I carciofi al naturale, conservati in barattolo e sterilizzati sono una vera ricchezza per le nostre dispense. Non so voi ma, noi palermitani, adoriamo letteralmente questo ortaggio così gustoso e ve
Fette biscottate integrali al caffè Fette biscottate caffè integrale
Piero, tu che hai origini leccesi, li conosci i "Fruttoni"? I Fruttoni?!?!? E che sono?!?!? I Fruttoni sono una specie di Pasticciotti, ma si differenziano da questi ultimi per un ripieno diverso e una copertura di cioccolato: E come sarebbe il ripieno? Be', ci sono almeno un paio di versioni, anche se molto simili tra loro. Prima di tutto c'è della marmellata di cotogne o anche di pere, quindi uno strato sbriciolato di pasta di mandorle o di crema di pasta di mandorle. La frolla, invece, è la stessa del Pasticciotto. Da quando Tamara mi ha reso edotto di quest'ennesima leccornia salentina, non ci ho dormito fino a quando non l'ho realizzata!!! Poi, come sempre capita, ci ho messo quasi un anno a pubblicare!!!! Ho optato per la versione con la pasta di mandorle sbriciolata, mi ispirava di più. RICETTA Ingredienti per la frolla: 500 g di farina 00 220 g di zucchero 220 g di strutto 1 uovo 1 tuorlo Un cucchiaino di lievito Un pizzico di sale Scorza di limone grattugiata Ingredienti per il ripieno di mandorle sbriciolate 300 g di mandorle pelate 200 g zucchero Mezzo bicchiere di liquore all'amaretto o simile Tostate leggermente le mandorle Tritatele insieme allo zucchero Aggiungete il liquore Ingredienti per il ripieno di crema mandorle 300 g di mandorle pelate 200 g zucchero 4 uova Cannella Montate gli albumi a neve ferma Tostate leggermente le mandorle Tritatele insieme allo zucchero Aggiungete la cannella Mescolate con i tuorli Unite il tutto agli albumi Altri ingredienti: Marmellata di cotogne o di pere 250 g di cioccolato fondente Rivestite gli stampini con la frolla Farciteli con uno strato di marmellata e poi uno strato di pasta di mandorle (sbriciolata o crema). Coprite con altra pasta frolla. Infornate a 180° fino a cottura Per la copertura al cioccolato: Sciogliete il cioccolato Lasciate leggermente rassodare fino a farlo diventare molto denso Colatelo sui fruttoni Al contrario del suo Pasticciotto, il fruttone va gustato freddo. Tamara, ma se un giorno verrò dalle parti tue quante cose mi farai mangiare...? :)))) Ciao e alla Prossima. Lo Ziopiero Guardate anche le altre realizzazioni: I Primi Piatti - I Secondi Piatti - Preparazioni Varie - Pane e Focacce Le Pizze in Teglia - Le Crostate - I Dolci Lievitati Dolci e Salati - I Biscotti - I Gelati - Le Granite - I Cioccolatini
Queste ciambelline romane all’anice e marsala sono perfette da servire dopo cena, inzuppate dentro ad un buon vino dolce Buongiorno a tutti e buon lunedì, come state? Io abbastanza bene, a parte che h
Brioche Brioche sfogliata brioche sfogliata con lievito madre brioche sfogliata intrecciata intreccio di brioche brioche bicolore brioche rossa
Lo so, non è Natale. Lo so, il panettone vuole due impasti. Lo so, molti storceranno il naso. Lo so...lo so...lo so... Ma ritengo che dopo aver raggiunto risultati come questi, occorre andare avanti, provare strade diverse, osare, esser folli, cercare strade alternative, rendersi la vita più facile senza perdere in qualità, anzi guadagnandoci in tempo e salute! Era da diversi mesi, anzi anni, che mi frullava in testa l'idea di un panettone con impasto diretto, senza dover rimanere schiavi della doppia lievitazione, del triplice rinfresco del lievito madre, dell'inserimento degli ingredienti tre grammi per volta. Volevo qualcosa che infilavi tutto dentro e poi veniva fuori subito, pronto per la cottura. E così, prova che ti riprova, sono arrivato a questo risultato. DiSceeee...bello! LA cupola c'è. E pure la tovaglia natalizia fuori stagione. Ma la fetta? Ci vuoi far vedere il dentro? Eccolo! Vi piace? Volete cimentarvi? Ve lo dico subito: occorre l'impastatrice e un po' di pratica. Un bel po' di pratica! Tantissima pratica! E molta caparbietà! Ma il risultato è di livello elevato e la mollica, come potete vedere, è proprio "ovattosa", come dovrebbe essere: AridiSCeeee...ma ce voi di' come hai fatto? Panettone in una botta sola!!!! Son partito da questo impasto dei panini con uvetta e fichi approdando a questo primo risultato: La struttura, come potete vedere, già non era male, ma non avevo osato troppo con la quantità di burro e uova. Insomma era lontano dal sapore di panettone al quale ero abituato. Così piano piano ho osato, sono andato oltre, fino ad arrivare a questa alchimia: RICETTA (panettone da un chilo) 120 g lievito madre 310 g di farina panettone 210 g di latte 100 g di zucchero 1 uovo 5 tuorli 190 g di burro zeste di arancia 20 g di Aroma Panettone 4 g di sale Farcitura: 75 g fichi secchi ammollati nel rum 75 g uvetta ammollata e strizzata nell'acqua 75 g mandarini canditi Oppure 125 g uvetta ammollata e strizzata nell'acqua 125 g canditi Spezzettate il lievito madre nella planetaria Aggiungetevi 60 g di latte presi dal totale Avviate l'impastatrice per un paio di minuti, fino a sciogliere il lievito nel latte Aggiungete tutti gli altri ingredienti (sì tutti!!!) tranne ovviamente la farcitura Riavviate l'impastatrice fino a quando l'impasto non risulterà bello incordato* Abbassate la velocità al minimo e aggiungete la farcitura Togliete l'impasto dall'impastatrice e lavoratelo con le mani per dargli ancora più di forza Fate due pirlature a distanza di 15' l'una dall'altra Adagiatelo nel pirottino Coprite con pellicola per alimenti e lasciate lievitare** * Partite da una velocità lenta/moderata per poi aumentare fino ad una velocità più sostenuta. Non demordete, prima o poi incorderà. ;) ** Molti lettori ancora mi domandano quali sono i tempi di lievitazione delle varie preparazioni: ci tengo a sottolineare che NON esiste un tempo fisso preciso cui fare riferimento. La lievitazione dipende da diversi fattori, quali la temperatura, la forza del lievito madre, la forza della farina usata, il tipo di impasto. Un impasto come questo che lievita a 28° potrebbe esser pronto dopo 6-9 ore; a 22° anche dopo 14-18 ore, sempre che farina e lievito siano di qualità. In buona sostanza soltanto la conoscenza del vostro ambiente e dei vostri preparati vi porterà a stabilire a priori quanto tempo ci vorrà. Visto com'è veloce? In pratica ho impastato la sera, messo a lievitare e la mattina dopo ho infornato. Quanto ci ho messo? Giusto il tempo di pesare gli ingredienti. Al resto ha pensato tutto l'impastatrice! Sui panettoni ho scritto diversi post, per cui quello di oggi lo chiudo qui. Ma se volete saperne di più, iniziate l'avventura da qui. Ciao e alla Prossima. Lo Ziopiero Guardate anche le altre realizzazioni: I Primi Piatti - I Secondi Piatti - Preparazioni Varie - Pane e Focacce Le Pizze in Teglia - Le Crostate - I Dolci Lievitati Dolci e Salati - I Biscotti - I Gelati - Le Granite - I Cioccolatini
Queste girelle erano in lista d’attesa da tempo e non mi decidevo mai a farle perché ho sempre nutrito un timore reverenziale nei confronti...
Mi dispiace per quelli che appartengono a questa categoria, ma c'è sicuramente qualcuno che non conosce ancora i Bibanesi. Più o meno come io non li conoscevo fino ad un mesetto fa, quando mio padre, incaricato da mia madre di comprare dei crostini dorati per rallegrare il passato di verdure previsto per pranzo, è rientrato lamentandosi di non averne trovati ma di aver preso dal macellaio questi crostini al sesamo di cui il suddetto gli aveva decantato meraviglie, prima di farglieli pagare a peso d'oro (che già al supermercato non è che siano economici, va detto). Beh, senza tanti mezzi termini: sono favolosi e il prezzo è ampiamente giustificato. Unico problema: una volta aperta la confezione non è possibile fermarsi, ve la sparerete tutta, senza tanti complimenti. Ma una soluzione al problema c'è, e si chiama Paoletta. Vai da lei, cerca una ricetta di lievitati e ti sarà data ;) Eccovi, quindi, la ricetta rielaborata da Paoletta sulla scorta dei famosi Bibanesi della marca Da Re, azienda che si trova a Bibano di Godega San Urbano (TV), da cui appunto il nome di Bibanesi. Si tratta di una sorta di grissinetti croccanti e friabili, aromatizzati al sesamo, perfetti da servire nel cestino del pane o come aperitivo, con un tagliere di salamino, magari un felinetto ben stagionato o del strolghino, parmigiano stagionato di ottima qualità e un calice di prosecco di Valdobbiadene o, per fare le cose in grande, come ci suggerisce Laura DV, di bollicine di Franciacorta. BIBANESI Ingredienti (x 2 teglie da forno): 400 gr di farina 0 150/180 gr circa di acqua (quanta ne occorre perchè l'impasto risulti morbido come il lobo dell'orecchio, ma si stacchi dalla spianatoia) 1 cucchiaino di malto (d'orzo, di riso o quello che avete: ne trovate svariate qualità al Naturasì) 50 gr di olio extravergine d'oliva 30 gr di strutto 12 gr di lievito di birra 8 gr di sale semi di sesamo, a piacere Pesate in un bicchiere 150 ml di acqua tiepida e scioglietevi il lievito e il malto. Mettete la farina in una ciotola, versateci l'acqua con il lievito e il malto, date una prima impastata, aggiungendo quasi subito lo strutto, l'olio e il sale. Rivoltate il tutto sulla spianatoia e impastate brevemente a mano, per circa 10 minuti, aggiungendo, qualora servisse, dell'altra acqua (al massimo i restanti 30 gr), fino ad ottenere un impasto morbido come il lobo dell'orecchio, ma che non si attacchi dalla spianatoia. Formate con l'impasto una palla e riponetela in una ciotola sigillata con pellicola alimentare, dove la lascerete riposare 30 minuti. Trascorso questo tempo, prendete l'impasto e, tagliandone un pezzetto alla volta, formate dei lunghi grissini grossi circa un dito, rotolandoli con le mani sulla spianatoia. Versate un po' di semi di sesamo sulla spianatoia e rotolateci sopra i grissini per farli attaccare, quindi tagliateli a pezzi di circa 5 cm, lasciandoli abbastanza irregolari (saranno più simili agli originali!). Disponete i bibanesi su due teglie rivestite di carta da forno e lasciateli lievitare ancora per non più di un'ora. Infornateli, in forno già caldo, a 180/190° per 25 minuti, o fino a che sono dorati. Abbassate, poi, il forno a circa 150° e lasciateli tostare ancora una decina di minuti, controllandoli: devono rimanere dorati, ma diventare croccanti anche dentro. Una volta pronti fateli raffreddare in forno spento e semiaperto (questa cosa è estremamente importante perchè vengano croccanti!). Consumateli solo una volta completamente raffreddati. Conservateli, anche per una settimana, in una scatola di latta.
Ciabattine tutto biga con farina tipo1 Ciabattine Ciabatte Pane a ciabatta Pane con lievito di birra Pane con biga
Mi mancava una bella torta di quelle super cioccolatose e caloriche! Ma sopratutto mancava a quei golosoni dei miei familiari che dopo varie suppliche, mi avevano addirittura minacciata di scioperare se gli avessi presentato l'ennesimo dolce alla frutta o alla marmellata! Come dargli torto, abituati a mangiare almeno una volta a settimana qualche dolce a base di cioccolato, questa lunga astinenza che si protraeva da più di un mese iniziava ad diventare decisamente insostenibile! Che poi, a pensarci bene, perchè non avessi più fatto un dolce bello cioccolatoso proprio non lo so, semplicemente per qualche strana coincidenza, mi sono capitate tra le mani tutte ricette a base di frutta, marmellate e creme troppo golose per aspettare a farle! Insomma, fatto sta che urgeva trovare al più presto una torta al cioccolato, fondente ovviamente, sostanziosa e massiccia, una torta in grado di zittirli tutti e di farli cascare ai miei piedi... E allora perchè non fare la Mud Cake!? Nel ricercare però la mia vecchia e affidabile ricetta mi è però improvvisamente sorto il dubbio: Ma come sarà la vera Mud Cake, quella originale, made in U.S.A.?! Ah...l'avessi mai fatto! Me lo dicono sempre tutti che penso troppo e mi faccio troppe seghe viaggi mentali! Ci sono rimasta di merda stucco quando ho capito che quella che ho sempre fatto fin ora, con una base di Digestive e cioccolato ed un cremoso ripieno di cioccolato fondente burro e panna, assolutamente priva di farina, non era affatto una Mud cake! Anzi, da quanto era cremosa assomigliava molto più ad un cheesecake che ad una mud cake! Però se non altro questa "delusione" mi è servita per scoprire un altra ricettuzza alquanto golosa! La vera Mud cake è infatti tutta un altra cosa: è una torta semplice e veloce, a base di farina, cacao, cioccolato e tantissimo burro (e zucchero ovviamente...un bel pò!!!) che, anche una volta cotta rimane così morbida, soffice e umida da avere una consistenza quasi "fangosa"...basterà darle un primo morso e già sentirete la mud cake sciogliersi in bocca in un esplosione di piacere! E' una torta che si presta benissimo ad essere decorata con pasta di zucchero & co. e non ha bisogno di essere bagnata o farcita... Certo, se poi volete continuare a farvi del male...provate pure a farcirla! Non può che migliorarne il sapore! Ma vi assicuro che è buonissima così com'è! Insomma, per farla breve, questa è la ricetta della Mud Cake, quella vera per intendersi, tanto in voga nel Nuovo Continente e che dovete assolutamente provare perchè fidatevi, ne rimarrete veramente estasiati! Ma, se non siete a dieta e vi va di fare un altro "piccolo" peccato di gola, provate anche l'altra mud cake, che non è certo da meno!!!! (la ricetta la trovate qui) CHOCOLATE MUD CAKE (ricetta tratta da "Sempliciessenziali al cioccolato" di Donna Hay) Ingredienti per uno stampo a cerchio apribile da 24cm di diametro: 375gr di burro; 230gr di zucchero; 3 uova; 300gr di farina; 1/2 cucchiaio di bicarbonato di sodio; 80gr di cacao in polvere; 200gr di cioccolato fondente, fuso; 180ml di latte. Procedimento: Lavoriamo il burro e lo zucchero con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto chiaro e cremoso. Uniamo gradualmente le uova, una alla volta, e sbattiamo bene. Incorporiamo quindi la farina, il bicarbonato, il cacao in polvere ben setacciato e per ultimo il cioccolato fondente precedentemente fuso, mescolando bene il tutto con le fruste elettriche fino ad ottenere un impasto omogeneo. Infine uniamo il latte e mescoliamo bene. Versiamo il composto in uno stampo precedentemente imburrato ed infarinato e inforniamo a 160° per circa 1 ora. Facciamo raffreddare completamente la torta nello stampo, quindi la disponiamo su un piatto da portata, la spolveriamo con del cacao e serviamo.
Queste ciambelline sono l'idea carina e colorata per un buffet all'aperto, un picnic o un'aperitivo d'estate. Facilissime e super deliziose, conquisteranno grandi e piccini. CIAMBELLINE SALATE AI SAP
Financiers, tipici dolcetti francesi a base di albumi e mandorle, tradizionalmente di forma rettangolare. Ma potete adattarli agli stampini che avete a disposizione, come quelli per plumcake, infat...
BAGNA PER TORTE La bagna per torte è indispensabile per arricchire i vostri dolci! Li renderà morbidi e gustosi grazi...
Assaggiati la prima volta a Londra in uno dei viaggi più desiderati e agognati, mi hanno lasciato totalmente spiazzata. Avevo sempre sentito parlare male della cucina inglese ma io ne sono rimasta …
Le lingue di gatto sono un'ottima idea per utilizzare gli albumi che avanzano da altre preparazioni, oltre ad essere dei biscotti perfetti per la merenda.
Contrairement aux amaretti qui sont faits avec des blancs d'oeufs, ceux-ci sont faits avec des oeufs entiers. De ce fait, ils sont pl...
Chi di voi conosce il bacio pantesco? Trattasi di un dolce tipico dell'isola di Pantelleria, due cialde croccanti fritte che racchiudono una morbida crema alla ricotta con scaglie di cioccolato... Par
Fougasse Fougasse salata Fougasse Richard Bertinet Focaccia
I börek sono pasticci di pasta fillo tipici della Turchia. Sono farciti con una varietà di ripieni e, poi, cotti al forno o fritti. I börek fritti a sigaretta si possono farcire anche con melanzane o carne. Ingredienti per 8 börek: 400 g di feta sbriciolata, 1 mazzetto di erbe fresche miste (prezzemolo, basilico, erba cipollina, aneto e coriandolo), ½ cucchiaio di menta essiccata, ½ cucchiaino di peperoncino rosso secco sbriciolato, 1 uovo leggermente sbattuto, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 4 fogli di pasta fillo, olio d'oliva, sale e pepe nero. Mettete in una ciotola la feta sbriciolata, le
Vi va di fare un viaggetto con il palato in una terra meravigliosa ? Parlo del Marocco, chi mi conosce sa che amo scoprire sapori e profumi di ogni dove,
Le castagnole morbide di Carnevale sono un dolce tipico di questo periodo e si preparano in poco tempo. Questa versione è al cucchiaio, per questo rimangono sempre soffici e leggere e il procedimento è estremamente semplice. Le castagnole vanno fritte in olio bollente, raggiungendo una temperatura di 150°C. È fondamentale non farle scurire troppo, cuocendole…
Le Scotch eggs sono delle uova sode ricoperte di carne, impanate e fritte. Diffuse nei pub inglesi e durante i picnic, sono una perfetta idea per le scampagnate di Pasquetta. Per il nostro lunedì etni
Brioche Brioche sfogliata brioche sfogliata con lievito madre brioche sfogliata intrecciata intreccio di brioche brioche bicolore brioche rossa
Croissant sfogliati bicolore croissant cornetti due colori cornetti colazione
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Riconosco che sono preda di una vera e propria mania, ma che ci volete fare, è più forte di me! Non dico che faccio i dolci con lo scopo di fotografarli per pubblicarli sul blog, ma ammetto che, se un dolce non viene esteticamente fotogenico o, la foto scattata, a causa delle condizioni atmosferiche, è pietosa, sono capace di fare e rifare quella ricetta finchè non sono soddisfatta del risultato ottenuto...sono pazza?! Beh, forse si, ma sono sicura che molte foodbloggers condivideranno questa mia mania...o forse no?! Beh, ad ogni modo, questi biscotti sono stati vittima di questa mia mania, li ho fatti e rifatti finchè non sono venuti perfetti, non solo fuori...ma anche dentro! A lungo avevo infatti disperatamente cercato in lungo e largo la ricetta di certi biscotti, che io e Big Gym adoriamo, dalla forma rettangolare, fatti a sandwich e ripieni di uvetta, che si trovano spesso nelle pasticcerie di Firenze...Poi un bel giorno sfogliando il mio amato "Sale & Pepe", nella sezione delle vecchie merende sabaude, mi sono imbattuta in questi biscotti, presentati come dei frollini ripieni di uvetta, che i cuochi inglesi crearono in onore dell'eroe dei due mondi chiamandoli appunto Garibaldini. Non potevo credere ai miei occhi, erano porprio loro! In tempo record ero già ad impastarli...eppure qualcosa non mi convinceva nell'impasto...quindi, complice anche la foto pietosa scattata la prima volta, ho deciso di rifarli finchè non ho ottenuto la versione definitiva: sono dei biscottini friabili, realizzati a mo' di sandwich che racchiudono all'interno un morbido ripieno di uvetta; la marmellata di albicocche rende la parte interna del biscotto più morbida e, cuocendo in forno, si caramellizza, l'impasto, di simil-pasta frolla, burroso ma non troppo dolce permette di esaltare al massimo la golosa farcitura a base di uvetta, frutta secca caratterizzata appunto dall'elevata concentrazione di zuccheri...insomma sono i classici biscotti da thè, ma che noi amiamo mangiare anche la sera dopo cena stravaccati sul divano a guardare un buon film! GARIBALDINI ALL'UVETTA Ingredienti per circa 30 biscotti: 300gr di farina; 150gr di burro; 1 uovo; 1 tuorlo; 120gr di zucchero; 1 cucchiaino di lievito in polvere; 1 pizzico di sale; 150gr di uvetta; 60gr di marmellata di albicocche. Procedimento: In una ciotola setacciamo la farina, lo zucchero, un pizzico di sale ed il lievito. Incorporiamo il burro freddo a dadini e impastiamo con una forchetta o con le mani fino ad ottenere un composto granuloso. Uniamo l'uovo intero ed amalgamiamo il tutto. Dividiamo l'impasto in due parti e avvolgiamo i due panetti nella pellicola trasparente. Lasciamo riposare in frigo per circa 30minuti. Intanto facciamo ammorbidire l'uvetta in acqua tiepida. Stendiamo il primo panetto sul piano da lavoro dandogli una forma rettangolare ed uno spessore di circa 3mm. Spalmiamo sopra l'impasto la marmellata, distribuiamovi sopra l'uvetta e sovrapponiamo l'altro impasto che avremo steso dandogli la stessa forma rettangolare del precedente. SPennelliamo leggermente con il tuorlo battuto e tagliamo la pasta in rettangoli di circa 5x4cm. Trasferiamo i biscotti così ottenuti su una teglia foderata di carta da forno e inforniamo a 200° per circa 15minuti.
In Liguria i frisceu sono, come in altre parti d’Italia, tipici di San Giuseppe, ma queste frittelle di cipollotti ci fanno molto comode anche ora che gli inviti per aperitivi pre-natalizi con i nostri amici fioccano. La ricetta l’ho presa… Leggi tutto
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Da quando vivo al nord, con il termine brioche ho imparato a definire quelli che in Calabria si chiamano cornetti o meglio conosciuti come croissants. La brioche, quella signora bella paffuta, con lo
Oggi il Calendario del Cibo Italiano celebra la Giornata Nazionale del Canestrello. Che uno pensa subito a un biscotto dolce con il buco in mezzo: niente di più sbagliato! ci sono canestrelli di tanti tipi e non tutti hanno il… Leggi tutto
I taralli sugna e pepe (taralli ‘nzogna e pepe) sono tipici napoletani e da noi è quasi d’obbligo gustarli insieme ad una bella birra ghiacciata, magari passeggiando sul lungomare. Il pepe, me...
Sfiziose queste coroncine al pomodoro secco e olive… sono volutamente dal gusto non troppo forte in modo da poter accompagnare le pietanze (saporite, non di certo il merluzzo bollito perchè allora le coroncine sarebbero l’unico protagonista del pasto), gli aperitivi… Leggi tutto
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La tipica ricetta dei bretzel prevede l'utilizzo della soda caustica che da il colore dorato, ma essendo altamente tossica bisogna saperla usare, quindi la sostituiamo con il con il bicarbonato di sodio cosi da non correre nessun rischio. Siete pronti per gustare questo pane eccezionale ? vediamo come procedere per la realizzazione dei bretzel
Salame al cioccolato con Pan di Stelle: un dolce facilissimo da realizzare, golosissimo, che piacerà a grandi e piccini! Chi non conosce e non ama il salame di cioccolato? Io lo adoro….mi ricorda l’in
Le Cipolline caramellate in agrodolce sono un antipasto semplice, di facile esecuzione e che piace sempre a tutti
Le graffe fritte senza patate sono soffici ciambelle aromatizzate, lievitate e fritte. Per una buona frittura, è consigliabile friggerne poche alla volta in olio bollente, abbassando la fiamma, se la frittura dovesse risultare troppo scura (soprattutto se non si possiede un termometro da cucina). Friggendone troppe insieme, oltre a non cuocersi bene all’interno (dato che…
Ve lo dico subito: se non fosse stato per LEI, la mia socia-panettoni, non li avrei mai fatti! E nonostante ultimamente fossi stato tanto indaffarato a manipolare ogni bendidio, dopo aver visto questo risultato, non ho resistito! Mi sono subito procurato la farina giusta (e sì, perché anche in questo caso la farina è FON-DA-MEN-TA-LE!) e mi sono studiato per filo e per segno tutto il suo procedimento. E alla fine.... (Fai click sulla foto per ingrandirla) Taaaam! Li ho fatti anche ioooo!!! :)))) E senza neanche una Ziopiero-variante!!!! Contenta? Io sì! :)))) Ma passiamo subito ai fatti, che il post sarà lunghetto. Iniziamo con lo sfatare una falsa convinzione: Fare la sfoglia non è difficile E neanche troppo impegnativo. Basta un minimo di attenzione. Inoltre non richiede molto del nostro tempo, ma solo un po' di organizzazione, poca poca! E adesso seguitemi, perché con questa ricetta avrete i vostri cornetti pronti per la super colazione della domenica mattina! :))) Sì, avete capito bene! Domenica mattina! E con un minimo di accortezza in più, li potete avere pronti anche per le altre mattine! ;) I TEMPI Vi faccio subito vedere la tabella di marcia che ho appositamente predisposto per chi non vuole impazzire con i calcoli dei tempi. Poi, ovviamente, potete applicare tutte le varianti che preferite; sappiate solo che questi cornetti necessitano dalle 16 alle 20 ore di lievitazione se fatti d'inverno e dalle 8 alle 12 d'estate. Come vedete il tempo di lavoro totale è di 1h 20' circa, distribuito in diversi momenti, quindi gestibilissimo. La parte che porta via più tempo è la formatura (circa una mezz'oretta in tutto). La seconda e la terza piega sono invece le operazioni più veloci (5 minuti l'una). Le varie pause le decidete voi in base alle vostre esigenze, purché facciate riposare il primo impasto almeno 4 ore e l'impasto dopo le pieghe almeno un'ora. Se seguirete la mia tabella vi occorreranno 20' la sera del venerdì, 20' totali sabato mattina e 30' sabato dopo pranzo. In questa maniera la mattinata del sabato è salva! Visto come è facile? (e vi pare poco?!!?!) LA RICETTA Impasto: 500g di farina 00 forte, ma non troppo (max W300) 150g di lievito madre già rinfrescato 1 tuorlo 90g di zucchero 15g di burro sciolto 9g sale 240g di acqua Una bacca di vaniglia Zeste di arancia Mettete acqua, zucchero e sale in un pentolino Pesate il tutto (per comodità) Portate a ebollizione fino a completo scioglimento dello zucchero Aggiungete acqua fredda fino a ripristinare il peso prima dell'ebollizione (l'eventuale calo di peso è dovuto ad un po' d'acqua evaporata) Fate freddare Sciogliete il burro e aggiungetevi subito i semi di vaniglia e le zeste di arancia; in questa maniera gli aromi sprigionano il massimo del loro potenziale Tagliuzzate il lievito madre nella ciotola e aggiungetevi parte dello sciroppo (circa 75g) Mescolate fino ad ottenere una sorta di cremina densa e omogenea Inserite tutti i rimanenti ingredienti e impastate quasi fino ad incordare Avvolgete poi l'impasto nella pellicola alimentare Riponete in frigo per minimo 4 ore Consigli: È importante che l'impasto non sia incordato, altrimenti la sua eccessiva elasticità vi impedirà di stenderlo come si deve. Prima di riporlo in frigorifero, dategli già una forma leggermente schiacciata, vi faciliterà la successiva operazione di stesura. Sfogliatura: 290 g di burro freddo Sistemate il burro (intero) tra due fogli di carta forno Col mattarello iniziate a picchiettarlo per farlo leggermente ammorbidire Fate poi rotolare il mattarello avanti e indietro fino ad ottenere un quadrato 20x20cm Riponete il burro in frigorifero per almeno 4 ore, sempre avvolto dalla carta forno (Fai click sull'immagine per ingrandirla) Consigli: È importante che in questa fase il burro venga toccato il meno possibile con le mani, anzi meglio se non lo toccate proprio! Le misure devono essere rispettate, poi capirete perché! ;) Prima Piega Infarinate il tavolo di lavoro Stendete l'impasto fino ad ottenere un quadrato 30x30; se più grande, togliete la parte eccedente e conservatela in frigorifero avvolta nella pellicola trasparente Tirate fuori dal frigo il panetto di burro e sistematelo al centro dell'impasto, come mostrato nella foto Chiudete gli angoli del quadrato formato dall'impasto sopra il panetto di burro Iniziate a stendere l'impasto sempre lungo la stessa direzione, fino ad ottenere un rettangolo lungo 60cm e alto circa 20-22cm. (Fai click sull'immagine per ingrandirla) Consiglio: È importante che il rettangolo sia preciso, cioè tutti gli angoli di 90° e i lati non presentino ondulazioni, in pratica siano dritti. Nel caso non fosse così, allora rifilatelo e conservate gli scarti in frigorifero avvolti nella pellicola trasparente. Alla fine ci farete delle semplici ma ottime brioches! A questo punto fate una piega a 3, cioè partendo dal lato lungo piegate su sé stesso un terzo dell'impasto e poi chiudete "a libro" l'altro terzo: (Fai click sulla foto per ingrandirla) Riponete l'impasto in frigo per minimo un'ora Seconda e Terza Piega Togliete l'impasto dal frigo Iniziate a stenderlo in modo di allungarlo* solo da un lato fino ad ottenere nuovamente un rettangolo preciso lungo 50-60cm (la lunghezza dipende da quanto impasto avete rifilato in precedenza e da quanto riuscirete a stenderlo) e sempre della stessa altezza, che se avete fatto le cose per bene dovrebbe essere di 20-22cm (anche qui se il rettangolo non è preciso rifilatelo come spiegato nella prima piega) Rifilate le imperfezioni in modo da ottenere un rettangolo perfetto Conservate i ritagli insieme agli altri precedentemente ottenuti Fate la piega a tre Riponete l'impasto in frigo per minimo un'ora prima di ripetere le stesse operazioni per la terza piega. * l'impasto va steso in modo da "allungare" il lato corrispondente alla "costola" del libro (con riferimento alla foto precedente per "costola" del libro intendo il lato lungo a sinistra). Con la terza piega avrete ottenuto la nostra sfoglia per i croissant, che se fatta bene avrà 27 strati alternati tra burro e impasto (3 pieghe per 3 volte fa 27, appunto). Avrete anche ottenuto un po' di pasta brioches. Formatela, fatela lievitare e cuocetela. ;) Formatura Togliete la sfoglia dal frigo Iniziate a stenderla allungandola solo da un lato (quello della "costola") fino ad ottenere nuovamente un rettangolo sempre della stessa altezza (che ormai sapete dovrà essere di 20-22cm). Questa volta la lunghezza finale dipenderà da quanto riuscirete a stendere il lato lungo. Potreste arrivare anche a 80-100cm Rifilate i lati lunghi in modo da ottenere due linee belle dritte e parallele tra loro Conservate questi tagli di sfoglia, che sono diversi dai precedenti (quelli delle brioches) perché avranno i canonici 27 strati Armatevi di un righello e iniziando da un angolo del lato lungo (es. in basso a sinistra) fate un segno ogni 8 cm; saranno le basi dei triangoli che andranno a formare i croissant Analogamente segnate la sfoglia anche sul lato opposto, sempre ogni 8cm ma partendo da 4cm dall'angolo (in alto a sinistra) A questo punto, partendo dall'angolo in basso a sinistra, a incidete la sfoglia in modo da ottenere dei triangoli aventi la base di 8cm e l'altezza di 20cm Conservate le parti di sfoglia avanzate dai due lati corti (Fai click sull'immagine per ingrandirla) Fate un taglio al centro della base di ogni triangolo Per formare il cornetto prendete con le mani le estremità del triangolo (base e vertice) e tiratelo in modo da allungarlo Poggiatelo poi sul tavolo di lavoro e iniziate ad arrotolarlo su sé stesso partendo dalla base e tenendo sempre teso l'impasto che via via arrotolerete Il cornetto alla fine dovrà presentare i canonici 7 scalini: (Fai click sull'immagine per ingrandirla) Formate anche i ritagli di sfoglia dando una forma a vostra scelta, anche semplicemente arrotolandoli Adagiate i vostri cornetti (e i ritagli formati) su una teglia dove avrete sistemato in precedenza della carta forno, facendo attenzione a riporre la punta centrale a contatto con la teglia, altrimenti in cottura questa tenderà ad alzarsi alterando l'estetica del prodotto finale Coprite con della pellicola trasparente e mettete a lievitare per almeno 16 ore o fino a farli triplicare di volume. (Fai click sull'immagine per ingrandirla) N.B. La temperatura di lievitazione è importantissima: non deve mai superare i 24°, altrimenti il burro inizierà a sciogliersi e...ciao ciao sfogliatura!!! Cottura Ingredienti per la rifinitura: 1 uovo (o anche solo l'albume) 2 cucchiai di latte Zucchero Sbattete l'uovo(o l'albume) Diluiteci dentro il latte Spennellate i cornetti facendo attenzione a non bucarli con il pennello Spolverateci sopra lo zucchero Infornate a 200° (forno ventilato) fino a cottura Gustateli... (Fai click sulla foto per ingrandirla) ESTETICAMENTE Se il lavoro è fatto come si deve, la parte esterna dei cornetti dovrà mostrare tutti i giri delle varie sfogliature: (Fai click sulla foto per ingrandirla) e la parte interna dovrà essere "a nido d'ape". ...vabbè, penso parli da sola! :))) (Fai click sulla foto per ingrandirla) Questo tipo di alveolatura, detta a "nido d'ape" si potrà ottenere solo grazie ad una lavorazione precisa, ma ormai sapete come dovrete fare. È conseguenza - come ci spiega qui Tamara - "dell'azione combinata di calore, vapore e impermeabilizzazione determinata dalla materia grassa usata. Grazie all'elevata temperatura l'acqua contenuta nelle sfoglia evapora e causa il distacco dei vari strati che si sono formati durante la preparazione. La materia grassa contenuta nei vari strati li rende impermeabili e non permette al vapore di uscire. Infine il calore cuocerà delle sottili lamelle che un volta fredde resteranno comunque ben distaccate tra loro. Questo processo è chiamato "lievitazione fisica". CONSERVAZIONE E SUCCESSIVA CONSUMAZIONE Questi cornetti si mantengono friabili e belli briciolosi fino al giorno dopo, perdendo però via via parte della loro croccantezza. Potete conservarli surgelandoli o appena formati o dopo cotti. Nel primo caso li dovrete togliere dal congelatore 24 ore prima della loro cottura e lasciarli lievitare, sempre ad una temperatura non superiore ai 24°. Una volta cotti non troverete nessuna differenza con quelli cotti e mangiati subito. Se invece li avete congelati cotti, allora il mio consiglio è di iniziare a scongelarli dalla sera prima per poi scaldarli 5' nel forno a 200°; sentirete qualche piccola differenza rispetto a quelli cotti e mangiati subito, ma il risultato è comunque di buon livello. Sempre se li avete congelati cotti e morite dalla voglia di mangiare un cornetto, potete sempre optare per lo scongelamento rapido (microonde) e poi passaggio nel forno, ma in questo caso, pur mantenendo quasi intatto il sapore, la perdita di fragranza è maggiore. E le striscioline di sfoglia avanzate? Eccole! (Fai click sulla foto per ingrandirla) Anche queste saranno gustosissime! MATEMATICAMENTE Attenzione: Tutte le misure in centimetri che qui vi ho dato si riferiscono esclusivamente alle dosi indicate negli ingredienti e sono perfette per ottenere dei cornetti di giuste dimensioni e peso (40 grammi) (Fai click sulla foto per ingrandirla) Qualora voleste fare metà dose, sappiate che non potrete ottenere una sfogliatura perfetta facendo un quadrato di burro 20x20 e un panetto 30x30, ma dovrete riproporzionare tutte misure: 14x14 per il quadrato di burro e 21x21 per l'impasto. Quando andrete a chiudere l'impasto per la prima sfogliatura vi troverete un quadrato di circa 15cm per lato e di conseguenza dovrete stendere la pasta sfogliata allungandola su tutti e 4 i lati per arrivare ad avere un rettangolo di altezza 20 cm. Si può fare, intendiamoci, ma è un'operazione un po' più difficile e onestamente non ne vale la pena. Quindi... NON CAMBIATE ASSOLUTAMENTE LE DOSI! Che altro aggiungere? Ah, sì! Un ultimo collage rappresentativo (Fai click sull'immagine per ingrandirla) Ciao e alla Prossima. Lo Ziopiero Guardate anche le altre realizzazioni: I Primi Piatti - I Secondi Piatti - Preparazioni Varie - Pane e Focacce Le Pizze in Teglia - Le Crostate - I Dolci Lievitati Dolci e Salati - I Biscotti - I Gelati - Le Granite - I Cioccolatini
I taralli sugna e pepe (taralli ‘nzogna e pepe) sono tipici napoletani e da noi è quasi d’obbligo gustarli insieme ad una bella birra ghiacciata, magari passeggiando sul lungomare. Il pepe, me...