Sono dolci tipici siciliani del periodo di carnevale con un morbido ripieno alla ricotta ed un impasto fragrante ricoperto di zucchero, vi...
La cassata al forno è un dolce tipico siciliano: un guscio di morbida Pasta Frolla ripieno di golosa Crema di ricotta e gocce di Cioccolato. Viene preparata in un Stampo rotondo a svasare ed è interamente ricoperta di Zucchero a velo con strisce diagonali di Cannella in polvere. Una ricetta antichissima che affonda le proprie radici nel periodo della dominazione araba in Sicilia. E' proprio dall'arabo "quas'at", il tipico stampo a svasare in cui viene preparata, che la Cassata prende il proprio nome. Preparare a casa la cassata al forno siciliana è abbastanza Semplice ma bisogna conoscere alcuni piccoli Trucchi per un risultato strepitoso! Cominciamo col dire che la Pasta frolla giusta per questo Dolce è la Pasta Frolla Siciliana, una frolla Elastica e Friabile preparata con Strutto e Ammoniaca; perfetta per assorbire l'umidità della crema di ricotta! Quanto alla Crema di ricotta è fondamentale scolare ben bene la ricotta. In genere, la si mette a scolare la sera precedente per poi condirla con Zucchero e Gocce di cioccolato il giorno successivo. E poi c'è il tasto dolente della Cottura che, se non eseguita bene, potrebbe rovinare tutto. Qui di seguito troverete tutti i Consigli per fare una Cassata al forno siciliana Perfetta, parola di palermitana. Seguite la ricetta passo passo e non potrete sbagliare!
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La Cassata al forno è uno dei dolci più famosi d’Italia, un dessert tipico della pasticceria palermitana molto antico (le origini risalgono addirittura alla dominazione araba in Sicilia tra il IX e XI secolo) e apprezzato in tutto il mondo. In passato i dolci erano in tavola solo nelle feste importanti, la domenica, nelle ricorrenze speciali (Pasqua, Natale), e venivano preparati con pochi e semplici ingredienti della dispensa. Oggi, che sono diventati una presenza quotidiana sulla tavola di adulti e bambini (dolcetti, merendine, ecc.), è bello riscoprire il gusto delle torte classiche della tradizione coime questa Cassata al forno, di quei dolci genuini e ricchi che non hanno nulla da invidiare ai dessert della più raffinata pasticceria, non passano mai di moda, e soprattutto non contengono conservanti o coloranti! La Cassata al forno non vi stancherà mai: profumato e golosissimo, è ottimo per un dopocena un po’ speciale o per la merenda dei bambini che ne vanno ghiotti. La Cassata al forno si presta ottimamente per rallegrare, insieme a un buon tè o una cioccolata bollente, un pomeriggio con gli amici. Se siete in cerca di un’idea golosa e originale per un’occasione in cui volete stupire i vostri ospiti, la Cassata al forno fa sicuramente per voi. E la festa del gusto abbia inizio!
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Scroll down for English version Il cannolo, Siciliano per antonomasia, deve il suo nome alle canne, che venivano usate proprio per dare alla cialda, in frittura la forma caratteristica della “scorcia” Dolce tipico in origine per il periodo di Carnevale, ma ormai è divenuto così famoso che lo si trova tutto l’anno per festeggiare ogni occasione. Come tutti i dolci di ricotta Siciliani, non andrebbero fatti e consumati nei mesi estivi, ma provate voi a spiegarlo ad un turista che arriva in Sicilia a Luglio e che non sa se mai ritornerà. Oggi è la Giornata Nazionale del Cannolo Siciliano, per ilcalendario del Cibo Italiano di Aifb. In fondo alla pagina vi riporto la storia e le origine come riportato pedissequamente da Wikipedia, ma lasciatemi che vi dica un paio di cose che lì non troverete e cioè che a Catania non si usano i canditi, solo una scorzetta di arancia candita per decorare, ma è più d’uso metterci della granella o farina di pistacchi di Bronte. Anche se ad essere onesti i cannoli buonissimi sono a Palermo, e anzi la patria sarebbe proprio Piana degli Albanesi dove oltre ad essere buonissimi sono veramente grandi! La ricetta che segue è quella di Fina di l’Avvocato nel fornetto e mi sono trovata così bene che non la cambio più. Con questa ricetta partecipo alla Giornata Nazionale delCannolo Siciliano per il Calendario del Cibo Italiano CANNOLI SICILIANI 500 g di farina 00 40 g di strutto 50 g di zucchero 1 tuorlo 3 cucchiai di aceto rosso 100 ml di caffè (io uso espresso) Olio di arachidi (o mais in caso di allergie ed intolleranze) per friggere * con planetaria KitchenAid Mescolate tutti gli ingredienti (lasciate il caffè alla fine) fino ad ottenere un impasto liscio. Lasciate riposare (circa 2 ore, ma anche di più non è un problema) avvolto in pellicola trasparente per alimenti. Stendete la pasta in una sfoglia sottile (2 mm), con la macchinetta è meglio, e con un tagliapasta rotondo (di circa 8 cm di diametro) tagliate l’impasto, con il mattarello (o sempre con la macchinetta) stendete ancora per ottenere una forma sottile e un po’ ovale, che risulterà perfetta per ottenere dei cannoli in piena regola. *versate tutti gli ingredienti nella ciotola della planetaria, e solo in ultimo il caffe, lavorate con gancio piatto a velocità 4 fono a quando tutti gli ingredienti saranno amalgamati poi passate al gancio ad uncino e lavorate bene per alcuni minuti a velocità 2. Dovrete ottenere un impasto liscio. Formate una palla e chiudete in pellicola trasparente per alimenti per almeno due ore. Passate l'impastoun po' allavolta nella sfogliatrice KitchenAid fino allo spessore 6, anche dopo aver tagliato i cerchi, ripassatelu a spessore 6 per fare la fiema ovale e poi procedete come segue. Avvolgete attorno ai tubi speciali in acciaio per cannoli senza stringere, in maniera lenta, perché in cottura i gusci di impasto si gonfiano e potrebbero aprirsi, sigillate con un pochino di albume e friggete i "cannoli" in abbondante olio fino a doratura, abbiate l’accortezza di avere l’olio a temperatura, appena tuffate i cannoli nell’olio il tempo di fargli formare le bolle e abbassate il fuoco, perché rischiereste che si brucino. Scolate l'olio in eccesso, appoggiate i cannoli su carta assorbente e una volta tiepidi (attenzione perché i cannoli di acciaio sono ustionanti) rimuovete i tubi e lasciate che i gusci si raffreddino. Si conservano perfettamente anche un mese in una scatola di latta o contenitore a chiusura ermetica, mettendo sul fondo un foglio di carta da cucina. Per la farcia 1 kg ricotta fresca di pecora 500 g di zucchero 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia Per decorare Pistacchi tritati Gocce di cioccolato Scorza d'arancia candita Zucchero a velo Mescolate la ricotta (che avrete messo a scolare in un colino in frigo tutta la notte) con una forchetta e lo zucchero e aggiungete l’estratto di vaniglia. Setacciate la crema ottenuta e mettete in un sac à poche fino all’uso. Riempite ogni guscio con il ripieno di ricotta e decorate con scorza d'arancia, farina di pistacchio o gocce di cioccolato e cospargete con zucchero a velo e servite. Riempire conchiglie cannoli appena qualche minuto prima di servire, perché se lo fate prima la “scorza” diventerà morbida perdendo la croccantezza che è invece la sua caratteristica più apprezzata. English version Today it’s the Sicilian Cannolo National day for the Italianfood calendar, cannoli are not difficult to make just use very good ingredients …and they will be even easier to be eaten!! SICILIAN CANNOLI for the shells: 500 g (18oz) all purpose flour 40 g (1 1/2 oz) lard 50 g (1/4 cup) sugar 1 egg yolk 3 Tbsp red vinegar 100 ml ( 1/3 cup) coffee peanuts oil for frying Mix all the ingredients( let coffee at the end) to obtain a smooth dough. Let it rest (2 hours) wrapped in cling paper. Roll the dough in a thin sheet and using a pastry cutter, make rounds and roll again to obtain an oval thin shape.. Wrap (not strong, because during frying they could open)around the special "cannoli" tubes and fry in plenty of oil till golden brown. Drain excess oil and remove the tubes and let the shells to cool. For filling: 1 kg (36 oz) fresh ricotta cheese (sheep ricotta is the best) 500 g (2 1/2 cup) sugar 1/2 tsp vanilla extarct to decorate: ground pistachios cholocate chips candied orange zest icing sugar Mix Ricotta cheese (well drained) and sugar and add vanilla extract. Cover and put in the fridge overnight. Sieve the cream and put in in a pastry bag. Fill each shell with the ricotta filling and decorate with candied orange zest, pistachio flour or chocolate chips and sprinkle with icing sugar and serve. Fill cannoli shells just few minutes before serving! Da Wikipedia Storia del cannolo Siciliano Il riferimento del nome è legato alle canne di fiume cui veniva arrotolata fino a pochi decenni fa la cialda durante la sua preparazione; quel che è certo è che il dolce fu inventato secondo una ipotesi in tempi remoti per festeggiare il carnevale. La prima descrizione risale al duca Alberto Denti di Pirajno che nel suo libro "Siciliani a tavola" scrive: "Tubus farinarius dulcissimo edulio ex lacte fartus". Secondo Pirajno la definizione è attribuibile a Cicerone (questore di Lilybeo, l'odierna Marsala, fra il 76 e il 75 a.C.). Nel Dizionario di Michele del Bono: Dizionario Siciliano-Italiano-Latino, Palermo 1751 si legge testualmente: «Cannola: capelli arricciati. ricci. cincinni [per pasta dilicatissima lavorata a foggia di cannello, pieni di bianco mangiare. Tubus farinarius dulcissimo edulio ex lacte fartus]», si nota chiaramente come il lemma in siciliano corrisponde alla definizione in lingua italiana e quindi in lingua latina. Inoltre Pino Correnti, nel suo Libro d'oro della cucina e dei vini della Sicilia riportando la frase latina sopracitata dal De Bono, suggerirebbe solamente il fatto che la definizione è stata diffusa per secoli in una descrizione del cannolo in lingua latina. Egli sostiene, inoltre, che il cannolo sarebbe stato inventato dalle abili mani delle suore di clausura di un convento nei pressi di Caltanissetta, partendo da un'antica ricetta romana poi elaborata dagli arabi. Secondo una diffusa tradizione esso deve il proprio nome ad uno scherzo carnevalesco che consisteva nel far fuoriuscire dal cannolo la crema di ricotta al posto dell'acqua, cannolo è un termine dilettale che indica una sorta di rubinetto. Il dolce sebbene sia nato a Caltanissetta, deve comunque gran parte della sua notorietà e diffusione planetaria ai pasticceri di Palermo, che hanno contribuito a stabilizzarne la ricetta, così come la conosciamo oggi, unitamente ai pasticceri di Messina, che ne hanno anche inventato la variante con crema scura di ricotta e cioccolato. Origini saracene Si narra che furono per prime le donne dell'Harem del Castello delle donne del signore dell'allora Qalc'at al-Nissa (Caltanissetta) le inventrici della ricetta. In questo luogo, secondo la tradizione tramandata fino a noi, gli emiri saraceni tenevano i propri harem e fu qui che le donne dell'harem lo crearono per prime, forse come omaggio vagamente fallico ai propri uomini. Queste donne pare si fossero ispirate ad un dolce di origine romana, di cui già parlava Cicerone,[senza fonte] che lo descrive come consistente in un tubo farinaceo ripieno di un dolcissimo cibo a base di latte. Le donne di questo harem, durante le lunghe assenze dei propri consorti, per ingannare l'attesa, si dedicavano alla preparazione di cibi e dolci elaborati; queste, sempre secondo la tradizione tramandata, avrebbero dunque modificato un dolce arabo già esistente, fatto di ricotta, mandorle e miele, rielaborandolo con la ricetta romana citata da Cicerone e dando così vita ad una specialità che sarebbe poi divenuta universalmente nota. Successivamente con la fine del dominio arabo in Sicilia gli harem scomparvero e non è da escludere che qualcuna delle favorite, convertita alla fede cristiana, si sia ritirata nei monasteri, portando con sé le ricette che avevano elaborato per le corti degli emiri.Quindi secondo la tradizione fu proprio quella del cannolo siciliano una delle ricette tramandate dalle donne musulmane alle consorelle cristiane, che lo iniziarono a produrre inizialmente durante il periodo carnevalesco, per poi diventare di uso e produzione durante tutto l'anno. Preparazione Si compone di una cialda di pasta fritta (detta scòrza e lunga da 15 a 20 cm con un diametro di 4–5 cm) ed un ripieno a base di ricotta di pecora. Per la scorza, si formano piccoli dischi di pasta (fatta di farina di grano tenero, vino, zucchero e strutto) che vengono arrotolati su piccoli tubi di metallo e poi fritti, tradizionalmente nello strutto, oggi anche in grassi meno costosi. Secondo ricercatori la farina in origine usata era la farina di grano tenero per dolci “maiorca” ampiamente diffusa in Sicilia fino agli anni 50. Prima delle moderne leggi in materia d'igiene, la pasta veniva arrotolata su piccoli cilindri ottenuti ritagliando normali canne di fiume, che diedero così il nome al dolce. Il ripieno tradizionale consiste di ricotta di pecora setacciata e zuccherata. Al ripieno vengono poi aggiunti canditi o gocce di cioccolata, ed infine il dolce viene spolverato di zucchero a velo. Nella Sicilia orientale e in particolare nel ragusano, per tradizione, è usata la ricotta vaccina (spesso di mucca Modicana), dal sapore più delicato rispetto alla classica ricotta di pecora. I cannoli vanno riempiti al momento di mangiarli; questo perché, con il passar del tempo, l'umidità della ricotta viene assorbita dalla cialda facendole perdere la sua croccantezza. Per evitare questo inconveniente, alcuni pasticcieri rivestono la superficie interna del cannolo con cioccolato fuso: in questo modo, l'involucro non si impregna rimanendo croccante per più tempo.
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Li ciarduna sono dei dolci tipici della tradizione siciliana con piu' precisione di Agrigento e Provincia.
Non avendo un retrogusto amaro, sono amati anche dai più piccoli! Sono i tipici pasticcini da tè che tutti noi amiamo concederci nel pomeriggio per una piccola pausa relax in piacevole compagnia. Il loro aspetto raffinato permette di servirli anche al termine di un pranzo formale, accompagnati dal caffè. Insomma, vale davvero la pena provarli, specialmente vista la loro semplicità!
Torta Fedora con ricotta: una ricetta della pasticceria siciliana golosa e facilissima. Un dolce semplice e perfetto. Con video ricetta
I cuscinetti sono pasticcini di pasta reale biscottata ripieni di marmellata di cedro tipici di Erice. Morbidi e dall’intenso sapore e profumo di mandorla e cedro, venivano preparati dalle suore del locale Monastero di San Carlo con lo stesso impasto dei sospiri e dei desirs. Oggi sono proposti dalle pasticcerie ericine durante l’intero arco dell’anno.
Cuddureddi chini - dolcetti siciliani ripieni con impasto di noci, nocciole, fichi secchi, miele e scorze di mandarino
Infasciatelli, dolci tipici siciliani, sono delle piccole delizie che conquisteranno al primo assaggio. Due impasti diversi per dei biscotti dal gusto inconfondibile, un connubio perfetto tra semplicità e tradizione.
Cosa sono le Genovesi di Erice ? Sono dei dolcidi pasta frolla con un cuore di crema, che puo' essere sostituita con ricotta o nutella.
Maritozzi romani con la panna: uno dei dolci più tradizionali di Roma, celebrati il 7 dicembre dal Maritozzo day. Ricetta passo passo con lievito madre o lievito di birra.
I "Sospiri di Monaca" sono dei dolci tipici siciliani. Narra una delle varie leggende che ruotano intorno a questi dolci stupendi che, furono preparati...
Cartocci siciliani con ricotta e cioccolato. I cartocci sono uno dei dolci fritti più tradizionali della pasticceria siciliana. Ricetta originale della pasticceria Corsino di Palazzolo Acreide.
Le Sfingette Siciliane, sono dolci Natalizi, sono tipici Siciliani e di solito si fanno per la vigilia dell’ Immacolata, ma a casa mia si usano anche per le altre vigilie, e non solo…. fatte di...
I biscotti anicini siciliani sono tipici biscotti all'anice dal profumo intenso e dalla forma allungata. Scopri la ricetta originale!
La Crema fritta è un dolcetto o antipasto: dalla crosta dorata all’esterno e cuore morbido dentro; che ha origine nella cucina marchegiana, ascolana e veneta; tanto amata nei ristoranti stellati quanto nelle case di tutti gli italiani. Si tratta proprio di Crema pasticcera fatta rassodare in una teglia, poi tagliata a quadretti, impanata nel pangrattato e infine fritta. Momento […]
baci di dama calabresi sono dei deliziosi biscotti di pasta frolla friabile e profumata tipici della nostra pasticceria tradizionale, formati
Biscotti siciliani a s dei biscotti che mi riportano a casa. Mio padre che mi preparava il latte la mattina presto prima di andare a lavoro.
Sospiri di monaca: ricetta tradizionale siciliana e precisamente messinese, per un dolce delizioso e facile, con pasta savoiardo e ricotta.
I savoiardi siciliani sono dei dolci soffici e saporiti perfette per la colazione, ottimi sia da soli che accompagnati da una tazza di latte.