere sorprese. Lo potete scaricare gratuitamente da qui. Buona organizzazione a tutti!
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