. Questa e' la mia cara mamma Maman Badry Una bravissima cuoca e la mia maestra in cucina Maman Badry da qualche anno non si muove come prima, una volta stava ore e ore in cucina senza sosta e lo faceva tanto volentieri, come faccio io adesso. Con male alle ginocchia e artrosi non cucina come prima, e spesso io e la mia cara sorella cuciniamo per lei, naturalmente con tanti suoi consigli. Vorrei raccontarvi ogni giorno delle sue ricette e proporvi i piatti tradizionali che faceva lei a casa in Iran, quando tutta la famiglia si riuniva, oppure i piatti delle feste che si facevano una volta, con cosi' tante variazioni che, alla fine, si andava avanti a mangiarli per una settimana, ed alcuni di quei piatti erano ancora piu' buoni che nel primo giorno. Uno di questi piatti e' Koufteh Berenji, cioe le palline di riso con carne, piselli gialli spezzati, erbe aromatiche, e con una prugna secca posta all'interno. Io avevo poche prugne a disposizione, e cosi' ho utilizzato anche il crespino (Zereshk) e noci da mettere all'interno delle palline di riso. Vi racconto come Koufteh Berenji di Maman Badry ......................................................... Ingredienti ..................... Carne macinata magra di manzo 500 gr Riso basmati 250 gr Piselli gialli spezzati 150 gr Due uova Dragoncello, prezzemolo, coriandolo fresco e erba santoreggia se avete a disposizione tutto tritato fine 8 cucchiai Mezzo porro Una cipolla Curcuma un cucchiaio Una prugna secca per ogni pallina Sale, pepe e olio extra vergine di oliva Farina di riso o farina di ceci due cucchiai, (per migliorare la tenuta dell'impasto; ma maman Badry non li mette mai perche il suo impasto riesce sempre molto bene!) Prima lessiamo separatamente il riso ed i piselli gialli spezzati in acqua bollente salata e lasciamoli raffreddare. Il segreto di questo piatto e' fare le palline che non devono rompersi, e per questo prima dobbiamo mescolare la carne assieme alle uova ed amalgamare bene il tutto; piu' si lavora piu' la carne si lega e le palline non si romperanno e resteranno unite. Dopo aggiungiamo sale, pepe, un po' di curcuma, due cucchiai di porro tritato, riso e piselli gialli e tutte le erbe aromatiche tritate. Amalgamate tutto per bene, ricordatevi che il dragoncello e' indispensabile in questo piatto perche' da una freschezza e un profumo meraviglioso a queste palline. Se non lo avete fresco sicuramente lo troverete in forma essicata. Maman Badry dice che bisogna prima mettere da parte un po' di riso lessato, perche' amalgamando bene l'impasto il riso si schiaccia, e quindi aggiungeremo alla fine il riso messo da parte perche' si vedano bene i chicchi. Questa erba in persiano si chiama Marzè ed assomiglia molto all'erba Santoreggia, che va assieme al dragoncello in questo piatto Dopo avere amalgamato tutti gli ingredienti, fate le palline assicurandovi che si leghino bene. Se l'impasto non ha legato molto, mettete due o tre cucchiai di farina di riso oppure farina di ceci . Una volta che impasto e pronto prendete e mettete una prugna secca nel mezzo. E richiudete per bene Fatte le palline, tenetele in frigo per un ora Nel frattempo lasciate imbiondire la cipolla e mezzo porro tritati con l'olio d'oliva in una pentola capiente, e appena sono rosolati aggiungete un cucchiaio di curcuma, sale e pepe, lasciate andare tutto mezzo minuto e poi aggiungete un litro d'aqua bollente Una volta che il vostro brodo bolle, mettete le palline delicatamente dentro questo brodo e lasciatele cuocere per mezzora La pentola deve essere scoperta durante la cottura perche altrimenti le palline si rompono Dopo aver utilizzato tutte le mie prugne, mi e' avanzato dell'impasto. Alloro ho messo nel resto delle palline delle noci a pazzetti ed il crespino, in persiano Zereshk, dopo averlo saltato al burro assieme a due cucchiaini di zucchero Ho provato anche a cuocere qualche pallina in forno a 180 gradi per 30 minuti in una pirofila, sempre con un po' di brodo che avevo preparato prima Ne otterrete due versioni. Quella in forno un po' asciutta ma glassata bene e senza brodo; dovete stare attenti che in forno non si asciughino troppo L'altra, che e' la versione di Maman Badry, nel suo bel brodo, denso e profumato Un bacio grande a Maman Badry e a voi cari buon lavoro per avere dei Koufteh eccezionali ! Shoreh
Polpette persiane, Kufteh Tarkhoon. Facciamo cuocere il riso basmati per 10 minuti in acqua con poco sale e poi mettiamolo da una parte dopo averlo scolato. Tritiamo la cipolla e mettiamo tutto insieme in una ciotola con la carne, il riso, le uova, la curcuma, il cumino, il dragoncello, sale, pepe, e impastiamo bene.
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Cari lettori, il Pane Barbari e' un pane tradizionale e molto comune in Iran. Quando e' caldo ha un profumo meraviglioso ed è talmente buono che qualche volta non hai voglia di mangiare altro e vai avanti con questo pane fino a non avere piu' fame. Il Pane Barbari (Nane Barbari) viene mangiato soprattutto durante la piccola colazione assieme ad un formaggio molto simile al "feta greca", oppure prima dei pasti assieme ad erbe aromatiche e noci, e durante l'estate come pasto principale assieme a formaggio e anguria o formaggio e cetrioli. E' un pane piatto, croccante fuori e morbido dentro. Nei panifici tradizionali in Iran viene preparato nei forni a pietra o mattoni, percio' si crea un strato croccante sul fondo del pane. Ingredienti per 4 persone ------------------------------------------- Farina di frumento 500 gr Lievito fresco di Birra 30 gr Acqua 300 cc Sale 20 gr Zucchero un cucchiaino Olio d'oliva due cucchiai Semi di sesamo Semi di sesamo nero oppure semi di Papavero Per spennellare ------------------------- Farina Un cucchiaio Bicarbonato Un cucchiaio Un bicchiere d'acqua Due cucchiai di farina di mais solo per la superfice Sciogliere il lievito con lo zucchero in un bicchiere d'acqua tiepida e lasciare per 20 minuti finche' non si forma una bella schiuma sulla superfice. Prendere poi una ciotola capiente e mettere 200 grammi di farina e tutto il liquido del lievito e mescolare bene, finchè si arriva ad una bella crema; coprire e lasciare lievitare per un'ora. Poi unire altra farina e sale e olio ed il resto dell'acqua, lavorare bene l'impasto, coprire l'impasto con un panno e lasciare a lievitare per mezz'ora. Dopo, se volete avere dei panini piccoli, dividete l'impasto in 5/6 panini oppue, se volete la misura originale, fate tre palline da questo impasto e lasciate a lievitare ancora per 40 minuti finchè l'impasto sia ben lievitato. A parte sciogliete un cucchiaio di farina e bicarbonato, riscaldandoli in un bicchiere d'acqua, e lasciate raffreddare, per poi spennellare il pane prima di infornare, cosi il pane avrà la superfice bella dorata. Tirate l'impasto a forma ovale e cercate di inciderlo , come da foto, per tutta la lunghezza, a distanza di due centimetri. Spennellare con il liquido preparato prima e poi spargete sopra la farina di mais, i semi di sesamo e sesamo nero oppure papavero. Mettere in forno a 260 gradi C per 8/10 minuti ed ecco a voi un bel pane Barbari croccante e profumatissimo A tutti voi Buona Colazione con questa meraviglia ! Shoreh
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Cari lettori Lubia Polò è un piatto estivo, piatto unico che si mangia in Iran d'estate al meno una volta alla settimana, noi a casa andavamo matti per questo piatto e ogni volta che mia mamma ci chiedeva oggi cosa vi faccio da mangiare noi sempre : lubia polò. Era talmente buono che non mi saziavo mai. Oggi cerco di spiegarvi bene la ricetta della mia cara mamma Lubia polò - Riso con carne, fagiolini, cannella e pomodoro --------------------------------------------------------------------------------------------- Ingredienti : Riso basmati 300 gr Carne di manzo o vitello 300 gr Fagiolini 300 gr cipolla rossa una pomodori tre Passata di pomodoro mezzo bicchiere burro 150 gr olio extra vergine d'oliva qb zafferano mezzo cucchiaino Cannella Un cucchiaino togliamo via la bucia di pomodori facendoli bollire un minuto in acqua bollente e poi tagliamoli a pezzetti Rosoliamo cipolla trittata con olio d'oliva e poi aggiungiamo la carne a pezzetti piccoli, facciamoli andare a fuoco medio per 5/10 minuti e poi mettiamo anche pomodori a pezzetti e passata di pomodoro, poco zafferano sciolto prima in acqua bollente e poi aggiungiamo anche fagiolini tagliati a misura di due centimetri dopo averli rosolati bene in olio d'oliva a parte. E cuociamo tutto per 30 minuti, se è neccessario durante la cottura aggiungiamo poca acqua bollente alla fine di cottura mettiamo sale e la nostra cannella deve risultare un bel condimento con una bella salsa non tanto liquida E come tutte le volte che facciamo riso basmati, fate bollire riso basmati per 15 minuti in acqua bollente vi ricordate che prima dovete lavare il riso 4/5 volte perchè vada via l'amido, ancora vi ripeto che questa operazione serve perchè il riso sia più digeribile e che sia ancora più profumato. Come vedete io questa volta al fondo della nostra pentola anti aderente oltre che burro e zafferano sciolto in acqua e mezzo bicchiere d'acqua, ho messo anche le fette sottili di patate che vanno benissimo con la crosta "tadig" che verrà fuori. E come sempre coprite il fondo della pentola con un stratto di riso bollito e poi un stratto della salsa e ancora un stratto di riso e via, fino a riempire la pentola Coprite la pentola e fate andare per 5 minuti con fuoco altissimo in modo che tutto il liquido sotto la pentola si consumi e butti sopra tutto il vapore e poi coprite la pentola con il suo coperchio avvolto in un canovaccio e fatelo andare per 30 minuti con fuoco basso e alla fine capovolgete la pentola sul vostro piatto di portata Amici vegetariani questo piatto è buonissimo anche senza carne. Usate tutto il resto dei ingredienti e verrà fuori un piatto meraviglioso. Io faccio spesso anche senza carne perchè la preparazione è più veloce e tutti i sapori e profumi di questo piatto li avete lo stesso Buon appetito miei cari lettori ! A proposito ! Lubia in persiano vuol dire fagiolini
Kotlet vuol dire la Polpetta in persiano e a voi la ricetta : Kotlet - Le Polpette di carne ---------------------------------------- Ingredienti : Carne macinato di manzo o vitello senza grassi 300 gr Patate lesse schiacciate bene 300 gr Patata cruda trittata bene una curcuma un cucchiaino cumino in polvere un cucchiaino prezzemolo trittato due cucchiai dragoncello fresco trittato due cucchiai oppure dragoncello essicato un cucchiaino uovo intero uno cipolla trittata possibilmente rossa di tropea una media se è di tropea, mezza se è altro tipo pane grattugiato qb sale e pepe qb Olio d'oliva o di semi per friggere Mettete assieme tutti i ingredienti e impastate bene tutto, la patata cruda è segreto della mia cara mamma Maman Badry, rende l'impasto più croccante, se vedete che l'impasto è troppo morbido aggiungete pane grattugiato, non tanto, l'impasto deve rimanere comunque un pò morbido e non tanto duro. Dopo fate palline piccole di ogni polpetta e passatele al pane grattugiando schiacciando un pò. E friggetele in olio bollente 2/3 minuti da ogni parte. Mettetele sulla carta assorbente prima di impiattare. Potete servirle sul vassoio con pomodorini ed erbe aromatiche assieme e Buon Appetito !
Cari i miei lettori, altro giorno ho fatto queste polpette molto semplici ma direi molto deliziose ! Questa volta con le lenticchie lesse che mi erano avanzate dalla mia zuppa di lenticchie ho fatto le polpette assieme delle melanzane e devo dirvi che sono riuscite molto bene. Ingredienti per le polpette di lenticchie e melanzane ----------------------------------------------------------------------- Lenticchie 150 gr Melanzane medie 3 Patata cruda 1 Prezzemolo e menta tritata 3 Cucchiai 1 Cipollotto tritato 1 Spicchio d'Aglio Curcuma 1 cucchiaino Cumino 1 Cucchiaino Sale e pepe Olio di semi per friggere Lessate le lenticchie con il sale, pepe e un cipollotto tritato e dopo scolatele e passate tutto a passaverdura Sbuciate le melanzane, fatele a pezzetti e lasciatele con un po' di sale per buttare fuori il loro liquido amaro, a dopo averle asciugate bene rosolatele delicatamente e senza friggere in poco olio d'oliva con un spicchio d'aglio tritato. fino che diventino morbide. Volendo invece di cuocere le melanzane in pentola potete grigliarle da tutte le parti ( In questa maniera le melanzane daranno un gusto affumicato alle vostre polpette.) Lasciate le melanzane grigliate per un po' su una scolapasta che buttino fuori tutto loro liquido e appena sono fredde sbuciatele e fatele come una crema. e aggiungete al vostro impasto. Oppure semplicemente come vi ho spiegato prima, cuocetele in pentola e passate tutto in passaverdure. Mettete anche dentro l'impasto la patata cruda tritata che da il croccante al Vostro impasto Anche Curcuma, Cumino, Prezzemolo e Menta tritati, Sale e Pepe. Se vedete che l'impasto e' troppo morbido aggiungete due cucchiai di farina o pane gratuggiato. Io essendo celiaca ho messo farina di riso. Comunque l'impasto deve rimanere un po' morbido, e per questo dovete prenderle con aiuto di due cucchiai E porzionarle in questa maniera Dopo buttate le polpette in olio di semi bollente e non abbiate paura che sono morbide Lasciatele a frigere per massimo di 3 minuti Appena toglietele dall'olio appoggiatele sulla carta assorbente per togliere il grasso di eccesso Vedrete che sono belle e croccanti fuori E molto morbide e cremose dentro. Modestamente un Capolavoro ! Prima avevo fatto anche la mia bevanda alle mele, cannella e zenzero per la ricetta di questa bevanda cliccate qui sotto http://lamiacucinapersiana.blogspot.ca/2014/11/la-mia-bevanda-salutare-alle-mele.html Servite le polpette assieme della Insalata di Cetrioli, Pomodori e Cipolline ed erbe aromatiche (Salad Shirazi) E Buone Polpette a tutti Voi ! Un caro saluto Shoreh
Ciao miei golosi lettori, mi piacciono molto le polpette e queste sono le polpette classiche della mia cucina persiana. Noi semplicemente le chiamiamo Kotlet In tante case degli iraniani almeno una volta alla settimana vengono cucinate Kotlet e io altro giorno mentre le preparavo ho pensato di presentarvi un'altra volta la sua ricetta. Kotlet sono fatte di carne tritata di manzo o vitello, patate , cipolla, prezzemolo, curcuma e cumino. Semplici da fare e il suo gusto buono e appetitoso e' assicurato ! Ingredienti per Kotlet -------------------------------- Carne tritata magra di vitello o manzo 500 gr Patate medie lesse 3 Patata cruda tritata 1 Uovo 1 Cipolla media 1 Prezzemolo tritato 2 Cucchiai Curcuma 1 Cucchiaino Cumino in polvere 1 Cucchiaino Sale e Pepe Olio di semi per friggere Lessiamo le patate e le shiacciamo bene, tritiamo anche una patata cruda che aiuta l'impasto di rimanere bello croccante, mescoliamo carne tritata assieme delle patate, un uovo, cipolla tritata, prezzemolo, sale, pepe, cumino e curcuma Impastiamo tutto per bene e facciamo delle piccole palline a misura di un mandarino Prima di friggere passiamole nel pane grattugiato oppure farina di mais, schiacciamole un po' per farle piatte in modo che si cucini bene anche dentro. Le friggiamo in olio di semi tre minuti per parte Le lasciamo riposare sulla carta da cucina per asciugarsi dall'olio della frittura Sono buonissime accompagnate da Masto Khiar, cioe' yogurt naturale con cetrioli e menta. Guardatela dentro :) Buone Polpette a tutti Voi e un caro saluto Shoreh
Miei cari lettori, con questo freddo cosa ne dite di una bella zuppa calda, buona e pieno di sapori e profumi ? Ash sono delle tipiche zuppe di cucina Persiana sempre con legumi, erbe aromatiche, verdure e spezie. Qualche volta con carne e tante volte senza. Questa volta vi ho preparato una Ash vegana con fave secche, lenticchie e fagioli verdi Mung in persiano detto Mash, con prezzemolo, coriandolo e anetto fresco assieme del cumino, curcuma e pepe nero. Voi potete mettere i legumi che volete e naturalmente dovete essere attenti alle cotture. Questi tre legumi che ho scelto io hanno lo stesso tempo di cottura e vanno benissimo assieme. Ingredienti per Ash e Sabzi ------------------------------------------- Fave secche, lenticchie e fagioli verdi Mung 250 gr Cipolla bianca o rossa 1 Cipollotti 2 Aglio 3 Spicchi Prezzemolo, aneto e coriandolo fresco tritato 4 tazze Oppure erbe aromatiche essiccate 2 tazza Cumino 1 Cucchiaino Curcuma 1 Cucchiaio Pepe nero macinato fresco Sale Olio extra vergine d'oliva Per guarnizione ------------------------- Menta essiccata 2 Cucchiai Cipolla 1 Curcuma 1 Cucchiaino Olio extra vergine d'oliva Rosolate la cipolla, cipollotti e aglio in poco olio d'oliva Dopo un po' aggiungete cumino, curcuma e pepe nero Fate andare tutto assieme per un minuto E mettete via tutto Lavate bene i vostri legumi e mettetili nella stessa pentola a cuocere con un litro d'acqua Dopo mezz'ora mettete assieme il vostro soffritto preparato prima E lasciate a cuocere ancora per 20 minuti tutto assieme per insaporire Guardate la consistenza della zuppa Pronta per le erbe aromatiche Lavate e tritate le erbe aromatiche E aggiungetele alla zuppa Lasciate a cuocere tutto assieme ancora per 10 minuti e se e' necessario aggiungete acqua bollente poca alla volta. Alla fine aggiustate sale e pepe e poco di cumino. Per avere la zuppa ancora piu' profumata potete aggiungere ultimi minuti un cucchiaio del dragoncello essiccato, questo e' uno dei segreti di cucina della mia cara maman Badry :) In cucina persiana normalmente gli Ash vengono guarniti con cipolla fritta alla curcuma detto "Piaz Dagh" e menta essiccata fritta detto "Naana Dagh" Per Piaz Dagh basta friggere un cipolla tagliata a strisce in poco olio d'oliva e alla fine cospargere un cucchiaino di curcuma e cuocere turro per 30 secondi Per Naana Dagh basta friggere molto velocemente in 30 secondi la menta tritata con olio d'oliva Attenzione, la temperatura non deve essere mai troppo alta e bollente Piaz Dagh e Naana Dagh per la guarnizione In questa deliziosa Ash, sapori, profumi e aromi sono immancabili ! Buon lavoro amici e un caro saluto Shoreh
Cari amici miei continuo a raccontarvi le mie piccole storie dell'Iran e di Venezia e oggi vi presento anche una ricetta molto popolare in Iran e molto facile da preparare. Kukù Sibzamini, la Frittata di Patate con Curcuma Con la mia amatissima Sorella Nazy in Iran, quando eravamo ragazzine e cucinavamo Kukù E le mie storie di vita cominciano cosi' : Mi chiamo Shoreh, anzi Shohreh con tre h, io quella h in mezzo la tolgo via per semplificare. Addirittura alcune delle mie amiche anziane di Venezia mi chiamano Shor. Shohreh in persiano vuol dire celebre. Tutta la mia passione per la cucina è cominciata dopo il matrimonio; nel mio adorato paese Iran non ne volevo sapere di cucina, cucinava sempre mia madre, Maman Badry, una brava cuoca, e le mie sorelle Nazy e Shahla. Mia cara Nazy seguiva i corsi di cucina di mia cugina Pari, bravissima ed esperta di cucina persiana ed internazionale. Nazy aveva imparato a fare tanti piatti stranieri, e dolci meravigliosi; mi ricordo ancora la sua bellissima e deliziosa torta charlotte alle fragole, e biscotti secchi alle noci e vaniglia, andavamo matti per quelli, e poi beef stroganov e anatra all'arancia che per noi iraniani erano piatti diversi dai nostri soliti, e naturalmente le prime volte che li mangiavamo era veramente una cosa meravigliosa. Facevamo, come tutti gli iraniani, pranzi e cene con tanti parenti ed amici e Nazy, una volta diventata brava con il corso di cucina, faceva spesso lei da mangiare con i suoi piatti succulenti e decorati alla grande. Lei, quando cucinava, con i suoi piatti elaborati, non faceva altro che sporcare recipienti e pentole, una confusione enorme in cucina, e naturalmente io, per l'amore di mia sorella, le ero sempre vicina a pulire e ordinare tutto. Alla fine del pranzo o cena gli ospiti dicevano sempre: “Nazy jan (Cara Nazy) grazie, Nazy jan tutto era delizioso, brava Nazy jan ti sei stancata tanto”. E un giorno non ci ho più' visto, e con ironia ho detto a Madarjoon, la suocera di mio fratello, quella che ringraziava sempre più di tutti: “Allora! Dovete ringraziare di più me che ho fatto più fatica di mettere a posto la cucina”. E tutti sono scoppiati a ridere. Qualche volta cercavo di cucinare: un giorno Nazy e la mia cara cugina Farideh, piu' grande di noi, stavano cucinando Kukù sibzamini, la frittata di patate con curcuma, eravamo lì che stavamo chiacchierando, allora ho voluto aiutarle e, appena loro hanno finito di sbucciare le patate bollenti, ho aggiunto subito le uova e tutte due hanno gridato: “Ma no!!! Cosa stai facendo?”. Infatti ho visto subito le uova cuocersi dentro le patate bollenti. Che figura!!! E la mia cara Farideh, tanto per incoraggiarmi, mi faceva sempre presente nei suoi discorsi quell'episodio e diceva “Shoreh jan, è meglio che non ti interessi di cucina”, in parole povere voleva dire “continua con la pulizia”. Mi ricordo, mi ero appena sposata a Venezia e ancora vivevo con i miei suoceri, per la prima volta avevo fatto una serie di antipasti belli e colorati, e non vedevo l'ora di mandare a Farideh le foto del mio capolavoro. E lei, appena aveva visto le foto, mi ha fatto tanti complimenti e diceva “Brava Shohreh, non ci posso credere, ti ricordi quella volta delle uova?!” Dopo per Farideh cercavo sempre di tagliare dai giornali le ricette belle con piatti squisiti e colorati, e mandarle per posta in Iran, e un giorno mi ha detto: “Shohreh jan, non mandarmi più le ricette perché mi fanno solo rabbia, qui non posso trovare tutti gli ingredienti”. E questo veramente mi dispiaceva tanto.......... Continua................... Questo e' Kukù Sibzamini, la frittata di Patate alla curcuma, l'ho fatto altro giorno e lo dedico alla mia carissima cugina Farideh con grande nostalgia. Lei vive in Iran e da tanti anni che non ci vediamo. A Voi la mia Ricetta di Kukù Sibzamini - Frittata di Patate ------------------------------------------------------------------------------ Kukù, con accento sulla u, sono delle frittate a base di uova, verdure, spezie ed erbe aromatiche. I Kukù sono veloci e facili da preparare e, quando non si ha tempo di fare piatti un po’ elaborati, sempre ci si mette in cucina con verdure, uova e spezie e in poco tempo la frittata è pronta. Ingredienti di Kukù Sibzamini per 4 Persone ------------------------------------------------------------ Patate grandi 4 Uova intere 4 Cipolla media 1 Erbe aromatiche tritate 3 Cucchiai (Io ho messo Prezzemolo, Coriandolo e aneto fresco) Curcuma 1 Cucchiaino Sale e Pepe nero Baking soda (facoltativo) mezzo cucchiaino Olio di semi per friggere Lessate le patate e passatele a schiaccia patate ancora bollenti e lasciatele raffreddare :) Nel frattempo stufate la cipolla sminuzzata in poco olio di semi o olio d'oliva e per essere piu' leggeri scolate tutto l'olio in eccesso. Se a voi la cipolla in generale e' pesante potete fare questa frittata senza cipolle che e' buonissima lo stesso. Sbattete bene le uova con aggiunta di curcuma e sale Sminuzzate anche le vostre erbe aromatiche e mescolate tutti gli ingredienti. (Patate lesse schiacciate, Uova, Curcuma, Cipolla stufata, erbe aromatiche tritate, Sale e Pepe nero) Alcuni mettono anche mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio per farla piu' soffice e voluminoso. E fate il vostro impasto, l'impasto e' normale che sia morbido, se vedete che e' troppo morbido aggiungete due cucchiai di pane grattugiato. Ma alla fine deve sempre risultare morbido e non pastoso. Fate delle palline e poi schiacciatele rotonde con altezza di un centimetro e mezzo Friggetele in olio di semi un minuto per parte fino la doratura. Olio deve essere bollente e le frittate devono cuocersi con fuoco medio alto e abbastanza veloce per non assorbire troppo olio della frittura e devono rimanere dorate e non troppo fritte. subito appoggiate le frittate sulla carta assorbente Rimangono croccanti fuori e morbidi dentro Kukù Sibzamini vengono gustati con pane e accompagnati da sotto aceti detto Torshi oppure yogurt Devono anche avere questo colore giallo vivace per la presenza di Curcuma che va benissimo alla nostra salute. Tips di oggi ----------------- Parole in persiano : La parola Jan, جان , che si pronuncia Gian, in persiano vuol dire anima, e viene usata anche dopo i nomi, con significato di cara o caro, Nazy Jan vuol dire Cara Nazy. In persiano come in tutte altre lingue, la lingua parlata e' un po' diversa di quella scritta, Percio' la parola Jan diventa Joon, جون , pronuncia Giun in lingua parlata. E tra gli iraniani e' molto comune chiamare le persone con aggiunta di Gian o Giun dopo il nome. In Persiano tante parole che finiscono in AN, in lingua parlata finiscono in UN. Come la parola NAN, نان , che vuol dire Pane, ma in lingua parlata viene detta NUN, نون . Kukù , کوکو , vuol dire frittata Sibzamini, سیبزمینی , vuol dire Patata In Cucina ------------ Utilizzate la curcuma sempre assieme del pepe nero, perche' scientificamente e' stato approvato che la curcuma viene assorbita meglio se viene consumata assieme del pepe nero . Buona frittata a tutti Voi ! E un caro saluto ! Shoreh شهره
Cari amici miei continuo a raccontarvi le mie piccole storie dell'Iran e di Venezia e oggi vi presento anche una ricetta molto popolare in Iran e molto facile da preparare. Kukù Sibzamini, la Frittata di Patate con Curcuma Con la mia amatissima Sorella Nazy in Iran, quando eravamo ragazzine e cucinavamo Kukù E le mie storie di vita cominciano cosi' : Mi chiamo Shoreh, anzi Shohreh con tre h, io quella h in mezzo la tolgo via per semplificare. Addirittura alcune delle mie amiche anziane di Venezia mi chiamano Shor. Shohreh in persiano vuol dire celebre. Tutta la mia passione per la cucina è cominciata dopo il matrimonio; nel mio adorato paese Iran non ne volevo sapere di cucina, cucinava sempre mia madre, Maman Badry, una brava cuoca, e le mie sorelle Nazy e Shahla. Mia cara Nazy seguiva i corsi di cucina di mia cugina Pari, bravissima ed esperta di cucina persiana ed internazionale. Nazy aveva imparato a fare tanti piatti stranieri, e dolci meravigliosi; mi ricordo ancora la sua bellissima e deliziosa torta charlotte alle fragole, e biscotti secchi alle noci e vaniglia, andavamo matti per quelli, e poi beef stroganov e anatra all'arancia che per noi iraniani erano piatti diversi dai nostri soliti, e naturalmente le prime volte che li mangiavamo era veramente una cosa meravigliosa. Facevamo, come tutti gli iraniani, pranzi e cene con tanti parenti ed amici e Nazy, una volta diventata brava con il corso di cucina, faceva spesso lei da mangiare con i suoi piatti succulenti e decorati alla grande. Lei, quando cucinava, con i suoi piatti elaborati, non faceva altro che sporcare recipienti e pentole, una confusione enorme in cucina, e naturalmente io, per l'amore di mia sorella, le ero sempre vicina a pulire e ordinare tutto. Alla fine del pranzo o cena gli ospiti dicevano sempre: “Nazy jan (Cara Nazy) grazie, Nazy jan tutto era delizioso, brava Nazy jan ti sei stancata tanto”. E un giorno non ci ho più' visto, e con ironia ho detto a Madarjoon, la suocera di mio fratello, quella che ringraziava sempre più di tutti: “Allora! Dovete ringraziare di più me che ho fatto più fatica di mettere a posto la cucina”. E tutti sono scoppiati a ridere. Qualche volta cercavo di cucinare: un giorno Nazy e la mia cara cugina Farideh, piu' grande di noi, stavano cucinando Kukù sibzamini, la frittata di patate con curcuma, eravamo lì che stavamo chiacchierando, allora ho voluto aiutarle e, appena loro hanno finito di sbucciare le patate bollenti, ho aggiunto subito le uova e tutte due hanno gridato: “Ma no!!! Cosa stai facendo?”. Infatti ho visto subito le uova cuocersi dentro le patate bollenti. Che figura!!! E la mia cara Farideh, tanto per incoraggiarmi, mi faceva sempre presente nei suoi discorsi quell'episodio e diceva “Shoreh jan, è meglio che non ti interessi di cucina”, in parole povere voleva dire “continua con la pulizia”. Mi ricordo, mi ero appena sposata a Venezia e ancora vivevo con i miei suoceri, per la prima volta avevo fatto una serie di antipasti belli e colorati, e non vedevo l'ora di mandare a Farideh le foto del mio capolavoro. E lei, appena aveva visto le foto, mi ha fatto tanti complimenti e diceva “Brava Shohreh, non ci posso credere, ti ricordi quella volta delle uova?!” Dopo per Farideh cercavo sempre di tagliare dai giornali le ricette belle con piatti squisiti e colorati, e mandarle per posta in Iran, e un giorno mi ha detto: “Shohreh jan, non mandarmi più le ricette perché mi fanno solo rabbia, qui non posso trovare tutti gli ingredienti”. E questo veramente mi dispiaceva tanto.......... Continua................... Questo e' Kukù Sibzamini, la frittata di Patate alla curcuma, l'ho fatto altro giorno e lo dedico alla mia carissima cugina Farideh con grande nostalgia. Lei vive in Iran e da tanti anni che non ci vediamo. A Voi la mia Ricetta di Kukù Sibzamini - Frittata di Patate ------------------------------------------------------------------------------ Kukù, con accento sulla u, sono delle frittate a base di uova, verdure, spezie ed erbe aromatiche. I Kukù sono veloci e facili da preparare e, quando non si ha tempo di fare piatti un po’ elaborati, sempre ci si mette in cucina con verdure, uova e spezie e in poco tempo la frittata è pronta. Ingredienti di Kukù Sibzamini per 4 Persone ------------------------------------------------------------ Patate grandi 4 Uova intere 4 Cipolla media 1 Erbe aromatiche tritate 3 Cucchiai (Io ho messo Prezzemolo, Coriandolo e aneto fresco) Curcuma 1 Cucchiaino Sale e Pepe nero Baking soda (facoltativo) mezzo cucchiaino Olio di semi per friggere Lessate le patate e passatele a schiaccia patate ancora bollenti e lasciatele raffreddare :) Nel frattempo stufate la cipolla sminuzzata in poco olio di semi o olio d'oliva e per essere piu' leggeri scolate tutto l'olio in eccesso. Se a voi la cipolla in generale e' pesante potete fare questa frittata senza cipolle che e' buonissima lo stesso. Sbattete bene le uova con aggiunta di curcuma e sale Sminuzzate anche le vostre erbe aromatiche e mescolate tutti gli ingredienti. (Patate lesse schiacciate, Uova, Curcuma, Cipolla stufata, erbe aromatiche tritate, Sale e Pepe nero) Alcuni mettono anche mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio per farla piu' soffice e voluminoso. E fate il vostro impasto, l'impasto e' normale che sia morbido, se vedete che e' troppo morbido aggiungete due cucchiai di pane grattugiato. Ma alla fine deve sempre risultare morbido e non pastoso. Fate delle palline e poi schiacciatele rotonde con altezza di un centimetro e mezzo Friggetele in olio di semi un minuto per parte fino la doratura. Olio deve essere bollente e le frittate devono cuocersi con fuoco medio alto e abbastanza veloce per non assorbire troppo olio della frittura e devono rimanere dorate e non troppo fritte. subito appoggiate le frittate sulla carta assorbente Rimangono croccanti fuori e morbidi dentro Kukù Sibzamini vengono gustati con pane e accompagnati da sotto aceti detto Torshi oppure yogurt Devono anche avere questo colore giallo vivace per la presenza di Curcuma che va benissimo alla nostra salute. Tips di oggi ----------------- Parole in persiano : La parola Jan, جان , che si pronuncia Gian, in persiano vuol dire anima, e viene usata anche dopo i nomi, con significato di cara o caro, Nazy Jan vuol dire Cara Nazy. In persiano come in tutte altre lingue, la lingua parlata e' un po' diversa di quella scritta, Percio' la parola Jan diventa Joon, جون , pronuncia Giun in lingua parlata. E tra gli iraniani e' molto comune chiamare le persone con aggiunta di Gian o Giun dopo il nome. In Persiano tante parole che finiscono in AN, in lingua parlata finiscono in UN. Come la parola NAN, نان , che vuol dire Pane, ma in lingua parlata viene detta NUN, نون . Kukù , کوکو , vuol dire frittata Sibzamini, سیبزمینی , vuol dire Patata In Cucina ------------ Utilizzate la curcuma sempre assieme del pepe nero, perche' scientificamente e' stato approvato che la curcuma viene assorbita meglio se viene consumata assieme del pepe nero . Buona frittata a tutti Voi ! E un caro saluto ! Shoreh شهره
Cari amici miei continuo a raccontarvi le mie piccole storie dell'Iran e di Venezia e oggi vi presento anche una ricetta molto popolare in Iran e molto facile da preparare. Kukù Sibzamini, la Frittata di Patate con Curcuma Con la mia amatissima Sorella Nazy in Iran, quando eravamo ragazzine e cucinavamo Kukù E le mie storie di vita cominciano cosi' : Mi chiamo Shoreh, anzi Shohreh con tre h, io quella h in mezzo la tolgo via per semplificare. Addirittura alcune delle mie amiche anziane di Venezia mi chiamano Shor. Shohreh in persiano vuol dire celebre. Tutta la mia passione per la cucina è cominciata dopo il matrimonio; nel mio adorato paese Iran non ne volevo sapere di cucina, cucinava sempre mia madre, Maman Badry, una brava cuoca, e le mie sorelle Nazy e Shahla. Mia cara Nazy seguiva i corsi di cucina di mia cugina Pari, bravissima ed esperta di cucina persiana ed internazionale. Nazy aveva imparato a fare tanti piatti stranieri, e dolci meravigliosi; mi ricordo ancora la sua bellissima e deliziosa torta charlotte alle fragole, e biscotti secchi alle noci e vaniglia, andavamo matti per quelli, e poi beef stroganov e anatra all'arancia che per noi iraniani erano piatti diversi dai nostri soliti, e naturalmente le prime volte che li mangiavamo era veramente una cosa meravigliosa. Facevamo, come tutti gli iraniani, pranzi e cene con tanti parenti ed amici e Nazy, una volta diventata brava con il corso di cucina, faceva spesso lei da mangiare con i suoi piatti succulenti e decorati alla grande. Lei, quando cucinava, con i suoi piatti elaborati, non faceva altro che sporcare recipienti e pentole, una confusione enorme in cucina, e naturalmente io, per l'amore di mia sorella, le ero sempre vicina a pulire e ordinare tutto. Alla fine del pranzo o cena gli ospiti dicevano sempre: “Nazy jan (Cara Nazy) grazie, Nazy jan tutto era delizioso, brava Nazy jan ti sei stancata tanto”. E un giorno non ci ho più' visto, e con ironia ho detto a Madarjoon, la suocera di mio fratello, quella che ringraziava sempre più di tutti: “Allora! Dovete ringraziare di più me che ho fatto più fatica di mettere a posto la cucina”. E tutti sono scoppiati a ridere. Qualche volta cercavo di cucinare: un giorno Nazy e la mia cara cugina Farideh, piu' grande di noi, stavano cucinando Kukù sibzamini, la frittata di patate con curcuma, eravamo lì che stavamo chiacchierando, allora ho voluto aiutarle e, appena loro hanno finito di sbucciare le patate bollenti, ho aggiunto subito le uova e tutte due hanno gridato: “Ma no!!! Cosa stai facendo?”. Infatti ho visto subito le uova cuocersi dentro le patate bollenti. Che figura!!! E la mia cara Farideh, tanto per incoraggiarmi, mi faceva sempre presente nei suoi discorsi quell'episodio e diceva “Shoreh jan, è meglio che non ti interessi di cucina”, in parole povere voleva dire “continua con la pulizia”. Mi ricordo, mi ero appena sposata a Venezia e ancora vivevo con i miei suoceri, per la prima volta avevo fatto una serie di antipasti belli e colorati, e non vedevo l'ora di mandare a Farideh le foto del mio capolavoro. E lei, appena aveva visto le foto, mi ha fatto tanti complimenti e diceva “Brava Shohreh, non ci posso credere, ti ricordi quella volta delle uova?!” Dopo per Farideh cercavo sempre di tagliare dai giornali le ricette belle con piatti squisiti e colorati, e mandarle per posta in Iran, e un giorno mi ha detto: “Shohreh jan, non mandarmi più le ricette perché mi fanno solo rabbia, qui non posso trovare tutti gli ingredienti”. E questo veramente mi dispiaceva tanto.......... Continua................... Questo e' Kukù Sibzamini, la frittata di Patate alla curcuma, l'ho fatto altro giorno e lo dedico alla mia carissima cugina Farideh con grande nostalgia. Lei vive in Iran e da tanti anni che non ci vediamo. A Voi la mia Ricetta di Kukù Sibzamini - Frittata di Patate ------------------------------------------------------------------------------ Kukù, con accento sulla u, sono delle frittate a base di uova, verdure, spezie ed erbe aromatiche. I Kukù sono veloci e facili da preparare e, quando non si ha tempo di fare piatti un po’ elaborati, sempre ci si mette in cucina con verdure, uova e spezie e in poco tempo la frittata è pronta. Ingredienti di Kukù Sibzamini per 4 Persone ------------------------------------------------------------ Patate grandi 4 Uova intere 4 Cipolla media 1 Erbe aromatiche tritate 3 Cucchiai (Io ho messo Prezzemolo, Coriandolo e aneto fresco) Curcuma 1 Cucchiaino Sale e Pepe nero Baking soda (facoltativo) mezzo cucchiaino Olio di semi per friggere Lessate le patate e passatele a schiaccia patate ancora bollenti e lasciatele raffreddare :) Nel frattempo stufate la cipolla sminuzzata in poco olio di semi o olio d'oliva e per essere piu' leggeri scolate tutto l'olio in eccesso. Se a voi la cipolla in generale e' pesante potete fare questa frittata senza cipolle che e' buonissima lo stesso. Sbattete bene le uova con aggiunta di curcuma e sale Sminuzzate anche le vostre erbe aromatiche e mescolate tutti gli ingredienti. (Patate lesse schiacciate, Uova, Curcuma, Cipolla stufata, erbe aromatiche tritate, Sale e Pepe nero) Alcuni mettono anche mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio per farla piu' soffice e voluminoso. E fate il vostro impasto, l'impasto e' normale che sia morbido, se vedete che e' troppo morbido aggiungete due cucchiai di pane grattugiato. Ma alla fine deve sempre risultare morbido e non pastoso. Fate delle palline e poi schiacciatele rotonde con altezza di un centimetro e mezzo Friggetele in olio di semi un minuto per parte fino la doratura. Olio deve essere bollente e le frittate devono cuocersi con fuoco medio alto e abbastanza veloce per non assorbire troppo olio della frittura e devono rimanere dorate e non troppo fritte. subito appoggiate le frittate sulla carta assorbente Rimangono croccanti fuori e morbidi dentro Kukù Sibzamini vengono gustati con pane e accompagnati da sotto aceti detto Torshi oppure yogurt Devono anche avere questo colore giallo vivace per la presenza di Curcuma che va benissimo alla nostra salute. Tips di oggi ----------------- Parole in persiano : La parola Jan, جان , che si pronuncia Gian, in persiano vuol dire anima, e viene usata anche dopo i nomi, con significato di cara o caro, Nazy Jan vuol dire Cara Nazy. In persiano come in tutte altre lingue, la lingua parlata e' un po' diversa di quella scritta, Percio' la parola Jan diventa Joon, جون , pronuncia Giun in lingua parlata. E tra gli iraniani e' molto comune chiamare le persone con aggiunta di Gian o Giun dopo il nome. In Persiano tante parole che finiscono in AN, in lingua parlata finiscono in UN. Come la parola NAN, نان , che vuol dire Pane, ma in lingua parlata viene detta NUN, نون . Kukù , کوکو , vuol dire frittata Sibzamini, سیبزمینی , vuol dire Patata In Cucina ------------ Utilizzate la curcuma sempre assieme del pepe nero, perche' scientificamente e' stato approvato che la curcuma viene assorbita meglio se viene consumata assieme del pepe nero . Buona frittata a tutti Voi ! E un caro saluto ! Shoreh شهره
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Cari amici miei continuo a raccontarvi le mie piccole storie dell'Iran e di Venezia e oggi vi presento anche una ricetta molto popolare in Iran e molto facile da preparare. Kukù Sibzamini, la Frittata di Patate con Curcuma Con la mia amatissima Sorella Nazy in Iran, quando eravamo ragazzine e cucinavamo Kukù E le mie storie di vita cominciano cosi' : Mi chiamo Shoreh, anzi Shohreh con tre h, io quella h in mezzo la tolgo via per semplificare. Addirittura alcune delle mie amiche anziane di Venezia mi chiamano Shor. Shohreh in persiano vuol dire celebre. Tutta la mia passione per la cucina è cominciata dopo il matrimonio; nel mio adorato paese Iran non ne volevo sapere di cucina, cucinava sempre mia madre, Maman Badry, una brava cuoca, e le mie sorelle Nazy e Shahla. Mia cara Nazy seguiva i corsi di cucina di mia cugina Pari, bravissima ed esperta di cucina persiana ed internazionale. Nazy aveva imparato a fare tanti piatti stranieri, e dolci meravigliosi; mi ricordo ancora la sua bellissima e deliziosa torta charlotte alle fragole, e biscotti secchi alle noci e vaniglia, andavamo matti per quelli, e poi beef stroganov e anatra all'arancia che per noi iraniani erano piatti diversi dai nostri soliti, e naturalmente le prime volte che li mangiavamo era veramente una cosa meravigliosa. Facevamo, come tutti gli iraniani, pranzi e cene con tanti parenti ed amici e Nazy, una volta diventata brava con il corso di cucina, faceva spesso lei da mangiare con i suoi piatti succulenti e decorati alla grande. Lei, quando cucinava, con i suoi piatti elaborati, non faceva altro che sporcare recipienti e pentole, una confusione enorme in cucina, e naturalmente io, per l'amore di mia sorella, le ero sempre vicina a pulire e ordinare tutto. Alla fine del pranzo o cena gli ospiti dicevano sempre: “Nazy jan (Cara Nazy) grazie, Nazy jan tutto era delizioso, brava Nazy jan ti sei stancata tanto”. E un giorno non ci ho più' visto, e con ironia ho detto a Madarjoon, la suocera di mio fratello, quella che ringraziava sempre più di tutti: “Allora! Dovete ringraziare di più me che ho fatto più fatica di mettere a posto la cucina”. E tutti sono scoppiati a ridere. Qualche volta cercavo di cucinare: un giorno Nazy e la mia cara cugina Farideh, piu' grande di noi, stavano cucinando Kukù sibzamini, la frittata di patate con curcuma, eravamo lì che stavamo chiacchierando, allora ho voluto aiutarle e, appena loro hanno finito di sbucciare le patate bollenti, ho aggiunto subito le uova e tutte due hanno gridato: “Ma no!!! Cosa stai facendo?”. Infatti ho visto subito le uova cuocersi dentro le patate bollenti. Che figura!!! E la mia cara Farideh, tanto per incoraggiarmi, mi faceva sempre presente nei suoi discorsi quell'episodio e diceva “Shoreh jan, è meglio che non ti interessi di cucina”, in parole povere voleva dire “continua con la pulizia”. Mi ricordo, mi ero appena sposata a Venezia e ancora vivevo con i miei suoceri, per la prima volta avevo fatto una serie di antipasti belli e colorati, e non vedevo l'ora di mandare a Farideh le foto del mio capolavoro. E lei, appena aveva visto le foto, mi ha fatto tanti complimenti e diceva “Brava Shohreh, non ci posso credere, ti ricordi quella volta delle uova?!” Dopo per Farideh cercavo sempre di tagliare dai giornali le ricette belle con piatti squisiti e colorati, e mandarle per posta in Iran, e un giorno mi ha detto: “Shohreh jan, non mandarmi più le ricette perché mi fanno solo rabbia, qui non posso trovare tutti gli ingredienti”. E questo veramente mi dispiaceva tanto.......... Continua................... Questo e' Kukù Sibzamini, la frittata di Patate alla curcuma, l'ho fatto altro giorno e lo dedico alla mia carissima cugina Farideh con grande nostalgia. Lei vive in Iran e da tanti anni che non ci vediamo. A Voi la mia Ricetta di Kukù Sibzamini - Frittata di Patate ------------------------------------------------------------------------------ Kukù, con accento sulla u, sono delle frittate a base di uova, verdure, spezie ed erbe aromatiche. I Kukù sono veloci e facili da preparare e, quando non si ha tempo di fare piatti un po’ elaborati, sempre ci si mette in cucina con verdure, uova e spezie e in poco tempo la frittata è pronta. Ingredienti di Kukù Sibzamini per 4 Persone ------------------------------------------------------------ Patate grandi 4 Uova intere 4 Cipolla media 1 Erbe aromatiche tritate 3 Cucchiai (Io ho messo Prezzemolo, Coriandolo e aneto fresco) Curcuma 1 Cucchiaino Sale e Pepe nero Baking soda (facoltativo) mezzo cucchiaino Olio di semi per friggere Lessate le patate e passatele a schiaccia patate ancora bollenti e lasciatele raffreddare :) Nel frattempo stufate la cipolla sminuzzata in poco olio di semi o olio d'oliva e per essere piu' leggeri scolate tutto l'olio in eccesso. Se a voi la cipolla in generale e' pesante potete fare questa frittata senza cipolle che e' buonissima lo stesso. Sbattete bene le uova con aggiunta di curcuma e sale Sminuzzate anche le vostre erbe aromatiche e mescolate tutti gli ingredienti. (Patate lesse schiacciate, Uova, Curcuma, Cipolla stufata, erbe aromatiche tritate, Sale e Pepe nero) Alcuni mettono anche mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio per farla piu' soffice e voluminoso. E fate il vostro impasto, l'impasto e' normale che sia morbido, se vedete che e' troppo morbido aggiungete due cucchiai di pane grattugiato. Ma alla fine deve sempre risultare morbido e non pastoso. Fate delle palline e poi schiacciatele rotonde con altezza di un centimetro e mezzo Friggetele in olio di semi un minuto per parte fino la doratura. Olio deve essere bollente e le frittate devono cuocersi con fuoco medio alto e abbastanza veloce per non assorbire troppo olio della frittura e devono rimanere dorate e non troppo fritte. subito appoggiate le frittate sulla carta assorbente Rimangono croccanti fuori e morbidi dentro Kukù Sibzamini vengono gustati con pane e accompagnati da sotto aceti detto Torshi oppure yogurt Devono anche avere questo colore giallo vivace per la presenza di Curcuma che va benissimo alla nostra salute. Tips di oggi ----------------- Parole in persiano : La parola Jan, جان , che si pronuncia Gian, in persiano vuol dire anima, e viene usata anche dopo i nomi, con significato di cara o caro, Nazy Jan vuol dire Cara Nazy. In persiano come in tutte altre lingue, la lingua parlata e' un po' diversa di quella scritta, Percio' la parola Jan diventa Joon, جون , pronuncia Giun in lingua parlata. E tra gli iraniani e' molto comune chiamare le persone con aggiunta di Gian o Giun dopo il nome. In Persiano tante parole che finiscono in AN, in lingua parlata finiscono in UN. Come la parola NAN, نان , che vuol dire Pane, ma in lingua parlata viene detta NUN, نون . Kukù , کوکو , vuol dire frittata Sibzamini, سیبزمینی , vuol dire Patata In Cucina ------------ Utilizzate la curcuma sempre assieme del pepe nero, perche' scientificamente e' stato approvato che la curcuma viene assorbita meglio se viene consumata assieme del pepe nero . Buona frittata a tutti Voi ! E un caro saluto ! Shoreh شهره
Cari i miei lettori, Kalam Polò Shirazi, come si capisce dal nome, è un piatto tipico persiano di Shiraz, la bellissima città dell'Iran. Kalam Polò è un buonissimo piatto unico, con riso, polpettine di carne, e soprattutto cavolo capuccio ed erbe aromatiche che rendono questo piatto molto delicato e profumato. Vi assicuro che piace anche alle persone alle quali non piace tanto il cavolo, perché è un piatto delicatissimo, e ho il piacere di spiegarvi la ricetta. Al mercato di Rialto di Venezia l'altro giorno ho fatto razzia di quasi tutte le erbe aromatiche dal mio banchetto preferito dei fratelli Moro ! Kalam Polò Shirazi ----------------------------- Ingredienti ----------------- Riso Basmati 300 gr. Carne macinata di manzo o vitello 300 gr. Cipolla Una Porro Mezzo Curcuma Un cucchiaino Zafferano in polvere Una punta di cucchiaino Burro 150 gr. Cavolo capuccio Uno medio Aglio fresco Un spicchio Erbe aromatiche fresche tritate 200 gr. Coriandolo Dragoncello Prezzemolo Aneto Basilico Olio extra vergine d'oliva Sale e pepe Tagliate il cavolo a striscioni sottili. Saltateli in padella con olio d'oliva fino a doratura, il cavolo deve rimanere croccante. A parte lavate e asciugate bene le erbe aromatiche. Tritatele bene e aggiungete assieme anche mezzo spicchio d'aglio fresco tritato. Al cavolo, ormai dorato e croccante, mettete assieme anche le erbe. E fate andare tutto per due minuti e salate e pepate alla fine. A parte tritate la cipolla ed aggiungetela alla carne tritata, assieme alla curcuma, sale e pepe. Con questo impasto di carne fate delle piccole palline e friggetele in padella, assieme al porro che avrete preventivamente tagliato a pezzetti e fatto saltare nell'olio. Così la carne acquista ulteriore profumo dal porro. Fate andare tutto per qualche minuto. Se volete, potete anche aggiungere un po' di erbe aromatiche e di cavolo tagliato sottile sopra le vostre polpettine, lasciando cuocere tutto assieme. Mettete da parte le polpettine, il cavolo e le erbe aromatiche, che andranno aggiunte al riso a cottura ultimata. Lessate il riso basmati in acqua bollente e salata per 12 minuti e scolate il riso ancora al dente. Sul fondo della pentola antiaderente sciogliete il burro assieme allo zafferano ed un bicchiere abbondante d'acqua. Lasciate metà del liquido in fondo alla pentola e mettete da parte l'altra metà per dopo. Adesso che tutto è pronto, possiamo mettere tutti gli ingredienti nella pentola e farli andare per la cottura finale. Per avere un tadig buono e profumato possiamo mettere sul fondo della pentola del cavolo crudo tagliato a striscioni sottili. Poi riempiamo la pentola con strati di riso, cavolo, erbe aromatiche e le polpettine di carne fino a riempire tutto per bene. Copriamo la pentola e facciamo andare tutto per 4/5 minuti con fuoco alto in modo che tutto il liquido in fondo alla pentola evapori bene. Poi versiamo il resto del liquido sul riso. Abbassiamo il fuoco e copriamo la pentola con un coperchio avvolto in un canovaccio per mantenre il vapore dentro, e lasciamo cuocere per 30/40 minuti. In questo modo, come ormai sapete, il riso e tutti gli ingredienti si cuociono al vapore, mentre in fondo alla pentola si forma la crosta tadig. A fine cottura dopo aver spento il fuoco, aspettate cinque minuti prima di capovolgere la pentola su un piatto grande, cosi tutto si staccherà meglio. E buon Tadig a tutti voi miei cari. Fatevi coraggio e provate questo piatto; sinceramente farlo è più facile che spiegarlo. Avrei voluto invitarvi tutti nella mia cucina per farvi sentire il profumo meraviglioso di questo piatto. Naturalmente gli amici vegetariani avranno meno lavoro da fare, non dovendo perparare le polpettine, ma anche senza di esse questo piatto è meraviglioso. Ma dovrei dire: "Cavolo ! che Piatto !" :)))) Alla prossima ricetta e un caro saluto a tutti voi Shoreh
Ciao miei cari lettori, come sapete Tadig è la parte croccante del riso che si crea in fondo della pentola mentre lo si cuoce. E so che Voi ne andate matti Potete cliccare sul link sotto per la ricetta classica di Tadig La mia cucina persiana: Risultati di ricerca per tutti pazzi di tadig Questa volta invece ho fatto il mio riso basmati al vapore con Tadig allo Zafferano e foglie di sedano, e foglie di porro tutto attorno. E ho fatto anche Khoresh Ghormesabzi vegetariano ed ho servito tutto assieme Per la ricetta khoresh Ghorme Sabzi classico cliccate sul link sotto E per farlo vegetariano basta non mettere la carne e tutto il resto è uguale La mia cucina persiana: Ghormeh Sabzi - Stufato di Manzo alle Erbe Aromatiche, Fagioli Rossi e Lime Adesso torniamo alla nostra ricetta per questo meraviglioso riso con il suo Tadig decorato alle foglie di Sedano e avvolto nelle foglie di Porro Avevo pubblicato solo la foto di questa ricetta sulla mia pagina Facebook (la mia cucia persiana) E adesso con grande piacere Vi presento la ricetta Per fare questa ricetta basta avere riso basmati, due o tre gambe di sedano con le foglie, mezzo porro, Zafferano in polvere e burro Ingredienti ------------------ Riso basmati 350 gr 3 Gambe di sedano con le foglie Mezzo Porro Burro 120/150 gr Zafferano in polvere Un quarto di cucchiaino Sale grosso per la bollitura del riso Naturalmente se siete a dieta invece del burro potete benissimo utilizzare olio di semi ma non d'oliva Sciogliete in una pentola del burro assieme allo zafferano in polvere e mezzo bicchiere d'acqua Una volta sciolto tutto ne mettete via metà da versare dopo sopra il riso Versate l'altra metà in una pentola antiaderente (la mia aveva 18 cm di diametro) Se volete farlo con una pentola più grande naturalmente aumentate le dosi Per esempio per una pentola di 24 cm di diametro aumentate le dosi una volta e mezzo Fate bollire riso basmati in abbondante acqua salata per 8 minuti (al dente) e ultime due minuti bollite le foglie di porro uno per uno assieme al riso ed scolate tutto Sul fondo della pentola antiaderente sopra il liquido di zafferano e burro mettete molto delicatamente le foglie di sedano come da foto E poi appoggiate verticalmente tutto intorno della pentola le foglie di porro già bollite Cominciate a mettere il riso bollito sopra Chiudete il riso piegando le foglie di porro come da foto Versate il liquido di burro e zafferano intorno e sopra il riso Coprite la pentola. E' molto importante che stiate attenti al prossimo passo Fate andare la pentola coperta con fuoco medio/un po' alto per 3 minuti State attenti che non si bruci sotto, ma con fuoco un pò alto per pochi minuti tutto il vapore viene su Dopo pochi minuti che il vapore è salito dovete coprire la pentola con coperchio avvolto di un canovaccio e far andare tutto per 30/40 minuti con fuoco basso Dovete far attenzione che tutto il vapore salga, cosi il riso continua a cuocersi completamente al vapore mentre si crea questa meravigliosa guarnizione con crosta allo zafferano Aspettate qualche minuto per capovolgere il vostro capolavoro Come Vi ho detto io l'ho servito con Ghorme Sabzi E Buon Tadig decorato a tutti Voi Vi abbraccio e Vi mando un caro saluto Shoreh
Cari amici miei continuo a raccontarvi le mie piccole storie dell'Iran e di Venezia e oggi vi presento anche una ricetta molto popolare in Iran e molto facile da preparare. Kukù Sibzamini, la Frittata di Patate con Curcuma Con la mia amatissima Sorella Nazy in Iran, quando eravamo ragazzine e cucinavamo Kukù E le mie storie di vita cominciano cosi' : Mi chiamo Shoreh, anzi Shohreh con tre h, io quella h in mezzo la tolgo via per semplificare. Addirittura alcune delle mie amiche anziane di Venezia mi chiamano Shor. Shohreh in persiano vuol dire celebre. Tutta la mia passione per la cucina è cominciata dopo il matrimonio; nel mio adorato paese Iran non ne volevo sapere di cucina, cucinava sempre mia madre, Maman Badry, una brava cuoca, e le mie sorelle Nazy e Shahla. Mia cara Nazy seguiva i corsi di cucina di mia cugina Pari, bravissima ed esperta di cucina persiana ed internazionale. Nazy aveva imparato a fare tanti piatti stranieri, e dolci meravigliosi; mi ricordo ancora la sua bellissima e deliziosa torta charlotte alle fragole, e biscotti secchi alle noci e vaniglia, andavamo matti per quelli, e poi beef stroganov e anatra all'arancia che per noi iraniani erano piatti diversi dai nostri soliti, e naturalmente le prime volte che li mangiavamo era veramente una cosa meravigliosa. Facevamo, come tutti gli iraniani, pranzi e cene con tanti parenti ed amici e Nazy, una volta diventata brava con il corso di cucina, faceva spesso lei da mangiare con i suoi piatti succulenti e decorati alla grande. Lei, quando cucinava, con i suoi piatti elaborati, non faceva altro che sporcare recipienti e pentole, una confusione enorme in cucina, e naturalmente io, per l'amore di mia sorella, le ero sempre vicina a pulire e ordinare tutto. Alla fine del pranzo o cena gli ospiti dicevano sempre: “Nazy jan (Cara Nazy) grazie, Nazy jan tutto era delizioso, brava Nazy jan ti sei stancata tanto”. E un giorno non ci ho più' visto, e con ironia ho detto a Madarjoon, la suocera di mio fratello, quella che ringraziava sempre più di tutti: “Allora! Dovete ringraziare di più me che ho fatto più fatica di mettere a posto la cucina”. E tutti sono scoppiati a ridere. Qualche volta cercavo di cucinare: un giorno Nazy e la mia cara cugina Farideh, piu' grande di noi, stavano cucinando Kukù sibzamini, la frittata di patate con curcuma, eravamo lì che stavamo chiacchierando, allora ho voluto aiutarle e, appena loro hanno finito di sbucciare le patate bollenti, ho aggiunto subito le uova e tutte due hanno gridato: “Ma no!!! Cosa stai facendo?”. Infatti ho visto subito le uova cuocersi dentro le patate bollenti. Che figura!!! E la mia cara Farideh, tanto per incoraggiarmi, mi faceva sempre presente nei suoi discorsi quell'episodio e diceva “Shoreh jan, è meglio che non ti interessi di cucina”, in parole povere voleva dire “continua con la pulizia”. Mi ricordo, mi ero appena sposata a Venezia e ancora vivevo con i miei suoceri, per la prima volta avevo fatto una serie di antipasti belli e colorati, e non vedevo l'ora di mandare a Farideh le foto del mio capolavoro. E lei, appena aveva visto le foto, mi ha fatto tanti complimenti e diceva “Brava Shohreh, non ci posso credere, ti ricordi quella volta delle uova?!” Dopo per Farideh cercavo sempre di tagliare dai giornali le ricette belle con piatti squisiti e colorati, e mandarle per posta in Iran, e un giorno mi ha detto: “Shohreh jan, non mandarmi più le ricette perché mi fanno solo rabbia, qui non posso trovare tutti gli ingredienti”. E questo veramente mi dispiaceva tanto.......... Continua................... Questo e' Kukù Sibzamini, la frittata di Patate alla curcuma, l'ho fatto altro giorno e lo dedico alla mia carissima cugina Farideh con grande nostalgia. Lei vive in Iran e da tanti anni che non ci vediamo. A Voi la mia Ricetta di Kukù Sibzamini - Frittata di Patate ------------------------------------------------------------------------------ Kukù, con accento sulla u, sono delle frittate a base di uova, verdure, spezie ed erbe aromatiche. I Kukù sono veloci e facili da preparare e, quando non si ha tempo di fare piatti un po’ elaborati, sempre ci si mette in cucina con verdure, uova e spezie e in poco tempo la frittata è pronta. Ingredienti di Kukù Sibzamini per 4 Persone ------------------------------------------------------------ Patate grandi 4 Uova intere 4 Cipolla media 1 Erbe aromatiche tritate 3 Cucchiai (Io ho messo Prezzemolo, Coriandolo e aneto fresco) Curcuma 1 Cucchiaino Sale e Pepe nero Baking soda (facoltativo) mezzo cucchiaino Olio di semi per friggere Lessate le patate e passatele a schiaccia patate ancora bollenti e lasciatele raffreddare :) Nel frattempo stufate la cipolla sminuzzata in poco olio di semi o olio d'oliva e per essere piu' leggeri scolate tutto l'olio in eccesso. Se a voi la cipolla in generale e' pesante potete fare questa frittata senza cipolle che e' buonissima lo stesso. Sbattete bene le uova con aggiunta di curcuma e sale Sminuzzate anche le vostre erbe aromatiche e mescolate tutti gli ingredienti. (Patate lesse schiacciate, Uova, Curcuma, Cipolla stufata, erbe aromatiche tritate, Sale e Pepe nero) Alcuni mettono anche mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio per farla piu' soffice e voluminoso. E fate il vostro impasto, l'impasto e' normale che sia morbido, se vedete che e' troppo morbido aggiungete due cucchiai di pane grattugiato. Ma alla fine deve sempre risultare morbido e non pastoso. Fate delle palline e poi schiacciatele rotonde con altezza di un centimetro e mezzo Friggetele in olio di semi un minuto per parte fino la doratura. Olio deve essere bollente e le frittate devono cuocersi con fuoco medio alto e abbastanza veloce per non assorbire troppo olio della frittura e devono rimanere dorate e non troppo fritte. subito appoggiate le frittate sulla carta assorbente Rimangono croccanti fuori e morbidi dentro Kukù Sibzamini vengono gustati con pane e accompagnati da sotto aceti detto Torshi oppure yogurt Devono anche avere questo colore giallo vivace per la presenza di Curcuma che va benissimo alla nostra salute. Tips di oggi ----------------- Parole in persiano : La parola Jan, جان , che si pronuncia Gian, in persiano vuol dire anima, e viene usata anche dopo i nomi, con significato di cara o caro, Nazy Jan vuol dire Cara Nazy. In persiano come in tutte altre lingue, la lingua parlata e' un po' diversa di quella scritta, Percio' la parola Jan diventa Joon, جون , pronuncia Giun in lingua parlata. E tra gli iraniani e' molto comune chiamare le persone con aggiunta di Gian o Giun dopo il nome. In Persiano tante parole che finiscono in AN, in lingua parlata finiscono in UN. Come la parola NAN, نان , che vuol dire Pane, ma in lingua parlata viene detta NUN, نون . Kukù , کوکو , vuol dire frittata Sibzamini, سیبزمینی , vuol dire Patata In Cucina ------------ Utilizzate la curcuma sempre assieme del pepe nero, perche' scientificamente e' stato approvato che la curcuma viene assorbita meglio se viene consumata assieme del pepe nero . Buona frittata a tutti Voi ! E un caro saluto ! Shoreh شهره
Cari amici miei continuo a raccontarvi le mie piccole storie dell'Iran e di Venezia e oggi vi presento anche una ricetta molto popolare in Iran e molto facile da preparare. Kukù Sibzamini, la Frittata di Patate con Curcuma Con la mia amatissima Sorella Nazy in Iran, quando eravamo ragazzine e cucinavamo Kukù E le mie storie di vita cominciano cosi' : Mi chiamo Shoreh, anzi Shohreh con tre h, io quella h in mezzo la tolgo via per semplificare. Addirittura alcune delle mie amiche anziane di Venezia mi chiamano Shor. Shohreh in persiano vuol dire celebre. Tutta la mia passione per la cucina è cominciata dopo il matrimonio; nel mio adorato paese Iran non ne volevo sapere di cucina, cucinava sempre mia madre, Maman Badry, una brava cuoca, e le mie sorelle Nazy e Shahla. Mia cara Nazy seguiva i corsi di cucina di mia cugina Pari, bravissima ed esperta di cucina persiana ed internazionale. Nazy aveva imparato a fare tanti piatti stranieri, e dolci meravigliosi; mi ricordo ancora la sua bellissima e deliziosa torta charlotte alle fragole, e biscotti secchi alle noci e vaniglia, andavamo matti per quelli, e poi beef stroganov e anatra all'arancia che per noi iraniani erano piatti diversi dai nostri soliti, e naturalmente le prime volte che li mangiavamo era veramente una cosa meravigliosa. Facevamo, come tutti gli iraniani, pranzi e cene con tanti parenti ed amici e Nazy, una volta diventata brava con il corso di cucina, faceva spesso lei da mangiare con i suoi piatti succulenti e decorati alla grande. Lei, quando cucinava, con i suoi piatti elaborati, non faceva altro che sporcare recipienti e pentole, una confusione enorme in cucina, e naturalmente io, per l'amore di mia sorella, le ero sempre vicina a pulire e ordinare tutto. Alla fine del pranzo o cena gli ospiti dicevano sempre: “Nazy jan (Cara Nazy) grazie, Nazy jan tutto era delizioso, brava Nazy jan ti sei stancata tanto”. E un giorno non ci ho più' visto, e con ironia ho detto a Madarjoon, la suocera di mio fratello, quella che ringraziava sempre più di tutti: “Allora! Dovete ringraziare di più me che ho fatto più fatica di mettere a posto la cucina”. E tutti sono scoppiati a ridere. Qualche volta cercavo di cucinare: un giorno Nazy e la mia cara cugina Farideh, piu' grande di noi, stavano cucinando Kukù sibzamini, la frittata di patate con curcuma, eravamo lì che stavamo chiacchierando, allora ho voluto aiutarle e, appena loro hanno finito di sbucciare le patate bollenti, ho aggiunto subito le uova e tutte due hanno gridato: “Ma no!!! Cosa stai facendo?”. Infatti ho visto subito le uova cuocersi dentro le patate bollenti. Che figura!!! E la mia cara Farideh, tanto per incoraggiarmi, mi faceva sempre presente nei suoi discorsi quell'episodio e diceva “Shoreh jan, è meglio che non ti interessi di cucina”, in parole povere voleva dire “continua con la pulizia”. Mi ricordo, mi ero appena sposata a Venezia e ancora vivevo con i miei suoceri, per la prima volta avevo fatto una serie di antipasti belli e colorati, e non vedevo l'ora di mandare a Farideh le foto del mio capolavoro. E lei, appena aveva visto le foto, mi ha fatto tanti complimenti e diceva “Brava Shohreh, non ci posso credere, ti ricordi quella volta delle uova?!” Dopo per Farideh cercavo sempre di tagliare dai giornali le ricette belle con piatti squisiti e colorati, e mandarle per posta in Iran, e un giorno mi ha detto: “Shohreh jan, non mandarmi più le ricette perché mi fanno solo rabbia, qui non posso trovare tutti gli ingredienti”. E questo veramente mi dispiaceva tanto.......... Continua................... Questo e' Kukù Sibzamini, la frittata di Patate alla curcuma, l'ho fatto altro giorno e lo dedico alla mia carissima cugina Farideh con grande nostalgia. Lei vive in Iran e da tanti anni che non ci vediamo. A Voi la mia Ricetta di Kukù Sibzamini - Frittata di Patate ------------------------------------------------------------------------------ Kukù, con accento sulla u, sono delle frittate a base di uova, verdure, spezie ed erbe aromatiche. I Kukù sono veloci e facili da preparare e, quando non si ha tempo di fare piatti un po’ elaborati, sempre ci si mette in cucina con verdure, uova e spezie e in poco tempo la frittata è pronta. Ingredienti di Kukù Sibzamini per 4 Persone ------------------------------------------------------------ Patate grandi 4 Uova intere 4 Cipolla media 1 Erbe aromatiche tritate 3 Cucchiai (Io ho messo Prezzemolo, Coriandolo e aneto fresco) Curcuma 1 Cucchiaino Sale e Pepe nero Baking soda (facoltativo) mezzo cucchiaino Olio di semi per friggere Lessate le patate e passatele a schiaccia patate ancora bollenti e lasciatele raffreddare :) Nel frattempo stufate la cipolla sminuzzata in poco olio di semi o olio d'oliva e per essere piu' leggeri scolate tutto l'olio in eccesso. Se a voi la cipolla in generale e' pesante potete fare questa frittata senza cipolle che e' buonissima lo stesso. Sbattete bene le uova con aggiunta di curcuma e sale Sminuzzate anche le vostre erbe aromatiche e mescolate tutti gli ingredienti. (Patate lesse schiacciate, Uova, Curcuma, Cipolla stufata, erbe aromatiche tritate, Sale e Pepe nero) Alcuni mettono anche mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio per farla piu' soffice e voluminoso. E fate il vostro impasto, l'impasto e' normale che sia morbido, se vedete che e' troppo morbido aggiungete due cucchiai di pane grattugiato. Ma alla fine deve sempre risultare morbido e non pastoso. Fate delle palline e poi schiacciatele rotonde con altezza di un centimetro e mezzo Friggetele in olio di semi un minuto per parte fino la doratura. Olio deve essere bollente e le frittate devono cuocersi con fuoco medio alto e abbastanza veloce per non assorbire troppo olio della frittura e devono rimanere dorate e non troppo fritte. subito appoggiate le frittate sulla carta assorbente Rimangono croccanti fuori e morbidi dentro Kukù Sibzamini vengono gustati con pane e accompagnati da sotto aceti detto Torshi oppure yogurt Devono anche avere questo colore giallo vivace per la presenza di Curcuma che va benissimo alla nostra salute. Tips di oggi ----------------- Parole in persiano : La parola Jan, جان , che si pronuncia Gian, in persiano vuol dire anima, e viene usata anche dopo i nomi, con significato di cara o caro, Nazy Jan vuol dire Cara Nazy. In persiano come in tutte altre lingue, la lingua parlata e' un po' diversa di quella scritta, Percio' la parola Jan diventa Joon, جون , pronuncia Giun in lingua parlata. E tra gli iraniani e' molto comune chiamare le persone con aggiunta di Gian o Giun dopo il nome. In Persiano tante parole che finiscono in AN, in lingua parlata finiscono in UN. Come la parola NAN, نان , che vuol dire Pane, ma in lingua parlata viene detta NUN, نون . Kukù , کوکو , vuol dire frittata Sibzamini, سیبزمینی , vuol dire Patata In Cucina ------------ Utilizzate la curcuma sempre assieme del pepe nero, perche' scientificamente e' stato approvato che la curcuma viene assorbita meglio se viene consumata assieme del pepe nero . Buona frittata a tutti Voi ! E un caro saluto ! Shoreh شهره
Tradizionalmente servito in matrimoni, il Javaher Polow, come è noto in Iran, Gli splendidi colori e sapori fanno di questo piatto di riso bello da vedere come delizioso da mangiare. Ingredienti pe…
Cari amici miei continuo a raccontarvi le mie piccole storie dell'Iran e di Venezia e oggi vi presento anche una ricetta molto popolare in Iran e molto facile da preparare. Kukù Sibzamini, la Frittata di Patate con Curcuma Con la mia amatissima Sorella Nazy in Iran, quando eravamo ragazzine e cucinavamo Kukù E le mie storie di vita cominciano cosi' : Mi chiamo Shoreh, anzi Shohreh con tre h, io quella h in mezzo la tolgo via per semplificare. Addirittura alcune delle mie amiche anziane di Venezia mi chiamano Shor. Shohreh in persiano vuol dire celebre. Tutta la mia passione per la cucina è cominciata dopo il matrimonio; nel mio adorato paese Iran non ne volevo sapere di cucina, cucinava sempre mia madre, Maman Badry, una brava cuoca, e le mie sorelle Nazy e Shahla. Mia cara Nazy seguiva i corsi di cucina di mia cugina Pari, bravissima ed esperta di cucina persiana ed internazionale. Nazy aveva imparato a fare tanti piatti stranieri, e dolci meravigliosi; mi ricordo ancora la sua bellissima e deliziosa torta charlotte alle fragole, e biscotti secchi alle noci e vaniglia, andavamo matti per quelli, e poi beef stroganov e anatra all'arancia che per noi iraniani erano piatti diversi dai nostri soliti, e naturalmente le prime volte che li mangiavamo era veramente una cosa meravigliosa. Facevamo, come tutti gli iraniani, pranzi e cene con tanti parenti ed amici e Nazy, una volta diventata brava con il corso di cucina, faceva spesso lei da mangiare con i suoi piatti succulenti e decorati alla grande. Lei, quando cucinava, con i suoi piatti elaborati, non faceva altro che sporcare recipienti e pentole, una confusione enorme in cucina, e naturalmente io, per l'amore di mia sorella, le ero sempre vicina a pulire e ordinare tutto. Alla fine del pranzo o cena gli ospiti dicevano sempre: “Nazy jan (Cara Nazy) grazie, Nazy jan tutto era delizioso, brava Nazy jan ti sei stancata tanto”. E un giorno non ci ho più' visto, e con ironia ho detto a Madarjoon, la suocera di mio fratello, quella che ringraziava sempre più di tutti: “Allora! Dovete ringraziare di più me che ho fatto più fatica di mettere a posto la cucina”. E tutti sono scoppiati a ridere. Qualche volta cercavo di cucinare: un giorno Nazy e la mia cara cugina Farideh, piu' grande di noi, stavano cucinando Kukù sibzamini, la frittata di patate con curcuma, eravamo lì che stavamo chiacchierando, allora ho voluto aiutarle e, appena loro hanno finito di sbucciare le patate bollenti, ho aggiunto subito le uova e tutte due hanno gridato: “Ma no!!! Cosa stai facendo?”. Infatti ho visto subito le uova cuocersi dentro le patate bollenti. Che figura!!! E la mia cara Farideh, tanto per incoraggiarmi, mi faceva sempre presente nei suoi discorsi quell'episodio e diceva “Shoreh jan, è meglio che non ti interessi di cucina”, in parole povere voleva dire “continua con la pulizia”. Mi ricordo, mi ero appena sposata a Venezia e ancora vivevo con i miei suoceri, per la prima volta avevo fatto una serie di antipasti belli e colorati, e non vedevo l'ora di mandare a Farideh le foto del mio capolavoro. E lei, appena aveva visto le foto, mi ha fatto tanti complimenti e diceva “Brava Shohreh, non ci posso credere, ti ricordi quella volta delle uova?!” Dopo per Farideh cercavo sempre di tagliare dai giornali le ricette belle con piatti squisiti e colorati, e mandarle per posta in Iran, e un giorno mi ha detto: “Shohreh jan, non mandarmi più le ricette perché mi fanno solo rabbia, qui non posso trovare tutti gli ingredienti”. E questo veramente mi dispiaceva tanto.......... Continua................... Questo e' Kukù Sibzamini, la frittata di Patate alla curcuma, l'ho fatto altro giorno e lo dedico alla mia carissima cugina Farideh con grande nostalgia. Lei vive in Iran e da tanti anni che non ci vediamo. A Voi la mia Ricetta di Kukù Sibzamini - Frittata di Patate ------------------------------------------------------------------------------ Kukù, con accento sulla u, sono delle frittate a base di uova, verdure, spezie ed erbe aromatiche. I Kukù sono veloci e facili da preparare e, quando non si ha tempo di fare piatti un po’ elaborati, sempre ci si mette in cucina con verdure, uova e spezie e in poco tempo la frittata è pronta. Ingredienti di Kukù Sibzamini per 4 Persone ------------------------------------------------------------ Patate grandi 4 Uova intere 4 Cipolla media 1 Erbe aromatiche tritate 3 Cucchiai (Io ho messo Prezzemolo, Coriandolo e aneto fresco) Curcuma 1 Cucchiaino Sale e Pepe nero Baking soda (facoltativo) mezzo cucchiaino Olio di semi per friggere Lessate le patate e passatele a schiaccia patate ancora bollenti e lasciatele raffreddare :) Nel frattempo stufate la cipolla sminuzzata in poco olio di semi o olio d'oliva e per essere piu' leggeri scolate tutto l'olio in eccesso. Se a voi la cipolla in generale e' pesante potete fare questa frittata senza cipolle che e' buonissima lo stesso. Sbattete bene le uova con aggiunta di curcuma e sale Sminuzzate anche le vostre erbe aromatiche e mescolate tutti gli ingredienti. (Patate lesse schiacciate, Uova, Curcuma, Cipolla stufata, erbe aromatiche tritate, Sale e Pepe nero) Alcuni mettono anche mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio per farla piu' soffice e voluminoso. E fate il vostro impasto, l'impasto e' normale che sia morbido, se vedete che e' troppo morbido aggiungete due cucchiai di pane grattugiato. Ma alla fine deve sempre risultare morbido e non pastoso. Fate delle palline e poi schiacciatele rotonde con altezza di un centimetro e mezzo Friggetele in olio di semi un minuto per parte fino la doratura. Olio deve essere bollente e le frittate devono cuocersi con fuoco medio alto e abbastanza veloce per non assorbire troppo olio della frittura e devono rimanere dorate e non troppo fritte. subito appoggiate le frittate sulla carta assorbente Rimangono croccanti fuori e morbidi dentro Kukù Sibzamini vengono gustati con pane e accompagnati da sotto aceti detto Torshi oppure yogurt Devono anche avere questo colore giallo vivace per la presenza di Curcuma che va benissimo alla nostra salute. Tips di oggi ----------------- Parole in persiano : La parola Jan, جان , che si pronuncia Gian, in persiano vuol dire anima, e viene usata anche dopo i nomi, con significato di cara o caro, Nazy Jan vuol dire Cara Nazy. In persiano come in tutte altre lingue, la lingua parlata e' un po' diversa di quella scritta, Percio' la parola Jan diventa Joon, جون , pronuncia Giun in lingua parlata. E tra gli iraniani e' molto comune chiamare le persone con aggiunta di Gian o Giun dopo il nome. In Persiano tante parole che finiscono in AN, in lingua parlata finiscono in UN. Come la parola NAN, نان , che vuol dire Pane, ma in lingua parlata viene detta NUN, نون . Kukù , کوکو , vuol dire frittata Sibzamini, سیبزمینی , vuol dire Patata In Cucina ------------ Utilizzate la curcuma sempre assieme del pepe nero, perche' scientificamente e' stato approvato che la curcuma viene assorbita meglio se viene consumata assieme del pepe nero . Buona frittata a tutti Voi ! E un caro saluto ! Shoreh شهره
Cari amici miei continuo a raccontarvi le mie piccole storie dell'Iran e di Venezia e oggi vi presento anche una ricetta molto popolare in Iran e molto facile da preparare. Kukù Sibzamini, la Frittata di Patate con Curcuma Con la mia amatissima Sorella Nazy in Iran, quando eravamo ragazzine e cucinavamo Kukù E le mie storie di vita cominciano cosi' : Mi chiamo Shoreh, anzi Shohreh con tre h, io quella h in mezzo la tolgo via per semplificare. Addirittura alcune delle mie amiche anziane di Venezia mi chiamano Shor. Shohreh in persiano vuol dire celebre. Tutta la mia passione per la cucina è cominciata dopo il matrimonio; nel mio adorato paese Iran non ne volevo sapere di cucina, cucinava sempre mia madre, Maman Badry, una brava cuoca, e le mie sorelle Nazy e Shahla. Mia cara Nazy seguiva i corsi di cucina di mia cugina Pari, bravissima ed esperta di cucina persiana ed internazionale. Nazy aveva imparato a fare tanti piatti stranieri, e dolci meravigliosi; mi ricordo ancora la sua bellissima e deliziosa torta charlotte alle fragole, e biscotti secchi alle noci e vaniglia, andavamo matti per quelli, e poi beef stroganov e anatra all'arancia che per noi iraniani erano piatti diversi dai nostri soliti, e naturalmente le prime volte che li mangiavamo era veramente una cosa meravigliosa. Facevamo, come tutti gli iraniani, pranzi e cene con tanti parenti ed amici e Nazy, una volta diventata brava con il corso di cucina, faceva spesso lei da mangiare con i suoi piatti succulenti e decorati alla grande. Lei, quando cucinava, con i suoi piatti elaborati, non faceva altro che sporcare recipienti e pentole, una confusione enorme in cucina, e naturalmente io, per l'amore di mia sorella, le ero sempre vicina a pulire e ordinare tutto. Alla fine del pranzo o cena gli ospiti dicevano sempre: “Nazy jan (Cara Nazy) grazie, Nazy jan tutto era delizioso, brava Nazy jan ti sei stancata tanto”. E un giorno non ci ho più' visto, e con ironia ho detto a Madarjoon, la suocera di mio fratello, quella che ringraziava sempre più di tutti: “Allora! Dovete ringraziare di più me che ho fatto più fatica di mettere a posto la cucina”. E tutti sono scoppiati a ridere. Qualche volta cercavo di cucinare: un giorno Nazy e la mia cara cugina Farideh, piu' grande di noi, stavano cucinando Kukù sibzamini, la frittata di patate con curcuma, eravamo lì che stavamo chiacchierando, allora ho voluto aiutarle e, appena loro hanno finito di sbucciare le patate bollenti, ho aggiunto subito le uova e tutte due hanno gridato: “Ma no!!! Cosa stai facendo?”. Infatti ho visto subito le uova cuocersi dentro le patate bollenti. Che figura!!! E la mia cara Farideh, tanto per incoraggiarmi, mi faceva sempre presente nei suoi discorsi quell'episodio e diceva “Shoreh jan, è meglio che non ti interessi di cucina”, in parole povere voleva dire “continua con la pulizia”. Mi ricordo, mi ero appena sposata a Venezia e ancora vivevo con i miei suoceri, per la prima volta avevo fatto una serie di antipasti belli e colorati, e non vedevo l'ora di mandare a Farideh le foto del mio capolavoro. E lei, appena aveva visto le foto, mi ha fatto tanti complimenti e diceva “Brava Shohreh, non ci posso credere, ti ricordi quella volta delle uova?!” Dopo per Farideh cercavo sempre di tagliare dai giornali le ricette belle con piatti squisiti e colorati, e mandarle per posta in Iran, e un giorno mi ha detto: “Shohreh jan, non mandarmi più le ricette perché mi fanno solo rabbia, qui non posso trovare tutti gli ingredienti”. E questo veramente mi dispiaceva tanto.......... Continua................... Questo e' Kukù Sibzamini, la frittata di Patate alla curcuma, l'ho fatto altro giorno e lo dedico alla mia carissima cugina Farideh con grande nostalgia. Lei vive in Iran e da tanti anni che non ci vediamo. A Voi la mia Ricetta di Kukù Sibzamini - Frittata di Patate ------------------------------------------------------------------------------ Kukù, con accento sulla u, sono delle frittate a base di uova, verdure, spezie ed erbe aromatiche. I Kukù sono veloci e facili da preparare e, quando non si ha tempo di fare piatti un po’ elaborati, sempre ci si mette in cucina con verdure, uova e spezie e in poco tempo la frittata è pronta. Ingredienti di Kukù Sibzamini per 4 Persone ------------------------------------------------------------ Patate grandi 4 Uova intere 4 Cipolla media 1 Erbe aromatiche tritate 3 Cucchiai (Io ho messo Prezzemolo, Coriandolo e aneto fresco) Curcuma 1 Cucchiaino Sale e Pepe nero Baking soda (facoltativo) mezzo cucchiaino Olio di semi per friggere Lessate le patate e passatele a schiaccia patate ancora bollenti e lasciatele raffreddare :) Nel frattempo stufate la cipolla sminuzzata in poco olio di semi o olio d'oliva e per essere piu' leggeri scolate tutto l'olio in eccesso. Se a voi la cipolla in generale e' pesante potete fare questa frittata senza cipolle che e' buonissima lo stesso. Sbattete bene le uova con aggiunta di curcuma e sale Sminuzzate anche le vostre erbe aromatiche e mescolate tutti gli ingredienti. (Patate lesse schiacciate, Uova, Curcuma, Cipolla stufata, erbe aromatiche tritate, Sale e Pepe nero) Alcuni mettono anche mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio per farla piu' soffice e voluminoso. E fate il vostro impasto, l'impasto e' normale che sia morbido, se vedete che e' troppo morbido aggiungete due cucchiai di pane grattugiato. Ma alla fine deve sempre risultare morbido e non pastoso. Fate delle palline e poi schiacciatele rotonde con altezza di un centimetro e mezzo Friggetele in olio di semi un minuto per parte fino la doratura. Olio deve essere bollente e le frittate devono cuocersi con fuoco medio alto e abbastanza veloce per non assorbire troppo olio della frittura e devono rimanere dorate e non troppo fritte. subito appoggiate le frittate sulla carta assorbente Rimangono croccanti fuori e morbidi dentro Kukù Sibzamini vengono gustati con pane e accompagnati da sotto aceti detto Torshi oppure yogurt Devono anche avere questo colore giallo vivace per la presenza di Curcuma che va benissimo alla nostra salute. Tips di oggi ----------------- Parole in persiano : La parola Jan, جان , che si pronuncia Gian, in persiano vuol dire anima, e viene usata anche dopo i nomi, con significato di cara o caro, Nazy Jan vuol dire Cara Nazy. In persiano come in tutte altre lingue, la lingua parlata e' un po' diversa di quella scritta, Percio' la parola Jan diventa Joon, جون , pronuncia Giun in lingua parlata. E tra gli iraniani e' molto comune chiamare le persone con aggiunta di Gian o Giun dopo il nome. In Persiano tante parole che finiscono in AN, in lingua parlata finiscono in UN. Come la parola NAN, نان , che vuol dire Pane, ma in lingua parlata viene detta NUN, نون . Kukù , کوکو , vuol dire frittata Sibzamini, سیبزمینی , vuol dire Patata In Cucina ------------ Utilizzate la curcuma sempre assieme del pepe nero, perche' scientificamente e' stato approvato che la curcuma viene assorbita meglio se viene consumata assieme del pepe nero . Buona frittata a tutti Voi ! E un caro saluto ! Shoreh شهره
cucina persiana italiana storia cibo ricette persiane iraniane
Cari amici miei continuo a raccontarvi le mie piccole storie dell'Iran e di Venezia e oggi vi presento anche una ricetta molto popolare in Iran e molto facile da preparare. Kukù Sibzamini, la Frittata di Patate con Curcuma Con la mia amatissima Sorella Nazy in Iran, quando eravamo ragazzine e cucinavamo Kukù E le mie storie di vita cominciano cosi' : Mi chiamo Shoreh, anzi Shohreh con tre h, io quella h in mezzo la tolgo via per semplificare. Addirittura alcune delle mie amiche anziane di Venezia mi chiamano Shor. Shohreh in persiano vuol dire celebre. Tutta la mia passione per la cucina è cominciata dopo il matrimonio; nel mio adorato paese Iran non ne volevo sapere di cucina, cucinava sempre mia madre, Maman Badry, una brava cuoca, e le mie sorelle Nazy e Shahla. Mia cara Nazy seguiva i corsi di cucina di mia cugina Pari, bravissima ed esperta di cucina persiana ed internazionale. Nazy aveva imparato a fare tanti piatti stranieri, e dolci meravigliosi; mi ricordo ancora la sua bellissima e deliziosa torta charlotte alle fragole, e biscotti secchi alle noci e vaniglia, andavamo matti per quelli, e poi beef stroganov e anatra all'arancia che per noi iraniani erano piatti diversi dai nostri soliti, e naturalmente le prime volte che li mangiavamo era veramente una cosa meravigliosa. Facevamo, come tutti gli iraniani, pranzi e cene con tanti parenti ed amici e Nazy, una volta diventata brava con il corso di cucina, faceva spesso lei da mangiare con i suoi piatti succulenti e decorati alla grande. Lei, quando cucinava, con i suoi piatti elaborati, non faceva altro che sporcare recipienti e pentole, una confusione enorme in cucina, e naturalmente io, per l'amore di mia sorella, le ero sempre vicina a pulire e ordinare tutto. Alla fine del pranzo o cena gli ospiti dicevano sempre: “Nazy jan (Cara Nazy) grazie, Nazy jan tutto era delizioso, brava Nazy jan ti sei stancata tanto”. E un giorno non ci ho più' visto, e con ironia ho detto a Madarjoon, la suocera di mio fratello, quella che ringraziava sempre più di tutti: “Allora! Dovete ringraziare di più me che ho fatto più fatica di mettere a posto la cucina”. E tutti sono scoppiati a ridere. Qualche volta cercavo di cucinare: un giorno Nazy e la mia cara cugina Farideh, piu' grande di noi, stavano cucinando Kukù sibzamini, la frittata di patate con curcuma, eravamo lì che stavamo chiacchierando, allora ho voluto aiutarle e, appena loro hanno finito di sbucciare le patate bollenti, ho aggiunto subito le uova e tutte due hanno gridato: “Ma no!!! Cosa stai facendo?”. Infatti ho visto subito le uova cuocersi dentro le patate bollenti. Che figura!!! E la mia cara Farideh, tanto per incoraggiarmi, mi faceva sempre presente nei suoi discorsi quell'episodio e diceva “Shoreh jan, è meglio che non ti interessi di cucina”, in parole povere voleva dire “continua con la pulizia”. Mi ricordo, mi ero appena sposata a Venezia e ancora vivevo con i miei suoceri, per la prima volta avevo fatto una serie di antipasti belli e colorati, e non vedevo l'ora di mandare a Farideh le foto del mio capolavoro. E lei, appena aveva visto le foto, mi ha fatto tanti complimenti e diceva “Brava Shohreh, non ci posso credere, ti ricordi quella volta delle uova?!” Dopo per Farideh cercavo sempre di tagliare dai giornali le ricette belle con piatti squisiti e colorati, e mandarle per posta in Iran, e un giorno mi ha detto: “Shohreh jan, non mandarmi più le ricette perché mi fanno solo rabbia, qui non posso trovare tutti gli ingredienti”. E questo veramente mi dispiaceva tanto.......... Continua................... Questo e' Kukù Sibzamini, la frittata di Patate alla curcuma, l'ho fatto altro giorno e lo dedico alla mia carissima cugina Farideh con grande nostalgia. Lei vive in Iran e da tanti anni che non ci vediamo. A Voi la mia Ricetta di Kukù Sibzamini - Frittata di Patate ------------------------------------------------------------------------------ Kukù, con accento sulla u, sono delle frittate a base di uova, verdure, spezie ed erbe aromatiche. I Kukù sono veloci e facili da preparare e, quando non si ha tempo di fare piatti un po’ elaborati, sempre ci si mette in cucina con verdure, uova e spezie e in poco tempo la frittata è pronta. Ingredienti di Kukù Sibzamini per 4 Persone ------------------------------------------------------------ Patate grandi 4 Uova intere 4 Cipolla media 1 Erbe aromatiche tritate 3 Cucchiai (Io ho messo Prezzemolo, Coriandolo e aneto fresco) Curcuma 1 Cucchiaino Sale e Pepe nero Baking soda (facoltativo) mezzo cucchiaino Olio di semi per friggere Lessate le patate e passatele a schiaccia patate ancora bollenti e lasciatele raffreddare :) Nel frattempo stufate la cipolla sminuzzata in poco olio di semi o olio d'oliva e per essere piu' leggeri scolate tutto l'olio in eccesso. Se a voi la cipolla in generale e' pesante potete fare questa frittata senza cipolle che e' buonissima lo stesso. Sbattete bene le uova con aggiunta di curcuma e sale Sminuzzate anche le vostre erbe aromatiche e mescolate tutti gli ingredienti. (Patate lesse schiacciate, Uova, Curcuma, Cipolla stufata, erbe aromatiche tritate, Sale e Pepe nero) Alcuni mettono anche mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio per farla piu' soffice e voluminoso. E fate il vostro impasto, l'impasto e' normale che sia morbido, se vedete che e' troppo morbido aggiungete due cucchiai di pane grattugiato. Ma alla fine deve sempre risultare morbido e non pastoso. Fate delle palline e poi schiacciatele rotonde con altezza di un centimetro e mezzo Friggetele in olio di semi un minuto per parte fino la doratura. Olio deve essere bollente e le frittate devono cuocersi con fuoco medio alto e abbastanza veloce per non assorbire troppo olio della frittura e devono rimanere dorate e non troppo fritte. subito appoggiate le frittate sulla carta assorbente Rimangono croccanti fuori e morbidi dentro Kukù Sibzamini vengono gustati con pane e accompagnati da sotto aceti detto Torshi oppure yogurt Devono anche avere questo colore giallo vivace per la presenza di Curcuma che va benissimo alla nostra salute. Tips di oggi ----------------- Parole in persiano : La parola Jan, جان , che si pronuncia Gian, in persiano vuol dire anima, e viene usata anche dopo i nomi, con significato di cara o caro, Nazy Jan vuol dire Cara Nazy. In persiano come in tutte altre lingue, la lingua parlata e' un po' diversa di quella scritta, Percio' la parola Jan diventa Joon, جون , pronuncia Giun in lingua parlata. E tra gli iraniani e' molto comune chiamare le persone con aggiunta di Gian o Giun dopo il nome. In Persiano tante parole che finiscono in AN, in lingua parlata finiscono in UN. Come la parola NAN, نان , che vuol dire Pane, ma in lingua parlata viene detta NUN, نون . Kukù , کوکو , vuol dire frittata Sibzamini, سیبزمینی , vuol dire Patata In Cucina ------------ Utilizzate la curcuma sempre assieme del pepe nero, perche' scientificamente e' stato approvato che la curcuma viene assorbita meglio se viene consumata assieme del pepe nero . Buona frittata a tutti Voi ! E un caro saluto ! Shoreh شهره
cucina persiana italiana storia cibo ricette persiane iraniane
Ciao amici. Questo buonissimo dolce a forma di gelso bianco non è fatto d'altro che mandorle, zucchero, acqua di rose, cardamomo e pistacchi. E' molto facile da fare, senza essere cucinato, molto buono e profumato e adatto per accompagnare il the'. Naturalmente per assenza di farina è anche gluten free. Questo dolce lo chiamiamo "Toot", che in persiano vuol dire gelso bianco, perchè ha la forma di gelso bianco, questo meraviglioso frutto che in Iran si mangia molto. TOOT - Gelso Bianco ---------------------------- Mandorle spellate e tritate fini 250 gr. Cardamomo in polvere 1 cucchiaino Acqua di rose 2 cucchiai Zucchero 200 gr. Pistacchi a forma di stuzzicadenti q.b. In un miscelatore mescolate le mandorle, lo zucchero ed il cardamomo e aggiungete poco alla volta acqua di rose fino a ottenere un impasto elastico e morbido che non si attacchi più alle mani. Da questo impasto fate due o tre palline, arrotolatele fino a ottenerne cilindri di due centimetri di diametro, poi con un coltello tagliate questi rotoli in fettine di un centimetro di larghezza. Con queste fettine fate delle palline piccole e allungatele a forma di gelso bianco, della lunghezza di due centimetri, e poi passatele sullo zucchero semolato. Inserite sulla testa di ognuna un pistillo di pistacchio, così avranno la forma di un gelso bianco, con un buonissimo sapore di mandorle e cardamomo e acqua di rose e saranno, naturalmente, gluten free. Se volete avere dei gelsi colorati, potete mettere nell'ompasto dei coloranti naturali. Un caro saluto a tutti voi e Buona Estate Shoreh
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E anche questa settimana e' quasi finita... ma che fatica alzarsi stamattina!!!! Sono reduce da una serata con 4 amiche, trascorsa a chiacch...
Questa confettura è molto popolare in Iran. È dolce ma non troppo! E per cucinarlo avrete bisogno di solo 3 ingredienti: Le mele cotogne, zucchero e acqua.
Se cercate la ricetta per preparare la mirza gasemi, la tipica crema di melanzane affumicate ed aglio, siete nel posto giusto. All'interno dell'articolo troverete spiegazioni super dettagliate per poter cucinare questo primo piatto della tradizione persiana in casa!
Gheimeh è una tipica ricetta iraniana, uno stufato che in Iran in tutte le famiglie viene preparato, almeno una volta alla settimana. Facile da preparare e molto buono! :D
Questa mia foto risale ai tempi che ho lasciato il mio adorato paese Iran I miei racconti continuano cosi' : Ho lasciato Teheran, il 15 agosto ‘84, e la mia vita è totalmente cambiata. Ho fatto il viaggio con mio fratello Sharokh; dopo la morte di mio papà, Agha joon, nell’82 è stato Sharokh a prendere in mano l'attività di mio padre e avere cura di noi. Sharokh, con il suo cognato e socio d'affari Fariborz, faceva import/export di pezzi di ricambio per automobili con gli spagnoli, e loro due avevano comprato un appartamento a Sitges, una cittadina di mare famosa per i gay, a 34 kilometri da Barcellona. Con Sharokh avevamo preso l’aereo da Teheran per Francoforte, e la nostra destinazione finale era Madrid e io dopo qualche giorno andavo a Sitges. Era la prima volta che prendevo un aereo; prima di quel viaggio ne avevo fatto uno in Turchia e Grecia con l'università, molto piacevole, ma in pullman. Appena l'aereo è decollato da Teheran si è fatta una lunga coda di tutte le signore davanti alle toilette per truccarsi e togliersi il foulard e soprabito obbligatori, imposti dalla repubblica Islamica. In Iran tutte le donne sono costrette a coprire e nascondere i capelli, le loro grazie e curve mettendo i soprabiti larghi e foulard in testa quando escono da casa. Naturalmente ci sono quelle che sono praticanti, e loro lo fanno volentieri , ma la maggior parte delle donne sono costrette a coprirsi in pubblico, e non obbedire vuol dire la prigione. Allora immaginiamo che gioia grande per le donne iraniane liberarsi da tutto ciò, una volta che sono in volo, via dall'Iran. E arrivati a Francoforte, aspettando l'aereo per Madrid, vedevamo alcune di quelle signore che erano in aereo uscire dai bagni dell'aeroporto, ancora più belle ed affascinanti di prima. Al nostro arrivo a Madrid vedevo tutto il mondo colorato, i Grandi Magazzini, passavo ore dentro il grande magazzino “El Corte Engles”, la gente allegra e vestita leggera e divertente, supermercati pieni di tutti prodotti, profumi nell'aria, la notte vivace e tanti locali aperti fino a tardi con la musica, vedevo fidanzati baciarsi in pubblico, anche con la lingua! Tutto per me era straordinario e mi faceva felice, ma allo stesso tempo mi faceva pensare all'Iran, e alla sua vita esattamente al contrario di quella che trovavo a Madrid, ai giovani, alla mia famiglia e ai miei parenti. In Iran poco dopo la rivoluzione del '79 e subito dopo la guerra con l’Iraq, tanti prodotti indispensabili per mangiare come riso, olio, carne, latte, uova, etc., cominciavano a scarseggiare. Questi prodotti si potevano prendere a prezzo adeguato solo con dei coupon distribuiti alle famiglie dal governo in ogni quartiere. La quantità era molto limitata, ridicola, per esempio un chilo di pollo alla settimana per una famiglia di quattro persone. E poi si trovavano quasi tutti i prodotti a prezzo di mercato nero, 10/15 volte più del prezzo normale, nei negozietti piccoli; supermercati grandi con scelta di tanti prodotti non esistevano. Ogni quartiere avvisava che, per esempio, era uscito il coupon n.1 per il pollo, oppure il n.3 per le uova, e per parecchio tempo l'argomento di parenti e famiglie era dare la notizia di quale coupon abbinato a quale prodotto era uscito, e naturalmente si doveva fare la coda davanti ai negozi per prendersi la roba da mangiare. Allora potete immaginare che gioia e rabbia per un iraniano vedere all'estero tutto il ben di Dio a scelta, al prezzo normale, e non al mercato nero e col prezzo alle stelle. Una rabbia vedere fuori all'estero, i ragazzi, giustamente, mano in mano in pubblico a baciarsi e a scambiarsi affetto, e in Iran vedere le guardie dei Pasdaran per le strade a controllare se le ragazze erano coperte dalla testa ai piedi, anche in estate con 40 gradi, arrestare le donne, secondo loro troppo truccate e provocanti se avevano rossetto sulle labbra, oppure portare via due giovani fidanzati perché mano nella mano, e interrogarli sulla loro parentela, se sono sposati o no. C'erano donne “guardie della rivoluzione” in macchina che giravano per le città a "dare lezione" alle povere donne che uscivano truccate, queste guardie mettevano una lama dentro il fazzoletto, e facendo finta di toglierle il rossetto davano un taglio, e naturalmente insultavano il compagno della donna dicendo che lui è uno senza pudore a lasciar uscire la sua donna in modo così “volgare”. In Iran con la Repubblica islamica il diritto di ogni donna di vestirsi bene e truccarsi e farsi bella per uscire era diventato un crimine, e la gente, se non rispettava le regole, veniva punita con insulti molto umilianti e arresti........... Continua
cucina persiana italiana storia cibo ricette persiane iraniane
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Le kofta sono polpette di carne, speziate e molto saporite, tipiche del Medio Oriente e delle regioni balcaniche. A differenza delle classiche polpette, non contengono uova né pane, vengono cotte alla griglia, e servite su spiedini... sono quindi perfette per un'occasione informale, o anche per una cena a buffet. Generalmente vengono preparate con carne di…
Il riso ingioiellato persiano l’ho cucinato per la prima volta durante una delle serata di degustazione organizzate presso la mia Associazione Culturale, durante la quale ci siamo occupati anche ...
I must have mentioned my love for eggplants before but love is something to be renewed moment by moment, isn't it? How did I expre...
Il riso persiano “ingioiellato” è una ricetta molto particolare, che le donne ebree provenienti dalla Persia – l’attuale Iran – hanno portato con sè qui in Italia: ora molte famiglie ebraiche, provenienti anche da altri paesi, preparano questo riso di Shabbat, perchè si può preparare in anticipo e scaldarlo prima di servire, o anche consumarlo...
Adas polo è una semplice piatto vegetariano che è fatto di 2 ingredienti principali: le Lenticchie (Adas), Il Riso (Polo).
In a Persian Market - Albert W. Keterbey Comincio la settimana spostandomi a Oriente, in una terra di mezzo che abbiamo sentito raccont...
cucina persiana italiana storia cibo ricette persiane iraniane
Cari lettori, sapete che Torshi' è fatto da sottaceti di verdure, e qualche volta di frutta, e si usa molto nella cucina persiana per accompagnare i piatti per avere piu appetito. L'altro giorno mia cara sorella mi ha chiesto di farlo, e lo ho preparato così. Felfel Torshi ----------------- Peperoncini Erbe aromatiche Aglio Aceto di ottima qualita' Sbollentate i peperoncini in acqua salata per due volte in modo che perdano un po' la loro piccantezza e diventino più delicati. Lasciateli poi raffreddare e asciugare bene, lavate e asciugate bene le erbe aromatiche, e una volta che le erbe e i peperoncini sono ben asciutti metteteli, assieme a degli spicchi d'aglio ed all'aceto, nei vasi gia' sterilizzati e chiudete bene. Riponete i vasi in un luogo fresco e asciutto e apriteli dopo qualche settimana per gustarli. E buona estate a tutti voi cari lettori ! Shoreh
Cari amici miei continuo a raccontarvi le mie piccole storie dell'Iran e di Venezia e oggi vi presento anche una ricetta molto popolare in Iran e molto facile da preparare. Kukù Sibzamini, la Frittata di Patate con Curcuma Con la mia amatissima Sorella Nazy in Iran, quando eravamo ragazzine e cucinavamo Kukù E le mie storie di vita cominciano cosi' : Mi chiamo Shoreh, anzi Shohreh con tre h, io quella h in mezzo la tolgo via per semplificare. Addirittura alcune delle mie amiche anziane di Venezia mi chiamano Shor. Shohreh in persiano vuol dire celebre. Tutta la mia passione per la cucina è cominciata dopo il matrimonio; nel mio adorato paese Iran non ne volevo sapere di cucina, cucinava sempre mia madre, Maman Badry, una brava cuoca, e le mie sorelle Nazy e Shahla. Mia cara Nazy seguiva i corsi di cucina di mia cugina Pari, bravissima ed esperta di cucina persiana ed internazionale. Nazy aveva imparato a fare tanti piatti stranieri, e dolci meravigliosi; mi ricordo ancora la sua bellissima e deliziosa torta charlotte alle fragole, e biscotti secchi alle noci e vaniglia, andavamo matti per quelli, e poi beef stroganov e anatra all'arancia che per noi iraniani erano piatti diversi dai nostri soliti, e naturalmente le prime volte che li mangiavamo era veramente una cosa meravigliosa. Facevamo, come tutti gli iraniani, pranzi e cene con tanti parenti ed amici e Nazy, una volta diventata brava con il corso di cucina, faceva spesso lei da mangiare con i suoi piatti succulenti e decorati alla grande. Lei, quando cucinava, con i suoi piatti elaborati, non faceva altro che sporcare recipienti e pentole, una confusione enorme in cucina, e naturalmente io, per l'amore di mia sorella, le ero sempre vicina a pulire e ordinare tutto. Alla fine del pranzo o cena gli ospiti dicevano sempre: “Nazy jan (Cara Nazy) grazie, Nazy jan tutto era delizioso, brava Nazy jan ti sei stancata tanto”. E un giorno non ci ho più' visto, e con ironia ho detto a Madarjoon, la suocera di mio fratello, quella che ringraziava sempre più di tutti: “Allora! Dovete ringraziare di più me che ho fatto più fatica di mettere a posto la cucina”. E tutti sono scoppiati a ridere. Qualche volta cercavo di cucinare: un giorno Nazy e la mia cara cugina Farideh, piu' grande di noi, stavano cucinando Kukù sibzamini, la frittata di patate con curcuma, eravamo lì che stavamo chiacchierando, allora ho voluto aiutarle e, appena loro hanno finito di sbucciare le patate bollenti, ho aggiunto subito le uova e tutte due hanno gridato: “Ma no!!! Cosa stai facendo?”. Infatti ho visto subito le uova cuocersi dentro le patate bollenti. Che figura!!! E la mia cara Farideh, tanto per incoraggiarmi, mi faceva sempre presente nei suoi discorsi quell'episodio e diceva “Shoreh jan, è meglio che non ti interessi di cucina”, in parole povere voleva dire “continua con la pulizia”. Mi ricordo, mi ero appena sposata a Venezia e ancora vivevo con i miei suoceri, per la prima volta avevo fatto una serie di antipasti belli e colorati, e non vedevo l'ora di mandare a Farideh le foto del mio capolavoro. E lei, appena aveva visto le foto, mi ha fatto tanti complimenti e diceva “Brava Shohreh, non ci posso credere, ti ricordi quella volta delle uova?!” Dopo per Farideh cercavo sempre di tagliare dai giornali le ricette belle con piatti squisiti e colorati, e mandarle per posta in Iran, e un giorno mi ha detto: “Shohreh jan, non mandarmi più le ricette perché mi fanno solo rabbia, qui non posso trovare tutti gli ingredienti”. E questo veramente mi dispiaceva tanto.......... Continua................... Questo e' Kukù Sibzamini, la frittata di Patate alla curcuma, l'ho fatto altro giorno e lo dedico alla mia carissima cugina Farideh con grande nostalgia. Lei vive in Iran e da tanti anni che non ci vediamo. A Voi la mia Ricetta di Kukù Sibzamini - Frittata di Patate ------------------------------------------------------------------------------ Kukù, con accento sulla u, sono delle frittate a base di uova, verdure, spezie ed erbe aromatiche. I Kukù sono veloci e facili da preparare e, quando non si ha tempo di fare piatti un po’ elaborati, sempre ci si mette in cucina con verdure, uova e spezie e in poco tempo la frittata è pronta. Ingredienti di Kukù Sibzamini per 4 Persone ------------------------------------------------------------ Patate grandi 4 Uova intere 4 Cipolla media 1 Erbe aromatiche tritate 3 Cucchiai (Io ho messo Prezzemolo, Coriandolo e aneto fresco) Curcuma 1 Cucchiaino Sale e Pepe nero Baking soda (facoltativo) mezzo cucchiaino Olio di semi per friggere Lessate le patate e passatele a schiaccia patate ancora bollenti e lasciatele raffreddare :) Nel frattempo stufate la cipolla sminuzzata in poco olio di semi o olio d'oliva e per essere piu' leggeri scolate tutto l'olio in eccesso. Se a voi la cipolla in generale e' pesante potete fare questa frittata senza cipolle che e' buonissima lo stesso. Sbattete bene le uova con aggiunta di curcuma e sale Sminuzzate anche le vostre erbe aromatiche e mescolate tutti gli ingredienti. (Patate lesse schiacciate, Uova, Curcuma, Cipolla stufata, erbe aromatiche tritate, Sale e Pepe nero) Alcuni mettono anche mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio per farla piu' soffice e voluminoso. E fate il vostro impasto, l'impasto e' normale che sia morbido, se vedete che e' troppo morbido aggiungete due cucchiai di pane grattugiato. Ma alla fine deve sempre risultare morbido e non pastoso. Fate delle palline e poi schiacciatele rotonde con altezza di un centimetro e mezzo Friggetele in olio di semi un minuto per parte fino la doratura. Olio deve essere bollente e le frittate devono cuocersi con fuoco medio alto e abbastanza veloce per non assorbire troppo olio della frittura e devono rimanere dorate e non troppo fritte. subito appoggiate le frittate sulla carta assorbente Rimangono croccanti fuori e morbidi dentro Kukù Sibzamini vengono gustati con pane e accompagnati da sotto aceti detto Torshi oppure yogurt Devono anche avere questo colore giallo vivace per la presenza di Curcuma che va benissimo alla nostra salute. Tips di oggi ----------------- Parole in persiano : La parola Jan, جان , che si pronuncia Gian, in persiano vuol dire anima, e viene usata anche dopo i nomi, con significato di cara o caro, Nazy Jan vuol dire Cara Nazy. In persiano come in tutte altre lingue, la lingua parlata e' un po' diversa di quella scritta, Percio' la parola Jan diventa Joon, جون , pronuncia Giun in lingua parlata. E tra gli iraniani e' molto comune chiamare le persone con aggiunta di Gian o Giun dopo il nome. In Persiano tante parole che finiscono in AN, in lingua parlata finiscono in UN. Come la parola NAN, نان , che vuol dire Pane, ma in lingua parlata viene detta NUN, نون . Kukù , کوکو , vuol dire frittata Sibzamini, سیبزمینی , vuol dire Patata In Cucina ------------ Utilizzate la curcuma sempre assieme del pepe nero, perche' scientificamente e' stato approvato che la curcuma viene assorbita meglio se viene consumata assieme del pepe nero . Buona frittata a tutti Voi ! E un caro saluto ! Shoreh شهره
Cari amici miei continuo a raccontarvi le mie piccole storie dell'Iran e di Venezia e oggi vi presento anche una ricetta molto popolare in Iran e molto facile da preparare. Kukù Sibzamini, la Frittata di Patate con Curcuma Con la mia amatissima Sorella Nazy in Iran, quando eravamo ragazzine e cucinavamo Kukù E le mie storie di vita cominciano cosi' : Mi chiamo Shoreh, anzi Shohreh con tre h, io quella h in mezzo la tolgo via per semplificare. Addirittura alcune delle mie amiche anziane di Venezia mi chiamano Shor. Shohreh in persiano vuol dire celebre. Tutta la mia passione per la cucina è cominciata dopo il matrimonio; nel mio adorato paese Iran non ne volevo sapere di cucina, cucinava sempre mia madre, Maman Badry, una brava cuoca, e le mie sorelle Nazy e Shahla. Mia cara Nazy seguiva i corsi di cucina di mia cugina Pari, bravissima ed esperta di cucina persiana ed internazionale. Nazy aveva imparato a fare tanti piatti stranieri, e dolci meravigliosi; mi ricordo ancora la sua bellissima e deliziosa torta charlotte alle fragole, e biscotti secchi alle noci e vaniglia, andavamo matti per quelli, e poi beef stroganov e anatra all'arancia che per noi iraniani erano piatti diversi dai nostri soliti, e naturalmente le prime volte che li mangiavamo era veramente una cosa meravigliosa. Facevamo, come tutti gli iraniani, pranzi e cene con tanti parenti ed amici e Nazy, una volta diventata brava con il corso di cucina, faceva spesso lei da mangiare con i suoi piatti succulenti e decorati alla grande. Lei, quando cucinava, con i suoi piatti elaborati, non faceva altro che sporcare recipienti e pentole, una confusione enorme in cucina, e naturalmente io, per l'amore di mia sorella, le ero sempre vicina a pulire e ordinare tutto. Alla fine del pranzo o cena gli ospiti dicevano sempre: “Nazy jan (Cara Nazy) grazie, Nazy jan tutto era delizioso, brava Nazy jan ti sei stancata tanto”. E un giorno non ci ho più' visto, e con ironia ho detto a Madarjoon, la suocera di mio fratello, quella che ringraziava sempre più di tutti: “Allora! Dovete ringraziare di più me che ho fatto più fatica di mettere a posto la cucina”. E tutti sono scoppiati a ridere. Qualche volta cercavo di cucinare: un giorno Nazy e la mia cara cugina Farideh, piu' grande di noi, stavano cucinando Kukù sibzamini, la frittata di patate con curcuma, eravamo lì che stavamo chiacchierando, allora ho voluto aiutarle e, appena loro hanno finito di sbucciare le patate bollenti, ho aggiunto subito le uova e tutte due hanno gridato: “Ma no!!! Cosa stai facendo?”. Infatti ho visto subito le uova cuocersi dentro le patate bollenti. Che figura!!! E la mia cara Farideh, tanto per incoraggiarmi, mi faceva sempre presente nei suoi discorsi quell'episodio e diceva “Shoreh jan, è meglio che non ti interessi di cucina”, in parole povere voleva dire “continua con la pulizia”. Mi ricordo, mi ero appena sposata a Venezia e ancora vivevo con i miei suoceri, per la prima volta avevo fatto una serie di antipasti belli e colorati, e non vedevo l'ora di mandare a Farideh le foto del mio capolavoro. E lei, appena aveva visto le foto, mi ha fatto tanti complimenti e diceva “Brava Shohreh, non ci posso credere, ti ricordi quella volta delle uova?!” Dopo per Farideh cercavo sempre di tagliare dai giornali le ricette belle con piatti squisiti e colorati, e mandarle per posta in Iran, e un giorno mi ha detto: “Shohreh jan, non mandarmi più le ricette perché mi fanno solo rabbia, qui non posso trovare tutti gli ingredienti”. E questo veramente mi dispiaceva tanto.......... Continua................... Questo e' Kukù Sibzamini, la frittata di Patate alla curcuma, l'ho fatto altro giorno e lo dedico alla mia carissima cugina Farideh con grande nostalgia. Lei vive in Iran e da tanti anni che non ci vediamo. A Voi la mia Ricetta di Kukù Sibzamini - Frittata di Patate ------------------------------------------------------------------------------ Kukù, con accento sulla u, sono delle frittate a base di uova, verdure, spezie ed erbe aromatiche. I Kukù sono veloci e facili da preparare e, quando non si ha tempo di fare piatti un po’ elaborati, sempre ci si mette in cucina con verdure, uova e spezie e in poco tempo la frittata è pronta. Ingredienti di Kukù Sibzamini per 4 Persone ------------------------------------------------------------ Patate grandi 4 Uova intere 4 Cipolla media 1 Erbe aromatiche tritate 3 Cucchiai (Io ho messo Prezzemolo, Coriandolo e aneto fresco) Curcuma 1 Cucchiaino Sale e Pepe nero Baking soda (facoltativo) mezzo cucchiaino Olio di semi per friggere Lessate le patate e passatele a schiaccia patate ancora bollenti e lasciatele raffreddare :) Nel frattempo stufate la cipolla sminuzzata in poco olio di semi o olio d'oliva e per essere piu' leggeri scolate tutto l'olio in eccesso. Se a voi la cipolla in generale e' pesante potete fare questa frittata senza cipolle che e' buonissima lo stesso. Sbattete bene le uova con aggiunta di curcuma e sale Sminuzzate anche le vostre erbe aromatiche e mescolate tutti gli ingredienti. (Patate lesse schiacciate, Uova, Curcuma, Cipolla stufata, erbe aromatiche tritate, Sale e Pepe nero) Alcuni mettono anche mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio per farla piu' soffice e voluminoso. E fate il vostro impasto, l'impasto e' normale che sia morbido, se vedete che e' troppo morbido aggiungete due cucchiai di pane grattugiato. Ma alla fine deve sempre risultare morbido e non pastoso. Fate delle palline e poi schiacciatele rotonde con altezza di un centimetro e mezzo Friggetele in olio di semi un minuto per parte fino la doratura. Olio deve essere bollente e le frittate devono cuocersi con fuoco medio alto e abbastanza veloce per non assorbire troppo olio della frittura e devono rimanere dorate e non troppo fritte. subito appoggiate le frittate sulla carta assorbente Rimangono croccanti fuori e morbidi dentro Kukù Sibzamini vengono gustati con pane e accompagnati da sotto aceti detto Torshi oppure yogurt Devono anche avere questo colore giallo vivace per la presenza di Curcuma che va benissimo alla nostra salute. Tips di oggi ----------------- Parole in persiano : La parola Jan, جان , che si pronuncia Gian, in persiano vuol dire anima, e viene usata anche dopo i nomi, con significato di cara o caro, Nazy Jan vuol dire Cara Nazy. In persiano come in tutte altre lingue, la lingua parlata e' un po' diversa di quella scritta, Percio' la parola Jan diventa Joon, جون , pronuncia Giun in lingua parlata. E tra gli iraniani e' molto comune chiamare le persone con aggiunta di Gian o Giun dopo il nome. In Persiano tante parole che finiscono in AN, in lingua parlata finiscono in UN. Come la parola NAN, نان , che vuol dire Pane, ma in lingua parlata viene detta NUN, نون . Kukù , کوکو , vuol dire frittata Sibzamini, سیبزمینی , vuol dire Patata In Cucina ------------ Utilizzate la curcuma sempre assieme del pepe nero, perche' scientificamente e' stato approvato che la curcuma viene assorbita meglio se viene consumata assieme del pepe nero . Buona frittata a tutti Voi ! E un caro saluto ! Shoreh شهره
Ciao amici e amanti di polpette come me ! Sicuramente anche a voi capita di fare arrosto di pollo o maiale e tante volte vi avanza un po'. Allora potete fare delle buonissime polpette con avanzi di carne, assieme delle verdure ed erbe aromatiche che avete in cucina. Naturalmente con un po' di curcuma e cumino che daranno un gusto eccezionale alle vostre appetitose polpette. Ingredienti di polpette con carne, verdure, erbe aromatiche e spezie -------------------------------------------------------------------------------------------------- Carne arrosto di pollo o maiale 300 gr Un Cipollotto Mezzo Porro Tre spicchi di aglio fresco Una zucchina cruda Una patata cruda Un cucchiaino di Curcuma Un cucchiaino di Cumino Erbe aromatiche tritate Tre cucchiai ( Io ho messo Coriandolo, timo e basilico ) Un Uovo Sale e Pepe Pane grattugiato Olio di semi per friggere Tritate la zucchina, la patata ed un cipollotto con la grattugia Tritate finemente anche la carne assieme dell'aglio e porro in un tritacarne Mettete in una ciotola tutti gli ingredienti assieme delle erbe aromatiche tritate, spezie, uovo, sale e pepe Mescolate e impastate tutto per bene, se vedete che l'impasto e' umido e un po' acquoso per la presenza di zucchina e patata cruda, non dovete preoccuparvi. Basta aggiungere sufficientemente del pane grattugiato all'impasto. Fate delle piccole palline Prima di friggerle passatele al pane grattugiato schiacciandole un po'. Cosi' saranno croccanti fuori e morbide dentro E friggetele in olio abbastanza bollente 2 minuti per parte Appoggiatele sulla carta assorbente per asciugarsi dall'olio Servite le polpette ancora tiepide assieme dei pomodori, rucola, oppure erbe aromatiche fresche E buone polpette a tutti Voi ! Alla prossima e un caro saluto Shoreh
Cari i miei lettori, Vi presento la ricetta di queste polpette deliziose che sono con le melanzane, ceci e menta Sono molto leggere, gustose e profumate Naturalmente vegetariane Come vedete sono molto soffice perche' ho voluto separare tuorlo d'uovo dall'albume e montare l'albume a neve A Voi la ricetta di Polpette di melanzane --------------------------------------------------------- Ingredienti --------------------------- Melanzane tonde grosse 2 Ceci gia' lessati o in scatola 450 gr Uova 2 Menta fresca tre rametti oppure menta essiccata 1 cucchiaio aglio 2 spicchi Farina di riso o mais o ceci 2 cucchiai Pane grattugiato Olio di mais o di arachide per friggere pomodorini e foglie di insalata per guarnizione Grigliamo le melanzane da tutte le parti senza fare bucchi Potete metterle anche in forno, ma facendole alla griglia prendono il profumo affumicato che e' molto buono. Vedrete che durante la grigliata le melanzane qualche buco fanno da sole, dovete lasciarle raffreddare su un colino in modo che perdano loro liquido. Vedete il liquido che hanno dato fuori e che e' da buttare via Una volta asciugate dal loro liquido, dobbiamo togliere via la pelle di melanzane E sminuzzarle bene con un coltello Tritiamo bene i ceci lessati assieme di due spicchi d'aglio in un passaverdure Battiamo bene i albumi a neve mettiamo in una ciotola capiente tutti gli ingredienti eccetto albumi e la farina, cioe' tuorli d'uovo, melanzane tritate, ceci e aglio tritati, menta fresca sminuzzata oppure menta essiccata, sale e pepe Mescoliamo tutto per bene e aggiungiamo all'impasto l'albume montato a neve E mescoliamo piano piano dall'alto verso basso Se vedete che l'impasto e' troppo morbido aggiungete poco pane grattugiato e farina Se volete potete mettere anche una patata lessa L'impasto comunque deve rimanere morbido ed elastico. Essendo morbido l'impasto, dovete prenderlo con un cucchiaio e friggerlo in olio bollente per 2 mintuti Naturalmente subito dopo lasciate le polpette sulla carta assorbente che perdano loro olio in eccesso Potete servire le polpette assieme di pomodorini gia' saltati in olio extra vergine d'oliva Assieme delle foglie di insalata Io ho messo le foglie di insalata Kale che sono anche belle e ricce Queste polpette sono veramente deliziose, soffice dentro e croccante fuori Potete servirle anche su un piatto con pomodorini freschi e cipollotti E Buona Polpetta a Tutti Voi! Un caro saluto Shoreh
Cari i miei lettori, Kalam Polò Shirazi, come si capisce dal nome, è un piatto tipico persiano di Shiraz, la bellissima città dell'Iran. Kalam Polò è un buonissimo piatto unico, con riso, polpettine di carne, e soprattutto cavolo capuccio ed erbe aromatiche che rendono questo piatto molto delicato e profumato. Vi assicuro che piace anche alle persone alle quali non piace tanto il cavolo, perché è un piatto delicatissimo, e ho il piacere di spiegarvi la ricetta. Al mercato di Rialto di Venezia l'altro giorno ho fatto razzia di quasi tutte le erbe aromatiche dal mio banchetto preferito dei fratelli Moro ! Kalam Polò Shirazi ----------------------------- Ingredienti ----------------- Riso Basmati 300 gr. Carne macinata di manzo o vitello 300 gr. Cipolla Una Porro Mezzo Curcuma Un cucchiaino Zafferano in polvere Una punta di cucchiaino Burro 150 gr. Cavolo capuccio Uno medio Aglio fresco Un spicchio Erbe aromatiche fresche tritate 200 gr. Coriandolo Dragoncello Prezzemolo Aneto Basilico Olio extra vergine d'oliva Sale e pepe Tagliate il cavolo a striscioni sottili. Saltateli in padella con olio d'oliva fino a doratura, il cavolo deve rimanere croccante. A parte lavate e asciugate bene le erbe aromatiche. Tritatele bene e aggiungete assieme anche mezzo spicchio d'aglio fresco tritato. Al cavolo, ormai dorato e croccante, mettete assieme anche le erbe. E fate andare tutto per due minuti e salate e pepate alla fine. A parte tritate la cipolla ed aggiungetela alla carne tritata, assieme alla curcuma, sale e pepe. Con questo impasto di carne fate delle piccole palline e friggetele in padella, assieme al porro che avrete preventivamente tagliato a pezzetti e fatto saltare nell'olio. Così la carne acquista ulteriore profumo dal porro. Fate andare tutto per qualche minuto. Se volete, potete anche aggiungere un po' di erbe aromatiche e di cavolo tagliato sottile sopra le vostre polpettine, lasciando cuocere tutto assieme. Mettete da parte le polpettine, il cavolo e le erbe aromatiche, che andranno aggiunte al riso a cottura ultimata. Lessate il riso basmati in acqua bollente e salata per 12 minuti e scolate il riso ancora al dente. Sul fondo della pentola antiaderente sciogliete il burro assieme allo zafferano ed un bicchiere abbondante d'acqua. Lasciate metà del liquido in fondo alla pentola e mettete da parte l'altra metà per dopo. Adesso che tutto è pronto, possiamo mettere tutti gli ingredienti nella pentola e farli andare per la cottura finale. Per avere un tadig buono e profumato possiamo mettere sul fondo della pentola del cavolo crudo tagliato a striscioni sottili. Poi riempiamo la pentola con strati di riso, cavolo, erbe aromatiche e le polpettine di carne fino a riempire tutto per bene. Copriamo la pentola e facciamo andare tutto per 4/5 minuti con fuoco alto in modo che tutto il liquido in fondo alla pentola evapori bene. Poi versiamo il resto del liquido sul riso. Abbassiamo il fuoco e copriamo la pentola con un coperchio avvolto in un canovaccio per mantenre il vapore dentro, e lasciamo cuocere per 30/40 minuti. In questo modo, come ormai sapete, il riso e tutti gli ingredienti si cuociono al vapore, mentre in fondo alla pentola si forma la crosta tadig. A fine cottura dopo aver spento il fuoco, aspettate cinque minuti prima di capovolgere la pentola su un piatto grande, cosi tutto si staccherà meglio. E buon Tadig a tutti voi miei cari. Fatevi coraggio e provate questo piatto; sinceramente farlo è più facile che spiegarlo. Avrei voluto invitarvi tutti nella mia cucina per farvi sentire il profumo meraviglioso di questo piatto. Naturalmente gli amici vegetariani avranno meno lavoro da fare, non dovendo perparare le polpettine, ma anche senza di esse questo piatto è meraviglioso. Ma dovrei dire: "Cavolo ! che Piatto !" :)))) Alla prossima ricetta e un caro saluto a tutti voi Shoreh
Please come home for Christmas - Bon Jovi Ma la gente cucina ancora? Voi, cari lettori silenziosi, cucinate ancora? E per cucinare non intendo saper aprire con maestria una busta di minestrone surgelato, versarlo con grazia nella straordinaria pentola antiaderente fighissima, accendere il fuoco secondo istruzioni e cuocere quegli esatti 8 minuti che vi separano dalla ciotola fumante e dal cucchiaio. Intendo cucinare. Sedersi al tavolo e pensare a quale menu preparare per la cena della vostra famiglia o quella per gli amici che verranno a trovarvi; stilare una lista di ingredienti, andare a comprarli scegliendoli con cura, leggendo le etichette, non lasciandovi incantare dal richiamo delle sirene dal banco dei precotti, facendovi domande sulla provenienza di quel ceppo di insalata così croccante che vi fa l'occhiolino dal reparto verdure, su quel taglio di carne rosea già arrotolata nel suo bello spago, eccetera eccetera eccetera. Beh, perché cucinare è anche e soprattutto questo. E' anche ovviamente farsi uno spaghetto aglio e olio, buono, specialmente se è nuovo ed è Dop, ma è tutto quello che viene prima, perché alla fine cucinare è una cosa semplice se si hanno prodotti buoni, certificati, scelti con cura ogni tanto svicolando il super. Oppure cucinare è un'azione anacronistica? E' una storia vecchia e svuotata di morale, un mito acchiappacitrulli per arricchire i già troppo ricchi, una perdita di tempo e di denaro perché sappiamo bene quanto il tempo sia denaro. Perché si parla così tanto di cibo, di cucina, di ricette se nessuno, diciamoci la verità, cucina più? Fate come me. Giocate a "Cos'ha nel carrello". Quando andate a fare la spesa al super, buttate l'occhio nel carrello del vicino, che non è detto sia sempre il più verde. Si imparano tante cose. In particolare nel carrello delle mamme con bambini piccoli o in quello dei clienti un po' più in carne. Queste due categorie sono le più affezionate al precotto, surgelato e confezionato. Alla faccia della salute per la crescita. Alla faccia di tutte le blogger mamme che si prodigano in messaggi positivi e salutari. I carrelli più oculati e corretti sono quelli degli anziani, dove c'è poco di tutto, ma esclusivamente prodotti che devono essere per forza trasformati da un'operazione culinaria. Che sono quelli più economici. Nei loro carrelli non troverete mai un'insalata in busta o un pollo a pezzi. Sono anche quelli più tristi in verità perché mi è capitato spesso di vedere togliere dal mucchio una volta alla cassa, perché superato il budget di spesa. Ma è proprio lì, nel supermercato che capisci che la gente non cucina più. Cioè lo fa sempre meno, disimparando, perdendo il senso ed il valore di questo gesto che non è soltanto nutrirsi come pensano in molti: da che mondo è mondo, si mangia per nutrirsi! Quando sento questa frase mi viene una tristezza che rasenta la depressione. Un po' come dire che da che mondo è mondo si fa sesso per riprodursi. Ok, non perdiamo di vista il concetto base: chi cucina ancora? Ha senso farlo? Ha senso amare il cibo, preoccuparsi di ciò che mangiamo, dispiacersi della sparizione di prodotti e produttori, arrabbiarsi di fronte a chi cucina prendendo in giro il nostro palato e la nostra intelligenza, dare tutta questa importanza all'argomento? La risposta sta tutta qui, proprio nel concetto che "si mangia solo per nutrirsi". Che pare il preferito da chi il cibo lo ha portato in una fabbrica e te lo serve bello che pronto. Un po' come essere tornati alla preistoria, solo che lì si correva per cacciare e si faticava a seminare. Oggi basta un microonde. Per chi come me ha ancora voglia di perdere tempo nutrendosi con la gioia di farlo bene, un piatto meraviglioso, semplice, profumato e sensuale come tante ricette che arrivano dal Medio Oriente e da un libro straordinario come Jerusalem di Yotam Ottolenghi. Ci vuole poco, qualche spezia facile da reperire e un sano e curioso appetito. Mi raccomando, non lesinate con quelle cipolle fritte: vi faranno uscire di testa! Ingredienti per 4 persone 4 cipolle dorate affettate finemente 50 g di farina 00 200 g di lenticchie di Castelluccio olio extravergine qb 1 cucchiaino di semi di cumino 1 cucchiaino di semi di coriandolo 1/2 cucchiaino di curcuma 1 cucchiaino e mezzo di cannella 250 g di riso Basmati Un cucchiaino di zucchero di canna 700ml di acqua calda. Un ciuffetto di coriandolo fresco (a piacere). Cuocete le lenticchie in abbondante acqua leggermente salata, e scolatele quando saranno ancora al dente (2 o 3 minuti meno della cottura prevista dalla confezione). Versatevi uno o due cucchiai di olio extravergine e tenete da parte. Riscaldate 2 dita di olio extravergine in una padella di ferro quindi quando avrà raggiunto i 179/180°, friggetevi le cipolle affettate, che avrete prima passato velocemente nella farina. Friggete in più tempi in modo che le cipolle non siano troppo affollate nell'olio e possano divenire dorate e croccanti. Scolatele su carta assorbente e tenetele in caldo. Se avrete fritto alla giusta temperatura, manterranno la loro croccantezza per lungo tempo. In una larga padella tipo wok, versate 3 cucchiai di olio ed aggiungete il cumino ed il coriandolo che avrete prima schiacciato leggermente in un piccolo mortaio. Cuocete mescolando a fiamma media fino a che le spezie non emaneranno la loro fragranza. Aggiungete la cannella e la curcuma, mescolate e cuocete per altri 2 minuti. Aggiungete adesso il riso e lo zucchero e mescolate bene fino a che il riso non sarà ben avvolto dalle spezie, quindi versate le lenticchie e l'acqua e portate a ebollizione. Abbassate la fiamma e lasciate sobbollire per c.a 15 minuti fino a che il riso non sarà tenero. Una volta pronto, spegnete, rimuovete il riso dal calore, coprite la padella con un telo pulito e coprite con un coperchio, lasciando riposare per 10 minuti. Versate il riso sul piatto di portata e sgranatelo con una forchetta aggiungendo metà della cipolla fritta. Mettete il resto della cipolla sulla cima del piatto, decorate con coriandolo fresco e servite immediatamente, magari accompagnato con una salsa allo yogurt.
Cari i miei lettori, spesso faccio lubia polo' senza carne, il riso basmati con fagiolini, pomodoro e cannella. Altro giorno ho voluto farlo con il Tadig di patate Voglio condividere con voi la mia ricetta facilissima e tanto di gusto Ingredienti -------------------- Riso Basmati 250 gr Fagiolini 250 gr Burro 120 gr Cannella 2 stecche Pomodori pelati 200 gr Zafferano in polvere la punta di un cucchiaino Patata una Olio extra vergine d'oliva Sale e pepe Io quel giorno avevo solo le patate americane a casa e la vedete che ha un colore arancione. Ma meglio usare una patata gialla o bianca con la polpa croccante. Comunque, pelate la patata e tagliatela a rondelle di mezzo centimetro di spessore Lavate il riso basmati 4/5 volte in modo che vada via l'amido e lessatelo in acqua bollente e salata per 10/12 minuti. Dovete scolare il riso ancora al dente. Saltate in padella con poco olio d'oliva i fagiolini tagliati di due centimetri assieme di due stecche di cannella che dopo le toglierete Aggiungete i pomodori pelati e poco di burro E lasciate a cuocere con fuoco moderato per 15 minuti. Alla fine, togliete le stecche di cannella A questo punto i fagiolini sono ben cotti e profumati di cannella. In una pentola anti aderente sciogliete il burro assieme dello zafferano e mezzo bicchiere di acqua bollente Togliete via meta' del liquido per versare dopo sopra il riso e lasciate meta' sul fondo della pentola e poi appoggiate sopra le rondelle di patate Sopra di patate mettete un strato di riso E poi un strato di fagiolini fino a riempire la pentola Coprite la pentola e fate andare con fuoco alto per 3/4 minuti Attenzione di non bruciare le patate sotto Una volta che esce fuori il vapore, versate il liquido di burro e zafferano sopra Coprite la pentola con la carta cucina oppure un canovaccio e il suo coperchio e lasciate andare tutto con fuoco medio basso per 45 minuti Alla fine aspettate 10 minuti per capovolgere la pentola Se in fondo della pentola e' freddo il riso viene staccato meglio. Vi assicuro che con questi ingredienti semplici farete un piatto eccezionale! Ringrazio tutti Voi che mi seguite E Vi auguro di passare un felice Capodanno e un inizio bellissimo di 2019 Buon Lavoro in Cucina ! E un Sereno Anno Nuovo con tanta Salute e Felicita' ! Shoreh
Cari amici miei continuo a raccontarvi le mie piccole storie dell'Iran e di Venezia e oggi vi presento anche una ricetta molto popolare in Iran e molto facile da preparare. Kukù Sibzamini, la Frittata di Patate con Curcuma Con la mia amatissima Sorella Nazy in Iran, quando eravamo ragazzine e cucinavamo Kukù E le mie storie di vita cominciano cosi' : Mi chiamo Shoreh, anzi Shohreh con tre h, io quella h in mezzo la tolgo via per semplificare. Addirittura alcune delle mie amiche anziane di Venezia mi chiamano Shor. Shohreh in persiano vuol dire celebre. Tutta la mia passione per la cucina è cominciata dopo il matrimonio; nel mio adorato paese Iran non ne volevo sapere di cucina, cucinava sempre mia madre, Maman Badry, una brava cuoca, e le mie sorelle Nazy e Shahla. Mia cara Nazy seguiva i corsi di cucina di mia cugina Pari, bravissima ed esperta di cucina persiana ed internazionale. Nazy aveva imparato a fare tanti piatti stranieri, e dolci meravigliosi; mi ricordo ancora la sua bellissima e deliziosa torta charlotte alle fragole, e biscotti secchi alle noci e vaniglia, andavamo matti per quelli, e poi beef stroganov e anatra all'arancia che per noi iraniani erano piatti diversi dai nostri soliti, e naturalmente le prime volte che li mangiavamo era veramente una cosa meravigliosa. Facevamo, come tutti gli iraniani, pranzi e cene con tanti parenti ed amici e Nazy, una volta diventata brava con il corso di cucina, faceva spesso lei da mangiare con i suoi piatti succulenti e decorati alla grande. Lei, quando cucinava, con i suoi piatti elaborati, non faceva altro che sporcare recipienti e pentole, una confusione enorme in cucina, e naturalmente io, per l'amore di mia sorella, le ero sempre vicina a pulire e ordinare tutto. Alla fine del pranzo o cena gli ospiti dicevano sempre: “Nazy jan (Cara Nazy) grazie, Nazy jan tutto era delizioso, brava Nazy jan ti sei stancata tanto”. E un giorno non ci ho più' visto, e con ironia ho detto a Madarjoon, la suocera di mio fratello, quella che ringraziava sempre più di tutti: “Allora! Dovete ringraziare di più me che ho fatto più fatica di mettere a posto la cucina”. E tutti sono scoppiati a ridere. Qualche volta cercavo di cucinare: un giorno Nazy e la mia cara cugina Farideh, piu' grande di noi, stavano cucinando Kukù sibzamini, la frittata di patate con curcuma, eravamo lì che stavamo chiacchierando, allora ho voluto aiutarle e, appena loro hanno finito di sbucciare le patate bollenti, ho aggiunto subito le uova e tutte due hanno gridato: “Ma no!!! Cosa stai facendo?”. Infatti ho visto subito le uova cuocersi dentro le patate bollenti. Che figura!!! E la mia cara Farideh, tanto per incoraggiarmi, mi faceva sempre presente nei suoi discorsi quell'episodio e diceva “Shoreh jan, è meglio che non ti interessi di cucina”, in parole povere voleva dire “continua con la pulizia”. Mi ricordo, mi ero appena sposata a Venezia e ancora vivevo con i miei suoceri, per la prima volta avevo fatto una serie di antipasti belli e colorati, e non vedevo l'ora di mandare a Farideh le foto del mio capolavoro. E lei, appena aveva visto le foto, mi ha fatto tanti complimenti e diceva “Brava Shohreh, non ci posso credere, ti ricordi quella volta delle uova?!” Dopo per Farideh cercavo sempre di tagliare dai giornali le ricette belle con piatti squisiti e colorati, e mandarle per posta in Iran, e un giorno mi ha detto: “Shohreh jan, non mandarmi più le ricette perché mi fanno solo rabbia, qui non posso trovare tutti gli ingredienti”. E questo veramente mi dispiaceva tanto.......... Continua................... Questo e' Kukù Sibzamini, la frittata di Patate alla curcuma, l'ho fatto altro giorno e lo dedico alla mia carissima cugina Farideh con grande nostalgia. Lei vive in Iran e da tanti anni che non ci vediamo. A Voi la mia Ricetta di Kukù Sibzamini - Frittata di Patate ------------------------------------------------------------------------------ Kukù, con accento sulla u, sono delle frittate a base di uova, verdure, spezie ed erbe aromatiche. I Kukù sono veloci e facili da preparare e, quando non si ha tempo di fare piatti un po’ elaborati, sempre ci si mette in cucina con verdure, uova e spezie e in poco tempo la frittata è pronta. Ingredienti di Kukù Sibzamini per 4 Persone ------------------------------------------------------------ Patate grandi 4 Uova intere 4 Cipolla media 1 Erbe aromatiche tritate 3 Cucchiai (Io ho messo Prezzemolo, Coriandolo e aneto fresco) Curcuma 1 Cucchiaino Sale e Pepe nero Baking soda (facoltativo) mezzo cucchiaino Olio di semi per friggere Lessate le patate e passatele a schiaccia patate ancora bollenti e lasciatele raffreddare :) Nel frattempo stufate la cipolla sminuzzata in poco olio di semi o olio d'oliva e per essere piu' leggeri scolate tutto l'olio in eccesso. Se a voi la cipolla in generale e' pesante potete fare questa frittata senza cipolle che e' buonissima lo stesso. Sbattete bene le uova con aggiunta di curcuma e sale Sminuzzate anche le vostre erbe aromatiche e mescolate tutti gli ingredienti. (Patate lesse schiacciate, Uova, Curcuma, Cipolla stufata, erbe aromatiche tritate, Sale e Pepe nero) Alcuni mettono anche mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio per farla piu' soffice e voluminoso. E fate il vostro impasto, l'impasto e' normale che sia morbido, se vedete che e' troppo morbido aggiungete due cucchiai di pane grattugiato. Ma alla fine deve sempre risultare morbido e non pastoso. Fate delle palline e poi schiacciatele rotonde con altezza di un centimetro e mezzo Friggetele in olio di semi un minuto per parte fino la doratura. Olio deve essere bollente e le frittate devono cuocersi con fuoco medio alto e abbastanza veloce per non assorbire troppo olio della frittura e devono rimanere dorate e non troppo fritte. subito appoggiate le frittate sulla carta assorbente Rimangono croccanti fuori e morbidi dentro Kukù Sibzamini vengono gustati con pane e accompagnati da sotto aceti detto Torshi oppure yogurt Devono anche avere questo colore giallo vivace per la presenza di Curcuma che va benissimo alla nostra salute. Tips di oggi ----------------- Parole in persiano : La parola Jan, جان , che si pronuncia Gian, in persiano vuol dire anima, e viene usata anche dopo i nomi, con significato di cara o caro, Nazy Jan vuol dire Cara Nazy. In persiano come in tutte altre lingue, la lingua parlata e' un po' diversa di quella scritta, Percio' la parola Jan diventa Joon, جون , pronuncia Giun in lingua parlata. E tra gli iraniani e' molto comune chiamare le persone con aggiunta di Gian o Giun dopo il nome. In Persiano tante parole che finiscono in AN, in lingua parlata finiscono in UN. Come la parola NAN, نان , che vuol dire Pane, ma in lingua parlata viene detta NUN, نون . Kukù , کوکو , vuol dire frittata Sibzamini, سیبزمینی , vuol dire Patata In Cucina ------------ Utilizzate la curcuma sempre assieme del pepe nero, perche' scientificamente e' stato approvato che la curcuma viene assorbita meglio se viene consumata assieme del pepe nero . Buona frittata a tutti Voi ! E un caro saluto ! Shoreh شهره