I savoiardi sardi o pistoccus, sono dei biscotti morbidi e leggeri, perfetti da inzuppare nel latte o da utilizzare per realizzare il tiramisù, al posto dei classici savoiardi.
Bianchini sardi alle mandorle dal cuore morbido di Lisa in Cucina I bianchini sardi sono dei dolci sardi tipici preparati con gli albumi, lo zucchero
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Ciambelline sarde con marmellata, biscotti morbidi di pasta frolla, dolci da colazione o merenda, biscotti doppi farciti semplici e buoni, ricetta sarda
E' strana la vita di un post. Ce ne sono alcuni, che restano in stand by per mesi, aspettano silenziosi nell'archivio del blog, nell'attesa che arrivi il loro momento, e quel momento può durare qualche settimana, oppure anche un anno, se la stagione non è quella giusta. Poi ci sono i post, che devono essere scritti immediatamente, quelli che ti vengono richiesti a gran voce, perché chi ti segue ha visto la foto che hai postato questa mattina sui social, mentre stavi preparando la ricetta, oppure perché quella preparazione, merita davvero di essere subito condivisa. Premetto che ultimamente soffro di una struggente nostalgia, per un'isola, la Sardegna, che spesso, mi ha visto calpestare la sua terra, bagnarmi nel suo mare e respirare i suoi profumi, e se anche un semplice profumo di biscotto, me la fa sentire più vicina e mi fa riaffiorare bei ricordi ed emozioni, ecco che preparare questa ricetta, ne è valsa veramente la pena. Acquistavo i pistoccus, quando andavo in vacanza a Santa Maria Navarrese, in un piccolo forno di un paesino li vicino. Li inzuppavamo nel latte a colazione, e anche i miei bambini, li mangiavano con gusto. Poi il tempo è passato, e non ho avuto più occasione di assaggiarli, se non quelli acquistati al super, ma diciamolo, hanno tutto un altro sapore. Poi, a Dicembre, sono tornata in Sardegna, per un blog tour da favola, e li ho ritrovato quel sapore che mi mancava, e quello stesso sapore e quella stessa consistenza, sono arrivati a casa mia, in un pacco spedito dalla Sardegna, come presente super gradito, Quei biscotti, hanno ripetuto il tuffo nella tazza del latte, come uno strano dejavu, ma questa volta le mani che li accompagnavano, non erano più mani di bambini, ma di un giovane uomo e una giovane ragazza. E se quel pacchetto di savoiardi, è stato finito in pochissimi giorni, ecco che cerco la ricetta giusta, e alle otto di mattina, mi metto il grembiule e tiro fuori le uova dal frigo... Il resto lo sapete anche voi, abbiamo aspettato insieme che uscissero dal forno, e quando ho capito che era la ricetta perfetta, ho deciso di mettermi al tavolo e di scrivere questo post... 6 uova 100 g di zucchero semolato 100 g di farina scorza di limone biologico zucchero a velo per spolverare Scalda il forno a 170°. Separa i tuorli dagli albumi, e mettili ognuno in una ciotola diversa. Pesa lo zucchero e versane 50 g nei tuorli e i restanti 50 g negli albumi. Inizia a montare i rossi, finché la massa non sarà bella spumosa e soffice, quindi monta anche gli albumi fino a che non otterrai una bella meringa lucida e compatta. Unisci la massa dei rossi una cucchiaiata alla volta, alla meringa, e mescola delicatamente dal basso verso l'alto, senza smontare la massa, poi unisci la farina, spolverizzandola con un colino, sopra alle uova, sempre a piccole quantità, e sempre mescolando delicatamente. Unisci anche della scorza di limone grattugiata, incorpora il tutto e metti da parte. Rivesti delle teglie con carta forno, metti la massa montata dentro ad un sac à poche, e taglia la punta del sacchetto, se non hai un beccuccio tondo e liscio, da poter inserire.Diciamo che un taglio di un cm, va più che bene. Strizza il sacchetto e fai dei bastoncini lunghi, una decina di cm, spolverizzali di zucchero a velo e zucchero semolato, aspetta una decina di minuti e poi cospargili nuovamente di zucchero. Inforna le teglie,( te ne verranno all'incirca 3) e fai cuocere i savoiardi, per circa 20 minuti. Sfornali e lasciali raffreddare completamente, prima di provare a toglierli.
Tilicas di miele e mandorle di Lisa in Cucina Le Tilicas di miele e mandorle è un dolce della tradizione sarda. Bastano veramente pochi ingredienti per
Le Seadas dolce tipico sardo è una ricetta tradizionale dalle antiche origini contadine. Due sfoglie di pasta, che racchiudono un soffice e irresistibile ripieno al formaggio di pecora fresco, aro...
I Parafrittus o Fatti Fritti sardi sono delle ciambelle il quale la variante Sarda è l’aggiunta di Fil’e e Ferru che le rende più gustose, un
Giorni fa si parlava con amiche di questi dolcetti, un’amica aveva messo la foto, non li aveva fatti lei, li aveva comprati. Anche da me si trovano, in un panificio in particolare. Avevo già …
Seadas… dolce tipico sardo di Lisa in cucina Le Seadas (Seada al singolare) sono un dolce tipico della tradizione sarda e si presentano come dei grandi
Le pesche dolci sarde ,sono fatte con della pasta di brioche, da non confondere con quelle fatte di pasta biscotto, questa è una variante della pasticceria sarda
Aranzada,dolce tipico sardo, più precisamente del nuorese, dolci a base di miele, arance e mandorle serviti in piccoli pirottini di carta.
Le Tiliccas o tiricca di sapa sono un dolce tipico del nord Sardegna a base di sapa o saba e mandorle
Pardulas dolci, casadinas, formaggelle alla ricotta, ricetta sarda, dolci tipici alla ricotta e zafferano, dolci facili e veloci, ricetta tipica di Pasqua, dolcetti
Ogni anno mia madre in questo periodo, e più o meno fino a natale, si sveglia all'alba anche il fine settimana per tostare mandorle, tagliarle fini, pesare zucchero...e a fine giornata tutto il tavolo del soggiorno è coperto di teli bianchi su cui riposano i dolci con la glassa ancora fresca. Quest'anno con lei c'ero anchio! Abbiamo impastato circa 5 kg di papassini, che sono i dolci sardi preferiti miei e di mia sorella. Solo quelli fatti con la ricetta di Macomer (di zia Domenichina) e rigorosamente preparati in casa però: in pasticceria ho provato a comprarli tante volte, ma son asciutti, non dicono niente. E le varianti degli altri paesi della Sardegna non mi entusiasmano più di tanto (a parte il "papassino nero" di Orgosolo, ma in pratica è un dolce completamente diverso da quello che vi propongo oggi). Il procedimento è semplice ma veramente lungo e faticoso, ma credetemi, ne vale la pena! Cosa vi serve: 600 gr di mandorle sgusciate 600 gr di noci sgusciate 500 gr di uva passa 1 kg e mezzo di farina 00 200 gr di zucchero 2 cucchiai di polvere d'arancia (scorza d'arancia secca e tritata fine) 3 cucchiai di semi di finocchio 2 bustine di lievito per dolci 400 gr di strutto 4 uova La sera prima iniziate a preparavi la frutta secca: se le uvette sono di buona qualità, polpose, non troppo secche appunto, basterà mescolarle in un recipiente con un cucchiaio di farina finchè non ne saranno tutte ricoperte uniformemente, altrimenti fatele rinvenire in acqua e poi scolatele e asciugatele. Sgusciate le noci e tagliate i gherigli in 4. Sgusciate le mandorle e mettetele nell'acqua bollente per un min., poi scolatele e tenetele coperte con un panno perchè non si raffreddino troppo mentre eliminate da ognuna la pellicina marrone. A questo punto asciugatele bene e tagliatele a metà nel senso della lunghezza con un coltello e mettele ben distese in una teglia e fatele tostare in forno finchè saranno appena dorate, non di più. (Sì, lo sappiamo anche noi che vendono tutto già bello, pulito e anche affettato, ma già il prezzo vi farà cambiare idea, mia madre impasta più o meno una ventina di kg di papassini in questo mese...e poi le mandorle e le noci fresche del vicino sono impagabili! Qua in Sardegna le mandorle sono eccezionali, comprarle al supermercato sarebbe un delitto) Il giorno dopo: miscelate la farina con la polvere d'arancia, lo zucchero e il lievito, poi aggiungete le uova leggermente sbattute. Lavorate a lungo e sciogliete tutti i grumi strofinando la farina tra le mani come fareste per lavarle. A questo punto potete iniziare ad aggiungere lo strutto, e il gioco si fa duro perchè la pasta va lavorata molto a lungo perchè "tenga": inizialmente si sbriciolerà e avrà una consistenza sabbiosa, ci vuole pazienza e pian piano il calore delle mani scalderà lo strutto il tanto di legarsi con il resto degli ingredienti. Questa operazione per noi è durata più di mezz'ora, ed eravamo in due con metà impasto a testa, ergo non fate mai i papassini da soli! Quando l'impasto sarà malleabile aggiungete i semi di finocchio, impastate, e poi unite un pò per volta la frutta secca. Anche qua armatevi di coraggio, la frutta scappa da ogni parte perchè è tanta rispetto alla pasta, ma se non vi arrendete riuscirete a incorporarla tutta. Appena ci sarete riusciti stendete l'impasto ad uno speddore di 2 cm e tagliatelo con un coltello a rombi. Mettete in forno a 160° e riprendete fiato su una sedia per circa 20 min, i dolci sono pronti quando sotto diventano dorati. Fateli raffreddare su panni puliti per una notte. All'alba del 3° giorno (ihih) preparate la "cappa" cioè la glassa, mescolando circa 1 kg e mezzo di zucchero a velo con il succo di mezzo limone e acqua q.b. per ottenere una pasta con consistenza simile allo stucco (!) che spalmerete non senza difficoltà col coltello su ogni dolce. Prima che la cappa si asciughi decorate i papassini con le codette di zucchero colorate. Fate asciugare qualche ora prima di consumarli.
Un vero classico della cucina sarda dalle antiche origini contadine.
E' strana la vita di un post. Ce ne sono alcuni, che restano in stand by per mesi, aspettano silenziosi nell'archivio del blog, nell'attesa che arrivi il loro momento, e quel momento può durare qualche settimana, oppure anche un anno, se la stagione non è quella giusta. Poi ci sono i post, che devono essere scritti immediatamente, quelli che ti vengono richiesti a gran voce, perché chi ti segue ha visto la foto che hai postato questa mattina sui social, mentre stavi preparando la ricetta, oppure perché quella preparazione, merita davvero di essere subito condivisa. Premetto che ultimamente soffro di una struggente nostalgia, per un'isola, la Sardegna, che spesso, mi ha visto calpestare la sua terra, bagnarmi nel suo mare e respirare i suoi profumi, e se anche un semplice profumo di biscotto, me la fa sentire più vicina e mi fa riaffiorare bei ricordi ed emozioni, ecco che preparare questa ricetta, ne è valsa veramente la pena. Acquistavo i pistoccus, quando andavo in vacanza a Santa Maria Navarrese, in un piccolo forno di un paesino li vicino. Li inzuppavamo nel latte a colazione, e anche i miei bambini, li mangiavano con gusto. Poi il tempo è passato, e non ho avuto più occasione di assaggiarli, se non quelli acquistati al super, ma diciamolo, hanno tutto un altro sapore. Poi, a Dicembre, sono tornata in Sardegna, per un blog tour da favola, e li ho ritrovato quel sapore che mi mancava, e quello stesso sapore e quella stessa consistenza, sono arrivati a casa mia, in un pacco spedito dalla Sardegna, come presente super gradito, Quei biscotti, hanno ripetuto il tuffo nella tazza del latte, come uno strano dejavu, ma questa volta le mani che li accompagnavano, non erano più mani di bambini, ma di un giovane uomo e una giovane ragazza. E se quel pacchetto di savoiardi, è stato finito in pochissimi giorni, ecco che cerco la ricetta giusta, e alle otto di mattina, mi metto il grembiule e tiro fuori le uova dal frigo... Il resto lo sapete anche voi, abbiamo aspettato insieme che uscissero dal forno, e quando ho capito che era la ricetta perfetta, ho deciso di mettermi al tavolo e di scrivere questo post... 6 uova 100 g di zucchero semolato 100 g di farina scorza di limone biologico zucchero a velo per spolverare Scalda il forno a 170°. Separa i tuorli dagli albumi, e mettili ognuno in una ciotola diversa. Pesa lo zucchero e versane 50 g nei tuorli e i restanti 50 g negli albumi. Inizia a montare i rossi, finché la massa non sarà bella spumosa e soffice, quindi monta anche gli albumi fino a che non otterrai una bella meringa lucida e compatta. Unisci la massa dei rossi una cucchiaiata alla volta, alla meringa, e mescola delicatamente dal basso verso l'alto, senza smontare la massa, poi unisci la farina, spolverizzandola con un colino, sopra alle uova, sempre a piccole quantità, e sempre mescolando delicatamente. Unisci anche della scorza di limone grattugiata, incorpora il tutto e metti da parte. Rivesti delle teglie con carta forno, metti la massa montata dentro ad un sac à poche, e taglia la punta del sacchetto, se non hai un beccuccio tondo e liscio, da poter inserire.Diciamo che un taglio di un cm, va più che bene. Strizza il sacchetto e fai dei bastoncini lunghi, una decina di cm, spolverizzali di zucchero a velo e zucchero semolato, aspetta una decina di minuti e poi cospargili nuovamente di zucchero. Inforna le teglie,( te ne verranno all'incirca 3) e fai cuocere i savoiardi, per circa 20 minuti. Sfornali e lasciali raffreddare completamente, prima di provare a toglierli.
La “pinza” la xe de sicuro uno de i più antichi dolsi de la cusina veneta. I ghe ne fa diversi tipi e de diverse maniere (secondo i posti), ma tute le ga come base la farina zala e la farina bianca…
Oggi una golosa torta salata di carciofi che arriva dalla Sardegna: la panada sarda. Perfetta anche per il pranzo pasquale. Con video ricetta
Aranzada sarda dolce tipico del Nuorese -Foto e ricetta di Lisa in cucina S’Aranzada sarda è un dolce tipico del Nuorese, per preparare questo
La pasta violata o violada, a seconda del paese, è una classica pasta Sarda, preparata con semola e strutto, con cui si fanno molti piatti tradizionali della gastronomia Sarda. In alcuni paesi ag...
Le Seadas sono un dolce tipico della Sardegna. Un guscio croccante di pasta racchiude un morbido ripieno di pecorino, il tutto arricchito da miele caldo.
S’Aranzada in italiano significa l’aranciata ed è un dolce tipico Sardo che veniva effettuato soprattutto nella zona di Nuoro in varie ricorr
La pabassina è un tipico dolce della tradizione sarda che affonda le sue origini in tempi oramai lontanissimi.
Sa Coccoi Prena ricetta sarda Oggi vi propongo un'altra ricetta sarda: Sa Coccoi Prena piatto tipico dell'Ogliastra.Sono delle tortine salate, con
La torta Savoiardo sarda soffice non è altro che il mio solito impasto dei classici biscotti Savoiardi Sardi solo che oggi ho messo l'impasto in una
Pabassinas o papassinas dolce tipico sardo - Foto e ricetta di Lisa in cucina Le Pabassinas o papassinas sono un dolce tipico sardo che un tempo veniva
La torta di sapa è un dolce tipico sardo a base di sapa, o saba.La sapa è uno sciroppo d’uva dall’elevato potere dolcificante,si ottiene
Uvusones dolci di carnevale ricetta sarda, facili e veloci, ripieni al miele di acacia e acquavite, dolci tipici sardi, dolcetti fritti, soffici
Le pesche dolci sarde ,sono fatte con della pasta di brioche, da non confondere con quelle fatte di pasta biscotto, questa è una variante della pasticceria sarda
Panadas con pecorino e menta, ricetta sarda, tortine sfiziose per buffet, ricetta antipasto, ripiene al formaggio, ricetta facile, idea per feste di compleanno
Buonissimo pasticcino molto apprezzato in Sardegna..... Ingredienti: 250 gr. di MANITOBA250 GR DI FARINA 00 160 gr. di zucch...
Panadas le torte salate della cucina sarda
Le seadas sarde, uno dei dolci più noti e più amati dell'isola, servite con miele di asfodelo. Ricetta originale.
Amate le pardulas sarde? Allora amerete anche la torta pardula, qui in una versione semplificata e più veloce perché in famiglia non ci piace perdere tempo
Ci sono dolci che non smetterei mai di fotografare. Tra …
Le Pardulas sono dei dolci della tradizione sarda e consistono in tortine fatte con una sfoglia sottile e un ripieno a base di ricotta, o formaggio
Papassinos de sapa a s'antiga di Lisa in Cucina Papassinos de sapa a s'antiga (Papassine di sapa all'antica) Se amate la Sardegna e le sue tradizioni
Ricetta su comidademama [...]Un grande aiuto nella preparazione e`stato avere gustato le originali di Cardedu o Ierzu che una mia collega di laboratorio portava spesso quando ancora lavoravo a Cagliari.[...] Ilaria, autrice del blog Sardegna Ricordi vive a Boston, come me. Capita di incontrarci, di cenare insieme, ma non avevamo ancora cucinato a quattro mani.
Torta di mandorle Sarda o torta degli sposi in sardo viene chiamata TRUTA A MAZZ'E MENDULA Si tratta di una torta morbidissima alle mardorle, è la
Le seadas sarde, uno dei dolci più noti e più amati dell'isola, servite con miele di asfodelo. Ricetta originale.