Sul diario del mattino annoto ultime nebbie e scrolli da ramo a ramo di voli brevi, muti e cerco di affiatare il mio cammino al sentiero che non sale e non scende, io, che non decifro la natura e i suoi segni. Solo ricordo che la luce è più vicina quando l'inverno ormai non ha più niente da afferrare. P. L. marzo 2011