Practicing with my new markers by drawing my fav sleepy girl
An informal survey of some people’s most loved animals as they commission me through my Kickstarter.
One of the therapeutic benefits of art, for me, is to be able to throw caution to the wind and make a mess. It's refreshing to me to know that "real" artists do this too. It discourages me to see an artist who is too neat and precise. I want to see that they are human. They make mistakes. They make a mess. Just like me.
Allora, ultima fase di questo disegno. Avevo tenuto l'innaffiatoio da parte per studiare un pò i riflessi metallici. Essendo un argomento complesso, e soprattutto trovando complesso cercare un modo di spiegarlo in maniera semplice, ho pensato di dividerlo in due parti. Oggi, qui, tenterò di spiegare il principio con cui ragiono i riflessi metallici, e prossimamente, analizzarne le varie applicazioni sulle superfici. Ecco quindi una piccola introduzione. Il metallo, quello lucido, è uno specchio. Quindi, di fatto, al contrario di una superficie opaca che riflette solo la luce che riceve e le ombre che produce, una di metallo lucido è composta da ciò che la circonda. nella foto sopra è chiaramente visibile il flash dello scatto fotografico in quel puntino luminoso al centro, e sul lato sinistro, le altre sfere accanto a cui stava. Ovviamente se siete geni come me -e io non lo sonoXD- il cervello non può calcolare ogni variabile. Per questo si SINTETIZZA. l'importante è giocare di contrasti! partendo dall'esempio di una forma opaca, (due veloci passaggi della colorazione. faccio una sfumatura con una base B00 sopra e B12 da metà in giù. Nella parte più chiara mi sono aiutata con un blender 0 per sfumare un pò. Col b26 ombreggio la parte inferiore, il tutto mantenendo sempre la carta bagnata di inchiostro per avere sfumature morbide che si mescolano facilmente. Per 'Blendare' questo colore più scuro ho usato un tono intermedio tra questo e il B12, cioè, il B21, per rendere tutto più omogeneo.) al cui fianco, ho iniziato a lavorare la forma lucida. I colori sono meno, ma sono più distanti tra loro come gamma rispetto a quelli di prima. parto col più scuro, un B39. l'importante è stenderlo praticamente piatto, aiutandosi con la punta del pennarello per ottenere uscite molto appuntite. I bordi più lunghi possono anche essere leggermente imprecisi e tremolanti, aiuteranno a conferire un effetto più naturale alla superficie. Per esempio guardando una bottiglia, la linea bianca del riflesso di luce che si forma, non sempre è una striscia perfetta lungo il corpo cilindrico, nonostante al tatto e all'occhio la bottiglia sembri liscia. Così mi piace variare leggermente la pressione mentre stendo il colore, per ottenere spessori non uniformi. Continuo così. lascio posto per la luce in cima, lo scuro sotto, in mezzo il tono intermedio. solo che deve essere tutto più contrastato. Le due immagini che seguono potrebbero aiutarvi a capire meglio il procedimento mentale che bisogna fare: disposizione delle zone di luce- ombra. da paragonare con la sagoma opaca una sfera opaca contrastata grezzamente a photoshop aiuta a capire come attorno alla luce vi sia una zona più scura del centro Per finire, con B00 riempio lo spazio rimasto, facendo attenzione a lasciare del bianco puro in alcuni punti dove la luce è più forte, in aree ben circoscritte (infatti per delinearle meglio ho ripassato un pò di B05, un pò più scuro, attorno ai bordi bianchi) Ho scelto di usare una gamma cromatica, in questo caso azzurro-blu, perché si vedessero meglio le differenze tra i toni. Ma in veritá assomiglia più ad una pietra preziosa che ad un metallo, vero? In realtà è solo un'impressione perché il modo di stilizzare i riflessi lucidi è lo stesso, ma se tolgo saturazione alla foto e metto tutto in scala di grigi... ecco qui che l'effetto cambia. un ciottolo e un pezzo di metallo! Un argomento che vorrei trattare prossimamente è la modellazione delle luci e delle ombre metalliche su forme complesse, perchè mi pare una cosa che richieda una descrizione approfondita, ma come infarinatura generale, ecco un paio di piccoli esempi. la forma allungata a nocciolina serve a mostrare come i riflessi (e con riflessi intendo anche quelli dell'ombra, insomma, le fasce di colore, non solo quelle di luce) seguano le forme dell'oggetto. La maschera è solo una versione più complessa, come esempio. i riflessi seguono la forma dell'oggetto fluidamente Le tre sfere, invece, servono per mostrare come in un disegno non serva dettagliare così tanto ogni volta: dimensioni maggiori permettono maggiore quantità di dettagli, mentre per piccoli oggetti (poniamo, orecchini, piccoli gioielli) è necessario sintetizzare al massimo, o alla fine non si distingueranno più le fasce di colore e sembrerà un unica pallina pacioccata di inchiostro colorato! Sono partita dalle ombre date con E47. come sopra, tutte le uscite sono appuntite. sulla maschera si può identificare un'unica striscia verticale che segue la forma del viso dalla fronte al mento, a destra. Dove questa fascia incontra il sopracciglio e l'occhio, si interrompe parzialmente, ma non sembra mai un rettangolo. quando una fascia viene spezzata è importante che il taglio abbia dei giochi di curve e punte. per rendere il concetto. La fascia può essere singola, o come nella maschera, doppia, accompagnata da una più sottile accanto. come tono intermedio ho scelto YR23. è un bel giallo ocra, molto caldo, adatto all'effetto oro giallo! Come nella sfera grande, si possono anche sfumare leggermente tra di loro i vari toni, purché mantengano sempre almeno un lato netto che fornisca contrasto Per completare, lo spazio rimasto riceve un tocco di un bel colore brillante, Y15, per risaltare la lucentezza. i riflessi bianchi vengono così ben delineati. Bene! Dopo aver parlato di tutto questo, posso applicarlo al disegno! e ottenere questo bell'innaffiatoio. Ecco, per prima cosa sono partita dalle ombre. le ho date col T-10, e sono più sottili e discrete rispetto a quelle viste prima. Questo perché l'innaffiatoio non è un oggetto di lusso, quindi non sarà di un metallo lucido, ma leggermente opacizzato dall'usura. Quindi i contrasti saranno meno forti, sia per luci che per ombre, una via di mezzo tra lucido e opaco Di seguito ho dato un grigio C-5, tonalizzato con un BV13. Dato che la luce proviene dall'alto a sinistra e accanto a destra c'è una folta pianta, ho tenuto il lato di destra in ombra. Per contrastare ho tenuto luce e ombra a T10 a contatto, sul lato sinistro. Stessa cosa sul tubo dell'innaffiatoio, il becco. (successivamente ho anche scurito un pò una striscia per aggiungere l'ombra portata dal becco sulla superficie del corpo dell'innaffiatoio) La zona centrale è chiara, riempita con un B60, e così tutto il resto. Come dicevo prima è un oggetto leggermente opaco, quindi a parte qualche puntino di luce che ho dato alla fine con una penna acrilica Molotow bianca, non ci sono altri riflessi di luce pura. Tutto quello che è chiaro è B60. Il tocco di classe finale è riprodurre sulla superficie un riflesso un pò indefinito di ciò che circonda l'innaffiatoio (che da noi si chiama anche annaffiatoio, perdonatemi se l'ho scritto male, sono sicura che da qualche parte mi sia sfuggito!) Con un blender 0 premo la punta e schiarisco leggermente certe zone rotonde, che sarebbero i sassi, poi con dei verdi (G21, che è un verde chiaro molto spento, ottimo da usare su una base grigiastra come questa) tonalizzo la parte bassa che sta nell'erba e i riflessi delle foglie più vicine all'annaffiatoio. Sempre col blender aiuto a diluire una puntina di marrone per la terra e di azzurro per il cielo, e voila! Ecco il risultato finale, stavolta finale davvero! Qualche piccolo dettaglio con la penna molotow bianca, e finalmente questa illustrazione è arrivata ad essere completa! Alla prossima per studiare un pò meglio i riflessi metallici! Alice.
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